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PRODUTTIVI LOCAL

3. SISTEMI LOCALI E GLOBAL VALUE CHAINS

3.2 L’ emergere di imprese leader

Come descritto nel capitolo precedente, la teoria della catena globale del valore offre una prospettiva utile all’analisi degli effetti della frammentazione internazionale delle produzione e della internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.

Tale teoria mette infatti in evidenza i possibili effetti che l’inserimento delle imprese locali nelle catene del valore può avere sullo sviluppo locale.

Come sarà messo in evidenza nei prossimi paragrafi, l’inserimento delle imprese locali nelle catene del valore può infatti essere considerata un’opportunità di sviluppo per il sistema territoriale.

La teoria della global value chain ha inoltre messo in evidenza come i processi di inserimento del sistema locale all’interno delle catene globali del valore sia molto spesso guidato da imprese leader distrettuali.

In particolare, tali imprese hanno saputo modificare il modello di sistema locale tradizionale, creando relazioni con attori esterni al sistema stesso. Tale processo ha quindi causato l’estensione della catena del valore fuori dai confini locali.

Le teoria della global value chain sottolinea quindi anche il ruolo che le imprese stanno svolgendo quali attori chiave nei processi di apertura internazionale dei sistemi produttivi locali.

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Tali analisi sono però nuove. Fino a pochi decenni fa, la letteratura sui sistemi produttivi locali si è prevalentemente concentrata sulle dinamiche del sistema nel suo complesso, senza tener conto del ruolo svolto dalle singole imprese.

Recenti studi, come quelli sulla catena globale del valore, riconoscono al contrario l’importanza delle scelte operate della singole imprese nel determinare il futuro dei sistemi territoriali nei quali esse operano.

Tali studi riconoscono quindi come:

“le dinamiche interne del sistema produttivo locale non sono indipendenti da quelle delle imprese che lo costituiscono” (Ferrucci, Varaldo, 1997).

L’utilizzo della singola impresa come unità di analisi consente infatti di valutare in che misura le performance dei sistemi locali siano legate alla peculiarità delle singole imprese.

Negli ultimi anni si è infatti rilevata una forte differenziazione in termini di performance delle imprese localizzate all’interno di sistemi di piccola impresa. All’interno dei sistemi locali si possono infatti osservare diversi tipi di imprese, che si distinguono per le modalità di presidio dei mercati esteri ed organizzazione delle reti di fornitura.

Come è possibile notare dal grafico sottostante, vi è quindi, all’interno dei sistemi territoriali, una forte differenziazione per quanto riguarda le strategie aziendali.

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Figura 9: Modelli di impresa emergenti nei sistemi produttivi locali

alta

Proiezione internazionale della produzione

bassa

basso alto

Presidio dei mercati finali

Fonte: Guelpa, Micelli, I distretti industriali del terzo millennio. Dalle economie di agglomerazione alle strategie di impresa, 2007

Dall’analisi delle caratteristiche delle imprese locali emergono quindi diversi modelli di impresa.

Un primo tipo di impresa può essere definito “impresa distrettuale tradizionale”. Tali imprese presentano le caratteristiche fondamentali della tipica impresa distrettuale: il processo produttivo avviene interamente all’interno dei confini del sistema locale, inoltre esse sono caratterizzate da un basso presidio dei mercati finali. Tale imprese attuano processi di internazionalizzazione solo di tipo mercantile.

Un secondo tipo di impresa è “l’impresa locale tradizionale con apertura commerciale

internazionale”. Queste imprese, rispetto alle precedenti, presentano una maggiore

capacità di presidio dei mercati finali, attraverso lo sviluppo di una propria rete commerciale all’estero. È necessario però sottolineare come queste imprese mantengano comunque un forte radicamento all’interno dei confini locali, soprattutto per le attività di produzione.

Impresa aperta a monte

Impresa a rete aperta

Impresa locale tradizionale

Impresa con apertura commerciale

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Un terzo tipo di impresa individuabile all’interno dei distretti è “l’impresa aperta a

monte”. Questo tipo di impresa sviluppa i suoi processi produttivi soprattutto all’esterno

del sistema locale. Esse possono utilizzare sia investimenti diretti esteri che una configurazione della rete di approvvigionamento. Per quanto riguarda l’ambito commerciale tali imprese sono collegate ai mercati esteri unicamente mediante attività di esportazione.

L’ultimo tipo di impresa è la cosiddetta “impresa a rete aperta”. Essa rappresenta l’impresa più dinamica presente all’interno del sistema locale.

Le imprese “a rete aperta” presentano una forte imprenditorialità e una buona propensione all’innovazione: esse identificano per prime nuove opportunità di mercato, nuove tecnologie e nuove formule organizzative, al fine di affrontare la nuova pressione competitiva internazionale.

Tale imprese sono definite “a rete aperta”, in quanto sviluppano forme di rete non solo commerciali, ma anche produttive e tecnologiche, che vanno oltre i confini locali. Tali imprese presentano infatti la capacità di estendere le proprie reti di fornitura e attività produttive a livello internazionale e di sviluppare un forte presidio commerciale dei mercati esteri.

Come affermato da Di Maria e Micelli:

“We argue that there is a new model of district firms arising – the open network – with specific characteristics in terms of its approach to internationalization and innovation, distinctive respect to the traditional district firm model” (Di Maria, Micelli, 2007). Le imprese “a rete aperta” hanno quindi assunto un ruolo fondamentale all’interno dei sistemi produttivi localii, tanto da essere definite anche imprese leader distrettuali. Queste imprese guidano infatti le trasformazioni del sistema locale, attraverso lo sviluppo di strategie innovative (Samarra, 2003).

Tali imprese hanno infatti saputo estendere la propria catena del valore oltre i confini locali, sviluppando la capacità di governare reti estese a livello globale.

Esse hanno quindi delineato nuove traiettorie di sviluppo per i sistemi produttivi locali, attraverso un’apertura delle catene del valore a livello internazionale.

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Recenti analisi hanno quindi messo in evidenza come all’interno dei sistemi locali si stia sviluppando una forte varietà di imprese, e come alcune si esse stiano acquisendo un ruolo crescente rispetto al sistema. In particolare, le “imprese a rete aperta” stanno assumendo sempre maggiore importanza negli ultimi anni.

La differenza tra “imprese distrettuale tradizionale” e “impresa a rete aperta” non dipende solo dal livello di internazionalizzazione commerciale e produttiva, ma vi sono importanti differenze anche per quanto riguarda la gestione delle innovazioni, delle tecnologie e della struttura organizzativa.

Tali concetti verranno meglio esaminati nel prossimo paragrafo, quando si cercherà di mettere in evidenza il ruolo fondamentale che le imprese leader svolgono nei processi di innovazione all’interno dei sistemi produttivi locali e le principali strategie che esse sviluppano.

I sistemi di piccola impresa stanno quindi trovando una loro collocazione a livello internazionale, grazie al contributo di imprese leader che svolgono il ruolo cruciale di

collegamento tra filiere globali e spazio economico locale.

Tali imprese svolgono quindi il ruolo di “interfaccia tra mercato globale e sistema locale, coordinando reti locali e network internazionali3”.

Le imprese a rete aperta possono quindi essere considerate le imprese locali che hanno saputo confrontarsi meglio con il nuovo scenario internazionale, trovando una loro posizione all’interno delle catene globali del valore.

3 Le strategie delle piccole e imprese industriali italiane: dieci anni di trasformazioni, Micelli, 2011

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