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Grazie, Assessore. Buonasera a tutti i Consiglieri e a tutti i presenti.

Ho elaborato delle slide per permettere ai Consiglieri una sintesi dei documenti complessi che avete ricevuto, che si riferiscono al bilancio nella sua integrità e complessità, peraltro già la relazione fatta dall’Assessore tocca molti dei punti che secondo me sono importanti, che vengono evidenziati al Consiglio comunale.

Innanzitutto, si diceva, il bilancio di previsione 2017-2019 – come credo ormai avvenga per tutti gli Enti da qualche anno a questa parte – si è rivelato una costruzione complessa, in particolar modo per quanto riguarda gli equilibri di parte corrente, questo perché da un lato c’è stata una riduzione delle entrate previste correnti con particolare riferimento al gettito ordinario IMU e a quello TASI, ovvero quello spontaneamente versato dai cittadini, per un importo complessivo di circa mezzo milione di euro, e dall’altro perché il fondo crediti di dubbia esigibilità vede via via aumentare il suo volume, il suo stanziamento, questo per una serie concatenata di motivi.

Il primo è prettamente matematico. La norma permetteva, nell’ambito della riforma contabile, un’applicazione graduale dell’accantonamento del fondo crediti di dubbia esigibilità, nel 2016 la percentuale minima di accantonamento era il 55%, quest’anno sale al 70%, nel 2018 si attesterà all’85%, e nel 2019 andrà a regime al 100%; dall’altra parte la gradualità è anche prevista nel metodo di calcolo, infatti nel 2016 il modo di calcolare il fondo crediti di dubbia esigibilità si basava anche sulle riscossioni residue delle annualità prese in considerazione, ora, man mano che gli anni trascorrono, entro un anno, su cui si basa solo sulla competenza, e quindi la percentuale di riscossione cala, e ne esce uno che comprendeva i residui, e questo andrà di pari passo con l’aumento della percentuale; dall’altro, ma lo vedremo più avanti, l’aumento previsto delle entrate straordinarie prevede anche un aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, proprio perché queste entrate straordinarie storicamente, pur accertate, non sempre vedono la riscossione integrale delle somme accertate, proprio per la natura connaturata alla straordinarietà di queste entrate.

Detto della riduzione delle entrate, per raggiungere gli equilibri si è operato su due direttrici:

da una parte, per quanto possibile, la riduzione delle spese; dall’altra parte, invece, fermo restando quello che accennava prima l’Assessore, ovvero il blocco della leva fiscale per quanto

riguarda l’esercizio 2017, è stato necessario prevedere risorse straordinarie in entrata che compensassero le minori risorse per così dire ordinarie, comunque ricorrenti.

Per quanto riguarda invece il conto capitale, una buona parte delle risorse che sono previste che potrebbero entrare sono imperniate sulla restituzione possibile e comunque cautelativa degli acconti percepiti per la cessione dell’area del Foro Boario.

Ecco, poi anche per dare un esempio numerico del calo delle risorse, questo è un trend storico, è una tabella costruita, perché negli ultimi esercizi il legislatore ha cambiato parecchio la fiscalità locale e i trasferimenti ad essa connessa, però una grandezza macro che può essere presa in considerazione è la somma, diciamo, delle imposte immobiliari e dei trasferimenti dello Stato, che poi sono diventati fondo di solidarietà comunale, e prima ancora il fondo di riequilibrio, che dà un volume di risorse via via in diminuzione.

Probabilmente il legislatore avrebbe sperato che le risorse cambiando la fiscalità immobiliare rimanessero le medesime, purtroppo poi, ma questa, va beh, è una ormai storia passata degli anni precedenti, nelle simulazioni fatte dal Ministero sul gettito dell’IMU non si è tenuto conto di tante piccole distorsioni sul gettito calcolato semplicemente sul numero degli immobili, perché ovviamente ci sono le riduzioni ad esempio per gli immobili storici, ad esempio per gli immobili inagibili, ad esempio non erano stati calcolati nel gettito dell’IMU presunto tutti gli immobili di proprietà comunale, che naturalmente per legge non scontano l’imposta unica del Comune dove sono ubicati se il Comune proprietario è il medesimo.

Quindi, sempre a livello macro, sulla parte corrente nel 2009 c’era un introito di quasi 11 milioni tra ICI e trasferimenti, nel 2017 l’introito previsto supera di poco gli 8 milioni, siamo sugli 8,3 milioni.

Dall’altra parte un’altra grandezza economica importante che da sempre contribuisce agli equilibri di bilancio, forse più sul conto capitale, ma con gli ultimi esercizi anche spesso e volentieri sulla parte corrente, riguarda le entrate degli oneri di urbanizzazione. Nel 2009 abbiamo avuto una cifra di 3,5 milioni, la previsione di quest’anno è di 923.000 euro, e quindi anche in questo caso la contrazione delle risorse è evidente, naturalmente sconta in qualche modo la situazione economica non di Treviglio, ma, insomma, del Paese a livello globale, a livello nazionale.

E quindi questo è un quadro che esemplifica la contrazione delle risorse disponibili.

Per far fronte a questo, dicevamo, ammesso di volere, sicuramente non è stato possibile ritoccare la leva fiscale, perché era bloccata dal legislatore, e quindi nell’equilibrio di parte corrente sono previste entrate straordinarie. Con “entrate straordinarie” intendo dire entrate che in qualche modo non si realizzeranno da sole, ma che necessitano di attività particolari degli Uffici preposti, che quindi devono essere monitorate per eventualmente intervenire nel caso in cui queste non si realizzassero.

Non necessariamente straordinarie nel trend, perché ad esempio 1.600.000 di sanzione per violazione del Codice della Strada è un importo assolutamente in linea con quello dell’anno precedente; il recupero di evasione dei tributi locali quest’anno è ubicato 1.100.000, la media degli ultimi 5 esercizi, se non ricordo male, è sugli 800.000 euro, quindi comunque un aumento di circa 300.000 euro.

Sempre per raggiungere gli equilibri di parte corrente è stato necessario utilizzare una deroga concessa dal legislatore per gli esercizi ’16-’17, ovvero l’utilizzo dei permessi di costruzione sulla parte corrente esclusivamente per la manutenzione del verde e del patrimonio comunale.

In questo caso sono stati utilizzati 650.000 euro dei 923.000 euro che abbiamo visto prima, che vale circa il 70% dell’introito complessivo.

Anche le società partecipate daranno un contributo importante al raggiungimento degli equilibri di parte corrente, parliamo di più di 600.000 euro, di cui più di 400.000 euro da YGEA, nel quale è conglobato il canone di riserva di conferimento per le farmacie comunali, l’utile previsto per l’esercizio 2017, e poi probabilmente anche una distribuzione delle riserve ordinarie.

E infine è prevista una campagna di abbonamento, per così dire, all’illuminazione votiva, che dovrebbe permettere, potrebbe permettere dei proventi straordinari per l’esercizio in corso.

Come detto, queste entrate dovranno essere attentamente monitorate nel corso dell’esercizio per eventualmente intervenire e correggere il tiro nel caso non si realizzassero.

Per quanto riguarda le spese correnti, anche questo è stato già illustrato ampiamente dall’Assessore. In estrema sintesi: le spese al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità ammontano per questo esercizio a poco più di 24 milioni, sono state ridotte rispetto all’esercizio precedente, ogni Assessorato ha fatto la sua parte, nel senso che ha portato un

mattoncino che va a comporre la riduzione rispetto all’anno precedente, e ovviamente per forza di cose alcune spese sono state più penalizzate delle altre, in particolare i contributi a terzi, ed è stato fatto un grosso lavoro sulle spese di funzionamento degli Uffici, dalle spese minute di funzionamento della carta a quanto fosse possibile, e poi uno sforzo è stato fatto sulle spese di personale, nel senso – lo potrete leggere anche sul DUP nella parte operativa –, sostanzialmente il Piano assunzionale è nullo perché non è prevista l’assunzione di nuovo personale, e quindi uno sforzo ulteriore alla Struttura presente in forza oggi al Comune.

Abbiamo detto dell’importanza del fondo crediti di dubbia esigibilità, e soprattutto del suo ammontare, che nel 2017, se fosse calcolato integralmente, varrebbe 1,6 milioni, tuttavia è stato stanziato un importo del 70%, come concesso dalla legge, che vale poco più di 1.100.000, e abbiamo anche visto che negli esercizi successivi andrà gradualmente ad aumentare fino a raggiungere il 100% dell’importo nel 2019.

Ovviamente, è previsto per legge, è previsto un fondo di riserva nella misura di 125.000 euro, che vale circa lo 0,45% della spesa corrente. La Giunta comunale, nel caso in cui le spese correnti si rilevassero insufficienti, potrà intervenire con apposita deliberazione di prelevamento dal fondo di riserva, e eventualmente integrare, laddove necessario, fino a concorrenza dell’importo indicato.

Gli investimenti. Anche in questo caso il quadro degli investimenti vede un totale di 12 milioni, di cui circa 0,8 finanziati dal fondo pluriennale vincolato, ovvero quella nuova grandezza presente con la riforma della contabilità che dà rappresentazione di risorse acquisite negli esercizi precedenti che vengono poi spese nel corso degli anni, quindi risorse impegnate negli esercizi 2016, o precedenti, che però vedono la realizzazione dell’opera, il pagamento nello stato di avanzamento dei lavori negli anni successivi, e in particolar modo nel 2017.

Tutta la parte rimanente è finanziata ovviamente da entrate in conto capitale, tra cui alienazioni, per le quali posso rimandare puntualmente al Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari, e trasferimenti.

Sui trasferimenti sicuramente una voce molto importante la fanno i trasferimenti di Regione Lombardia. C’è un progetto di quasi 1 milione di euro per l’ammodernamento dell’edilizia residenziale pubblica; c’è un trasferimento di circa 130.000 euro per il commercio, a favore della desertificazione commerciale, e poi abbiamo una parte che è finanziata tramite indebitamento, per cui vediamo però il dettaglio dopo.

(ndt, intervento fuori microfono)

Le opere pubbliche quali sono? Le trovate nel DUP all’interno del Piano delle opere pubbliche, così com’è aggiornato in sede di redazione del bilancio. Naturalmente, questo ovviamente è scontato, questa è una previsione, prima di poter partire con le opere indicate sarà necessario quantomeno accertare le risorse che finanziano queste spese.

Come detto anche prima, e come anticipato, una grossa fetta di quasi 3 milioni è ricoperta cautelativamente dall’operazione di possibile restituzione e successiva nuova alienazione dell’area Foro Boario nel caso in cui il promittente acquirente dovesse richiedere la restituzione, insomma.

Per quanto riguarda l’indebitamento abbiamo due grosse operazioni: una, che è nata in precedenza, ma vede la sua realizzazione quest’anno, e invece un’altra è proprio ex novo. La prima è che quest’anno dovrebbe essere consegnato l’immobile in piazza Insurrezione per cui è in corso un leasing in costruendo, quindi in quest’anno inizierà l’ammortamento del leasing in costruendo e l’immobile sarà consegnato entrando nel patrimonio comunale per il valore dell’intervento, che è di quasi 1,7 milioni; invece, sempre per quanto riguarda l’indebitamento, è prevista l’accensione di un nuovo mutuo per un’operazione di ampliamento del cimitero comunale per un importo di circa 1,7 milioni.

L’indebitamento. L’indebitamento del Comune si calcola con un apposito indice che misura la misura degli interessi passivi rispetto alle entrate correnti dell’esercizio precedente. Il livello raggiunto quest’anno è del 5,66% rispetto a un limite massimo, che è molto cambiato negli anni, ma oggi si attesta al 10%.

Non ci sono solo gli interessi ovviamente per l’indebitamento, c’è anche la restituzione della quota capitale, che per quest’anno vale quasi 2,6 milioni.

Non c’è solo gli equilibri di bilancio in senso stretto, nel senso che il totale delle entrate deve essere pari al totale delle uscite, ci sono poi anche i vincoli di finanza pubblica. Nel 2017, così come nel 2016, non si chiama più Patto di Stabilità, pur mantenendone gli stessi obiettivi, ma si chiama pareggio di bilancio. Il pareggio di bilancio impone agli Enti di conseguire un saldo

non negativo, quindi almeno pari a zero, calcolato in termini di competenza tra le entrate finali, quindi i primi cinque Titoli delle entrate del bilancio armonizzato, e le spese finali, i primi tre Titoli.

Allegato fra gli allegati del bilancio troverete il prospetto dimostrativo che dà conto del raggiungimento del pareggio di bilancio. Anzi, per la situazione specifica del Comune di Treviglio, avendo una quota rilevante di restituzione dell’indebitamento a preventivo si raggiunge anche una cifra sopra lo zero, e ovviamente questo dovrà essere monitorato nel corso dell’esercizio affinché alla fine dell’esercizio venga raggiunto.

Questo saldo positivo darebbe anche la possibilità di applicare eventuale avanzo di amministrazione, o successive variazioni.

La situazione di cassa. Lo accennava prima l’Assessore, nel 2017 particolare attenzione dovrà essere prestata alla situazione di cassa per ottimizzare i flussi di liquidità. Al 31 dicembre 2016 il fondo cassa era pari a poco più di 115.000 euro, ovviamente, con il nuovo esercizio, in attesa delle entrate tributarie, il cui grosso si realizza almeno con l’acconto nel mese di giugno, è negativo, perché sono iniziati i pagamenti fissi, dagli stipendi all’IVA a debito, o quant’altro, e quindi il Comune di Treviglio ad oggi si trova in anticipazione di cassa, peraltro questa problematica è monitorata e si sta cercando di adottare delle soluzioni gestionali al fine di alleviare questa situazione, e avete avuto un esempio concreto con la modifica del Regolamento della TARI che ha portato l’anticipazione di un mese delle rate della TARI. I Servizi stanno cercando di bollettare i servizi a domanda individuale in maniera più veloce rispetto alla prestazione del servizio, e così si sta cercando di velocizzare il recupero crediti delle entrate che spettano al Comune, appunto, finalizzate a ridurre il gap di cassa.

Infine una rapidissima illustrazione per quanto riguarda le entrate, da cui si vede come sono distribuite le entrate correnti, che sono quelle dei primi tre Titoli, che sono distribuite per due terzi, quindi oltre 17 milioni sulle entrate tributarie, poco più, ormai rimane veramente poco, 1n milione di trasferimenti correnti, è il 4%, e quindi poco più di 8 milioni delle entrate extratributarie, che sostanzialmente contengono tutte le entrate che non sono tributi e non sono trasferimenti, quindi dai proventi dei servizi alle multe a, insomma, tutto ciò che non rientra fra le prime due tipologie.

Per quanto riguarda la spesa corrente abbiamo anche un quadro sintetico che ne suddivide il totale tra le Missioni, che sono i nuovi, diciamo, macroaggregati della spesa.

In questa tabella vedete un riassunto di com’è allocata la spesa corrente. Vedete che quasi il 30% è allocato alla Missione 1, che sono i servizi istituzionali generali di gestione, che comprendono poi una serie di programmi, dalla Segreteria a servizi finanziari, al Servizio patrimonio, tributi, dove sono allocate anche le spese di personale afferenti a quei servizi, ai gettoni dei Consiglieri, alle indennità della Giunta, e quindi vale circa il 30%, poi le altre Missioni che hanno importi importanti di spesa riguardano la Missione 9, che è lo sviluppo e tutela del territorio e ambiente, dove vedete poco più… quasi 4,7 milioni. In questa Missione è compreso tutto il servizio di smaltimento e raccolta rifiuti, e quindi il contratto di servizio che è finanziato dalla TARI.

E poi la Missione 12, che sono i diritti sociali, politiche sociali e famiglie, dove sono comprese ovviamente tutto lo spettro dei diversi servizi sociali forniti, i nidi, e – questa sarebbe forse una curiosità – anche i servizi cimiteriali sono compresi in questa Missione.

Poi altre rilevanti, abbiamo la Missione 3, ordine pubblico e sicurezza, che comprende i Vigili, e poi, insomma, vedete tutto il dettaglio.

Sottolineo la Missione 20, che è fondi degli accantonamenti, che appunto comprende il fondo crediti di dubbia esigibilità, che vale quasi… poco più del 5% del bilancio.

Questi, in sintesi, sono, ritengo, gli elementi più salienti del documento che sarà posto alla vostra attenzione.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, dottor Pecoroni. Prego, Sindaco.

SINDACO IMERI:

Ringrazio anch’io il dottor Pecoroni, ringrazio ovviamente tutto il personale che ha lavorato, sia quello del Settore del servizio finanziario, ma anche tutti gli altri, perché – come ricordavano l’Assessore e il dirigente – chiaramente è stato un lavoro che ha coinvolto tutti, perché i bilanci di previsione sono sempre più difficili da andare a predisporre, le richieste, ovviamente, la

volontà di fare sono tante, ma poi bisogna trovare anche la quadratura.

Chiaro che gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione comunale sono molti, abbiamo visto negli ultimi anni bilanci di previsione tendenzialmente in linea con quello che è stato presentato, e che avete negli atti, e poi durante il corso dell’anno si è provveduto, attraverso le variazioni di bilancio, alle manutenzioni, che seguono un po’ anche l’andamento della normativa e di tutte le varie novità che su vari fronti, da quello regionale a quello nazionale, eccetera, eccetera, si susseguono.

Questa è la serata della presentazione del bilancio, credo che sui macrotemi l’Assessore e il dirigente siano stati ampiamente esaustivi. Come abbiamo detto nella Commissione Capigruppo, nella Conferenza dei Capigruppo, è anche l’occasione per i Consiglieri per porre le domande, le questioni, fare i loro spunti, in modo che poi ogni Assessore possa poi, venerdì, nella seduta di presentazione del DUP, che è la trasformazione dei numeri nella sostanza, nei progetti, nei programmi dell’Amministrazione, e che riprende poi tutti i documenti – citava bene l’assessore Vailati –, compreso il Piano delle alienazioni, che è stato distribuito insieme al DUP, all’interno del DUP, e in quella seduta chiaramente poi si svilupperà il dibattito anche un po’ più politico, questa è la serata utile per porre le questioni, e noi siamo ovviamente poi a disposizione per tutti i chiarimenti, sia stasera, che poi sicuramente anche nella seduta di venerdì.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Sindaco. Invito pertanto i Consiglieri a prenotarsi per gli interventi. Consigliere Sonzogni.

CONSIGLIERE SONZOGNI:

Ecco, ovviamente io porrò ringrazio l’assessore Vailati, il dirigente Pecoroni e il Sindaco per l’illustrazione, io porrò alcuni temi, cioè alcuni quesiti, chiaramente poi i colleghi ne porranno altri.

Un aspetto che ci incuriosisce è, appunto, questo netto incremento dell’indebitamento, questa previsione di accensione di mutui per oltre 3 milioni di euro, vorremmo capire esattamente le ragioni e a quali investimenti sono correlati.

Poi si diceva – magari poi torna in argomento anche la collega Rossoni – che si è dovuto tenere conto negli equilibri di bilancio dell’impatto dell’operazione di Foro Boario. Una cosa che personalmente mi incuriosisce – e poi, ripeto, arriverà un’altra domanda in merito – è che si è reinserito Foro Boario nel Piano delle alienazioni, come se non fosse stato venduto, effettivamente sono stati pagati degli acconti, l’operazione non è perfezionata, si ipotizza di dover restituire gli acconti ricevuti da Ossidiana nel corso del 2017, dall’altra parte si tampona quest’uscita con la messa in vendita dell’area, sempre nel 2017, ma è evidente che l’area molto difficilmente verrebbe venduta nel 2017 qualora Ossidiana facesse valere la condizione risolutiva che l’Amministrazione ha ritenuto di accordarle.

Per cui questa, diciamo, è una curiosità, perché ci pare che ci sia uno sfasamento, comunque, che il sistema non stia in piedi.

Poi mi chiedevo dove si trovi conto, all’interno del bilancio, a livello prudenziale, delle possibili implicazioni del persistere degli inadempimenti della società proprietaria dell’area ex Baslini, che hanno delle ricadute economiche per il Comune, come abbiamo dimostrato con la nostra interpellanza dello scorso dicembre, e in particolare perché c’è un rischio che non si può escludere che la società vada in default, e quindi questo ovviamente avrebbe implicazioni ancora più pesanti sul Comune e sugli impegni che, tra l’altro, non trovano – ci risulta tuttora – delle garanzie da parte della società, nel senso che non sono state ancora prodotte, almeno, non ci è stato comunicato le garanzie che la società avrebbe dovuto produrre rispetto agli impegni che ha assunto con la convenzione del Piano Integrato di Intervento.

Poi ci colpisce, e vorremmo capire le ragioni, questo sistematico taglio a livello di impegni di spesa nel Settore sociale. Vediamo che ci sono diverse voci che hanno, appunto, una riduzione, e sono tutte concentrate nel Settore sociale, e vorremmo capire le ragioni di questa concentrazione di economie. Io cito, giusto a titolo esemplificativo, interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale, interventi per soggetti… scusate, questa è la stessa voce, interventi per il diritto alla casa, c’era un altro capitolo, un altro, diciamo, Titolo, insomma,

Poi ci colpisce, e vorremmo capire le ragioni, questo sistematico taglio a livello di impegni di spesa nel Settore sociale. Vediamo che ci sono diverse voci che hanno, appunto, una riduzione, e sono tutte concentrate nel Settore sociale, e vorremmo capire le ragioni di questa concentrazione di economie. Io cito, giusto a titolo esemplificativo, interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale, interventi per soggetti… scusate, questa è la stessa voce, interventi per il diritto alla casa, c’era un altro capitolo, un altro, diciamo, Titolo, insomma,

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