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TERRITORIO UN’ANALISI PANEL DELLE PROVINCE ITALIANE.

4. Considerazioni conclusive

Scopo dell’analisi sviluppata in questo capitolo è stato quello di studiare le conseguenze dei processi di internazionalizzazione della produzione sui sistemi produttivi locali italiani.

Se l’internazionalizzazione produttiva viene generalmente percepita come un fenomeno negativo per i sistemi locali dove questi processi hanno luogo, l’indagine sviluppata mette in evidenza un quadro diverso. Come è stato messo in evidenza, i processi di offshoring hanno infatti svolto un ruolo importante per il mantenimento della competitività dei sistemi produttivi locali italiani nell’ultimo decennio.

I risultati presentati nel seguente capitolo mettono in luce come i processi di delocalizzazione produttiva abbiano in generale un effetto positivo sulla capacità competitiva dei sistemi locali.

Da un lato, infatti, l’apertura dei sistemi produttivi locali alle catene globali del valore costituisce uno dei fattori di crescita della produttività del lavoro nel settore manifatturiero. Grazie alla diminuzione dei costi di produzione (soprattutto dei costi della manodopera), i fenomeni di offshoring causano infatti un incremento della produttività del settore manifatturiero nei sistemi locali italiani.

Dall’altro lato, l’analisi mette in evidenza come tali processi abbiano un effetto positivo anche sulla capacità di esportare dei sistemi locali italiani nei settori più dinamici del commercio internazionale. Le attività di delocalizzazione permettono infatti alle province italiane di esternalizzare le attività labour intensive e concentrarsi sulle attività a maggiore valore aggiunto. Tale processo contribuisce quindi all’aumento della competitività dei sistemi locali italiani a livello internazionale e quindi delle esportazioni in questo settore.

Per ultimo è stata sviluppata un’analisi degli effetti dei processi di internazionalizzazione produttiva sul mercato del lavoro nelle province italiane, argomento molto discusso negli ultimi anni.

L’analisi ha messo in luce come i processi di delocalizzazione abbiano permesso di contenere la perdita occupazionale nel settore manifatturiero nelle province italiane nell’ultimo decennio. Nei sistemi locali caratterizzati da una maggiore propensione alla

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delocalizzazione produttiva si rileva infatti una minore riduzione dell’occupazione nel settore manifatturiero.

È possibile inoltre notare come i processi di integrazione internazionale causino un aumento delle capacità di innovazione dei sistemi locali italiani, messa in evidenza dall’aumento dell’occupazione nel settore dei servizi.

Da questi risultati emerge quindi come i processi di internazionalizzazione produttiva rappresentino, in generale, uno dei fattori che influiscono sulla competitività dei sistemi produttivi locali italiani. Per il momento l’analisi non rileva quindi un processo di sostituzione tra le attività manifatturiere locali e l’acquisizione di beni all’estero.

È però stato messo in evidenza come un’eccessiva attività di delocalizzazione potrebbe causare una riduzione della competitività dei sistemi locali italiani.

I fenomeni di offshoring potrebbero infatti causare la perdita di quelle competenze produttive ed organizzative necessarie allo sviluppo dei processi innovativi nei sistemi produttivi locali.

Tali aspetti mettono quindi in evidenza come le attività manifatturiere svolgano ancora un ruolo fondamentale all’interno dei sistemi produttivi locali italiani. È solo mediante lo svolgimento delle attività produttive che può essere mantenuto quel know-how necessario all’innovazione di prodotto.

Anche in una economia globale, la valorizzazione delle conoscenze e delle risorse locali assume quindi un ruolo fondamentale per la competitività dei territori.

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Conclusione

La letteratura economica degli ultimi Venti anni ha messo in evidenzia un mutamento dei sistemi produttivi in tutto il mondo, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione, alla riduzione dei costi di trasporto e delle barriere tariffarie. Anche se in passato il commercio internazionale e le attività delle imprese multinazionali rappresentavano le principali modalità attraverso cui avveniva l’internazionalizzazione delle attività economiche, i sempre più rilevanti processi di frammentazione internazionale della produzione hanno incentivato un processo di apertura anche per i sistemi produttivi.

I processi di internazionalizzazione posti in essere dai sistemi locali italiani risultano infatti più rilevanti di quanto generalmente considerato.

Tale aspetto mette quindi in evidenza l’importanza dell’analisi di tali fenomeni, al fine della valutazione del posizionamento competitivo dell’economia italiana.

Come è noto, infatti, una consistente parte dell’industria italiana è infatti organizzata in sistemi locali di imprese.

Scopo della tesi di laurea è stato quindi quello di mettere in luce le specifiche modalità che hanno caratterizzato i processi di apertura dei sistemi produttivi locali, nonché gli effetti che tali processi hanno avuto sui sistemi di piccola e media impresa italiani. Le particolari caratteristiche dai sistemi produttivi locali incidono infatti sulle modalità di internazionalizzazione adottate dalle imprese.

Se inizialmente l’internazionalizzazione delle imprese locali avveniva soprattutto dal punto di vista commerciale, il decentramento di fasi produttive all’estero rappresenta ora la principale modalità di internazionalizzazione. Le relazioni locali influiscono infatti sul modello di apertura produttiva adottato dalle piccole e medie imprese, portandole a estendere la loro rete produttiva fuori dei confini distrettuali attraverso modalità di organizzazione sociale della produzione e di divisione del lavoro proprie dei sistemi produttivi locali.

A causa delle loro limitate dimensioni, esse hanno infatti messo in atto soprattutto un processo di internazionalizzazione “leggera”, che permette di limitare gli investimenti necessari ed i rischi da assumere. Le imprese locali utilizzano quindi modalità di

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internazionalizzazione già impiegate per l’organizzazione interna della produzione, come gli accordi di fornitura.

I sistemi territoriali hanno quindi attuato processi di internazionalizzazione produttiva soprattutto attraverso la partecipazione a sistemi estesi di divisione internazionale del

lavoro.

È stato quindi possibile notare come, nei processi di internazionalizzazione adottati dalle piccole e medie imprese, si rifletta l’organizzazione della produzione e la divisione del lavoro caratteristiche dei sistemi produttivi locali.

Mediante questi processi, le imprese locali hanno quindi creato delle reti globali, che hanno permesso l’accesso a conoscenze e competenze a livello internazionale.

I processi di integrazione commerciale e frammentazione produttiva caratterizzano quindi anche i sistemi di piccola impresa, causando la proiezione globale delle filiere produttive e lo sviluppo di reti trans-territoriali.

È stato inoltre messo in evidenza come tali processi siano spesso guidati da imprese

leader. Abituate a creare reti di fornitura a livello locale, queste imprese hanno

ridisegnato le loro strategie competitive a livello internazionale, utilizzando le strutture della global value chain. Grazie al contributo delle imprese leader, i sistemi produttivi locali sono quindi diventati nodi fondamentali delle catene globali del valore.

Nella prima parte dell’elaborato si è cercato quindi di mettere in evidenza come i fenomeni di frammentazione internazionale della produzione portino ad una riorganizzazione dei rapporti di filiera nei sistemi produttivi locali.

Nella seconda parte dell’elaborato sono stati poi analizzati gli effetti dei processi di offshoring sui sistemi produttivi locali italiani.

Spesso è stata infatti data una lettura negativa di tali fenomeni, ritenuti responsabili di un impoverimento del tessuto locale e di effetti negativi sul mercato del lavoro.

Attraverso un’analisi panel sulle province italiane, sono state quindi studiate le conseguenze dei fenomeni di internazionalizzazione produttiva sulla capacità di sviluppo ed esportazione dei sistemi locali italiani nell’ultimo decennio. Sono stati inoltre analizzati gli effetti di questi fenomeni sul mercato del lavoro a livello provinciale.

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Tali analisi hanno messo in evidenza come i processi di internazionalizzazione produttiva abbiano avuto in generale un effetto positivo sul sistema locale.

Grazie alla riduzione dei costi di produzione e allo sviluppo di attività innovative, essi hanno infatti portato ad un aumento della produttività e della competitività internazionale dei sistemi locali.

È stato inoltre messo in evidenza come i fenomeni di offshoring abbiano garantito un contenimento della perdita dell’occupazione manifatturiera dei sistemi produttivi locali. Nei sistemi di piccola e media impresa in cui i fenomeni di delocalizzazione sono stati più rilevanti, la perdita occupazionale è stata infatti più contenuta rispetto ad altre aree. I processi di offshoring hanno inoltre spinto verso un processo di riqualificazione della specializzazione produttiva dei sistemi locali verso attività più innovative ed a maggior valore aggiunto. Tale processo ha quindi causato un aumento dell’occupazione nel settore dei servizi.

Tali risultati porterebbero quindi a considerare i processi di internazionalizzazione produttiva come uno dei fattori che hanno influito positivamente sulla competitività dei sistemi produttivi locali italiani nell’ultimo decennio.

L’analisi non mette quindi in evidenza un processo di sostituzione tra attività produttive locali e acquisizione di beni intermedi all’estero. Si ritiene infatti che l’aumento dei processi di offshoring derivi principalmente da un cambiamento della specializzazione produttiva delle province italiane. Le attività manifatturiere svolgono però ancora un ruolo fondamentale all’interno dei sistemi produttivi locali italiani.

Come è stato messo in evidenza, lo svolgimento delle attività produttive all’interno dei sistemi locali italiani permette infatti il mantenimento di quelle competenze produttive ed organizzative necessarie allo sviluppo dei processi innovativi nei sistemi locali stessi. Lo svolgimento di attività manifatturiere all’interno dei sistemi produttivi locali italiani rappresenta quindi ancora un fattore essenziale per il loro sviluppo.

La sfida essenziale per l’economia italiana è quindi quella di mantenere vivi i processi di “learning by doing” anche in una economia globale.

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Appendice

Grafico 1: Produttività del lavoro nel settore manifatturiero in Italia. Periodo 1999-