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In definitiva la piccola - micro impresa risulta essere un soggetto di studi di primissimo piano. In Italia e nel mondo essa rappresenta la maggioranza delle aziende fornendo quindi un elevato bacino occupazionale. La loro forza è saldamente connessa alla sua flessibilità ed alle capacità dell’imprenditore, essa infatti sa adattarsi ai cambiamenti del mercato grazie alla loro struttura snella. Proprio questo legame alle capacità dell’imprenditore rappresenta tuttavia anche una criticità, infatti se quest’ultimo non fosse bravo a cogliere i segnali del cambiamento rischierebbe di rendere statica la sua azienda e perdere la flessibilità che la caratterizza. La bravura dell’imprenditore in una micro – impresa sta quindi nel massimizzare le potenzialità di crescita della sua azienda proteggendola dai fattori esogeni che invece potrebbero determinarne il fallimento.

Spesso in queste realtà aziendali c’è una rapida evoluzione della struttura e del lavoro: si passa facilmente da una situazione in cui gli unici lavoratori sono i soci e con pochi clienti da soddisfare ad un’altra dove diventa necessario assumere personale, definire ruoli e soddisfare ordini sempre crescenti. Questo processo di cambiamento può rappresentare una svolta positiva per l’azienda ma qual’’ora non si riuscisse a gestirlo ecco che diventerebbe velocemente una minaccia per la sua sopravvivenza.

Un aiuto importante può quindi arrivare dai Sistemi Informativi, infatti avere in azienda un piano strutturato e ben funzionante di elaborazione, gestione e trasmissione delle informazioni, contabili e non, rende la gestione più semplice e trasparente. Un’azienda che può facilmente sapere quanto le costerebbe accettare un’ordinazione, acquistare un macchinario o assumere un dipendente parte molto avvantaggiata rispetto ad un competitor che invece ignora tutto ciò. Sempre più spesso in queste realtà non basta più l’imprenditore a gestire l’intera azienda, seppur di piccole dimensioni. Non appena i segnali di un cambiamento sono

palesi questi dovrà essere bravo non solo a coglierli ma anche, e soprattutto, a reagire. Il primo passo dovrebbe essere quello di rendersi conto il prima possibile che non è più possibile gestire l’attività da solo e senza il supporto di un sistema che assista l’imprenditore ed i suoi collaboratori nell’intero arco della gestione aziendale.

In questo senso per una Piccola – Micro Impresa riuscire ad implementare un sistema di contabilità dei costi rappresenterebbe una fonte di vantaggio di primo livello. A dire la verità ci sono tipologie di aziende per le quali un sistema di contabilità analitica non fornirebbe particolari vantaggi ma altre che invece trarrebbero enormi benefici.

Si pensi ad esempio ad un’azienda che vede i suoi costi principalmente derivanti da manodopera diretta, materie prime dirette ed in generale costi la cui imputazione risulta elementare. In questo caso la contabilità dei costi servirebbe a poco vista la già semplice imputazione dei costi.

Discorso completamente diverso invece va fatto per quelle aziende nelle quali l’incidenza dei costi indiretti sul costo totale di prodotto è elevata o che hanno un processo di realizzazione dei prodotti molto complesso. In questi casi la contabilità analitica permette di comprendere al meglio come si forma il costo di una determinata produzione ed il suo ammontare. Conoscere il costo di un prodotto permette all’azienda di stabilire un prezzo migliore, infatti, come già sottolineato, spesso in queste realtà il prezzo di vendita viene determinato basandosi semplicemente su delle stime dell’imprenditore.

Troppo spesso gli imprenditori di piccole imprese sono però riluttanti all’adozione di sistemi informativi – contabili. Essi sono frenati proprio dalle piccole dimensioni della loro società che a loro modo di vedere non necessita di complicati strumenti di gestione per funzionare al meglio, senza considerare nemmeno minimamente tutti i vantaggi sino ad ora elencati. Un altro elemento che il più delle volte frena gli imprenditori è rappresentato dal costo di implementazione di un sistema. Diversi studiosi hanno stimato un costo di implementazione di 3000 – 4000 € rappresentato dal costo del lavoro di coloro che hanno seguito l’implementazione. Quello che non viene considerato tuttavia

è che questo costo è da sostenere solo appunto in fase di implementazione, infatti successivamente il costo per mantenere attivo il sistema è irrisorio se calcolato in termini di costo del lavoro. Inoltre quasi mai questo costo viene considerato come investimento, esso infatti sarebbe tranquillamente recuperato in breve tramite i benefici che l’azienda trarrebbe dal sistema.

Qual ora si riuscisse ad instaurare una cultura aziendale che non vede un sistema informativo come un mero esborso di denaro bensì come una soluzione a diverse problematiche e un’opportunità di crescita per le aziende si darebbe vita ad un sistema più snello, trasparente e con minori sprechi, tutto visto nell’ottica di una crescita ed un miglioramento continuo.

Bibliografia

Istat, Struttura e dimensione delle imprese, 2009 Istat, Struttura e dimensione delle imprese, 2010

Miolo Vitali Paola “Strumenti per l’Analisi dei Costi”, Giappichelli Editore,1997 PMI, Ipsoa, 11/2010 PMI, Ipsoa, 10/2012 PMI, Ipsoa, 1/2012 PMI, Ipsoa, 6/2013 PMI, Ipsoa, 3/2014 PMI, Ipsoa, 4/2014

Roztocki Narcyz “A Procedure for Smooth Implementation of Activity Based Costing in Small Companies” ASEM, 1999

Ringraziamenti

Un primo ringraziamento va a tutta la mia famiglia che mi ha sempre supportato, sopportato ed aiutato nell’intero percorso universitario, sperando che questo lavoro li renda orgogliosi di me.

Un grazie doveroso va al Professor Capodaglio sia per avermi indirizzato ed aiutato nello svolgimento del lavoro ma anche per avermi avvicinato alla materia della contabilità analitica.

Ringrazio ancora la società Car.Ve.S. Srl in particolare nelle persone dei soci Mario e Stefano e della responsabile della contabilità Eleonora per l’enorme disponibilità ed il supporto fornitomi.

Un grazie va poi ad Alice che nel bene e nel male mi è stata sempre vicina e mi ha spronato a fare sempre il meglio per me e per la mia carriera, e Matteo senza il quale questi anni universitari non sarebbero mai stati così divertenti.

Infine ringrazio i fedeli compagni di questa laurea magistrale Matteo, Gabriele, Edoardo e Gianluca che, da vicino e da lontano mi hanno reso l’avventura ancora più bella, e poi tutti gli amici, amiche e compagni che sono riusciti a farmi compiere questo viaggio sempre con serenità e col sorriso.

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