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La costruzione Chi è quello che

Test di elicitazione delle frasi interrogative

4.3 IL TASK DI ELICITAZIONE DELLE FRASI INTERROGATIVE

4.6.1 La costruzione Chi è quello che

Come abbiamo visto nei risultati, emergono spesso, sia nella condizione soggetto, sia in quella oggetto, domande caratterizzate dalla costruzione Chi è quello che:

(248) Chi è quello che sta pettinando il bambino? (5;10)

Negli studi precedenti (Guasti e coll. 2012, Del Puppo 2016) questa struttura non emerge; solo sporadici esempi si trovano nello studio di Del Puppo (2016), che li cataloga come altre strutture. Nel presente studio questo tipo di domanda appare spesso. Perché i bambini la usano?

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Un’ipotesi è che questa struttura sia una domanda a lunga distanza all’interno di una frase scissa: l’elemento interrogativo potrebbe nascere nella frase subordinata, come soggetto o oggetto, e raggiungere il CP della frase principale tramite il movimento. La struttura della frase scissa verrebbe semplificata pronunciando la copia dell’elemento interrogativo nello specificatore del FocusP della frase incassata, posizione intermedia in cui l’elemento interrogativo chi dovrebbe passare per poi salire nella frase principale.

(249) [CP Chi è [FocP quello [FinP che [TP <chi> sta pettinando il bambino?]

(250) [CP Chi è [FocP quello [FinP che [TP il bambino sta pettinando <chi>?]

L’elemento dimostrativo quello potrebbe rappresentare la traccia pronunciata dell’elemento interrogativo chi, che transita nello specificatore di FocusP, per poi salire fino allo specificatore del CP della frase principale (per maggiori dettagli, v. cap. 1 par. 1.4, la struttura della frase scissa).

(251)

La presenza della copia pronunciata è attestata in alcune lingue come l’inglese, il francese e il tedesco nelle domande a lunga distanza (Thornton 1990; Felser 2004; Jakubowicz 2011).

Thornton (1990) ha testato bambini dai 3;6 ai 5;5 anni sulle domande a lunga distanza con l’estrazione dell’elemento Wh-. Dai dati raccolti emerge l’esistenza di domande in cui sono presenti due elementi interrogativi, strutture che non sono ammesse nella grammatica inglese adulta (Thornton, 1990):

(252) Who do you think who is in the box? Who do you think is in the box? Chi pensi ci sia nella scatola?

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(253) What do you think what Cookie Monster likes? What do you think Cookie Monster likes? Che cosa pensi che a Cookie Monster piaccia? (254) What do you think who jumped over the can?

Who do you think jumped over the can? Chi pensi sia saltato sopra al barattolo?

Queste domande contengono due elementi interrogativi in entrambe le posizioni disponibili dello specificatore di CP, sia dello stesso tipo (252-253), sia di due tipi diversi (254). La presenza del doppio elemento interrogativo è dovuta al movimento di lunga distanza che l’elemento interrogativo deve svolgere per raggiungere la sua posizione finale. La traccia che rimane nello specificatore di CP della frase incassata, quando il Wh- sale nella frase principale, viene pronunciata.

Anche dallo studio svolto da Jakubowicz (2011) sul francese con bambini normodotati di 3, 4 e 6 anni e bambini con disturbi specifici del linguaggio (DSL) di 8 e 11 anni, è emerso che alcuni partecipanti hanno prodotto delle domande pronunciando la copia dell’elemento interrogativo nella sua posizione intermedia: i bambini producono due elementi interrogativi, uno nella frase subordinata e uno nella posizione più alta della frase principale (Jakubowicz, 2011).

(255) Quiz tu penses [quiz Marie aime <tz>] ?

Chi pensi che Maria ami?

(256) Ou`z Lala a dit euh [ou`z le poisson nage <tz>]?

Dove ha detto Lala che nuota il pesce?

Ripetere l’elemento nella posizione dello specificatore del CP intermedio, aiuterebbe a tenere in memoria l’elemento Wh- e a costruire esplicitamente la catena del suo movimento, soprattutto quando questo è lungo e potrebbe superare le capacità della memoria di lavoro, che nei bambini piccoli e in quelli con DSL è ridotta (Jakubowicz, 2011).

Oltre a questo tipo di strategia, i bambini a volte utilizzano anche il movimento parziale. Nel primo esempio (257) l’elemento Wh- viene mosso solo nel primo CP, quello della frase incassata, mentre nella frase principale appare un elemento Wh- di default. Nel secondo esempio (258), l’elemento Wh- si muove solo dalla sua posizione di base nel CP della frase subordinata (movimento parziale speciale) lasciando vuoto il CP della frase principale (Jakubowicz, 2011).

(257) Qu’est-ce que Billy a dit [quiz Grenouille a vu <tz>]?

100 (258) Billy a dit [quiz Grenouille a vu tz]?

Billy ha detto che cosa vede la rana ?

Malgrado queste opzioni usate dai bambini non siano ammesse nella grammatica adulta dell’inglese e del francese, in altre lingue come il tedesco e il romanì, questi modi di formulare una domanda sono grammaticali.

Nel movimento parziale, il primo elemento Wh- (was, so), contenuto nello specificatore del CP della frase principale, non è un vero e proprio elemento interrogativo ma uno “scope marker” (marcatore di portata), un elemento che indica solamente che l’intera struttura è una domanda (Thornton, 1990):

Tedesco

(259) a. Was glaubt Hans mit wemi Jakob jetzt <ti> spricht?

b. Mit wemi glaubt Hans, <ti> dass Jakob jetzt <ti> spricht?

Hans, con chi crede che Jakob parlerà adesso? Romanì

(260) a. So o Demiri mislinol kasi i Arifa dikhla <ti> ?

b. Kasi o Demiri mislinol <ti> so i Arifa kikhala <ti> ?

Chi Demir pensa che Arifa ha visto?

Mentre in (259a) e (260a) l’elemento interrogativo è espresso due volte nella struttura, sia nello specificatore di CP della frase principale (Was in tedesco e So in romanì), sia in quello della frase subordinata (elemento Wh- estratto), in (259b) e (260b) l’elemento interrogativo è presente una sola volta, nel CP della frase principale (elemento Wh- estratto). Nel tipo di frase in (259a) e (260a), l’elemento Wh- si muove con un movimento breve dalla sua posizione di base al CP della frase incassata; allo stesso tempo un altro elemento interrogativo viene generato nello specificatore di CP della frase principale. L’elemento interrogativo della frase subordinata è il vero è proprio elemento su cui verte la domanda, mentre quello presente nella frase principale è solo un marcatore di portata dei tratti interrogativi.

Nelle domande che contengono la copia dell’elemento interrogativo, sono presenti due elementi Wh- uguali, uno nel CP della frase incassata e uno nel CP della frase principale, che sono dovuti al movimento lungo dell’elemento interrogativo che nasce come soggetto, oggetto diretto o indiretto della frase incassata (Thornton, 1990).

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(261) Mit wemi glaubst du, mit wemi Hans <ti> spricht?

Con chi credi che Hans parlerà? (262) Kasi misline kasi o Demiri dikhla <ti> ?

Chi pensi che Demiri ha visto?

McDaniel (1986) ipotizza che la copia dell’elemento Wh- sia un “A’-resumptive pronoun” che si generi come “spell-out” dei tratti contenuti nella traccia dell’elemento interrogativo. Chomsky (1981) suggerisce, invece, che la traccia dell’elemento Wh- contenga solo tratti pronominali, che includono tratti di numero, persona, genere, caso e anche tratto [+/- Wh].

Secondo Felser (2004), la presenza della copia dell’elemento interrogativo è possibile solo quando nella frase è presente un verbo che selezioni una frase complemento non-interrogativa, dalla quale si può estrarre l’elemento Wh-. Tali verbi possono essere verbi dichiarativi come pensare, credere, dire,

sapere. I verbi che selezionano complementi interrogativi, come per esempio fragen in tedesco

(“chiedere”), non ammettono, invece, la costruzione con la copia (Felser, 2004): (263) a. Wovon glaubst du, dass sie träumt?

b. *Wovon fragst du, dass sie träumt? Che cosa credi/chiedi* che lei sogni? (264) a. Wovon glaubst du, wovon sie träumt?

b. *Wovon fragst du, wovon sie träumt? Che cosa credi/chiedi* che lei sogni?

Ritornando alla proposta iniziale, osserviamo che la struttura Chi è quello che non contiene un verbo dichiarativo, bensì il verbo essere. Se secondo Felser (2004) la copia dell’elemento interrogativo può risiedere solo in un CP non-interrogativo, cioè dipendente da un verbo dichiarativo, la costruzione Chi

è quello che non è una struttura che può contenere il raddoppiamento dell’elemento Wh-, e la nostra

ipotesi non può essere valida. Inoltre, negli studi precedenti non emerge nessun esempio di frase interrogativa contenente un pronome dimostrativo, come nel nostro caso.

In alternativa, possiamo considerare questa struttura come una struttura copulare identificativa: l’elemento interrogativo chi ha sempre la funzione di soggetto, mentre il verbo essere regge una frase relativa avente come testa un elemento dimostrativo soggetto (265) oppure oggetto (266):

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(266) Chi è [quello [che il bambino sta pettinando <quello>]]?

Il suo status di frase copulare potrebbe essere il motivo per cui questa è l’unica costruzione che è presente in ugual misura in entrambe le condizioni: una domanda di questo tipo, infatti, verte sempre sul soggetto. Mentre la testa della relativa incassata può essere sia soggetto, sia oggetto della frase stessa, l’elemento interrogativo chi può essere solo soggetto in entrambi i casi. Questo potrebbe semplificare la produzione della domanda, soprattutto nella condizione oggetto.

Osservando i dati, però, appaiono delle incongruenze: se questo tipo di domanda nella condizione oggetto fosse più semplice, ci aspetteremmo che essa venga prodotta da più partecipanti e in maggior numero. Inoltre, questa struttura contiene una frase relativa sull’oggetto, che i bambini di questa età generalmente non producono così facilmente (Guasti & Cardinaletti 2003; Utzeri 2007; Contemori & Garraffa 2010; Volpato 2010; Belletti & Contemori 2010). Perché utilizzare allora questa struttura? Un’ipotesi è che essa sia più semplice di una relativa sull’oggetto perché la testa della relativa è pronominale (quello). Un’altra ipotesi potrebbe essere che tale risposta dipenda dal tipo di task utilizzato: la presenza dell’elemento nascosto da un cartoncino nell’immagine potrebbe spingere i bambini a chiedere di identificare quel personaggio che loro non possono vedere. Inoltre, si potrebbe considerare la presenza degli altri item nel task: accanto a quelli che elicitano una domanda e alle frasi filler, erano presenti anche numerosi stimoli che elicitavano una frase relativa.

Si è deciso, quindi, di analizzare i dati ottenuti anche negli item preposti all’elicitazione delle frasi relative (vedi cap. 4, par 4.3). Si è così osservato che degli 8 bambini testati nel compito delle interrogative, 5 producono frasi relative sull’oggetto, per un totale di 18/96 occorrenze (18,5%)26. Tra questi partecipanti, però, i due soggetti (B9 e B10) che hanno prodotto la struttura interrogativa Chi è

quello che, producono le frasi relative sull’oggetto in numero superiore rispetto agli altri,

rispettivamente 4 e 7 frasi per partecipante (11,5%):

(267) Mi piace quello che sollevano le mamme (5;10) (268) Mi piace quella che i vigili fermano (5;11) Ogni frase relativa prodotta da questi due bambini contiene come testa della relativa il pronome dimostrativo quello. È possibile che questi due elementi siano associati alla produzione delle domande Chi è quello che? Da una parte si potrebbe pensare che il task sulle relative abbia influenzato la produzione delle domande; se fosse così, però, anche i bambini più grandi, che hanno

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Le frasi relative sul soggetto, invece, vengono prodotte in numero maggiore, l’87,5% sul totale (84/96 occorrenze possibili).

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svolto lo stesso test e che producono frasi relative con il dimostrativo quello come testa (6 anni: 93%; 7 anni: 48%; 8 anni: 52%; 9 anni: 29% - Pivi, 2014), avrebbero prodotto questa domanda. D’altra parte, invece, si potrebbe pensare che i due soggetti in questione si trovino in una fase di acquisizione in cui stanno emergendo le frasi relative sull’oggetto, considerato, anche, che sono i soggetti più grandi della fascia d’età dei 5 anni (B9: 5;10 anni, B10: 5;11 anni). È possibile, dunque, che la produzione della domanda Chi è quello che dipenda da questo fattore. Ciò potrebbe spiegare il motivo per cui solo questi due soggetti le usano così frequentemente, a differenza dei loro coetanei, i quali non sono ancora pronti ad usare le relative sull’oggetto.

Concludendo, la costruzione interrogativa Chi è quello che potrebbe essere una domanda copulare, in cui il verbo essere regge una frase relativa caratterizzata dal pronome dimostrativo quello come testa. L’uso di questa particolare costruzione potrebbe dipendere dall’età e dal periodo in cui emergono le frasi relative sull’oggetto. Se i bambini non producono ancora le frasi relative sull’oggetto, non possono produrre nemmeno questo tipo di domanda, almeno non quella che verte sull’oggetto.