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sempre più elevato per dare un senso alle loro esperienze, ridurre la dissonanza o approfondire le connessioni sociali (Jonah Berger and Katherine L. Kilman 2012, p. 2).

Le fake news che evocano emozioni positive o negative possono essere particolarmente virali e questo dipende sicuramente dal peso che queste variabili hanno rispetto al modo in cui rispettivamente il “Corriere della Notte” e il “Quotidaino” caricano di contenuti emotivi le notizie fake. Inoltre le parole che suscitano emozioni positive o negative sono le parole di stile o di funzione che il programma di analisi del testo LIWC valuta in base al modo in cui vengono espresse dalle persone. Studiosi come Holmes e altri (2007) hanno scoperto e dimostrato che le persone danno più importanza a come vengono espresse le emozioni; ciò è rilevante nella misura in cui influenza il loro bagaglio di esperienze passate, siano esse piacevoli o traumatiche (Tausczik e Pennebacker 2010, p. 32).

In base agli articoli di ogni testata giornalistica oggetto d’analisi la tabella della statistica T-test mostra una differenza statistica significativa tra le testate giornalistiche rispetto alla variabile “Emozioni positive”. Questo perché il valore critico è inferiore al livello di significatività di 0,05. Le emozioni positive in ogni articolo fake rispetto al tipo di testata a cui si riferiscono sono trasmesse in misura differente. Inoltre i valori medi ottenuti rispetto alla variabile “Emozioni Positive” osservata divergono tra le fake news significativamente: 0,5433 è il numero di emozioni positive trasmesse negli articoli del “Corriere della Notte” mentre 0,3659 sono quelle trasmesse negli articoli del “Quotidaino”. In base ai valori ottenuti si osserva che nella testata giornalistica “Corriere della Notte” gli articoli di fake news sono più carichi di emozioni positive rispetto a quelle della testata giornalistica “Quotidaino”.

Per quanto riguarda le emozioni negative, invece, si nota un risultato diverso rispetto a quello ottenuto osservando le emozioni positive, in quanto la variabile LIWC

“Emozioni Negative” ottiene, utilizzando la statistica T-test, un valore critico nella tabella che è superiore al livello di significatività 0,05. Questo significa che non si osservano differenze statistiche tra le emozioni negative trasmesse negli articoli di fake news al variare della “Testata giornalistica”. In entrambe le testate giornalistiche il numero di emozioni negative trasmesse negli articoli ha approssimativamente lo stesso valore medio: nelle fake news del Corriere della Notte è pari a 1,2085, mentre in quelle del Quotidiano vale 1,2828. In base a quanto osservato sopra non si verifica una differenza statistica significativa quindi gli articoli delle due testate giornalistiche sono carichi di contenuti negativi nella stessa misura.

Considerando ancora la variabile “Emozioni Negative”, se la si considera composta dalle tre variabili “Ansia”, “Rabbia”, “Tristezza” (come definite dal programma LIWC), la statistica T-test applicata sul software PSPP ottiene valori significativi rispetto al valore che avevamo ottenuto, considerando, invece, la variabile nel suo complesso. Il contenuto degli articoli che evoca emozioni negative di ansia e di rabbia illustra che il valore critico è inferiore al livello di significatività 0,05 per cui si ottiene una differenza statistica significativa tra gli articoli delle due testate giornalistiche rispetto ai contenuti che evocano ansia e rabbia: 0,18 è il valore medio dell’ansia evocata negli articoli del Corriere della Notte rispetto al valore medio che risulta negli articoli del Quotidaino pari a 0,10. Al contrario, la rabbia evocata negli articoli della prima testata ha un valore medio di 0,33 rispetto a quella evocata negli articoli della seconda testata pari a 0,56. Le emozioni negative di ansia e di rabbia si distribuiscono diversamente sugli articoli delle due testate giornalistiche. Nelle fake news del Corriere della Notte gli articoli evocano più ansia rispetto a quelli del Quotidaino che a sua volta risultano più carichi di rabbia. Il contenuto degli articoli che, invece, evoca tristezza non differisce statisticamente e in maniera significativa tra una fonte e l’altra poiché il valore critico non risulta significativo.

Anche la variabile che rappresenta il livello di emotività trasmesso ha un peso differente rispetto agli articoli raccolti nel “Corriere della Notte” e quelli nel “Quotidaino”. Il livello di emotività definito dal programma di analisi del testo LIWC come “Affettività”, rappresenta il livello di emozioni trasmesso in generale dalle fake news. Applicando la statistica T-test per campioni indipendenti su questa variabile, si osserva che la tabella dei valori del t-test rispetto al livello di emotività trasmesso mostra un valore critico inferiore al livello di significatività 0,05, per cui l’effetto provocato dalle fake news di ciascuna testata è significativamente diverso. Nel Corriere della Notte il livello medio di emotività trasmesso dagli articoli è pari a 3,23, che risulta essere superiore al livello medio di emotività di 2,80 trasmesso dagli articoli del Quotidaino. Il livello di emotività trasmesso dagli articoli differisce rispetto al tipo di testata a cui appartengono e riflette la differenza significativa osservata rispetto alla variabile “Emozioni positive” e la variabile “Ansia” analizzate sopra, le quali ottengono valori in media più elevati nel Corriere della Notte.

Un’altra variabile LIWC che si può osservare rispetto alle testate giornalistiche è quella delle “Sensazioni positive”. Il valore critico visibile nella tabella della statistica t- test è inferiore al livello di significatività di riferimento (0,05) quindi si nota una differenza statistica significativa. Le sensazioni positive trasmesse dagli articoli del Corriere risultano essere in media 1,95 mentre quelle del Quotidaino hanno un valore medio di 1,45. In base ai valori ottenuti il Corriere della Notte si conferma nuovamente la testata nella quale gli articoli di fake news trasmettono più sensazioni positive rispetto agli articoli del Quotidaino.

Si può osservare una differenza significativa rispetto anche ad un’altra variabile LIWC che viene definita “Introspezione”, così definita perché tratta della parte intima dell’io. Dall’analisi del T-test per campioni indipendenti si nota che l’introspezione è più presente negli articoli fake che si trovano nel Corriere della Notte: infatti si ha un valore medio di questa variabile pari a 2,24 mentre, nella seconda testata giornalistica, un valore in media

pari a 1,52. Anche in questo caso la parte intima dell’io viene trasmessa in misura maggiore negli articoli di fake news della prima testata giornalistica rispetto a quelli della seconda. L’analisi sulle fake news delle due testate giornalistiche rispetto alle quali sono state osservate le emozioni positive, le emozioni negative, l’affettività, le sensazioni positive, l’introspezione trasmesse e il modo in cui sono espresse diversamente nelle notizie può essere illustrato anche tramite una rappresentazione grafica per capire meglio le differenze statistiche ottenute rispetto a tali variabili nelle due testate giornalistiche:

Ancora le parole di stile, in particolare i pronomi personali, vengono utilizzati dalle persone quando parlano di sé stessi per attirare l’attenzione su di loro, salvo i pronomi personali utilizzati in prima persona plurale come ad esempio “Noi”, perché trasmettono la sensazione che chi sta parlando fa capire che si sente parte integrante di un gruppo o di una comunità (Tausczik e Pennebacker 2010, p. 30-31). I pronomi personali che si trovano nelle fake news osservati non differiscono significativamente poiché il valore critico ottenuto nella tabella del T-test risulta superiore al livello di significatività di 0,05. Questo significa che l’utilizzo dei pronomi personali non varia negli articoli di fake news osservati

3,23 1,95 2,24 0,54 0,18 0,33 2,8 1,45 1,52 0,36 0,1 0,56 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 Affettività Sensazioni positive Introspezione Emozioni Positive Ansia Rabbia

Differenze tra le testate giornalistiche rispetto al

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