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COSTITUZIONE DI AZIENDA SPECIALE CONSORTILE INTERCOMUNALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA -

Nel documento 2 all’ordine del giorno (pagine 85-94)

Presidente

Illustra il provvedimento per la Giunta il Vice Sindaco e Assessore ai servizi sociali dott. Lingiardi. Prego Assessore.

Assessore Lingiardi

Grazie Presidente. Do chiaramente per letto lo schema di convenzione e lo Statuto, volevo comunque ringraziare i Consiglieri presenti, di Maggioranza ma anche quelli di Minoranza, perché ci fanno mantenere anche il numero legale e anche perché questo è un provvedimento già preso da credo quasi tutti i Comuni, i 18 Comuni dell’Ambito e manca solo Treviglio e mi sembra un altro Comune, quindi vi ringrazio.

Volevo comunque fare due parole sulle motivazioni che hanno indotto i Comuni, i 18 Comuni dell’Ambito, a raggiungere questo obiettivo, che è quello della costituzione di un’Azienda speciale consortile, che si chiamerà Risorsa Sociale Gera d’Adda. La legge 328 del 2000 e la legge 4 per la realizzazione del Sistema integrato dei servizi ed i successivi provvedimenti attuativi, hanno dato il via ad un lento ma deciso processo di profondo cambiamento nelle politiche sociali, la programmazione e l’organizzazione dei sistemi integrati dei servizi che compete agli Enti locali, alle Regioni e allo Stato, secondo i principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia ed efficienza ed economicità.

L’Ente locale come soggetto di governo e le comunità locali come attori diretti nella partecipazione diffusa e le reti territoriali tra i soggetti istituzionali, tra pubblico e privato, tra associazioni di volontariato e cooperazione sociale, rappresentano gli elementi di innovazione che stanno alla base della moderna concezione delle politiche sociali, nel segno della responsabilità e della sussidiarietà. Con l’approvazione del secondo Piano di zona per il triennio 2006/2008, l’assemblea dei Sindaci, quindi in data 30.3.2006, si è data come obiettivo strategico la nascita di un nuovo soggetto in grado di affrontare le sfide di oggi e del domani, nel segno della stabilità e dello sviluppo.

La strategia di fondo espressa dall’assemblea dei Sindaci, con l’approvazione quindi del secondo Piano, si sviluppa lungo l’asse dell’integrazione, cioè l’assemblea dei Sindaci ha proposto di integrare le risorse, integrare l’ambito sociale, l’ambito sanitario, integrare le logiche locali, integrare la comunicazione interna verso i cittadini e integrare le organizzazioni; sono tre quindi le linee strategiche adottate dall’assemblea dei Sindaci, quella di fare sistema ovvero affrontare la complessità e la visione globale dei servizi sociali, costruire le reti e quindi implementare un’interazione costante tra i diversi livelli e soggetto dell’azione sociale, innovare i processi per sviluppare la governance locale. Sono tre quindi le direttrici che ci chiamano ad affrontare alcune priorità sulle quali investire, la prima è quella di progettare il sistema integrato dei servizi, la seconda è quella di investire sulla conoscenza, la terza è quella di investire sui sistemi organizzativi e sulle reti.

Perché di questa scelta dell’Azienda consortile? Nel panorama delle diverse opzioni, Comune capofila, Fondazione, recupero di soggetti locali a cui affidare la gestione associata, si è optato per la nuova Azienda speciale consortile per alcune considerazioni di fondo; il primo è l’obiettivo di superare uno stadio di sospensione e provvisorietà nella quale si trova ad esercitare la funzione programmatoria in assenza di una solida dimensione organizzativa, la seconda è la volontà di dotare l’ambito di risorse strutturali e operative stabili per consolidare il processo di governo, la terza è la necessità di assumere una definita configurazione istituzionale e gestionale che favorisca la costruzione di realtà dirette con una soggettività definita nelle relazioni con gli interlocutori esterni, la quarta è la ricerca di una nuova organizzazione dei sistemi di welfare locale che dipende anche dalla necessità di superare i vincoli posti dal patto di stabilità dei Comuni, attraverso il ricorso quindi ad una forma di gestione che consenta di potenziare i servizi sociali sia in termini di investimento che in termini di ampliamento dell’organico e delle risorse professionali.

La natura dell’azienda, l’Azienda consortile, esercita quindi un ruolo di service, o sistema operativo per i Comuni associati in sub-ambiti, quindi non è più un Comune che fino ad ora è stato il Comune di Caravaggio a fare questo tipo di lavoro, ma sarà in piena autonomia, ci sarà questa Azienda consortile che farà da sistema operativo e da service. In quali aree d’intervento? Nelle aree di selezione, sostituzione, stabilizzazione di unità del personale, nell’individuazione a contrattazione, gestione di rapporti convenzionali e appalti con soggetti terzi, i servizi che attualmente sono interessati nell’ambito della 328 sono il servizio sociale di base, il servizio di assistenza domiciliare, il servizio tutela minorile, il servizio di assistenza domiciliare minori, il servizio di

inserimento lavorativo e il nucleo zonale handicap. Per servizio sociale di base si intendono le assistenti sociali, ma non si intendono ad esempio le assistenti sociali di Treviglio, perché storicamente Treviglio ha un nucleo importante di assistenti sociali; tanti Comuni invece degli altri 18 questo servizio sociale di base non lo avevano e allora dalla 328 si sono attinte le risorse per poter avere la mezza assistente sociale nei Comuni più piccoli, piuttosto che l’assistente sociale dove storicamente l’assistente sociale non c’era.

Altro aspetto è quello della gestione integrale e parziale dell’unità d’offerta, che i Comuni intendono conferire passando da una gestione diretta a gestione esternalizzata dell’Azienda. I servizi maggiormente interessati sono ad esempio i servizi per la prima infanzia, il progetto giovani che già comunque è stato delegato a una cooperativa, la rete di sportelli immigrati che anche questo è delegato ad una cooperativa. La composizione sociale, i soci dell’azienda sono i Comuni dell’Ambito, ogni Comune concorre alla costituzione del capitale sociale con un contributo di 0,50 Euro per abitante, ogni socio partecipa all’assemblea con diritto di voto espresso in rapporto alle quote di partecipazione sottoscritte, questa è l’assemblea dei Sindaci, che ha quindi un ruolo di programmazione. Il Consiglio d’Amministrazione invece dell’Azienda consortile, che è nominato dall’assemblea, è composto da sette membri espressi dai sub-ambiti, cioè due membri di diritto sono Treviglio e Caravaggio, che sono i Comuni più grossi, gli altri cinque sono espressione di sub-ambiti, quindi di aggregazioni di tre Comuni con 10.000 abitanti più o meno...

Cambio cassetta

... diciamo, per quanto riguarda il numero dei sub-ambiti. La struttura organizzativa si articola in una direzione generale, un servizio amministrativo e le unità operative di servizi in relazione alle attività conferite. L’Ufficio di Piano mantiene invece la funzione programmatoria, l’Ufficio di Piano mantiene questa funzione su mandato dei Sindaci, che poi darà diciamo, come dire, l’analisi di previsione ogni anno, la darà all’assemblea dei Sindaco, che la voterà oppure la restituirà all’Ufficio di Piano, dicendo, riprogrammate le attività perché noi intendiamo svilupparle in un altro modo. Il CDA di questa invece società non farà altro che, una volta dato il mandato dall’assemblea dei Sindaci, programmatorio, non farà altro che sviluppare in termini operativi le politiche dell’assemblea dei Sindaci.

Ecco, io ve l’ho fatta… mi accorgo di averla fatta un po' breve, ci sarebbe molto da parlare su questo, è un po' un cambiamento importante nella politica dei servizi sociali, io credo che sempre di più le assistenti sociali devono essere impegnate sul territorio e sempre meno

devono fare attività amministrativa; tante volte le nostre assistenti sociali sono impegnate a fare appalti, addirittura a fare determine, controllare le fatture, cosa che io non sono assolutamente d’accordo su questo, questo lavoro burocratico lo deve fare una società, chiaramente controllata dai servizi sociali, ma l’assistente sociale dev’essere presente assolutamente sul territorio. Io spero di arrivare poi a fare anche dei presidi, in zona nord, in zona ovest, con l’assistente sociale, quando si potrà avere anche l’assistente sociale sesta che abbiamo in itinere di assumere.

Io sono arrivato nel Comitato esecutivo dell’Ufficio di Piano quando la cosa era già decisa, il Comitato esecutivo è composto da sette Assessori e Sindaci dell’Ambito, ha deciso nel mese di marzo del 2006, io sono arrivato, l’unico, che ha visto le cose già fatte e allora mi sono interessato e ho avuto mandato dal Comitato esecutivo a fare una valutazione tecnica-economica, perché conoscevo le motivazioni per cui si voleva arrivare all’azienda, però mi interessava sapere la sostenibilità anche economica. Ho avuto questo mandato, ho visitato altre Aziende consortili che già operano, come quella di Vimercate, che è circa il doppio come numero di abitanti, sono andato dal Presidente, dal Direttore Generale e ho valutato anche la storia di questa Azienda consortile, con diciamo effetti positivi, nel senso che loro mi hanno assicurato che se, diciamo, viene controllata bene questa società, se viene sfruttato in pieno il compito operativo, come dire, di service reale rispetto ai servizi sociali, si possono fare molte economie di scala e si può dare il vero compito di programmazione ai Sindaci, di programmazione sul welfare locale.

Ho fatto poi anche l’analisi economica della futura Azienda consortile e debbo dire che, grazie anche ai Sindaci, che ad esempio non vorranno, non prenderanno il gettone di presenza, non prenderanno stipendio per aderire, nel CDA dell’Azienda consortile, ma dovendo pagare solamente credo un solo Sindaco per il… Sindaco nel senso di assemblea sindacale, perché una società ha bisogno di un controllo interno evidentemente, e spendendo circa 20.000 Euro per un sistema informativo, perché ci vuole un nuovo sistema informativo anche solamente per la contabilità, ma non solo, per fare un sito dove poter attingere a tutta la documentazione, per il resto la stessa spesa diciamo gestionale rimane invariata. Si era già deciso in passato di assumere un’amministrativa e quindi questa comunque sarebbe rientrata come spesa in più anche in funzione di una non accettazione dell’Azienda consortile. Ecco, io ero l’unico che non sapevo della decisione, ho voluto andare in profondità e debbo dire che la sostenibilità economica c’è, esiste, i Sindaci nell’ultima assemblea hanno detto, speriamo che non sia il solito carrozzone, l’ha detto anche il Sindaco di Caravaggio,

però ho dimostrato anche con un piccolo Piano industriale che se, certo, ci vuole un briciolo di testa anche a farla funzionare, ma sicuramente sarà un buon strumento operativo per il welfare locale.

Grazie.

Presidente

Grazie Assessore, per l’illustrazione del provvedimento posto in discussione. Dichiaro quindi aperto il dibattito, invito i Consiglieri a iscriversi per i loro interventi. E’ iscritto a parlare il Consigliere Guzzetti, ne ha facoltà.

Consigliere Guzzetti

Grazie Presidente. Be’, sicuramente valutiamo in modo positivo, molto positivo, la costituzione di questa Azienda speciale consortile, anche perché condividiamo le esigenze di razionalizzare e ottimizzare meglio, così, sotto l’aspetto economico e operativo i servizi che fanno riferimento alla 328. E volevo solo fare due osservazioni, la prima è questa, che avevo già avuto modo, così, di dire alla Terza Commissione, quando è stata presentata tutta la convenzione a questo progetto, che era questa, ho sentito che c’è stato un lavoro, c’è stata un’indagine economica, mi sarebbe piaciuto vedere, non so, un budget, un Bilancio economico, cioè un budget a disposizione, i costi dei servizi dei vari Comuni, non so, una comparazione, vedere un po' dove potrebbero esserci le efficienze, ecco, un Bilancio economico che non vedo allegato, cioè poteva essere una cosa utile, anche per avere una maggiore consapevolezza di quello che così si sta deliberando e quello che si sta sostenendo. E poi l’altra cosa invece è, anche questa un’osservazione, una domanda, che è quella che riguarda l’Igea nostra, ecco, l’Igea come si pone nell’ambito di, cioè, come servizi alla persona, cioè diventerà, sarà in contrapposizione, cioè, come, ecco, che cosa fa l’Igea, visto che è un’azienda che fa servizi pressoché simili, o perlomeno in parte, è una cosa importante. Ecco, un po' queste osservazioni. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Altri colleghi desiderano intervenire? È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, ne ha facoltà.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Nel 2000, quando è uscita la 328, noi dell’ambiente avevamo salutato un po' questo strumento legislativo come un qualcosa

di veramente positivo e innovativo rispetto a quello che a quel tempo c’era sul territorio. Certo, la novità era dovuta anche a due aspetti particolari che ha sottolineato prima l'Assessore Lingiardi e cioè questi Piani di zona, anche se poi sono arrivati e si sono consolidati un pochettino in ritardo forse e la presenza di questo Ente capofila, con funzioni, passatemi il termine, non solo di tipo economico, ma anche in un certo qual modo programmatorio.

Bene, questa azienda in qualche modo si promette di superare questo schema ormai consolidato e se lo fa significa che si cerca un miglioramento dell’erogazione e della prestazione, ma anche dall’altra parte lo snellimento delle procedure ad esse collegate, in tempi telematici noi potremmo dire che stiamo andando verso il wireless, cioè se prima le procedure erano fatte in un certo modo, che conosciamo bene e che non sto qui ad illustrare, adesso con questa azienda è molto probabile che i tempi tecnici di erogazione della prestazione si riducano davvero di molto.

Un paio di considerazioni sullo Statuto. Nelle finalità e negli obiettivi noi riconosciamo e ritroviamo qualcosa di già noto con la 328, però credo che qui se vengano richiamati correttamente, direi quasi enfatizzati, il termine non è spregiativo evidentemente, ma lo ritengo giusto questo, anche da un punto di vista tecnico. Da questo punto di vista infatti l’esercitare da parte della futura azienda la funzione effettiva di Ente capofila consente di investire in strettissimi tempi tecnici i fondi che vengono destinati dalla legge, di cui all’art. 10 dello Statuto richiamato, cioè dopo. Nell’art. 9 viene data una particolare attenzione a un particolare, scusate il bisticcio, la ripetizione del termine, a un particolare che a prima vista sembra non essere inerente nello specifico, da questo punto di vista invece dimostra un’avvedutezza lungimirante a mio avviso per i futuri presunti sviluppi nel numero di abitanti. E allora se già fin da adesso si prevede come modulare, come implementare eventualmente numericamente i voti assembleari, vuol dire che già abbiamo una visione decisamente molto molto lontana, difatti il numero di abitanti come è previsto qua condiziona i criteri di partecipazione al voto assembleare, di cui all’art. 8 dello stesso Statuto.

Due sole domande, Assessore, mi consenta, art. 15, Consiglio d’Amministrazione, la composizione, non è che poi un domani, mi passi anche la battuta, da questi sette si debba scendere a cinque o a tre?

Della serie, abbiamo un’esperienza di questo tipo, che abbiamo discusso in Consiglio poco tempo fa. E poi l’art. 31, caso di omonimia con un complesso rock, vengono citati, viene citata la possibilità di adesione di nuovi Enti, chiedo quali potrebbero essere, se sono già previsti adesso questi nuovi Enti. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere Merisi. Nessun altro è iscritto per intervenire, diamo la parola all'Assessore per la replica. Prego Assessore.

Assessore Lingiardi

Grazie Presidente. Per quanto riguarda il Bilancio, è vero e ne chiedo venia, avevo detto che avrei fatto avere alcuna documentazione, però è anche vero che questo documento è in mano vostra credo almeno da più di un mese e mezzo, è stato mandato subito perché c’era una certa urgenza, è stato rinviato per quattro volte in Consiglio Comunale, comunque mi riprometto di, almeno in Terza Commissione consiliare, per quanto in Terza Commissione consiliare avevo portato almeno la tabella di ripartizione, mi ricordo, della spesa per anziani, minori, disabili, immigrazione, Segretariato sociale, eccetera, però porterò un documento più completo, che è poi il documento di programmazione dell’Ufficio di Piano per l’anno 2007, quindi prometto di riportarlo, comunque ha ragione il Consigliere Guzzetti.

Per quanto riguarda il discorso di Igea, Igea non si metterà in contrapposizione io credo, ogni Comune potrà decidere se dare alcuni servizi all’Azienda consortile e in particolare Treviglio deciderà se darli all’Azienda consortile o a Igea, secondo me in funzione della tipologia di servizio; cioè se la tipologia di servizio è un servizio solamente trevigliese, come poteva essere, come è il Centro diurno, non avrebbe avuto senso darlo all’Azienda consortile, se il servizio ad esempio è lo sportello giovani, che sul territorio cominciano a essere costituiti, oppure lo sportello immigrazione, che sul territorio sta vedendo tre sportelli in questo momento, io credo che il servizio non possa essere dato a Igea, ma debba essere dato all’Azienda consortile, per poter fare economie su tutto il territorio, per poter incrementare ad esempio le ore sugli sportelli immigrati e poter incrementare anche il numero degli sportelli.

Perché se attualmente Treviglio assorbe anche buona parte degli immigrati stranieri che chiedono informazioni del territorio, un domani non dovrà essere così, cioè, il Comune di Treviglio deve spendere i soldi per i suoi cittadini immigrati, ma non anche per gli altri e quindi poter fare economie di scala e quindi mettere e dare alla nuova azienda questa tipologia di servizio credo che possa portare sia economie di scala, ma anche a far contribuire ad ogni Comune per la propria quota, quindi anche i Comuni piccoli, per la quota di accesso degli immigrati

agli sportelli vicini ai Comuni piccoli. Così idem per un servizio di tipo informagiovani.

Un altro servizio ad esempio su cui si dovrà decidere cosa fare è l’assistenza domiciliare, noi abbiamo una storia particolare di assistenza domiciliare da anni su Treviglio, dato ad una cooperativa con appalto diretto, l’Ufficio di Piano e quindi l’Azienda consortile invece ha iniziato mi sembra dal primo luglio l’assistenza domiciliare anziani attraverso voucherizzazione, che è un sistema completamente diverso, cioè voucherizzare vuol dire dare un buono all’anziano che cerca sul territorio la cooperativa che è autorizzata a fare quel tipo di servizio e l’anziano va e acquista il servizio a seconda delle tipologie. Ecco, dovremmo decidere se andare anche noi verso la voucherizzazione o restare ancora con l’assistenza domiciliare che abbiamo storicamente in appalto ad una cooperativa. Io ad esempio personalmente non apprezzo tantissimo la voucherizzazione, quindi potrebbe essere che daremo l’assistenza domiciliare, potremo anche darla alla soc. Igea e non darla all’Azienda consortile. Quindi ci sono tipologie diverse e chiaramente ogni tipologia, ogni servizio che verrà dato in gestione o all’Igea o all’Azienda consortile, sarà valutato in maniera appropriata.

Al Consigliere Merisi, conosce molto bene credo la legge 328, proprio perché l’ASL è un referente importante e ha capito quali sono un po' gli aspetti anche che ci sono stati fino adesso, un po' che hanno rallentato l’operazione della legge 328, che è un’operazione estremamente importante, è un cambiamento generazionale nella gestione del welfare.

Per quanto riguarda invece le due domande che ha fatto, sull’art. 15, sette sono i membri del CDA e qui ho chiesto anche al Segretario, avevo chiesto al Segretario anche delucidazioni, so che le nuove leggi prevedono un passaggio da sette, da più Consiglieri, a cinque o a tre, però questi Consiglieri del Consiglio d’Amministrazione non prenderanno gettone di presenza, quindi non prenderanno uno stipendio, quindi mi sembra di capire, scusi Segretario, che non ci dovrebbero essere problemi sulla composizione del CDA quindi di sette membri. Poi dopo rispondo all’altra domanda...

Segretario Generale

Il nuovo organismo resta in un ambito pubblico, quei limiti introdotti dalla Finanziaria si riferiscono alle società di proprietà pubblica, qui invece si va a costituire, sia pure con regole di stampo privatistico, cioè quello delle Aziende speciali, un Consorzio tra Enti locali, quindi diciamo che non si è sottoposti all’ultimo range di limitazioni introdotte con la Finanziaria e con i DPCM in fase di pubblicazione e approvazione.

Assessore Lingiardi

Grazie Segretario per la precisazione. Sull’art. 31, sui nuovi Enti, si intende che potrebbero entrare anche altri Comuni, nel senso che se

Grazie Segretario per la precisazione. Sull’art. 31, sui nuovi Enti, si intende che potrebbero entrare anche altri Comuni, nel senso che se

Nel documento 2 all’ordine del giorno (pagine 85-94)