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La costitu zionalizzazione d ella flessibilità d ella esecu zione d ella p ena

L’E VOLUZIONE DE LLA NORMATIVA E LA SITUAZIONE PE NITE NZIARIA DOPO LA RIFORMA DE L 1986

I. La costitu zionalizzazione d ella flessibilità d ella esecu zione d ella p ena

1. Le sen ten ze costitu zion ali

La giu rispru den za costitu zion ale h a svilu ppato e fatto proprio il sistem a della flessibilità della pen a ch e deve pertan to riten ersi costi-tu zion alm en te adottato e garan tito.

Le sen ten ze della Corte su cu i porto il m io esam e son o 4: n ° 204/74, n ° 343/87, n ° 282/89, n ° 125/92.

E sam in o qu este sen ten ze per verificare e dim ostrare la m ia af-ferm azion e in iziale.

2. La sen ten za n ° 204/74

È qu ella ch e con tien e la afferm azion e di prin cipio, ch e troviam o, poi, ripetu ta e svilu ppata n elle altre. In tale sen ten za si legge – con con creto riferim en to alla liberazion e con dizion ale, m a con riferibilità gen erale alla fu n zion e e alla fin alità della pen a – ch e, su lla base del precetto dell’art. 27, com m a 3°, Cost., “sorge il diritto per il con dan -n ato a ch e, verifica-n dosi le co-n dizio-n i poste dalla -n orm a di diritto so-stan ziale, il protrarsi della realizzazion e della pretesa pu n itiva ven ga riesam in ato al fin e di accertare se in effetti la qu an tità di pen a espia-ta abbia o m en o assolto positivam en te al su o fin e riedu cativo”: diritto ch e “deve trovare n ella legge u n a valida e ragion evole garan zia giu -risdizion ale”. La sen ten za costitu zion ale, su lla base di qu este

afferm azion i fon daafferm en tali, con clu deva per la in costitu zion alità della coafferm -peten za del Min istro di grazia e giu stizia a con cedere la liberazion e con dizion ale e ricon osceva qu ella del giu dice ordin ario.

3. La sen ten za n ° 343/87

Tale sen ten za doveva decidere su gli effetti della revoca dell’affi-dam en to in prova al servizio sociale. Qu esta è stata l’occasion e per u n a serie di afferm azion i in teressan ti, ch e si in qu adran o n ella sen -ten za preceden te, citata al n ° 6 della m otivazion e di diritto, in fin e:

“Giova ricordare – vi si legge – ch e su l legislatore in com be l’obbligo di ten ere n on solo presen ti le fin alità riedu cative della pen a, m a an-ch e di predisporre tu tti i m ezzi idon ei a realizzarle e le form e atte a garan tirle” (sen t. n ° 204/74)”. La citazion e h a u n sen so n el qu adro del discorso fatto n ella stessa sen ten za 343/87, ch e svolge u n a ri-flession e su l sistem a com plessivo delle m isu re altern ative alla de-ten zion e. Vi si osserva: “L’in trodu zion e ... di m isu re altern ative alla deten zion e, gen ericam en te defin ibili di “prova con trollata” (o proba-tion) trae origin e, com e è n oto, dalle con giu n te crisi della pen a e del-le m isu re cdel-lem en ziali, rivelatesi in adegu ate, la prim a a svolgere il ru olo di u n ico e rigido stru m en to di preven zion e gen erale e specia-le, le secon de a prom u overe reali m an ifestazion i di em en da. Di qu i la ten den za ... a creare m isu re ch e, attraverso la im posizion e di pre-scrizion i lim itative – m a n on privative – della libertà person ale e l’ap-prestam en to di form e di assisten za, sian o idon ee a fu n zion are ad u n tem po com e stru m en ti di con trollo sociale e di prom ozion e della ri-socializzazion e” (n °2 della m otivaz. in diritto).

È im portan te sottolin eare ch e, n ella sen ten za costitu zion ale in esam e, son o con siderate “m isu re clem en ziali” la sospen sion e con di-zion ale della pen a, l’am n istia, l’in du lto e la grazia con didi-zion ati (v.n °5 m otivaz. in diritto), m en tre si collocan o le m isu re altern ative alla de-ten zion e n el qu adro di u n a strategia della esecu zion e pen ale, ch e fa proprie m isu re lim itative della libertà person ale, ch e prevedan o “for-m e di assisten za” e “sian o idon ee a fu n zion are ad u n te“for-m po co“for-m e stru m en ti di con trollo sociale e di prom ozion e alla risocializzazion e”.

È n el qu adro di qu esto discorso ch e vien e collocata ed assu m e u n sen so la citazion e, fatta all’in izio, della sen ten za 204/74. Qu esta co-stitu zion alizza n on solo il diritto al riesam e del raggiu n gim en to del-le fin alità riedu cative della pen a, m a an ch e l’obbligo del sistem a

pe-n al-pepe-n itepe-n ziario a “predisporre tu tti i m ezzi idope-n ei a realizzarle e le form e atte a garan tirle” (v. passi già citati). E d è sin golare la con -cretezza con cu i la sen ten za costitu zion ale rich iam a a qu esto obbli-go, osservan do ch e sarà an ch e possibile ch e le m isu re in qu estion e m an ch in o di efficacia qu an do scon tin o le “ben n ote caren ze stru ttu -rali e fin an ziarie” in eren ti al sistem a organ izzativo, ch e deve segu ire ed attu are le m isu re e, le “oggettive difficoltà di attu azion e della pre-scrizion e relativa al lavoro, n on corredata da stru m en ti atti a forn ir-n e la dispoir-n ibilità”; m a ciò ir-n oir-n toglie ch e qu ella efficacia vada per-segu ita elim in an do caren ze e in adegu atezze del sistem a operativo.

Du n qu e: la sen ten za n . 343/87 rin n ova e com pleta, in presen za di u n sistem a di m isu re altern ative ben più articolato di qu ello esi-sten te n el 1974, le in dicazion i costitu zion ali in m ateria della sen ten za n ° 204/74: è con ferm ato il diritto del con dan n ato al riesam e, du ran-te la esecu zion e della pen a, ch e la sran-tessa abbia raggiu n to, prim a del-la con clu sion e, le su e fin alità riedu cative; è previsto ch e tale diritto sia articolato n ell’apprestam en to di u n sistem a di “m isu re altern ati-ve alla deten zion e, gen ericam en te defin ibili di prova con trollata”; è ch iarito ch e tali m isu re devon o essere “idon ee a fu n zion are ad u n tem po com e stru m en ti di con trollo sociale e di prom ozion e della ri-socializzazion e”; a tal fin e è precisato ch e deve essere realizzato u n sistem a organ izzativo ed operativo tale da ren dere le m isu re stesse efficaci per l’attu azion e della fu n zion e propria delle stesse.

4. La sen ten za n °282/89

La sentenza affronta la questione degli effetti della revoca della li-berazione condizionale, già affrontata, in ordine all’affidam ento in pro-va al servizio sociale, con la sentenza n ° 343/87, sopra esam inata. Vi si legge una afferm azione m olto chiara, che m uove proprio dalla ci-tazione della sentenza n ° 204/74. “va ... precisato che essere am m essi alla liberazione condizionale costituisce, per il condannato che si tro-vi nella situazione pretro-vista dall’art. 176, 1° com m a, C.P. (a parte la “di-screzionalità vincolata” nell’accertam ento del sicuro ravvedim ento di cui allo stesso com m a), diritto e non graziosa concessione ... La deci-sione di questa Corte n°204/74 espressam ente riconosce che, sulla ba-se dell’art. 27, 3° com m a, Cost.,” sorge il diritto per il condannato a che, verificandosi le condizioni poste dalla norm a di diritto sostan -ziale, il protrarsi della realizzazione della pretesa punitiva venga

rie-sam inato al fine di accertare se in effetti la quantità di pena espiata abbia o m eno assolto positivam ente il suo fine rieducativo”. “Non vi è dubbio pertanto – prosegue la Corte – che, una volta accertato che il condannato versa nelle condizioni di cui al 1° com m a dell’art. 176, C.P. ... essendo venuta a m ancare la “ragione” della pena detentiva, il Tribunale di sorveglianza ha il dovere, esperite tutte le form alità rela-tive, di porre il condannato (e quest’ultim o ha il diritto di essere po-sto) nello stato di libertà condizionale. Appunto perché nulla lo Stato ha graziosam ente concesso e nulla il condannato deve allo Stato per l’am m issione alla liberazione condizionale, gli obblighi derivanti dalla libertà vigilata di cui all’art. 230, n°2, C.P., non costituiscono corri-spettivo di una qualunque “concessione” (e cioè conseguenza d’un ipo-tetico patto o scom m essa tra Stato e condannato), m a trovano razio-nale fondam ento, ex art. 27, 3° com m a, Cost., nel sostegno e control-lo che essi possono e devono offrire alla prova in libertà del condan-nato” (v.n°8 della m otivazione in diritto, all’inizio).

La lu n ga citazion e della sen ten za costitu zion ale n °282/89 con -sen te di rilevare la com pleta con tin u ità con le -sen ten ze costitu zion a-li preceden tem en te citate: con qu ella n ° 204/74, citata n ella su a par-te essen ziale; con qu ella n ° 343/87, perch é si ribadisce ch e an ch e la liberazion e con dizion ale fa parte di qu elle m isu re altern ative alla de-ten zion e ch e realizzan o, ad u n tem po, il sostegn o e il con trollo del con dan n ato du ran te il periodo di svolgim en to della prova. E su lla li-n ea di qu esta secoli-n da seli-n teli-n za, ripetu tam eli-n te citata, si riafferm a l’obbligo di idon ei ed efficaci in terven ti del sistem a organ izzativo di con -trollo e di sostegn o del soggetto in m isu ra altern ativa, così ch e il peso e il rilievo delle violazion i delle prescrizion i della liberazion e con -dizion ale da parte del con dan n ato dovrà essere valu tato an ch e con ri-ferim en to alla reale efficacia del “sostegn o” forn ito allo stesso dagli operatori del sistem a in dicato (v. n °10 della m otivaz. in diritto).

E più avan ti la stessa sen ten za pervien e ad u n u lteriore svilu p-po dei prin cipi già in dicati, afferm an do ch e il Tribu n ale di sorve-glian za deve an ch e valu tare “il grado di riedu cazion e raggiu n to dal con dan n ato, a segu ito dell’in iziale deten zion e e del su ccessivo positivo periodo di liberazion e con dizion ale” (prim a, cioè, ch e in terven -gan o le cau se di revoca della stessa). Un a u lteriore articolazion e, qu e-sta, di qu el n ecessario riesam e della efficacia in sen so riedu cativo raggiu n ta dalla parte di pen a espiata, afferm ato, per prim a, dalla sen -ten za 204/74 e ribadito e svilu ppato, poi, da qu elle su ccessive.

5. La sen ten za n ° 125/92

La qu estion e esam in ata è qu ella relativa alla m an can za, per i m i-n ori, di u i-n regim e speciale delle m isu re alteri-n ative previste dall’Or-din am en to pen iten ziario (scritto per gli adu lti ed esteso ai m in ori ai sen si dell’art. 79). Rich iam ata la disposizion e dell’art. 21 del R.D. L.

20/7/1934, ch e prevede la liberazion e con dizion ale “in qu alu n qu e m o-m en to della esecu zion e e qu alu n qu e sia la du rata della pen a in flit-ta”, la Corte osserva (n ° 4 della m otivazion e in diritto): “Tale disposizion e eviden zia ch e, rispetto ai m in ori, è particolarm en te pressan -te l’esigen za ch e “il protrarsi della realizzazion e della pre-tesa pu n i-tiva ven ga riesam in ato al fin e di accertare se in effetti la qu an tità di pen a espiata abbia o m en o assolto positivam en te al su o fin e riedu-cativo” (sen ten za n ° 204 del 1974: così citata n el testo). Du n qu e: si riafferm an o esattam en te gli stessi prin cipi ch e si son o eviden ziati n el-le sen ten ze preceden ti: n essu n a perpel-lessità su lla attu alità degli stes-si. Si dice an ch e ch e qu ei prin cipi van n o serviti da u n sistem a di m i-su re altern ative, del qu ale n on pu ò farsi a m en o. La sen ten za affer-m a poi, specificaaffer-m en te, ch e qu el sisteaffer-m a deve prevedere regole par-ticolari per i m in ori. Qu esto ci in teressa m en o, m a è im portan te ri-levare ch e, an ch e qu este applicazion i per i m in ori, ribadiscon o il si-stem a di u n a pen a flessibile: lo dovrà essere in m isu ra particolar-m en te rilevan te per i particolar-m in ori, particolar-m a n on potrà assolu taparticolar-m en te n on es-serlo, pu r se secon do regole diverse, an ch e per gli adu lti.

6. R iepilogo su l sign ificato com plessivo delle sen ten ze costitu zion ali Non sem bra du bitabile ch e dalle sen ten ze costitu zion ali esam i-n ate em erga u i-n sistem a, costitu zioi-n alm ei-n te garai-n tito, di esecu zioi-n e flessibile della pen a, ch e le sen ten ze stesse defin iscon o con n otevole precision e. Qu esti n e son o i pu n ti essen ziali:

a) esiste u n diritto del con dan n ato a vedere riesam in ato se la parte di pen a espiata abbia già raggiu n to le fin alità riedu cative ch e son o proprie della stessa: se qu esto esam e è favorevole all’in teressa-to, vien e “a m an care la ragion e della pen a deten tiva”, com e afferm a in m odo m olto n etto la sen t. 282/89 (n °8 della m otivazion e in dirit-to, n el prim o cpv.);

b) si prevede ch e il sistem a sia articolato n ell’apprestam en to di

“ m isu re altern ative alla deten zion e, gen ericam en te defin ibili di

pro-va con trollata”; tali m isu re son o caratterizzate dalla “im posizion e di prescrizion i lim itative della libertà person ale” e dall’ “apprestam en -to di form e di assisten za”, così da essere “idon ee a fu n zion are ad u n tem po com e stru m en ti di con trollo sociale e di prom ozion e della ri-socializzazion e” (sen t. n ° 343/87, n °2 m otivaz. in diritto);

c) si prevede u n sistem a organ izzativo-operativo ch e realizzi le fu n zion i in dicate, efficace, sì, su l pian o del con trollo, m a an ch e su qu ello della assisten za-sostegn o alla risocializzazion e, sistem a ch e de-ve con tare su idon ee risorse, com presa qu ella ch e prede-veda “stru m en ti atti a forn ire la dispon ibilità” di u n a attività lavorativa, il cu i svol-gim en to rien tra gen eralm en te fra le prescrizion i im poste all’in teres-sato (v.n °5 della sen t. 343/87 e n ° 10 della sen t. n ° 282/89).

È ch iaro ch e, n el qu adro tracciato da qu esti prin cipi, il sistem a positivo di esecu zion e flessibile della pen a e di m isu re altern ative ch e la accom pagn an o, si m u ove liberam en te: il vin colo rigu arda in fatti i prin cipi, n on i term in i delle specifich e attu azion i. Qu ei prin cipi, però, lo si ripete, son o costitu zion alm en te garan titi e protetti. D’altron de, la con tin u ità ch e li h a accom pagn ati, la circostan za ch e la loro riaf-ferm azion e e il loro svilu ppo son o m olto recen ti, fan n o riten ere ch e gli stessi debban o riten ersi acqu isiti com e pu n ti ferm i, ch e n on pos-son o essere ign orati da u n qu alsiasi regim e n orm ativo di esecu zion e della pen a.

Il sistem a positivo si è in fatti evolu to. La prim a sen ten za – la n ° 204/74 – in terven iva m en tre an cora la legislazion e positiva era qu el-la del Codice Rocco. Il n u ovo Ordin am en to pen iten ziario era em an a-to u n an n o più tardi e prevedeva u n sistem a di m isu re altern ative al-la deten zion e, ch e sarebbe stato rivisto dalal-la L.10/10/1986, n ° 663. È in du bbio ch e vi sarebbe oggi la esigen za di u n a revision e organ ica della disciplin a, da attu arsi però, sem pre n el rispetto dei prin cipi-qu a-dro di cu i si è parlato. Si son o visti in vece in terven ti del legislatore ch e h an n o solo con tribu ito alla disorgan icità, alcu n i di essi oscu ran -do com pletam en te in tere e sign ificative parti delle prevision i legisla-tive. Varie eccezion i di in costitu zion alità son o state sollevate, ed altre an cora è verosim ile ch e verran n o, in m erito alla n orm ativa, in -trodotta con decretazion i d’u rgen za (ch e recan o segn i profon di dalla approssim azion e con cu i son o state pen sate e del n essu n in teresse ai prin cipi-qu adro di cu i si è parlato) n el corso del 1991 e del 1992.

In con clu sion e: il sistem a di esecu zion e flessibile della pen a, co-stitu zion alm en te previsto, va rispettato dal legislatore ordin ario, ch e

si pu ò m u overe, m a solo n ell’am bito dei prin cipi in dicati. È in teres-san te qu i ricordare ch e la giu rispru den za costitu zion ale esam in ata h a ch iarito ch e n on apparten gon o a tale sistem a e son o qu in di del tu tto fu ori dello stesso le m isu re ch e son o state ch iam ate clem en -ziali, fra le qu ali la sospen sion e con dizion ale della pen a, di cu i all’art.

163 C.p.. Le stesse prescin don o dal dato fon dam en tale del riesam e, dopo la con dan n a, dell’avven u to raggiu n gim en to delle fin alità riedu-cative della pen a ed esu la dalle stesse la fu n zion e di con trollo-soste-gn o, ch e è essen ziale, in vece, n elle m isu re altern ative alla deten zio-n e di cu i abbiam o parlato sizio-n ora, qu ali stru m ezio-n ti di attu aziozio-n e del-la prevision e costitu zion ale di cu i all’art. 27, 3° com m a.

II. Il s is t em a d a co m p let a re

1. L’attu azion e dei prin cipi costitu zion ali

Si è m esso in eviden za n elle pagin e preceden ti il sen so o la filosofia, com e si dice, dei prin cipiqu adro costitu zion ali: il con dan -n ato com pie u -n percorso ch e gli co-n se-n te di accedere ad u -n a verifi-ca del raggiu n gim en to di u n sign ifiverifi-cativo livello di riedu verifi-cazion e e rsocializzazion e; se la verifica è positiva, egli pu ò accedere alle m i-su re altern ative alla deten zion e, di sostegn o-con trollo, du ran te le qu a-li il su o percorso prosegu e e vien e con trollato, m a al tem po stesso sosten u to. La flessibilità della esecu zion e è u n qu adro form ale di riferim en to, ch e si giu stifica attraverso il con creto con ten u to degli in -terven ti ch e si operan o per effetto della stessa. Qu esto discorso n on rappresen ta u n a ch iosa person ale alle sen ten ze costitu zion ali, m a è scritto a ch iare lettere n elle stesse e su tale pu n to n on si pu ò n on con tin u are a rich iam are l’atten zion e. Perch è è ch iaro ch e se, all’in -tern o dell’in volu cro (ch iam iam olo così) della flessibilità, c’è il vu oto, le m isu re altern ative con crete n on son o qu elle ch e le sen ten ze co-stitu zion ali h an n o prevedu to e volu to.

Il sistem a tracciato dalle sen ten ze va qu in di forn ito di con ten u -ti adegu a-ti. C’è u n a in cos-titu zion alità ch e n on si con creta in n orm e, m a in situ azion i, in sistem i di fatto, ch e tradiscon o e violan o i pre-cetti costitu zion ali. Si è già rilevato ch e son o state le stesse sen ten-ze costitu zion ali (343/87 e 282/89) a rivolgere l’atten zion e a qu esto aspetto, n on facen do ricadere in teram en te su i soggetti in teressati il

fallim en to dei loro percorsi di risocializzazion e, m a con ten en don e gli

fallim en to dei loro percorsi di risocializzazion e, m a con ten en don e gli

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