Nel caso in cui il contratto di opzione dia la facoltà di acquistare il sottostante ad una data futura e ad un prezzo stabilito, si tratterà di un’opzione call Al
2.6 Gli swap.
2.6.1 Gli interest rate swap.
Gli swap che hanno trovato più diffusione sono quelli sui tassi di interesse, molto spesso si sente parlare infatti di interest rate swap o IRS.
L’IRS è un contratto con il quale un soggetto, chiamato fixed rate payer si impegna a pagare a un altro soggetto, per un certo periodo di tempo, a date prestabilite e in base ad un nozionale di riferimento, il quale però non verrà scambiato, un tasso fisso predeterminato.
La controparte del contratto, detto per l’appunto floating rate payer, si impegna a pagare un tasso di interesse variabile da applicare allo stesso nozionale per determinare il valore da corrispondere.
Caratteristica peculiare dello strumento è che il nozionale non viene mai scambiato.
Gli elementi fondamentali di un IRS sono:
• L’ammontare del capitale di riferimento utilizzato come base per il calcolo degli interessi da versare alla controparte, tuttavia non viene mai scambiato.
• La data in cui il contratto inizia a produrre effetti, detta effective date, e la data di scadenza del contratto, detta termination date.
• La periodicità dei pagamenti, ossia il profilo temporale della liquidazione dei flussi monetari.
• Il parametro di indicizzazione, ossia il parametro sulla base del quale calcolare il tasso variabile di riferimento. Infatti mentre il tasso fisso rimane immutato per tutta la durata del contratto, il tasso variabile è agganciato ad un parametro di mercato, che potrà essere ad esempio l’Euribor, Libor, ecc. rilevato in date prestabilite.
• Le date in cui procedere alla rilevazione del tasso variabile. Al fine di permettere al floating rate payer di adempiere al pagamento, è indispensabile determinare il momento in cui il tasso variabile deve essere rilevato. Generalmente il tasso variabile osservato in un certo periodo viene preso come riferimento per la determinazione degli interessi da corrispondere nel periodo successivo.
A livello di analisi tecnica, l’IRS plain vanilla prevede due sequenze di flussi (dette gambe o leg) che si contrappongono:
- Le gambe a tasso fisso la cui equazione sarà:
fixed-leg = 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑓𝑖𝑠𝑠𝑜 %∗𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒∗𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖
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- La gamba a tasso variabile la cui equazione sarà:
floating-leg = 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑣𝑎𝑟𝑖𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒 %∗𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒∗𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖
360
Come possiamo dedurre da entrambe le formule ciascun flusso di pagamenti è il risultato del prodotto del tasso di interesse, del capitale nozionale di riferimento e del numero di giorni effettivi intercorrenti tra ogni periodo di tempo considerato. Lo swap infatti prevede flussi sia in entrata e in uscita per entrambe le parti a determinate scadenze, se le date di regolamento dei flussi di interesse coincidono, di norma la liquidazione avviene per differenza, tale sistema è chiamato netting, e le parti si scambiano un importo pari alla differenza tra la gamba a tasso fisso e la gamba a tasso variabile.
Qualora vi sia questa coincidenza tra le scadenze, alla data del pagamento, si procederà al versamento da parte del soggetto a debito, ossia, chi avrebbe dovuto incassare il flusso minore versa alla controparte la differenza tra il flusso in uscita e quello in entrata.
Per quanto riguarda le finalità di questo swap è sicuramente quello di immunizzarsi dal rischio di tasso, trasformandolo in un elemento certo e/o controllabile al fine di proteggere il valore aziendale tutelando il valore della attività o contenendo il valore delle passività dagli effetti di oscillazione del livello dei tassi.
L'IRS è utilizzato dalle imprese quando decidono di trasformare un finanziamento, e quindi una passività, da un tasso variabile ad uno fisso, senza modificare il contratto di finanziamento originario, eliminando però il rischio che le oscillazioni del tasso di interesse, in particolare un aumento dei tassi di interesse faccia aumentare il costo dell'indebitamento e il rischio di insolvenza.
Nello stesso modo un'impresa potrebbe utilizzare lo swap per stabilizzare i flussi in entrata provenienti da una determinata attività in uso possesso.
Questo strumento quindi offre una copertura dalle oscillazioni del tasso di interesse ma la copertura annulla sia il rischio di perdite, sia quello di ottenere dei maggiori rendimenti derivanti da una posizione creditoria o debitoria a tasso variabile. Poniamo l’esempio di un'impresa che voglia trasformare un finanziamento da variabile a fisso coprendo il rischio di tasso di interesse: in questo caso essa dovrà affiancare al finanziamento uno swap ma che abbia determinate caratteristiche, nel dettaglio dovrà esservi uguaglianza tra swap e finanziamento in termini di durata, date di pagamento degli interessi e ammontare del sottostante, solamente in questo modo, i flussi di cassa in uscita ed in entrata si compenseranno lasciando il finanziamento insensibile alle variazioni di tasso di interesse.
Oltre che per finalità di copertura, un IRS può essere stipulato anche con finalità meramente speculative, puntando quindi a conseguire profitti per effetto dell’assunzione di posizioni di rischio sull’oscillazione di una determinata variabile.
Se si prevede un rialzo dei tassi di interesse, è possibile stipulare un IRS grazie al quale incassare il tasso variabile e pagare il fisso.
Attraverso delle diverse combinazioni degli elementi caratteristici degli Interest Rate swap è possibile individuarne diverse tipologie:
• L’IRS standard o “plain vanilla”. Si tratta della forma di cui finora abbiamo esposto le caratteristiche ed è anche la più semplice.
• Il foward swap o deferred swap. Questo strumento possiede la stessa forma base dell’IRS standard, tuttavia in un derivato plain vanilla, gli effetti iniziano a prodursi due giorni dopo la stipula del contratto ma le due controparti possono stabilire un arco temporale maggiore decorso il quale tali effetti iniziano a prodursi. Caratteristica distintiva di questa forma è la diversa data di inizio degli effetti del derivato rispetto alla forma standard. • L’amortizing swap. In questa forma il punto di distacco rispetto al plain
vanilla risiede nel capitale nozionale. Nell’IRS esso rimane costante per tutta la durata del contratto, in questo caso va diminuendo nel corso del tempo (ad esempio in base ai piani di rimborso del finanziamento coperto). • L’accreting swaps o step-up swaps. Anche in questo caso la differenza risiede nel capitale nozionale, ma a differenza del precedente in questa fattispecie il nozionale può aumentare nel corso della vita del contratto (ad esempio nel caso di un piano di utilizzo progressivo del finanziamento). • Il basis swap. Il plain vanilla swap prevede lo scambio periodico dei
pagamenti tra le due parti con flussi riferiti ad un tasso fisso e a uno variabile, nel basis swap invece lo scambio periodico dei pagamenti tra le parti avviene sulla base di due tassi variabili. Quest’ultimi potranno riferirsi a segmenti di mercato diversi, a parametri di riferimento diversi dollaro, tassi o a periodi temporali diversi o una combinazione tra questi.
• L’arrears swap. In questa particolare forma la rilevazione del tasso variabile di riferimento per un determinato periodo viene effettuata alla fine del periodo stesso.
• L’accrual swap, in cui il pagamento dei flussi finanziari determinati in base al tasso fisso avviene solo se il tasso variabile di riferimento si mantiene entro un certo livello predeterminato.