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Le visite guidate e l’offerta didattica

Precedentemente è stato spiegato come il centro comprenda non solo un luogo adibito alle esposizioni, una scuola ed una biblioteca, ma sia anche un luogo in cui il visitatore può passeggiare nei giardini e tra le terrazze per contemplare l’arte e tutto l’ambiente che lo circonda. All’interno del giardino e in vari punti collocati esternamente, si trovano diverse installazioni concepite proprio per la Villa Arson.

La più emblematica è Quadre Points de vue di Felice Varini collocata nella prima terrazza della Villa. Quest’opera non solo è un gioco geometrico tra architettura e pittura, ma anche prospettico in quanto genera un’illusione visiva. Le forme geometriche, di cerchi e triangoli, sono infatti frammentate e dipinte di rosso, per richiamare lo stesso colore della villa, su quattro differenti livelli; la figura può essere ricomposta e vista nella sua interezza solo da un punto preciso.

Il Centro Nazionale d’Arte Contemporanea di Villa Arson è costituto da un programma di esposizioni, tutte aventi come obiettivo il sostegno agli artisti per la produzione di nuove opere. La diversità degli spazi che, ricoprono una superficie di 1200 metri quadrati, permette di organizzare molteplici esposizioni monografiche simultaneamente o anche esposizioni collettive. Inoltre il centro d’arte garantisce sia l’edizione di cataloghi d’esposizione sia si serve della mediazione attraverso visite guidate per il pubblico e cicli di conferenze.

La presenza, all’interno dello stesso edificio, di un centro d’arte e di una scuola d’arte, unico in tutta la Francia, permette l’eliminazione del divario che molto spesso si interpone tra l’arte contemporanea ed il visitatore, ponendolo anche in relazione con i giovani artisti che studiano alla Villa. Questo fattore è fondamentale per lo sviluppo e la valorizzazione di un’arte, quella contemporanea, che tenta di immedesimarsi nell’ambiente culturale cercando nel visitatore un interlocutore in grado concepire l’arte non nella mera forma aleatoria o astratta consacrata alla sola teoria, ma nella sua essenza pratica e concreta. Dalla fine della seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri le forme d’espressione artistiche hanno subìto molteplici mutamenti sia nell’uso dei materiali sia della tecnica, con la conseguenza di aver obbligato l’arte contemporanea ad interrogarsi sulle modalità di trasmissione del messaggio al fine che quest’ultimo fosse chiaro e comprensibile ad un pubblico che diventa sempre più ampio, informato ed interessato.

La natura stessa dell’arte contemporanea ha quindi portato ad interrogarsi sul ruolo che il museo o, in questo caso, il centro d’arte, debba avere nei confronti di un nuovo spettatore che spesso non ha gli strumenti adatti per comprendere cos’ha di fronte. Per questo motivo, e in questo particolare ambito, il ruolo del mediatore viene ad essere fondamentale.

In tal senso si vuole trattare brevemente il ruolo della mediazione all’interno del centro d’arte contemporanea di Villa Arson, il quale propone delle visite guidate sia individuali sia collettive, ma lascia anche la possibilità al visitatore di muoversi liberamente all’interno dei diversi spazi.

Il gruppo di mediatori, siano essi studenti stranieri che svolgono un’esperienza di tirocinio o siano artisti della scuola, sono invitati qualche settimana prima dell’apertura della mostra a svolgere un percorso di formazione mirato alla comprensione non solo delle esposizioni in atto, ma anche del luogo stesso. Il vantaggio è quello di poter conoscere ed avere uno scambio diretto sia con l’artista che spiega il proprio lavoro sia con il curatore che esplicita il proprio progetto.

Lo svantaggio invece è che molto spesso capita che l’artista stesso, non sia in grado, o semplicemente trovi superfluo o non così necessario, dover parlare e spiegare il proprio lavoro, soprattutto se si considerano i giovani artisti.

Per questo il ruolo del mediatore comporta un lavoro duplice; quello di ascoltare le parole dell’artista, individuandone il messaggio intrinseco, e quello di ritrasmetterlo in un linguaggio più chiaro ed immediato alla comprensione del visitatore.

All’inizio della creazione del CNAC negli anni’80, la mediazione si basava sul modello della mediazione museale, un metodo di trasmissione delle conoscenze all’interno delle quali l’informazione deve essere condivisa al pubblico nella maniera più accessibile, ovvero in modo tale da facilitare l’approccio all’opera d’arte da parte del pubblico. La mediazione museale necessita quindi di avere un ampio bagaglio di conoscenze per adattarle alle diverse tipologie di pubblico, ma anche una comprensione globale delle collezioni ed inoltre deve possedere delle competenze sia in ambito museografico che scenografico, in base agli obiettivi prefissati dallo specifico museo. Dagli anni 2000 però questa concezione è cambiata: il modello attuale della mediazione si concentra più sull’aspetto legato all’evento, che cerca l’innovazione e un approccio più immediato anche attraverso atelier, visite ludiche, soprattutto per i bambini, utilizzando anche le

nuove tecnologie digitali che permettono di creare dei percorsi più interattivi. Per quanto riguarda la Villa Arson, essa cerca di formare dei mediatori non solamente nel ruolo di trasmettere le conoscenze delle specifiche esposizioni che hanno luogo, ma in grado di condividere i valori del centro in rapporto agli artisti che vi studiano cercando di inserirsi nel contesto della creazione artistica. Questo è uno degli aspetti più interessanti in quanto permette che vi sia un continuo interscambio tra i mediatori ed i giovani artisti.

Tutte le informazioni per visitare la Villa Arson sono presenti nel sito internet, così come gli orari per le visite “Point vue”, le uniche a pagamento che offrono una visita ampia non solo alle esposizioni, ma anche al resto degli spazi delle Villa (come i giardini, le terrazze e le installazioni in situ) - ed inoltre le visite accompagnate. Va specificato che queste visite accompagnate si costituiscono attorno alla scelta dello specifico mediatore di trattare alcune opere o temi più rappresentativi dell’esposizione al fine di instaurare una discussione a partire delle impressioni ottenute dal visitatore. Ciò permette che vi sia uno scambio di opinioni e di interessi comuni che possono coinvolgere maggiormente lo spettatore e lasciare in lui un messaggio positivo della visita.

L’offerta didattica

Come accennato nel paragrafo precedente, la Villa Arson- ai fini di implementare la ricerca e la conoscenza nel settore dell’arte contemporanea- offre non solo visite guidate, ma dispone anche di un’ampia offerta didattica per i giovani e soprattutto per i bambini. Infatti la Villa Arson propone ogni anno, in base alla richiesta, degli atelier per i più piccoli. Vengono per esempio organizzazti laboratori di ceramica o di fotografia durante l’estate, mentre vengono organizzati anche percorsi didattici più specifici per i gruppi scolastici: da quelli incentrati sulla storia e sull’archietettura della Villa Arson, a quelli per scoprire il giradino e le sue piante. La Villa Arson partecipa inoltre alle Giornate

Europee del Patrimonio Culturale per le quali organizza moltepici visite guidate a gruppi

numerosi per promuovere la conoscenza di questo straordinario luogo, molto spesso nascosto agli occhi del cittadino che vi abita poco lontano.

Inoltre la Villa Arson dispone di un programma di residenze per gli artisti che consiste in un ciclo di tre anni durante i quali gli artisti dispongono di borse di studio. L’artista viene scelto dal direttore della Villa, sostenuto dal corpo docenti, in base al progetto proposto che deve rispettare le linee artistiche e pedagogiche del centro. Gli artisti soggiornano

all’interno della Villa per un periodo d circa tre mesi, beneficiando di un atelier individuale e di una borsa di 5000 euro elargiti dalla DRAC Provence Alpes-Côte d’Azur. La Villa può ugualemente accogliere per brevi periodi tutti gli artisti che desiderano lavorare alla preparazione di un progetto scientifico, ma non dispongono però di una borsa. Tuttavia l’artista può beneficiare gratuitamente di un alloggio e di un atelier. In campio, gli viene richiesto di realizzare un workshop o di partecipare a degli incotri con gli studenti.

Inoltre, con il supporto di DRAC Provence-Alpes-Cote d'Azur, Villa Arson ha lanciato un breve programma di residenza per giovani curatori che desiderano lavorare alla stesura e alla preparazione di progetti espositivi. Possono beneficiare di uno studio gratuito e del fondo della biblioteca per svolgere le loro ricerche. In questo modo, i curatori ospiti hanno l'opportunità di incontrare giovani artisti di Villa Arson che potranno partecipare ai loro progetti.