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Confronto tra centro e museo

Il Centro Nazionale d’Arte Contemporanea di Villa Arson è una struttura singolare sia dal punto di vista organizzativo sia per le sue modalità di funzionamento: i centri nazionali d’arte contemporanea si distinguono dai musei in quanto non raccolgono opere d’arte in una propria collezione, ma partecipano alla creazione artistica attraverso l’organizzazione di eventi e di esposizioni tematiche in occasione delle quali gli artisti creano le loro opere66.

Quindi per certi aspetti si differenzia fortemente dalla concezione tradizionale di museo, ma per altri invece mantiene delle caratteristiche analoghe ad esso.

Si cerca quindi, in quest’ultimo capitolo, di spiegare in modo breve, ma composito le finalità, le attività e le funzioni dei centri nazionali d’arte contemporanea francesi mettendole in relazione con quelle dei musei. Nella parte conclusiva, si prendono anche in analisi gli aspetti che concorrono a favorire l’orgnizzazione e la promozione della struttura; dalle visitie guidate e le attività didattiche concepite in particolar modo per un giovane pubblico, per finire con la comunicazione attraverso l’analisi del sito web. Per affrontare in modo più chiaro il confronto tra museo e centro, ci si sofferma sulla definizione proposta dall’ICOM (International Council of Museums)67: “un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica, e soprattutto, le

66 Gob André, Drouguet Noémie, La Muséologie: histoire, développements, enjeux actuels, Armand Colin, Paris 2003, p. 44. Cfr. Jalla Daniele, Il Museo Contemporaneo. Introduzione al

nuovo sistema museale italiano, UTET Libreria, Torino 2005.

espone a fini di studio, educazione e diletto”68. Gli obiettivi che esso si prefigge sono la ricerca e la conservazione delle testimonianze materiali ed immateriali dell’umanità; l’esposizione e la comunicazione delle opere facenti parte della collezione permanente e lo sviluppo di mostre temporanee miranti ad ampliare il contenuto dell’istituto. Le attività primarie sono quindi quelle relative alla tutela e alla valorizzazione69. La mission del museo (che sia esso privato o pubblico) si definisce attraverso due principali funzioni; quella della ricerca e conservazione delle testimonianze materiali ed immateriali dell’umanità che determinano le finalità del museo; e quella dell’esposizione e la comunicazione delle opere facenti parte della collezione permanete e lo sviluppo di mostre temporanee che mirano ad estendere il contenuto culturale dell’istituto70.

La conservazione viene intesa come quella serie di operazione atte a tutelare il materiale in proprietà o in deposito al museo. In questo senso possiamo sostenere che il centro di Villa Arson compie delle operazioni di ricerca e conservazione sulle opere in prestito da altre istituzioni o gallerie private a cui devono assicurare le condizioni di tutela e conservazione, ma il centro, non possedendo una collezione permanente, non dispone degli strumenti per affrontare una politica continuativa sul tema della tutela.

La conservazione e la tutela si rapportano inevitabilmente con la funzione comunicativa che viene intesa come la capacità del museo di costituire l’attività espositiva, attraverso una serie di processi di ricerca. Come sottolineato, la Villa Arson fa della ricerca uno dei punti saldi della sua politica permettendo la trasmissione della conoscenza in campo artistico, anche e sopratutto alle giovani generazioni di artisti.

Le finalità del museo si esplicitano attraverso le attività di tutela e di valorizzazione, ovvero le azioni dirette attuate per la prima, “a riconoscere, conservare e proteggere i beni culturali ed ambientali”, per la seconda a “migliorare le condizioni di conoscenza e conservazione dei beni culturali ed ambientali ed incrementarne la fruizione”.

68 http://cesmap.it/definizione-di-museo-secondo-l-icom-international-council-of-museums- unesco/(consultato il 20/01/18).

Sui musei contemporanei cfr. Jalla Daniele, Il Museo Contemporaneo. Introduzione al nuovo

sistema museale italiano, UTET Libreria, Torino 2005.

70Ferrarese Pieremilio, (a cura di), Profili di management delle istituzioni museali, Seconda Ed. Libreria Editrice Cafoscarina, 2015.

Oltre a queste attività, vi sono anche quelle definite strumentali che rappresentano le azioni operative intraprese dall’istituzione museale: l’acquisizione di opere ai fini di aumentare il patrimonio artistico-culturale del museo; la catalogazione, ovvero la ricostruzione del materiale posseduto grazie al lavoro di descrizione che permette l’identificazione dell’opera; il resturo inteso come l’insieme di tecniche di manutenzione dell’oggetto artistico per assicurarne la conservazione; l’esposizione concepita come la capacità di saper costiture in modo ragionato e con un progetto prederinito sia una collezione che un allestimento di materiale; per finire, la comunicazione che, attraverso differenti strumenti, permette di svolgere un lavoro di promozione e informazione del “prodotto museale”, sia a livello nazionale che internazionale.

Se confrontiamo tali attività strumentali con la struttura del centro di Villa Arson, possiamo ancora una volta affermare che solo quelle riferite all’esposizione e alla comunicazione vengano attuate. Come più volte spiegato infatti, il centro non può concepire delle attività di acquisizione di opere, catalogazione, restuaro, in quanto non possiede una collezione permanente.

Il centro è invece affine al museo in quanto condividono tre principali obiettivi. Il primo è quello della ricerca e lo studio (artistico, storico, sociologico, antropologico) che, all’interno del museo, compete ad esperiti del settore e ricercatori, mentre all’interno del centro può anche competere agli artisti. Il secondo è l’educazione verso il maggior numero possibile di categorie di utenti in particolare, per quanto concerne sia il centro d’arte sia il museo contemporaneo, a coloro i quali si approcciano per la prima volta alla scoperta dell’arte contemporaena. Per teriminare, l’ultimo obiettivo è quello del diletto affinché il pubblico possa trarre dalla visita delle collezioni o delle mostre temporanee o nella visita degli spazi esterni (come dei giardini nel caso di Villa Arson) motivi di divertimento ed interesse.