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CONNESSIONI VERDI: RIFLESSIONI PROGETTUALI

Nel documento UNIVERSITÀ DI PISA Facoltà di Ingegneria (pagine 100-127)

Sono stati definiti i primi percorsi su tutta la città di Pisa, per poi entrare nello specifico nel quartiere di Cisanello dove sono stati individuati 5 percorsi ecologici.

Figura 30 Carta di Pisa percorsi di progetto e esistenti

Analizzata tutta la città e scoperte le criticità è stato quindi possibile definire i nuovi per-corsi, la carta sopra rappresenta le piste ciclabili esistenti e i percorsi di progetto. Non tiene conto dei futuri percorsi ecologici, infatti non sono ancora state definite quali pos-sono essere le vie che hanno i requisiti necessari per essere sottoposte a questo tipo di in-tervento. I percorsi che sono stati individuati collegano tutti i punti che abbiamo prima elencato, ovvero i punti principali, secondari e le aree verdi. Sono state anche definite le passerelle pedonali che permettono il continuamento dei percorsi ciclopedonali. A partire da sinistra la prima passerella pedonale deve essere realizza vicino al parcheggio scam-biatore, più nello specifico tra via San Iacopo e, in modo da permettere ai turisti che

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vano con l’autobus e che vogliono raggiungere piazza dei Miracoli di non fermarsi per colpa della linea ferroviaria che divide in due la zona. La seconda passerella è prevista tra la zona delle Piagge e la Cella e collega le due sponde del fiume, può essere molto im-portante collegare in quel punto le due parti perché permetterebbe di ampliare i parchi fluviali, inoltre nella zona della Cella possono essere previsti parcheggi, quindi un utente che arriva dalla Tosco-Romagnola direzione Pontedera, può parcheggiare in quel par-cheggio e tramite il nuovo passaggio raggiungere l’altra sponda senza la necessità di en-trare in città o di prendere la via a scorrimento veloce. L’ultima passerella pedonale è sta-ta pensasta-ta con la stessa idea di quella precedente, ovvero collegare le due sponde del fiume, ma collega la Zona dell’ospedale di Cisanello a Riglione.

Cisanello

L’area analizzata più nello specifico è stato il quartiere di Cisanello e delle piagge, en-trambi infatti presentano molte potenzialità. Sono presenti punti di notevole importanza, quali il fiume, l’ospedale centri universitari e grandi aree verdi nelle quali è prevista la creazione di parchi.

Contesto e criticità

La zona di Cisanello è uno dei quartieri più recenti di Pisa, le prime strutture abitative sono state create negli anni ‘70 dove prima si trovava solamente campagna, era presente solo il Sanatorio in corrispondenza dell’attuale ospedale. Situato nella zona nord est di Pisa, è praticamente subito fuori dal centro storico e si estende fino a 3 km nella zona di Pisanova dove si trova anche il nuovo ospedale di Pisa. Cisanello è divenuto un centro nevralgico per la città, infatti è sede di molti uffici, enti e l’ospedale traferito recente-mente per la possibilità di espansione, per la facilità di raggiungimento e di parcheggio è presente inoltre il CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Rispetto al resto della città a Cisanello gli edifici sono più recenti, la straordinaria espan-sione della zona è dovuta all'esigenza di creare velocemente zone residenziali ma nel tempo si è scelto di aprirci, per soddisfare le esigenze dell'aumentata popolazione alber-ghi, supermercati, centri commerciali, negozi, farmacie, un ufficio postale, banche, la-vanderie e un cinema.

Tutta la zona, percorribile su larghi "stradoni", è ben servita dai mezzi pubblici, in

parti-97 colare le Lam, linee ad alta mobilità, che attraversano con frequenza e in poco tempo il quartiere e che consentono a chi è privo di mezzi di spostarsi in stazione o in centro, seb-bene quest'ultimo disti pochi kilometri appena.

Il vero problema del quartiere è la mancanza di spazi pubblici, la rapida espansione infat-ti non è stata seguita da uno sviluppo di aree verdi o di puninfat-ti di aggregazione, il quarinfat-tiere infatti risulta molto cementato anche se sono presenti numerose aree verdi, che però sono lasciate incolte e inutilizzabili. Cisanello non ha un’anima, e i collegamenti ciclopedonali non sono protetti, mentre le piste ciclabili vengono spesso interrotte. La nuova pista ci-clabile che collega il palazzo dei congressi all’ospedale appena effettuata ha dei difetti per essere una via ecologica, non pensa al cittadino, infatti non sono presenti molte aree di sosta e il pedone e il ciclista sono separati dalla strada solo dal marciapiede.

Percorsi individuati nell’area di interesse

Figura 31 Mappa percorsi ecologici Cisanello

Sono stati individuati 5 percorsi ecologici principali, alternano la creazione di nuove pi-ste ciclabili con elementi di verde ad una ristrutturazione di quelle già esipi-stenti per creare le connessioni verdi e favorire sia l’ambiente che il precorrimento delle vie ciclopedonali.

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Il caso studio che poi andrò ad analizzare in seguito è la connessione 1, tra Pisa Centro e l’ospedale, è un percorso già esistente, di cui alcune parti costruite di recente. Come già detto nella strategia uno dei punti principali nella creazione di connessioni verdi è la ri-strutturazione e il riutilizzo di elementi già presenti. Il percorso numero 1 parte dal Pa-lazzo dei Congressi fino a raggiungere l’ospedale di Cisanello, è un percorso ecologico che ripercorre una pista ciclabile già esistente, il percorso si biforca nell’area che in futu-ro occuperà il parco di Cisanello, il percorso non termina all’ospedale ma continua fino all’argine per poi congiungersi con il percorso numero 2. La seconda connessione verde parte anch’essa dal Palazzo dei congressi, percorre tutte le Piagge, dove sono già presenti percorsi ecologici ciclopedonali, arrivati però alla fine della strada asfaltata il percorso ciclabile attrezzato si interrompe necessiterà quindi di un intervento di creazione della pi-sta ciclabile. Il terzo percorso parte da Piazza Guerrazzi percorre Lungarno Fibonacci, at-traversa il ponte della Fortezza, zona dove per adesso è presente solo una pista ciclabile, attraversa via Santa Marta, Via Garibaldi, dove è difficile creare un percorso ecologico, per poi andare in via Luzzatto, punto in cui possono essere effettuati numerosi interventi, questo percorso si biforca, una direzione verso il Complesso Scolastico Marchesi e dall’altra continua in via Luzzatto per unirsi al numero 1. Il percorso numero 4 come il percorso precedente parte da Piazza Guerrazzi verso via Fiorentina, fino a salire nella zo-na del Campo della Cella , costeggiando il fiume, per arrivare poi a Riglione, questo per-corso percorre lo stesso perper-corso ma dalla parte opposta dell’Arno del numero 2, uniti tra loro in due punti da delle passerelle pedonali di progetto. L’ultimo percorso ecologico individuato in questa area di Pisa, il numero 5, parte da via Battelli con un nuovo percor-so per andare in Via di Pratale, che ha già qualche requisito, ovvero la presenza di verde, ma non c’è sicurezza per l’utente, poi in via Moruzzi e in via Giovannini per poi unirsi alla numero 2 e alla numero 1.

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Figura 32 Classificazione interventi 1

In questa mappa è possibile notare come l’incremento dei nuovi percorsi vada a coprire l’intera area di Cisanello, sono stati progettati per collegare tutti i punti attrattori definiti in precedenza, sono state anche incrementate le postazioni di ciclopi, quasi non presenti in tutta l’area di studio. Non è stato possibile rendere tutti i percorsi creati delle vie eco-logiche, il motivo principale è stata la dimensione delle strade. Con questa nuova rete di connessione verde si può vedere come anche la città si sia preparata all’apertura delle nuove aree verdi, infatti anch’esse sono collegate tra loro.

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Classificazione degli interventi

Figura 33 Classificazione interventi 2

Dopo aver definito quali sono i percorsi i primi interventi che dovranno essere effettuati sono le realizzazioni delle passarelle pedonali, già descritte in precedenza, saranno quindi tre le passerelle che verranno create, una accanto al ponte della Vittoria, uno dalla Cella alle Piagge e l’ultimo dall’ospedale di Cisanello a Riglione. Il secondo intervento da de-finire sono gli attraversamenti pedonali, sono stati individuati tre tipi di attraversamenti, con semaforo, strisce pedonali con dosso e sole le strisce. Questi interventi sono stati stu-diati dopo un’analisi del traffico e della pericolosità delle strade, la sicurezza dell’utente deve essere il primo punto per la pianificazione e la progettazione delle connessioni verdi.

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Figura 34 Classificazione interventi 3

In questa seconda tavola sono stati studiati tutti i percorsi sia esistenti che nuovi e sono stati definiti i relativi interventi. Il primo interventi che possiamo notare è l’aumento del-le postazioni di Ciclopi che passano da 8 ad essere 27, questo incremento di notevodel-le im-portanza, porterà ad un maggior utilizzo del servizio e delle nuove infrastrutture ecologi-che. Miglioramento della segnaletica stradale verticale e orizzontale faciliteranno la mo-bilità nei percorsi. I percorsi analizzati sono 22, e gli interventi da eseguire sono stati classificati secondo questa legenda, già definita nella strategia:

Nella progettazione di connessioni ciclopedonali verdi è preferibile utilizzare percorsi già esistenti, per diminuire i costi, rendendoli percorsi ecologici con l’inserimento di alberature o pannelli verdi.

Gestione delle acque, ridurre il deflusso delle acque piovane e dove possibile includere infrastrutture verdi per gestire l'acqua piovana come sistemi di drenaggio e processi di ricarica della falda acquifera.

Inverdimento strade, aumentare l'inverdimento delle strade con l’incremento di alberi , creando così una foresta urbana sana.

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Dove non è possibile inserire alberi per la ridotta dimensione della strada o dove non è possibile separare i percorsi da strade molto trafficate con aree divisorie, inserire dei pannelli verdi, tipo green wall.

Percorsi utilizzabili da tutti, rendere le strade di facile utilizzo per le persone di tutte le età e abilità, inserendo anche punti di sosta e punti per bere e cer-cando di mantenere pendenze dei percorsi basse.

Sono preferibili strade con traffico lento per favorire il trasporto attivo di tutti gli utenti. Se non è possibile trovare altri collegamenti, dove necessario rallentare le velocità veicolari con rotonde o spartitraffico e ridurre le distan-ze degli attraversamenti pedonali.

Sport, creare percorsi in cui sia possibile praticare sport con eventuali zone o aree, dove possibili, in cui siano presenti attrezzature sportive.

Favorire la mobilità lenta, creare una rete di percorsi pedonali e piste ciclabi-li, in modo da favorire una mobilità più pulita. Questi elementi per far parte dell’infrastruttura verde devono avere elementi naturali.

Miglioramento della segnaletica stradale verticale e orizzontale faciliteranno la mobilità nei percorsi.

103 Questi sono gli interventi effettuati in ogni via dell’area d’interesse:

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Determinazione dei punti principali nella strada

E’ stato creato un semplice codice, ottenuto dividendo una curva che rappresenta la linea della strada più volte e collegandola a più slider, ovvero dei componenti di Grasshopper che permettono con un semplice click di cambiare il valore dei parametri coinvolti, in modo da definire i punti necessari di collocazione dei lampioni gli attraversamenti pedo-nali e i punti con sedute. L’utilità di questo codice è la velocità di cambiare le distanze in base alle necessità consentendo di rendere veloce l’utilizzo all’interno della progettazione di una connessione urbana. Infatti può essere applicato sull’intera rete e definendo i punti dove devono essere inseriti gli elementi.

Figura 35 Codice determinazione dei punti principali nella strada

Pannelli e aree di ristoro: armonia uomo-natura

Numerosi degli interventi previsti hanno come oggetto elementi già visti e trattati in altri progetti, come l’inserimento di aiuole o l’inserimento di alberi, noi siamo però andati a studiare nello specifico due tipologie di intervento, in cui sono stati applicati i principi

105 del Feng Shui e sono stati utilizzati codici con i programmi di modellazione parametrica che sono la creazione dei pannelli verdi e delle aree ristoro.

Panelli

I pannelli verdi verranno inseriti nelle strade in cui non sarà possibile l’inserimento di aiuole o alberi, per la progettazione dei pannelli verdi sono stati seguiti i principi Feng Shui della teoria degli elementi e del ciclo di creazione dove il legno alimenta il fuoco, Il fuoco produce terra, la terra genera metallo, il metallo produce acqua, l'acqua alimenta il legno. I materiali, le funzioni e della struttura sono state quindi eseguite per combinare questi elementi. Il metallo è presente nella struttura in acciaio, nel rivestimento in acciaio Corten e nel sistema di irrigazione che muove l’acqua. L’acqua fa crescere le piante, il legno, il verde presenti nei pannelli e sempre per la teoria degli elementi la terra deve es-sere al centro, come in questo progetto, dove da vita e nutre le piante presenti. La forma spigolosa invece viene associata all’elemento del fuoco.

Tutti questi elementi, fondamentali nella costruzione e nel mantenimento dell’elemento architettonico, combinati tra di loro, permettono e amplificano l’armonia tra uomo e na-tura.

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Uniti tra di loro possono formare delle pareti divisorie, o degli spazi chiusi, è stato creato un modello con Grasshopper che inserisce i differenti pannelli progettati in base alle per-centuali che uno vuole dare dei pannelli stes-si, combinati tra di loro, per migliorare l’inverdimento delle strade andando a favori-re così la cfavori-reazione delle connessioni verdi. I pannelli sono costruiti in modo tale da risol-vere i problemi di drenaggio che si possono verificare nelle strade e nei percorsi ciclope-donali e sono strutturati anche per creare zone d’ombra.

Figura 36 Sistema del pannello

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I pannelli oltre ad aumentare l’inverdimento delle connessioni urbane dove non è possibi-le inserire aiuopossibi-le migliorano anche:

- La sicurezza dell’utente, infatti il pedone o il ciclista avrà una struttura protettiva che lo separerà dal traffico automobilistico;

- L’inserimento di pannelli verdi combinati tra loro aiutano la diminuzione dello Smog;

- Impatto visivo migliore per chi percorre il percorso ecologico, perché vedrà piante invece che automobili sfrecciare ad alta velocità.

- Abbattimento del rumore.

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107 Pannelli progettati

Figura 37 Descrizione pannelli

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Tipologia di piante inserite

Hedera Helix

L'edera è una delle piante rampicanti più conosciute e diffuse. In modo non dissimile da quello che accade per molte altre specie vegetali, sono principalmente legati all‘apporto di ossigeno e alla possibilità di riparare gli abitanti dal contatto con lo smog e con le pol-veri sottili emesse dal traffico urbano. Si tratta di una pianta complessivamente forte e re-sistente che non perde le foglie e quindi non crea problemi di deposito vegetale sulle pi-sta ciclabili e sui marciapiedi. La sua manutenzione è praticamente nulla quindi si rivela essere una pianta adatta ad essere utilizzata per il verde urbano.

Acacia cognata

Endemico in Australia, un canniccio nano è un'affascinante erba verde smeraldo. A diffe-renza della maggior parte delle specie di acacia che hanno grappoli soffici di capolini giallo brillante, la bottiglia del pergolato non fiorisce. Folto, a bassa crescita e compatto, il canniccio a prua richiede poca manutenzione, salvo occasionali irrigazioni. Predilige terreni ben drenati e può gestire una gamma di livelli di pH, da alcalino a acido. Mentre fa bene anche in pieno sole, il canniccio del rover si occuperà anche dell'ombra parziale.

Soleirolia soleirolii

Questo è un adorabile rivestimento di terra con foglie verdi minuscole e brillanti che con-feriscono un aspetto delicato e morbido a un giardino di mura. Fiorirà in piena luce e farà tutto bene anche in pieno sole, purché il sole non sia troppo rigido e la pianta sia annaf-fiata. Le lacrime del bambino preferiscono terreni ben drenati di una gamma di livelli di pH in un clima temperato. Le gelate lievi ridurranno un po 'la loro crescita, ma rimbalze-rà con il tempo più mite, o andrimbalze-rà bene al chiuso.

Dryopteris

Le felci generalmente sono piante adatte a zone umide e ombrose ma esistono centinaia di specie differenti. Le felci Dryopteris sono felci robuste e facili da coltivare, per lo più decidue. Il genere comprende fino a 350 specie provenienti dai boschi e dalle paludi

109 dell’emisfero settentrionale. Sono magnifiche piante da giardino, di grande effetto e al-cune resistono piuttosto bene alla siccità. Tra le varietà più adatte alle condizioni ambien-tali del progetto abbiamo individuato: affinis, carthusiana, clintoniana, cristata, dilatata, filix-mas.

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Determinazione della variabilità dei pannelli

Determinati e progettati i pannelli è stato creato un codice che, in base alle percentuali desiderate, definisca determinati pannelli da distribuire lungo una curva “guida” prestabi-lita. L’utilizzo di questo codice può essere utile nel caso in cui debbano essere cambiate le percentuali di progetto, permettendo in pochissimo tempo, spostando solitamente uno slider, di modificare e aggiornare ogni variabile di progetto coinvolta. Essendo applicabi-le a qualsiasi curva, che in questo caso rappresenta l’eapplicabi-lemento strada, è possibiapplicabi-le definire velocemente anche altri percorsi e può essere applicato all’ intera rete di connessioni.

Figura 38 Codice e vista determinazione della variabilità dei pannelli

111 Aree di sosta

La progettazione delle aree di sosta si differenzia in due fasi: una di tipo urbanistico, ov-vero l’ubicazione, l’altra di progettazione dell’area di riposo. Le aree di sosta si dividono in tre tipi una inserita nei pannelli, una composta da una singola struttura e una che è formata dai pannelli che circondano l’installazione. La creazione dello spazio di sosta è implementabile e modificabile dato che la struttura è composta da più pannelli assemblati tra loro. La prima struttura che andrò ad analizzare è un’installazione al cui interno sono presenti i servizi di bike sharing, acqua potabile, possibilità di sedersi, caricabatterie e il wi-fi. Questa è una struttura in acciaio rivestito da acciaio Corten, sulle pareti più corte sono previsti, lato strada un pannello di plexiglass in cui è presente il nome della azienda di bike Sharing mentre sull’altro lato c’è una parete verde. Di dimensioni contenute può essere inserita quasi in tutti i punti. Può risultare importante perché va a sopperire la mancanza di aree di sosta presente in questo momento. Sono stati inseriti anche dei pan-nelli fotovoltaici in modo da rendere autosufficiente l’installazione.

Figura 39 Pianta e prospetti installazione

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Figura 40 Vista installazione

113 Sono state progettate anche delle aree di sosta con gli insegnamenti del Feng Shui e sono stati seguiti i precetti della visione animistica della Scuola della Forma. Per la creazione di questa zona di sosta sono stati combinati i pannelli verdi, principalmente i pannelli con le fioriere sospese e con la parete completamente verde, e l’installazione prima descritta.

Componendo 4 moduli per lato si ottiene una pianta di 8m x 8m con al centro l’installazione. La pianta è stata suddivisa in quattro aree, ognuna corrispondente ad un animale. Sono quindi andato a definire le pavimentazioni e gli elementi di arredo neces-sari per soddisfare i requisiti. Sono state previste nei prospetti del drago e della tigre i moduli con le fioriere sospese, in modo che avvolgano l’installazione senza soffocarla, nella zona del drago inoltre è presente uno specchio d’acqua con delle piante di Bamboo, mentre la pavimentazione nella zona della tigre è composta da ghiaia. La tartaruga che deve es-sere imponente e proteggere è composta dai moduli con la pa-rete completamente verde, in modo che un utente si senta di-feso da essa. L’entrata è posta nella zona della Fenice, dove il Feng Shui vuole che ci sia uno spazio aperto. Anche conside-rando la teoria degli elementi e i due cicli di costruzione e distru-zione il Feng Shui viene equili-brato, grazie alla presenza degli elementi acqua, metallo, legno il fuoco nelle forme degli oggetti.

Figura 41 Concept Feng Shui nella progettazione

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Figura 42 Pianta e prospetti area di sosta

115 Pavimentazione area ristoro

La pavimentazione dell’area di ristoro è stata definita attraverso l’introduzione di un ulte-riore codice. E’ stato deciso di creare uno specifico pattern basato sul numero dei moduli che vogliono essere usati, in modo da potersi adattare alle varie dimensioni delle aree di sosta e alla differente ubicazione.

Questo codice è molto importante perché, nell’ottica di creare un modello ripetibile, faci-lita la determinazione della pavimentazione e degli altri elementi presenti nelle aree di sosta.

Figura 43 Codice e vista della pavimentazione

Nel documento UNIVERSITÀ DI PISA Facoltà di Ingegneria (pagine 100-127)

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