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Il contesto dello studio di caso

di Vera Lomazzi

4.1 Il contesto dello studio di caso

La Scuola A si trova in un quartiere semicentrale del Comune di Milano, in cui la popolazione straniera residente è aumentata negli ultimi dieci anni del 91,8%, a fronte di un aumento della popolazione residente solo del 2,3% (dati S.I.Ce. Comune di Milano). Ciò rappresenta un significativo mutamento nella composizione della popolazione residente, con evidenti modifiche nella domanda di servizi. In particolare, gli istituti scolastici si

40 Nel dettaglio: la professoressa vicaria; l’insegnante facilitatore; due insegnanti della scuola se-condaria di primo grado; due insegnanti della scuola primaria; un’insegnante di sostegno; due genitori i cui figli frequentano la scuola primaria e due la secondaria. Di questi, tre alunni su quattro hanno origini straniere (un alunno è stato adottato da una famiglia italiana). Le persone da intervistare sono state individuate tramite la scuola e l’Associazione genitori.

41 In particolare si fa riferimento a: risultati del questionario svolto nella citata indagine e dati censuari dell’Ufficio Statistico del Comune di Milano; documenti forniti dall’istituto tra cui il POF, la scheda con funzioni e obiettivi 2011-2012 per l’area stranieri, progetti per l’intercultura attivati, il Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri e il Piano Personale Transitorio.

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trovano a dover affrontare nuove questioni, soprattutto in relazione alla popolazione infantile straniera residente nel Comune di Milano che, nell’ultimo decennio, è più che raddoppiata (Tab. 4.1).

Tabella 4.1 - Popolazione infantilestraniera per fasce di età residente nel Comune di Milano. Anno 2001 e 2011

2001 2011 Variazione % 2001-2011 0-2 anni 4.357 9.306 + 53,2 3-5 anni 3.302 9.289 + 64,5 6-10 anni 4.607 12.797 + 64,0 11-14 anni 3.107 8.561 + 63,7 Totale (0-14 anni) 15.373 39.953 +61,5

Fonte: Elaborazioni su dati S.I.Ce (Censimento 2001 e rilevazione al 31.12.2011)

In linea con queste tendenze demografiche generali, l’istituto si presenta come scuola a forte pressione migratoria, anche se l’incidenza degli alunni stranieri nella Scuola A è in lieve diminuzione: nell’a.s. 2011/2012 è del 21,5%, inferiore alla media dei tre anni precedenti (23%). Si tratta comun-que di un dato decisamente superiore al resto degli istituti milanesi, che registrano per i tre quarti un’incidenza inferiore al 15%.

L’istituto accoglie complessivamente 971 studenti, suddivisi in tre ples-si: due scuole primarie e una scuola secondaria di primo grado. La popo-lazione scolastica straniera si caratterizza per la maggiore presenza di nati in Italia rispetto al campione42 dell’indagine quantitativa, riferita alla scuola secondaria di primo grado (Tab. 5.2).

Tabella 4.2 - Ripartizione del campione totale e Scuola A, per cittadinan-za/nascita Campione totale 2010/2011 Campione Scuola A 2010/2011 V.a. % V.a. % Italiani 627 61,1 115 70,1

Stranieri nati in Italia 114 11,1 28 17,0

Stranieri nati all’estero 285 27,7 21 12,8

Totale 1.026 100 164 100

Fonte: Elaborazioni Orim su dati 2011

Anche considerando l’intero istituto comprensivo i nuovi arrivati rappre-sentano una minoranza (nell’anno scolastico 2011/2012 sono 50), mentre

42 Questionario somministrato a un campione di 1.040 studenti frequentanti la scuola secondaria di primo grado: cfr. Colombo M., (2012a).

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prevalgono coloro che hanno un percorso pregresso di scolarizzazione in Italia (132 nell’a.s 2011/2012).

Gli alunni stranieri iscritti nel a.s. 2011/2012 provengono prevalente-mente dalle Filippine, dal Nord Africa (Marocco, Egitto, Tunisia) e dall’Est Europa (Ucraina, Russia, Romania). In misura minore sono pre-senti alunni di provenienza cinese e sudamericana.

Rispetto all’insieme dell’istituto comprensivo, il plesso a minor inci-denza di alunni stranieri è la secondaria di primo grado (circa tre punti percentuali in meno). Questa differente concentrazione viene spiegata dal-le persone intervistate attraverso due principali motivazioni. Innanzitutto si fa riferimento a un cambiamento nelle strategie di ricongiungimento dei figli legate al loro percorso formativo:

Abbiamo ormai tantissimi di seconda generazione, molti arrivi ancora più dei piccoli per le ricongiunzioni in primaria, e si viene a saltare questa incidenza che avevamo grossa sui 12-13 anni (…) mentre prima occorreva l’esame di stato, cioè l’esame di terza media, per accedere al-le scuoal-le superiori, ora con un pregresso di otto anni di scolarità nel paese di origine, si può accedere direttamente alla scuola superiore. Quindi si indirizzano direttamente alle scuole superiori. (Insegnante facilitatore)

L’altra motivazione è rintracciabile nell’effettiva residenza delle famiglie straniere che non abitano nel quartiere: in molti casi frequentano questa scuola perché è una comoda soluzione, trovandosi nei pressi dei luoghi di lavoro, dove esercitano professioni come colf, badanti, portinai. In questi casi, una volta che il figlio cresce e può essere maggiormente autonomo nei limitati spostamenti casa-scuola, si può decidere di iscriverlo alla scuo-la media più vicina alscuo-la propria abitazione.

Gli aspetti relazionali e l’attenzione sperimentata nel corso degli anni della scuola primaria rappresentano invece motivo di “fidelizzazione” delle famiglie all’istituto, sia italiane sia straniere:

R: Io non è che abito qui. Io l’avevo messo qui perché il mio datore di lavoro mi aveva dato l’alloggio. Io abito a 25 minuti di metropolitana. D: Ma non ha pensato magari di spostarlo più vicino a casa?

R: Sì, l’ho pensato, ma siccome non avevo tempo di andare a chiedere com’era, di chiedere ad altre mamme com’era quella scuola, come si trovavano eccetera, allora ho chiesto a mio figlio cosa preferiva. E lui mi ha detto che voleva restare lì perché si era già fatto degli amici e si

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trovava bene, allora dato che avrà presto 12 anni, e con la metropolita-na è comodo, diventa un po’ più indipendente e quindi poi potrà veni-re da solo. (Madveni-re, peruviana, scuola primaria)

Le relazioni, dunque, rappresentano una dimensione importante nella scuola oggetto di studio. La ricerca Orim, focalizzata proprio su questo tema, permette di operare un confronto tra la Scuola A e l’intero campione lombardo oggetto di ricerca. Le risposte ad alcuni item segnalano, nella Scuola A, un sistema delle relazioni interetniche maggiormente positivo: sebbene gli italiani esprimano un benessere relazionale migliore, gli alun-ni, sia italiani sia stranieri, tendono a trovarsi meglio in classe e a non ave-re particolari pave-refeave-renze di nazionalità quando scelgono i compagni con cui passare l’intervallo. Anche per quanto riguarda eventuali comporta-menti di natura razzista, sebbene gli alunni della Scuola A più degli altri dichiarino di esserne stati testimoni almeno una volta (49,1% contro 41,6% del campione totale), l’esserne di fatto coinvolti è un fenomeno molto me-no presente, come descrive la tabella 4.3 che sintetizza alcuni item relativi alle relazioni tra pari (per un approfondimento si veda Santagati, 2012a).

Tabella 4.3 - Relazioni tra pari. Differenze tra Scuola A e campione totale. Valori percentuali Scuola A (N=165, missing=0) Campione totale (N=1040, missing=22) Italiani (N=116) Stranieri (N=49) Italiani (N=623) Stranieri (N=395) D.6 Con i tuoi compagni di classe ti trovi… %

“bene/abbastanza bene” 78,3 60,4 77,7 66,5

D.9 Nella tua classe ti senti…? %

“prevalentemente tra amici” 89,6 75,5 85,8 70,9 D.10 Nei momenti di intervallo sto con… %

“non ho particolari preferenze, sto con tutti” 92,2 81,6 83,6 75,4 D.14 Frequenti i tuoi compagni di classe anche

fuori dalla scuola?... %

“sempre /spesso” 71,7 51,0 61,7 53,8

D.12 Sei mai stato coinvolto in episodi di raz-zismo?...%

“Almeno 1 volta” 8,0 12,2 9,4 21,2

Fonte: Elaborazioni Orim su dati 2011

Anche le relazioni con gli insegnanti (Tab. 4.4) sembrano essere in linea con quanto rilevato nell’indagine complessiva (Cfr. Colombo, Dal Zotto, 2012).

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Tabella 4.4 - “Come ti trattano i tuoi professori?”. Differenze tra Scuola A e campione totale. Valori percentuali

Scuola A (N=165, missing=4) Campione totale (N=1040, missing=18) Italiani (N=113) Stranieri (N=48) Italiani (N=625) Stranieri (N=397) Bene/Abbastanza bene 80,6 79,2 78,6 77,8 Né bene né male 14,2 16,7 17,3 17,9 Abbastanza male/Male 5,3 4,2 4,1 4,3

Fonte: Elaborazioni Orim su dati 2011

I genitori, infine, sembrano essere un po’ meno coinvolti nelle attività sco-lastiche dei figli: il 32,7% è andato a parlare con gli insegnanti al massimo una volta (rispetto al 23,1% del campione totale).