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La stagione 2016 si è confermata una stagione con un caldo superiore alla media, in linea con la tendenza degli ultimi anni. Il clima caldo-temperato della tarda primavera ha favorito lo sviluppo degli insetti nocivi che hanno raggiunto, in particolare Lobesia botrana, il loro apice di danno intorno alla metà di luglio. Il permanere di temperature elevate e clima torrido e asciutto ha in parte frenato lo sviluppo del Tortricide sterilizzando gran parte delle uova di terza generazione. Allo stesso tempo l’elevato sviluppo vegetativo raggiunto dalle piante ha creato le condizioni per uno sviluppo massiccio della cocciniglia della vite Planococcus ficus. Si è giunti alla vendemmia con un quadro dove se da un lato L. botrana non destava particolare preoccupazione dall’altro P. ficus aveva raggiunti in alcuni punti livelli di guardia. Riguardo alla tignoletta va evidenziato come all’interno dell’azienda già da alcuni anni è in corso l’utilizzo della tecnica della confusione sessuale la quale, per sua natura, esplica i risultati migliori nel tempo. Questo consolidamento della tecnica, legata ad alcuni interventi mirati all’inizio dell’ovideposizione di terza generazione, ha consentito all’azienda di arrivare alla vendemmia con livelli di infestazioni sostenibili, senza il ricorso a trattamenti a calendario con insetticidi non selettivi, ma solamente con unico intervento in terza generazione con prodotti altamente selettivi e con ridotto tempo di carenza.

Tra i vigneti più sensibili si sono confermati quei vigneti con grappolo compatto e buccia fine quali il Sangiovese e il Syrah per le uve a bacca rossa e il Viognier per le uve a bacca bianca. Per quanto riguarda una valutazione del feromone Isonet L PFX va osservato come i livelli di infestazione non abbaino registrato forti differenze rispetto ai vigneti che avevano installato Isonet L. L’efficacia di Isonet L PFX va dunque valutata alla luce dei risultati ottenuti nel controllo di P. ficus. Va inoltre aggiunto come la nuova struttura di Isonet L PFX per cui non necessita di essere legata ad un cordone con un nodo diminuisce il tempo necessario per l’applicazione dello stesso in vigneto.

La stagione 2015 si era poi conclusa con livelli di infestazione in terza generazione molto dissimili fra le diverse tesi prese in esame nel 2016. In questo anno invece si è giunti in terza generazione con livelli di infestazione molto simili per cui sarà fondamentale riproporre per l’anno 2017 la stessa sperimentazione per valutare l’efficacia del feromone su vigneti che partono con lo stesso carico di infestazione di generazione svernante.

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Molto utile sarebbe rieffettuare la prova usando non solo un vigneto testimone non trattato, ma anche uno al di fuori della confusione sessuale.

Per quanto concerne la gestione di P. ficus già in primavera si era osservato quanto fosse ingente la popolazione svernante rinvenuta sotto il ritidoma. La generazione svernante è composta da femmine già fecondate per cui va ricordato come l’uso della tecnica della confusione sessuale non possa aver agito sulla prima generazione della cocciniglia. Nonostante dei bassi livelli di infestazione registrati ai primi di luglio, in agosto si è registrata una forte diffusione del fitomizo che ha costretto l’azienda ad intervenire. Parte dei vigneti è stata trattata con insetticidi specifici per le cocciniglie mentre in un’altra parte si è intervenuti in un’ottica di controllo biologico mediante l’ausilio di insetti antagonisti. Questi interventi, uniti ad azioni di diradamento e defogliatura volti a ridurre l’umidità del microclima della chioma, hanno consentito di far fronte e in parte ridurre la forte diffusione della cocciniglia che si era registrata a partire dalla seconda metà di luglio.

In riferimento alla prova sperimentale va osservato come differenze significative non siano state registrate né durante il campionamento intermedio né durante quello finale nonostante le differenze di infestazione fra le due date di campionamento.

Va altresì evidenziato come le zone non trattate e con la sola confusione sessuale abbiano riportato livelli di infestazione simili sia al vigneto testimone trattato con Movento 48 SC sia ai filari in cui era stato fatto un trattamento con Applaud.

Bisogna chiarire che la confusione sessuale agisce durante i voli per l’accoppiamento per cui un primo vero risultato sarà apprezzabile all’inizio della stagione vegetativa quando si potrà valutare quanto la generazione svernante sia rimasta fecondata e dunque quanto sia stata efficace la confusione sessuale.

Come nel caso di L. botrana anche per P. ficus la confusione sessuale necessita di più stagioni per una valutazione precisa della sua efficacia, tanto più che gli effetti di un anno si ripercuotono sulla generazione svernante che si manifesta l’anno seguente.

L’uso di appezzamenti grandi e regolari rimane la scelta ideale per l’applicazione della tecnica della confusione sessuale.

Alla luce di questi primi risultati ottenuti appare evidente come sia necessario proseguire con ulteriori sperimentazioni facendo confronti anche con veri testimoni non trattati e continuare la valutazione di efficacia sia su vigneti testimoni trattati con vari insetticidi sia su vigneti in cui si opera controllo biologico tramite insetti antagonisti.

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Ringraziamenti

Il primo sentito ringraziamento va al Professor Lucchi per la dedizione e l’impegno spesi durante questi mesi di avvincente attività di ricerca. Sono poche le persone che sanno trasmettere una passione così forte nel lavoro che svolgono e una di queste è proprio il professore. Grazie anche questa volta per il bellissimo lavoro di squadra!

Vorrei poi ringraziare Francesca (la Dott.ssa Cosci) che insieme con il Prof. Lucchi è stata compagna e valido aiuto durante le nostre “cacce” a lobesie e cocciniglie.

Non posso non ricordare l’attiva collaborazione di tutto il personale della CBC Europe con cui abbiamo condiviso i diversi campionamenti in campo. Grazie a Edith Ladurner, Francesco Savino e Andrea Iodice per il supporto tecnico e umano.

Un grazie va anche all’azienda Antinori nelle figure di Fabio Ratto e Onofrio Viscione per la squisita cortesia dimostrata nei miei confronti durante il soggiorno in azienda.

Alla mia famiglia devo rinnovare il ringraziamento per l’affetto, il sostegno e soprattutto la pazienza con cui mi hanno supportato anche per questa (seconda) attività sperimentale di tesi.

Grazie a tutti i miei amici, vicini e lontani, enologici e non, che con me hanno condiviso qualcosa durante questi mesi di sperimentazione.

Grazie infine a Camilla, che da un po’ di tempo ormai è solita sopportare il mio brutto carattere, grazie anche per questa tappa di viaggio insieme.

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