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CAPITOLO 2: Gli strumenti derivati: dai “classici” ai “derivati esotici”.

2.1 Premessa introduttiva al secondo capitolo.

2.4.1 I covered warrant.

I covered warrant sono titoli negoziabili che incorporano il diritto di acquistare (call) o vendere (put) una determinata quantità di attività sottostante, a una certa data (o entro tale data) e a un prezzo predeterminato.

Questi possono essere emessi solo da soggetti autorizzati sottoposti a vigilanza prudenziale da parte della Banca d'Italia, e quindi essenzialmente da banche. Inoltre questi soggetti devono possedere una serie di requisiti specifici, specificatamente individuati dal regolamento di borsa.

Tali requisiti svolgono una funzione di garanzia per le controparti, e sono sia di carattere sia dimensionale che organizzativo.

Come detto i covered warrant sono scambiati su mercati azionari regolamentati, e per poter essere ammessi devono presentare una serie di requisiti tecnici:

“La scadenza dei Covered Warrant non può essere superiore a 5 anni. Quest’ultima condizione può essere derogata da Borsa Italiana su richiesta motivata dell’emittente e in presenza di informazioni suf cienti per la determinazione del prezzo.

In caso di sottostante un’azione italiana, la parità deve essere pari a 0,1 nel caso di Covered Warrant plain vanilla e pari a 1 in caso di Leverage Certi cates. Se l’attività sottostante è l’indice FTSE MIB o un altro indice gestito da Borsa Italiana o da società con le quali Borsa Italiana abbia stipulato appositi accordi, in caso di Covered Warrant plain vanilla, leverage certi cates e investment certi cates di classe A, la parità dovrà essere pari a 0,0001.

Il prezzo di liquidazione deve essere espressione di una quantità significativa di volumi scambiati dell’attività sottostante. In particolare, per i securitised derivatives con sottostante azioni italiane, deve essere pari al prezzo di riferimento del giorno precedente a quello di scadenza, nell’ipotesi di esercizio a scadenza, e al prezzo di riferimento del giorno di esercizio, nell’ipotesi di esercizio anticipato. Per i securitised derivatives con sottostante indici gestiti da Borsa Italiana, il prezzo di liquidazione deve essere pari al prezzo di apertura dei titoli che lo compongono alla data di scadenza, in caso di esercizio a scadenza, altrimenti nel giorno di negoziazione successivo alla data di scadenza, in caso di esercizio anticipato (eccetto Investment Certi cates – classe B e CW strutturati/esotici).

L’esercizio è automatico alla scadenza, se i derivati cartolarizzati scadono in-the-money, ovvero con valore positivo. Il prospetto di

quotazione deve prevedere la possibilità per i portatori di rinunciare all’esercizio automatico a scadenza.”21

Sono inoltre previsti requisiti specifici in merito alle possibili attività sottostanti, infatti, sono ammesse le seguenti attività, per le quali è possibile rilevare prezzi ufficiali:

• “Azioni italiane o estere, di emittenti diversi dall’emittente dei

derivati cartolarizzati, negoziate in mercati regolamentati in Italia o in un altro stato e che presentino requisiti di elevata liquidità.

Obbligazioni o altri titoli di debito (inclusi i titoli di stato), negoziati sui mercati regolamentati che presentino requisiti di elevata liquidità.

Tassi di interesse ufficiali o generalmente utilizzati sul mercato dei capitali.

Valute, la cui parità di cambio sia rilevata con continuità dalle autorità o dagli organismi competenti.

Merci (commodity), per le quali esista un mercato di riferimento caratterizzato dalla disponibilità di informazioni continue e aggiornate sui prezzi delle attività negoziate.

Indici o panieri caratterizzati da trasparenza nei metodi di calcolo e diffusione.

Contratti derivati per i quali esista un mercato liquido e caratterizzato dalla disponibilità di informazioni aggiornate sui prezzi dei contratti stessi.

Quote o azioni di OICR aperti, inclusi gli ETF.”22

I covered warrant, sono contratti che prevedono una posizione asimmetrica, che comporta il pagamento del premio da parte del soggetto che acquisisce la facoltà, ma non l'obbligo, di effettuare la transazione.

Il titolo può essere negoziato sul relativo mercato di borsa e per assicurare un idoneo grado di liquidità allo strumento, e gli emittenti, impegnati nel ruolo di market maker, sono obbligati a esporre in modo continuativo i prezzi, di acquisto e di vendita, di ogni serie di covered warrant quotata, per un quantitativo almeno pari al lotto minimo di negoziazione.

Tra le finalità dei covered warrant vi è prevalentemente quella di trading.

Un coverd warrant è quindi volto a trarre i maggiori vantaggi da movimenti di breve periodo del sottostante.

In coerenza con le aspettative di movimento del prezzo dell’attività cui lo strumento finanziario fa riferimento si acquistano due tipi diversi di covered warrant::

• acquisto di un covered warrant call a fronte di aspettative di un rialzo del prezzo del sottostante

• acquisto di un covered warrant put se invece le attese sono per un calo del prezzo del sottostante.

Un investimento in covered warrant espone i possessori ad un grado di rischio maggiore rispetto ai possessori dell’investimento diretto, ad esempio un possessore di azioni.

Ciò avviene a causa dell’effetto leva, infatti il valore del covered warrant amplifica sempre le oscillazioni di prezzo dell’attività a cui questo è legato, valore che addirittura può anche annullarsi totalmente a scadenza se i movimenti di prezzo del sottostante non sono stati in linea con le previsioni dell’investitore.

Tra le finalità dei covered warrant, oltre sicuramente a quella speculativa (i covered warrant assicurano maggiori guadagni a fronte a anche di rischi di perdite maggiori), possiamo sicuramente annoverare quella di protezione del valore di singole azioni oppure di un portafoglio di titoli.

Nel caso in cui, infatti, vi siano delle aspettative di un ribasso generalizzato dei corsi delle azioni detenute in portafoglio, un modo per proteggersi da questo rischio è quello di acquistare un covered warrant put sull’indice di mercato: infatti nel caso in cui si verifichi l’andamento negativo dei corsi delle azioni il covered acquisterà valore compensando le perdite registrate dal portafoglio. Concludendo bisogna inoltre dire che è necessario approfondire due particolari aspetti:

• il fattore volatilità del sottostante.

• l’effetto del trascorrere del tempo (cosiddetto time decay).

Approfondendo il primo punto, se il sottostante è molto volatile e l’estinzione del covered warrant è lontana nel tempo, maggiori sono le probabilità che lo strumento in questione, possa generare a scadenza un importo di liquidazione positivo.

Quindi alta volatilità e scadenza lontana comportano, a parità di altre condizioni, un prezzo da pagare per l’acquisto del covered warrant più alto. “Di conseguenza può accadere che a parità di valore del sottostante il covered warrant perda valore in corrispondenza di una diminuzione delle aspettative di volatilità del sottostante o semplicemente perché trascorrono i giorni che mancano alla scadenza.

I vantaggi che si possono ottenere dall'utilizzo di questi strumenti sono:

possibilità di ottenere profitti elevati: un covered warrant ha potenzialità di apprezzamento teoricamente illimitate. A fronte della possibilità di un profitto elevato, tale investimento comporta l’assunzione di un rischio altrettanto significativo: la perdita massima potenziale corrisponde

all’intero capitale investito;

• forte reattività ai movimenti di mercato: il suo valore varia generalmente in modo più che proporzionale al variare del valore del sottostante cui si riferisce per effetto del fenomeno della leva finanziaria;

su un’azione, invece di acquistare direttamente l’azione, si può investire solo una parte del capitale in un covered warrant call sull’azione prescelta e destinare la parte rimanente ad investimenti.”23

2.5 Le opzioni.

Il contratto di opzione è uno strumento derivato mediate il quale un soggetto acquirente o holder, dietro pagamento di un premio volto a compensare l’asimmetria informativa presente all’interno della tipologia contrattuale, ha la facoltà di acquistare o vendere a, o entro, una certa futura prefissata detta expiration date, un determinato bene sottostante ad un prezzo stabilito nel contratto detto strike price.

La controparte, ovvero il venditore dell’opzione, viceversa ha l’obbligo di

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