• Non ci sono risultati.

Grazie, Presidente. Vado molto veloce, perché stiamo andando per le lunghe.

Racconto e dico solamente che adesso che sono da questa parte, io mi ricordo negli anni ’90 i primi Consigli di cui facevo la cronaca, di cui scrivevo, c’era il consigliere Corsini che in maniera molto solerte preparava tutto il bilancio ponendo una serie di perché, e oggi, cioè in questo periodo capisco l’immane lavoro che questo Consigliere della Lega faceva in quegli anni, perché è veramente molto complesso approcciarsi in questa materia, peraltro ho apprezzato moltissimo questo strumento, il DUP, che armonizza un po’, quindi proprio strumenti… c’è stata un’evoluzione incredibile.

Passo alle domande. Fra le entrate non ricorrenti derivate dalle società partecipate e destinate alla spesa corrente è imputata la cifra di 280.000 euro, come si evince dalla relazione dei revisori a pagina 14, quindi chiedo tecnicamente a cos’è dovuta questa cifra; se quindi è previsto un aumento eccezionale, un incasso eccezionale da parte degli utili e delle riserve di YGEA, Cogeide e Anita nei prossimi anni.

A pagina 24, sempre della relazione dei revisori, relativamente alla spesa relativa ai servizi istituzionali in conto capitale c’è un aumento significativo di 3.108.000 euro, così pure relativamente alla Missione ordine pubblico e sicurezza in conto capitale c’è un aumento nelle previsioni fino ad arrivare a una cifra di 1.815.000 euro circa, volevo sapere a cosa si riferivano queste voci.

A pagina 33 dei revisori, appunto, rilevo anch’io – come rilevava il collega Sonzogni – per il finanziamento della spesa in conto capitale c’è l’alienazione di beni di oltre 5 milioni con tanto di previsione di cassa e, appunto, mi chiedevo se c’era un’evidente correlazione con Foro Boario, con le incognite relative a questa voce.

Poi chiedo se sono stati monetizzati gli utili delle società partecipate negli anni precedenti.

(ndt, intervento fuori microfono: “Distribuiti”)

Distribuiti. Pagina 21 dei revisori, ho rilevato – questa è una riflessione – la copertura dell’assistenza domiciliare del 21,07 rispetto ai nidi, che è più del doppio, come se vi fosse un sostegno. Ecco, rilevavo che c’è un sostegno della spesa pubblica a favore della voce degli anziani, che penso che sia… come rilevava nel trend anche per quanto riguarda le patologie degli anziani, con una popolazione che sta invecchiando, appunto, in crescita.

Pongo i miei perché – come faceva il consigliere Corsini –, in tema di sviluppo sostenibile c’è una riduzione di circa 50.000 euro fra l’assetto 2016 e le previsioni del 2017, e mi chiedevo a cosa fosse imputata.

E rilevo – come ha rilevato anche il consigliere Sonzogni – in tema di diritti sociali e di politiche sociali c’è una riduzione generalizzata di stanziamenti su alcune voci in maniera molto evidente e meno su altre, e mi chiedevo, appunto, che tipo di scelta fosse stata fatta.

Ho trovato a pagina 30, sempre della relazione dei revisori, un accantonamento contenzioso per una cifra molto precisa, 39.528 euro, ed è stata proprio la precisione di questa cifra che mi ha fatto venire in mente, appunto, mi fa chiedere a cosa viene imputata questa voce.

Poi un’altra riflessione su YGEA, sui 650.000 euro. Allora, YGEA prende dal Comune… ho fatto questa correlazione, praticamente YGEA prende per gestire i servizi circa 650.000 euro dal Comune, che più o meno è una sorta di paradosso, perché potrebbe essere una situazione di vasi comunicanti dove il Comune passa più o meno i soldi per una compensazione di servizio, che è simile al valore degli utili di YGEA. Il Comune… c’è una cifra, 650.000 euro, che servono…

che il Comune passa ad YGEA per la gestione dei servizi, penso per i trasporti?

(ndt, intervento fuori microfono) Eh, purtroppo…

(ndt, intervento fuori microfono: “Assistente educativa”) Assistente educativa.

E poi nulla, concludo, sempre con la riflessione che ha fatto il consigliere Molteni, che c’è circa un tasso di interesse medio del 4%, che mi pare un tasso elevato attualmente, e se non può essere rinegoziato, se vi sono prestiti rinegoziabili, o contratti estinguibili in anticipo per negoziarne di nuovi, e se è prevista di fare questa ricognizione. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Consigliera Rossoni.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Dal prospetto della spesa corrente si nota, appunto – come diceva il dirigente –, l’obbligatoria crescita del fondo crediti di dubbia esigibilità, che necessariamente si riflette su una riduzione degli stanziamenti negli altri Settori, e in particolare: meno 115.000 euro per la Polizia locale e la sicurezza; meno 80.000 euro per la cultura; nell’edilizia residenziale pubblica meno 100.000 euro; nella valorizzazione e nel recupero ambientale meno 50.000 euro; il sistema di Protezione Civile viene ridotto di due terzi; gli interventi per l’infanzia e i minori e gli asili nido meno 110.000 euro; gli interventi per le famiglie meno 130.000 euro; gli interventi per il diritto alla casa meno 140.000 euro, e, diciamo, il taglio più significativo negli interventi per i soggetti a rischio di esclusione, dove la spesa scende da 252.000 euro a 100.000 euro, quindi con un taglio importante.

E quindi la domanda al dirigente è: quale impatto, in termini di riduzione dei servizi, prevede in generale, e quali misure intende adottare per garantire la prosecuzione degli stessi?

Seconda domanda. Dal prospetto degli investimenti ciò che emerge è il ricorso all’indebitamento, mutui e leasing, che rischia di irrigidire ulteriormente la spesa corrente con le rate di rimborso, e vorrei chiedere, quindi, come sia stato valutato e sostenuto nelle previsioni l’impatto di tale indebitamento.

Vorrei chiedere anche al dirigente come mai il saldo cassa scende da 5.596.000 a 115.000, c’è un dislivello…

(ndt, intervento fuori microfono) Chiedo chiarimenti su questo.

Poi, è già stato chiesto riguardo a Foro Boario, dunque, mi pare che una buona parte del POP sia finanziato con la vendita di Foro Boario, però la vendita viene stimata in 5 milioni e rotti di euro, ma se andasse a buon fine la vendita a Ossidiana sarebbero 4 milioni e rotti, quindi si pensa già di vendere a terzi? Cioè, volevo capire un attimo questo aspetto.

L’ultima osservazione. C’è un difficilissimo equilibrio economico dove per consentire le spese correnti e le quote di capitale prestiti è stato necessario rimpinguare le entrate correnti con risorse straordinarie.

Dei 650.000 euro degli oneri è già stato detto, ed è stato anche rilevato dai revisori dei conti, che effettivamente evidenziano come in realtà questa cifra, pur con la deroga statale, però dovrebbe in realtà essere considerata una spesa che finanzia, diciamo, il capitale e non le spese correnti.

È già stato evidenziato che il recupero dell’evasione viene inserito per 1.100.000, ma sembra una previsione ottimistica visto, appunto, la realtà dei fatti, dove l’evasione è importante non solo, diciamo, per una difficoltà dell’Ente locale a recuperarla, ma perché c’è una difficoltà oggettiva di crisi delle persone, e quindi sembra ottimistico poter finanziare le risorse, cioè gli equilibri di bilancio, garantire gli equilibri di bilancio con le risorse straordinarie. Basta.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Prego, Sindaco.

SINDACO IMERI:

Sì, comincio a rispondere ad alcune domande, e poi lascio al Dirigente e all’Assessore eventualmente integrare su quello al quale non riuscirò a rispondere.

In merito all’indebitamento che è stato citato un po’ da vari Consiglieri, nelle slide il dottor Pecoroni ha fatto vedere quali sono le due forme di indebitamento al quale si fa riferimento per l’anno 2017: la prima riguarda il leasing in costruendo dell’edificio ubicato in piazza Insurrezione, ed è anche la risposta, credo, alla consigliera Ronchi che chiedeva del 1.800.000 euro per la Polizia locale, quella è la sede della Polizia locale, e quindi il 1.800.000 euro in più è previsto proprio per quell’intervento; l’altro intervento – è stato citato, ma lo ricordo – è quello che riguarda l’ampliamento del cimitero con l’accensione prevista di un mutuo più o meno anche quello di 1.700.000 euro.

Sottolineava, però, il dottor Pecoroni che l’indice di indebitamento del Comune è del 5,66%

rispetto a un limite massimo del 10%, e risponde un po’ a tutti quelli che hanno fatto quest’osservazione, e sottolineo che l’indebitamento del Comune di Treviglio nel 2010 era di 47 milioni di euro, nel 2013 di 42 milioni di euro, nel 2017 37 milioni e nel 2019 si prevede di arrivare a 33 milioni. Vuol dire nell’arco di nove anni aver ridotto di 14 milioni di euro circa l’indebitamento.

Quindi, è vero che per il 2017 si prevede questa doppia accensione di mutui, o comunque di inserimento del leasing costruendo, perché di fatto verrà consegnata l’opera, ma è chiaro che il trend dell’indebitamento è un trend dato in diminuzione, e i riferimenti specifici sono alla pagina 25 e 26 del DUP.

A tal proposito sottolineo anche, in relazione alla Cassa Depositi e Prestiti, alla rinegoziazione dei mutui, che è già stata fatta un’operazione di questo tipo, già il dottor Cervadoro nelle precedenti relazioni aveva relazionato, sottolineo il fatto che oggi nell’elenco dei mutui – che ha richiesto anche il consigliere Molteni, quindi giustamente i dati a cui faceva riferimento arrivano da quello – noi abbiamo mutui con la Cassa Depositi e Prestiti accesi nel 1979, di cui finiremo l’ammortamento del 30 giugno del 2029, tanto per darvi un po’ gli orizzonti, e sono ad oggi nell’elenco 48 con la Cassa Depositi e Prestiti, più una serie di altri mutui con banche, con Finlombarda e l’Istituto di Credito Sportivo, eccetera, eccetera.

Quindi, sicuramente c’è un’attenzione a questo, poi risponderà meglio il dottor Pecoroni, ma già un’azione di questo tipo di rinegoziazione era stata messa in atto.

Sui temi un po’ più ampi. Per quanto riguarda la Baslini, ricordo che il 10 aprile c’è una Conferenza dei Servizi in Comune a Treviglio in relazione a una modifica del Piano di bonifica funzionale, poi, all’avvio dell’attività anche di costruzione, e ci sono segnali positivi.

E’ chiaro che è già stato anticipato anche formalmente ad Abita che, nel momento in cui verrà dato parere positivo a questa modifica, la presentazione, o l’integrazione, perché non è che non ci sono proprio tutte le garanzie oggi, l’integrazione delle garanzie, che giustamente devono essere richieste, saranno parte ovviamente preliminare dell’autorizzazione alla bonifica, e poi successivamente ci auguriamo anche al permesso di costruire e alla realizzazione degli interventi.

I tagli al Sociale, di cui si faceva riferimento, mi permetto di sottolineare che per quanto riguarda gli asili nido si tratta semplicemente del pensionamento di personale, e questo ovviamente… già quest’anno c’è stata un’azione di questo tipo, e quindi chiaramente la spesa, che è generale, tiene conto anche del pensionamento di queste persone.

Per quanto riguarda la casa, invece, è chiaro che non dobbiamo dimenticarci di quello che quest’Amministrazione sta facendo con Regione Lombardia sia sugli investimenti, quindi c’è l’ultimo che abbiamo provato, l’ultimo progetto esecutivo è 1 milione di euro per l’immobile di via Cavour totalmente finanziato da Regione Lombardia, penso che pochi Comuni abbiano avuto finanziamenti di questo tipo, che si somma agli altri già avuti, ma ci sono anche una serie di bandi per l’housing sociale, per le morosità incolpevoli, eccetera, dove i cittadini accedono direttamente o a risorse della Regione, oppure ci sono partite di giro, quindi vengono dati al Comune, che poi contribuisce ad alleggerire la posizione debitoria.

Questo è stato possibile anche grazie a tutta l’attività che è stata fatta dal Settore dell’housing sociale per segnalare la situazione del Comune di Treviglio, e siamo riusciti a entrare nelle attenzioni della Regione Lombardia, e le risorse sono davvero molte, che sono state stanziate, come tutte le risorse per i soggetti a rischio di esclusione, perché non dobbiamo dimenticarci che nel frattempo è stata attivata la misura del SIA, quindi il sostegno all’inclusione che viene garantito da risorse esterne a quelle della Pubblica Amministrazione.

Ribadisco però anche una premessa fondamentale: non è assolutamente possibile fare un confronto tra il bilancio di previsione del 2017 e l’assestato del 2016, perché chiaramente l’arco temporale che va da marzo a novembre è un arco temporale che prevede una serie di variazioni al bilancio che andranno nel tempo a seguire quelli che possono essere i bisogni che si dovessero manifestare, ma anche ad esempio prevedere entrate ulteriori, come quelle dei bandi, e credo che su questo siamo stati anche sempre molto attenti, ultimo quello di Regione Lombardia dei 50.000 euro per la videosorveglianza.

Sull’illuminazione votiva è stata fatta questa delibera, credo due settimane fa, che prevede, di fatto, la possibilità per l’utente di pagare per un periodo di almeno cinque anni, o fino al termine della concessione, il bollettino annuo che viene previsto per l’illuminazione votiva.

Questo per agevolare da una parte l’attività amministrativa e burocratica, versano ogni anno, c’è gente che va a pagare 9 euro, e quindi… e ovviamente per garantire anche un termine maggiore, quindi uno fa un pagamento unico, non ha tutti gli anni i costi del bollettino, non abbiamo tutti gli anni noi da emettere la bollettazione, eccetera, eccetera.

Chiaro che sulla base di cosa è stata preventivata quest’entrata? Sulla base dello storico, sono circa 90.000 euro l’anno le entrate di questo Settore, e sul fatto che andando a lavorare su un periodo di minimo cinque anni è chiaro che è stata fatta una parametrazione con l’Ufficio

tributi, ma anche questa… adesso ci sarà un’informativa a tutti gli utenti, e poi avremo un feedback di ritorno perché verrà chiesto all’utente di indicarci, se aderisce, come aderisce.

È chiaro che da lì noi potremmo andare o a rivedere in aumento, o in diminuzione, ma la sfera magica, per fortuna, o purtroppo, oggi non l’abbiamo ancora.

Su YGEA lascio poi rispondere al dirigente, ma il valore assoluto dei 462 considerate che è un valore che sembra grande, ma tiene conto dei 160.000 euro circa che YGEA ristorna ogni anno al Comune per gli accordi che sono stati stipulati, e dell’utile che più o meno viene ipotizzato per l’anno in corso.

Il resto, quindi, della distribuzione delle riserve straordinarie è una parte minima.

Poi lascio al dirigente entrare nel merito.

Per quanto riguarda, poi, le risorse straordinarie, è chiaro che tutti i Comuni – in questo periodo, è evidente, ci sono anche Comuni che non arriveranno ad approvare il bilancio di previsione entro la fine del mese – stanno facendo ricorso a una serie di entrate straordinarie, che in alcuni casi sono oneri, e il fatto che si utilizzino gli oneri, che ovviamente nessuna Amministrazione vorrebbe fare, mi permetto però di sottolineare che, proprio perché è stata data una deroga dal Governo, questa delega probabilmente serve anche a mettere la pezza al discorso che faceva all’inizio il dottor Pecoroni in relazione ai fondi che vengono destinati ai Comuni, e quindi alla riduzione di trasferimenti statali, che era ben evidenziata, sono 5 milioni di euro in meno dal 2009 a oggi, e al fatto che anche i calcoli su IMU e TASI siano fatti con parametri del Ministero, che poi non sono i valori reali che invece dall’effettiva valutazione degli immobili, dello stato degli immobili, quelli in ristrutturazione, quelli comunali, è poi invece il vero gettito.

Quindi, riduzione dei trasferimenti, incompatibilità – chiamiamola così – tra il valore previsto dal Ministero e quello reale, chiaramente la forbice si allarga e, voglio dire, senza questa deroga probabilmente molti Comuni oggi farebbero fatica a chiudere il bilancio di previsione, quantomeno nei tempi e nei termini previsti.

Poi, su tutte le altre questioni lascio eventualmente integrare al dirigente e all’Assessore.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie Sindaco. Chi interviene? Prego, dottor Pecoroni.

DOTT. PECORONI:

Grazie, Presidente. Buonasera di nuovo.

Cerco di andare in ordine rispetto alle domande poste, ovviamente al netto di quelle a cui ha già dato risposta il Sindaco.

Dunque, per il consigliere Sonzogni, riguardo alla tempistica di Foro Boario, è ovvio che stiamo parlando di una previsione, nel caso in cui si realizzerà la richiesta, di restituzione, bisognerà concordare con il creditore i tempi, partirà la procedura, poi le entrate in conto capitale non sono solo quelle relative alla rivendita di Foro Boario, ma si potrà – sto immaginando – concordare un percorso di rientro.

Ad esempio… a parte il fatto che l’alienazione non è solo Foro Boario, ma c’è altro, poi comunque abbiamo anche altre entrate in conto capitale, dagli oneri ai proventi delle concessioni cimiteriali, quindi probabilmente si potrà ipotizzare un percorso di rientro, prima basato su quell’entrata, fino a realizzarsi nella nuova rivendita.

Per quanto riguarda i tagli sociali ha già detto il Sindaco, aggiungo solo una specifica, perché mi si è accesa una luce quando è stato detto “il diritto alla casa”. Bisogna vedere anche le entrate. Ad esempio nel 2016, se non ricordo male, c’è stato un grosso contributo della Regione per la morosità incolpevole, che va proprio in quella missione, in quel programma, e quindi ovviamente c’è stata un’entrata che è stata integralmente ribaltata su quella missione.

Se non c’è più l’entrata probabilmente è quello il motivo della diminuzione.

Le entrate della riduzione attività finanziaria. Una domanda molto interessante, perché in effetti su quel titolo vanno anche le vendite di società di partecipazione, ma non è questo il caso. Il milione e 6 che vede, sostanzialmente, nella riforma contabile, quando un Comune accende un mutuo, prevede che io lo accendo al Titolo VI dell’entrata, lo incasso, figurativamente accendo… lo deposito sul mio conto, e poi man mano che prelevo lo metto in uscita, quindi è un giroconto contabile obbligatorio, secondo me non è proprio il massimo della chiarezza, ma è proprio il principio contabile che lo prevede.

Per quanto riguarda le entrate straordinarie, ovviamente credo che non ne sia stato fatto

mistero, vanno attentamente monitorate, sono obiettivi impegnativi… Io parlo con particolare riferimento alle entrate tributarie, perché sono quelle che ho seguito più direttamente, c’è stato un confronto con l’Ufficio, riteniamo che il target sia raggiungibile, quantomeno a livello di accertamento, poi le riscossioni bisognerà vedere, peraltro – e forse qui mi ricollego anche alla domanda del consigliere Calvi – è previsto, ed è stato richiesto un potenziamento dell’Ufficio, e sull’Albo Pretorio credo che ci sia già una determina che prevede dal primo maggio lo spostamento di una risorsa all’Ufficio tributi.

Il recupero dell’evasione, peraltro, anche a livello di cassa è in parte coperto dal fondo crediti di dubbia esigibilità, perché se poi si va a vedere le singole voci proprio quelle del recupero dell’evasione sono quelle che scontano a livello di spesa il maggiore importo nel fondo crediti di dubbia esigibilità.

Passando al consigliere Calvi: la cassa. La cassa perché è in diminuzione? Beh, i motivi sono tanti. Diciamo che, ad esempio – e questo anche per ricollegarsi a quello che diceva la consigliera Rossoni sui 5 milioni rispetto ai 112.000 euro - probabilmente nell’esercizio 2015 si erano incassati ad esempio i proventi degli acconti di Foro Boario, le spese finanziate non erano state ancora materialmente erogate, perché ora che partivano i lavori e si facevano i SAL, ovviamente nel 2016 sono state pagate queste opere, e quindi la cassa è diminuita.

Diciamo che strutturalmente, se partiamo oggi da zero, è fisiologico che il Comune abbia dei problemi di liquidità in una determinata parte dell’anno, perché io le entrate tributarie IMU e TASI ho l’acconto a giugno e il saldo a dicembre, quindi è fisiologico, ovviamente bisogna prestarci attenzione perché purtroppo l’anticipazione di cassa non è gratis, ma si paga un interesse, e quindi bisogna cercare di modulare, e in questo dicevo bisogna cercare di ottimizzare i flussi di cassa, e mi ripeto, ma crediamo che avrà un buon impatto anche l’anticipo di un mese della rata della TARI, insomma, perché anche lì le fatture che noi paghiamo sono mensili, mentre poi l’incasso avveniva in maniera ritardata.

Peraltro – anche qui mi ricollego –, il residuo attivo, se non diventa patologico, è fisiologico. Io vi posso fare gli esempi dei Comuni dove ho lavorato in precedenza, sui ruoli – si chiamano così tecnicamente – della tassa rifiuti, nel senso che uno emette tutti gli avvisi di pagamento con delle scadenze. Non so, io vengo dal Comune di Lecco, lì alla fine del primo anno, diciamo, della rata bonaria c’era un tasso di riscossione molto alto che si avvicinava al 90%, lì il costo complessivo era di più di 7 milioni, anche il 90% mi vuol dire un residuo attivo di 1 milione. Lo

Peraltro – anche qui mi ricollego –, il residuo attivo, se non diventa patologico, è fisiologico. Io vi posso fare gli esempi dei Comuni dove ho lavorato in precedenza, sui ruoli – si chiamano così tecnicamente – della tassa rifiuti, nel senso che uno emette tutti gli avvisi di pagamento con delle scadenze. Non so, io vengo dal Comune di Lecco, lì alla fine del primo anno, diciamo, della rata bonaria c’era un tasso di riscossione molto alto che si avvicinava al 90%, lì il costo complessivo era di più di 7 milioni, anche il 90% mi vuol dire un residuo attivo di 1 milione. Lo

Documenti correlati