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Controllo e verifica dell’appropriatezza delle prestazioni socio-sanitarie

Nel documento Piano dei controlli 2013 (pagine 37-41)

2.2 Area Socio Sanitaria

2.2.3 Controllo e verifica dell’appropriatezza delle prestazioni socio-sanitarie

Analisi dell’attività svolta nel 2012

La verifica dell’appropriatezza si è svolta, nelle diverse UdO, individuando specifici criteri di scelta del campione da sottoporre a valutazione, nel rispetto di quanto indicato nelle direttive regionali.

Verifiche di appropriatezza 2012

CF CDD RSD CSS RSA RIABILITAZIONE

N° fascicoli

controllati 586 66 24 32 445 60

N°fascicoli

rettificati 0 0 0 0 158 0

Riduzione classe // 0 0 0 10 0

Tipologia UdO Fascicoli da verificare

Fascicoli verificati

Fascicoli rettificati

RSA 427 445 158

RSD 21 24 0

CDD 66 66 0

CDI 65 75 0

CSS 11 32 0

IDR 50 60 0

HOSPICE 10 13 0

DIPENDENZE 70 85 0

CONSULTORI 500 586 0

TOTALE 1.220 1.386 158

Appropriatezza in RSA

Per ciascuna RSA si è proceduto alla verifica delle schede SOSIA con i seguenti criteri:

• verificare il 10% degli ospiti classificati in una delle 8 classi SOSIA;

• privilegiare i cambi classe, i nuovi ingressi e le deroghe;

• non anticipare alla struttura le schede sottoposte a verifica.

Dai controlli effettuati si è potuto evidenziare che le RSA, grazie anche al lavoro di confronto e chiarimento effettuato negli anni precedenti, hanno affinato il sistema di valutazione degli ospiti adottando strumenti di valutazione funzionale adeguati.

La verifica è stata arricchita verificando anche l’organizzazione giornaliera all’interno dei diversi nuclei.

Occorre tuttavia segnalare la necessità di:

• aggiornare tempestivamente la scheda SOSIA in caso di cambiamenti significativi nella situazione dell’ospite;

• porre maggior attenzione nella declinazione degli interventi e degli obiettivi riabilitativi all’interno del PAI;

• segnalare eventuali problemi comportamentali dell’ospite (agitazione, irrequietezza) che a volte possono modificare l’attribuzione della classe SOSIA.

Appropriatezza in CDI

La verifica di appropriatezza delle prestazioni effettuata con la collaborazione di un medico geriatra è stata fatta sul 10% del numero di ospiti rendicontati nel quarto trimestre 2011 utilizzando i seguenti criteri di scelta:

• nuovi ingressi;

• utenti con età inferiore ai 65 anni;

• scelta casuale tra gli utenti inseriti da tempo.

I controlli effettuati hanno avuto complessivamente esito favorevole.

I sopralluoghi inoltre sono stati, in diversi casi, occasione di confronto e approfondimento nonché momenti utili alla raccolta di informazioni/osservazioni.

Si è raccomandato di mantenere nel fascicolo tutta la documentazione dell’ospite (diario medico, PAI, relazioni sociali, documento redatto dal Medico di Medicina Generale e la scheda CDI WEB), di specificare nel PAI interventi ed obiettivi previsti e di utilizzare scale di valutazione testate per definire le condizioni degli ospiti.

Appropriatezza in RSD, CSS e CDD

Si realizza attraverso la verifica di congruità rispetto ai contenuti delle schede SIDI con quanto predisposto nel Piano Individualizzato dell’ospite e con la documentazione riportata nel fascicolo sanitario e assistenziale (FASAS).

In ordine alla completezza ed alla coerenza degli strumenti di registrazione adottati si è evidenziato che in tutte le UdO la situazione è sostanzialmente adeguata.

I cambiamenti apportati all’applicativo SIDI da parte di Regione Lombardia hanno comportato per i Gestori una difficoltà di interpretazione di alcuni item, con numerosi risultati di apparente inappropriatezza (classi 6) in diverse realtà. Nelle verifiche attuate non si è sempre potuto collegare la variazione del SIDI con gli effettivi cambiamenti dell’ospite.

In relazione all’individuazione di azioni di miglioramento, si è evidenziato che uno strumento utile in dotazione di alcuni Gestori (scheda di rilevazione dei comportamenti/problema) potrebbe essere esteso a tutti i Gestori.

Nel corso del 2012 si è avviato un tavolo di governance con i CDD i cui lavori continueranno nel 2013.

Nel 2012 si è concluso il lavoro di costruzione di un sistema condiviso di rilevazione della customer percepita, rivolto ai familiari degli ospiti residenti nelle RSD e CSS.

Dato che la popolazione che usufruisce dei CDD coincide quasi completamente con gli utenti in carico, si è deciso di individuare un campione di n. 3 utenti per ogni CDD, a prescindere dalla capienza (il massimo della dimensione è di 30 posti).

La scelta dei soggetti da approfondire è stata attuata in base ai seguenti criteri: cambio di classe SIDI (in particolare per le classi 6), utenti non visti negli anni precedenti, minori in deroga e nuovi ingressi.

La verifica ha confermato che non sono presenti situazioni di inadeguatezza organizzativo-gestionale, salvo per alcune UdO che mantengono lo standard del personale al minimo richiesto.

Tali situazioni sono state oggetto di monitoraggio nel corso dell’anno.

Appropriatezza nei Consultori Familiari

I risultati della verifica del campione delle prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria (DGR n.4141/01) sul 10% della nuova utenza consultoriale hanno evidenziato un adeguato livello di evidenza documentale nella cartella personale dell’utente in tutti i consultori privati e pubblici.

La prevalenza delle prestazioni, rivolte a nuovi utenti, è rappresentato dalla “visita-colloquio”.

Il controllo routinario ha previsto una quota di verifica per le utenti che hanno usufruito delle risorse assegnate dal progetto regionale “NASKO”.

Appropriatezza nell’area delle Dipendenze

La verifica a campione nelle 4 UdO a carattere residenziale sulle corrispondenze tra soggetti in carico al Servizio nel primo trimestre 2012 in base alla certificazione del servizio prescelto dall’utente (SERD e SMI), ha consentito di riscontrare la correttezza degli accessi per la presa in carico, sia nei contenuti (diagnosi/indicazione terapeutica) che nel rispetto della tempistica (certificazione contestuale all’ingresso in struttura).

Nello SMI, avviato nel 2010, sono state rilevate le modalità organizzative in relazione alle prestazioni effettuate, registrando una sufficiente corrispondenza.

Appropriatezza in Hospice

Si è puntata l’attenzione sulle codifiche delle patologie inserite nella scheda alla dimissione, strumento utilizzato dalla Struttura per rendicontare l’attività dei flussi informativi.

Complessivamente il livello di accuratezza è buono.

Appropriatezza nelle strutture di Riabilitazione

L’attività di verifica ha riguardato le prestazioni erogate al 10% degli utenti registrati nell’ultimo trimestre dell’anno 2012.

Per la prima volta si è proposto alle Strutture un’attività di autovalutazione del campione selezionato.

Successivamente l’équipe ha effettuato il controllo sui fascicoli valutandone la completezza, la modalità di compilazione, la registrazione delle prestazioni erogate, la congruità tra indicazione del Medico di Medicina Generale (o Pediatra di Famiglia) e trattamento proposto, il rispetto dei tempi di attesa per la visita e per la presa in carico, il corretto espletamento dei cicli di trattamento e i risultati ottenuti.

L’esito del controllo è stato positivo in tutte le UdO.

Appropriatezza nell’assistenza di persone in Stato Vegetativo (SV)

Come segnalato lo scorso anno, si è provveduto a monitorare la situazione all’interno delle 2 RSA che accolgono persone in SV.

Non si sono registrati cambi classe, né problematiche di tipo assistenziale.

I controlli riguardanti standard assistenziali e strutturali, applicazione di protocolli e organizzazione dei nuclei che ospitano SV hanno costantemente avuto esito positivo.

La normativa sull’assistenza a persone in SV è stata completata con l’emanazione di 2 DGR (N.4222 del 25/10/2012 e N.4598 del 28/12/2012) la cui applicazione implica una riorganizzazione aziendale, anche per quanto riguarda l’attività di vigilanza.

Azioni previste per il 2013

In relazione all’esperienza quasi decennale nell’attività di controllo di appropriatezza, si pone l’esigenza di proporre un sistema di controlli centrato sull’individuazione di indicatori basati su caratteristiche di trasversalità e di specificità che rispecchino i percorsi di accompagnamento al miglioramento dei requisiti di esercizio e accreditamento fin qui sviluppati con i Gestori delle diverse tipologie di UdO.

Verranno selezionati campioni corrispondenti al 15% dei FASAS relativi agli utenti registrati nelle diverse UdO durante il 4° trimestre 2012; di tale campione il 50% sarà individuato con modalità casuale e il 50% secondo i seguenti criteri comuni a tutte le tipologie di Strutture:

• nuovi ingressi

• ingressi con deroga

• cambi classe.

Per quanto riguarda l’applicazione degli indicatori di controllo, da alcuni anni la valutazione dei

cadute, applicazione di mezzi di protezione, attuazione dei percorsi educativi) è già parte sostanziale della verifica di appropriatezza ed ha avuto una ricaduta positiva sulla gestione e organizzazione dei documenti relativi alla corretta presa in carico dell’ospite.

In attesa dell’approvazione degli indicatori di controllo da parte della DG Famiglia, si prefigurano quindi controlli:

• di coerenza (sul progetto individualizzato)

• di congruenza (sul fascicolo personale)

• sulla persona assistita

• sulla qualità percepita

utilizzando indicatori trasversali di appropriatezza assistenziale: progetto individualizzato comprensivo del PAI/PEI/PRI, FASAS, diario degli interventi, modulistica, protocolli (rispetto a:

tempistiche, condivisione e presa visione di operatori e ospiti, raggiungimento obiettivi, coerenza della compilazione, correttezza compilazione, correttezza debito informativo) e di appropriatezza organizzativa: presenza di un’équipe multidisciplinare, presenza effettiva delle figure professionali previste.

Le aree di priorità di intervento per il miglioramento della qualità dell’assistenza e i relativi esiti possono essere individuati in relazione agli obiettivi di servizio sulle verifiche di appropriatezza degli operatori preposti.

Il controllo di appropriatezza si pone come “collettore” delle diverse verifiche documentali sui singoli requisiti di esercizio/accreditamento e costituisce uno strumento di miglioramento della consapevolezza del “fare” processi assistenziali in un clima organizzativo che tenga conto della relazione tra utenti e operatori della care.

Pertanto il controllo di appropriatezza si pone i seguenti obiettivi:

• realizzazione di modalità di verifica più interattiva con il contatto/coinvolgimento degli operatori preposti all’attività di assistenza (non solo dei responsabili) e degli utenti presenti al momento dell’accesso attraverso l’analisi di alcune attività programmate per il gruppo e/o singolo utente, in relazione agli operatori, per rilevare la coerenza tra bisogni/obiettivi individuati per l’utente/il gruppo e le figure professionali presenti nel PAI/PEI/PI/PRI e nel FASAS;

• predisposizione di check list adeguate alla verifica interattiva;

• restituzione dei risultati ai Gestori sia in forma individuale (verbale di sopralluogo), sia collettiva (incontri programmati).

• individuazione di modalità differenziate per alcune delle seguenti tipologie di UdO: (RSA, RSD, CSS, HOSPICE,CDI, CDD, Dipendenze residenziali, Dipendenze ambulatoriali, Consultori Familiari, Riabilitazione, ADI).

• nelle more di imminenti determinazioni aziendali, per quanto riguarda l’inserimento in RSA di persone in Stato Vegetativo, si continuerà ad effettuare la verifica di appropriatezza, integrandola con la verifica relativa all’applicazione dei protocolli assistenziali e con la verifica sui requisiti specifici del personale addetto alla cura.

2.2.4 Controllo dei requisiti d’esercizio delle strutture socio assistenziali

Nel documento Piano dei controlli 2013 (pagine 37-41)