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Controllo, codifica ed elaborazione dei dat

2. UNO STUDIO A CAMPOBASSO 1 Il disegno della ricerca

2.2 La rilevazione 1 Definizione delle unità di analis

2.2.4 Controllo, codifica ed elaborazione dei dat

Il controllo e la validazione

Il controllo delle informazioni è stato effettuato dalle ricercatrici sia durante la raccolta dati sia in seguito. Al ritiro dei diari e dei questionari le stesse hanno, infatti, verificato la presenza di tutte le informazioni richieste ad ognuno e, laddove evidenziata una deficienza, è stato domandato al bambino di provvedere all’ integrazione. In seguito, il controllo è avvenuto in sede di registrazione dei dati, con verifica e rettifica delle singole informazioni alla luce delle indicazioni complessive di contesto di ogni singolo bambino.

La validazione dei dati è avvenuta durante la registrazione degli stessi, con valutazione delle informazioni utilizzabili in quanto consone alle finalità per le quali prodotte. In particolare, in riferimento ai Diari, sono stati esclusi dall’analisi quelli che non hanno superato un test di affidabilità: numero sufficiente di episodi registrati (almeno 10), mancanza di grossi buchi nella compilazione, plausibilità delle sequenze registrate, presenza di almeno un episodio di sonno e di pasto nella giornata, ecc. (Carriero, 2007: 132). In riferimento ai questionari, invece, si è valutata la congruenza tra le varie risposte date da ogni unità di analisi.

ricerca veniva richiesta a tutti; 2. i bambini non partecipanti potevano essere stati esclusi loro malgrado, ossia per negazione dell’autorizzazione da parte dei genitori. Consegnandolo a tutti, quindi, si sarebbe trasmesso un messaggio di ringraziamento generale al gruppo classe. Tuttavia, così facendo si sarebbe negato il messaggio di premialità per chi lavora, si impegna e collabora. Come in ogni situazione in cui non è possibile trovare una soluzione giusta ed univoca, si è optato per la condivisione del problema con le maestre che, in base alla situazione specifica, hanno indirizzato nell’una o nell’altra direzione. Nei casi in cui anche la maestra ha avuto difficoltà nell’indicare i soggetti a cui consegnare il premio si è chiesto agli stessi bambini partecipanti, con votazione, se condividere il regalo con i compagni non partecipanti.

La codifica e la registrazione

La codifica dei dati, non necessaria per i Questionari in quanto contenenti domande a risposte pre-codificate, è stata necessaria per le informazioni riportate nei Diari in forma aperta e discorsiva. Per i Diari, pertanto, la codifica delle informazioni si è avvalsa di classificazioni convenzionali utilizzate a livello nazionale ed europeo. Nello specifico, per la codifica delle attività, dei luoghi e dei mezzi di trasporto (le domande aperte dei Diari) è stato utilizzato il sistema di classificazione adottato dall’Istat nella “Indagine multiscopo sulle famiglie Uso del tempo 2002-2003”, integrato con quello più specifico riferito all’infanzia messo a punto dall’Università di Torino nella Indagine “Vite da bambini. La quotidianità dai 5 ai 13 anni” (Istat, 2002; Romano e Cappadozzi, 2004; Belloni e Carriero, 2004; Belloni 2005).

La struttura della classificazione è gerarchica, fino ad un massimo di quattro livelli, come riportato in Allegato 2 (Codici diari).

Nell’interpretazione di informazioni controverse dei Diari si è fatto riferimento alla situazione complessiva del singolo soggetto esaminato e, laddove necessario, alle soluzioni convenzionali riportate dal Libro codice Istat (Istat, 2002). In riferimento ai Questionari, invece, l’interpretazione dei dati incoerenti è avvenuta alla luce del contesto di riferimento di ogni singola unità di analisi.

La registrazione delle informazioni ha avuto luogo con l’utilizzo di tre tabelle, in formato Excel: una per i Diari, una per i Questionari bambini, una per i Questionari genitori.

Nello specifico, in riferimento al Diario, per ogni bambino sono stati riportati in successione tutti gli episodi, ossia tutti gli eventi riscontrabili nelle 24 ore26. Per cui si è costruito un data set costituito da tante righe quanti erano gli episodi di tutti i bambini (matrice degli episodi27).

In riferimento al Questionario bambino, invece, per ogni bambino sono state riportate su un’unica riga tutte le risposte date. Per cui si è elaborato un data set costituito da un’unica riga per ogni bambino.

26 Tecnicamente, ogni episodio era costituito dalla riga, o da più righe, del Diario caratterizzata/e da un’unica

combinazione di attività principale, attività secondaria, luogo, persone presenti, stato d’animo (Carriero, 2007: 61). L’episodio cambiava, quindi, quando variava anche una sola delle suddette caratteristiche.

In riferimento al Questionario genitori, infine, si è operato come per il Questionario bambini e, quindi, si sono registrate per ogni bambino tutte le risposte date dai genitori in una riga sola, ottenendo un data set composto da tante righe quanti erano i bambini.

La registrazione delle informazioni mancanti è avvenuta con l’utilizzo della voce “missing” per i casi di omissione e della voce “na” per i casi di non applicabilità.

L’elaborazione

L’elaborazione delle informazioni dei Questionari ha seguito procedimenti semplici e consolidati, mentre la manipolazione ed elaborazione delle informazioni dei Diari è stata più laboriosa. Come spiegato in letteratura (Carriero, 2007: 130), infatti, non avendo i dati del diario la struttura standard del tipo CxV (Casi per Variabili) dove i casi sono generalmente gli individui, una serie di trasformazioni devono essere operate sulla matrice originaria contenente tutti gli episodi registrati in tutti i diari per arrivare alla matrice CxV. Pertanto, come avviene nelle analisi di uso del tempo, sono stati adoperati tre tipi di matrici o strutture di dati: la matrice degli episodi, la matrice degli aggregati individuali (o dei bilanci-tempo) e la matrice dei punti orari. La matrice degli episodi è stata la prima prodotta, in cui sono stati inizialmente registrati e archiviati i dati così come riportati nei diari. La seconda è stata una trasformazione della prima, ottenuta aggregando per ogni individuo le durate degli episodi appartenenti a un determinato insieme di attività, che complessivamente formano il cosiddetto bilancio-tempo. La terza matrice è stata anch’essa una trasformazione della prima e ha ricondotto l’unità di analisi all’individuo per consegnare variabili di interesse riferite ai tipi di attività svolte a punti orari prefissati lungo tutta la giornata. L’elaborazione delle informazioni è avvenuta con il Pacchetto statistico R.