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Dove si crea e dove si concentra la ricchezza

Nei capitoli precedenti l’analisi si era concen-trata sul valore aggiunto a livello comunale, un indicatore che può essere assunto come misura della capacità di creare ricchezza. È interessante affi ancarlo con un altro indice, il valore imponibile IRPEF per comune de-sunto dalla dichiarazione dei redditi, espres-sione della concentrazione del reddito fatti salvi gli effetti distorsivi, non quantifi cabili, relativi all’evasione.

Se la distribuzione del valore aggiunto per abitante faceva emergere le due macroaree della via Emilia e della città adriatica, quella dell’imponibile IRPEF per contribuente re-lativa al 2004 rende ancora più evidente la concentrazione del reddito lungo la via Emi-lia. I valori più elevati si registrano nel co-mune bolognese di San Lazzaro di Savena, di Bologna e nel comune reggiano di Albinea.

Agli ultimi posti si trovano i comuni ferrare-si di Goro, Mesola, Migliaro e Lagosanto.

Rispetto al 2000 crescono soprattutto i co-muni dell’appennino emiliano, una dinamica spiegabile attraverso uno spostamento di fasce di popolazione in età lavorativa dalle città e dai comuni della prima cintura, ora-mai inavvicinabili sotto l’aspetto dei costi abitativi, a quelli limitrofi .

Rispetto alla distribuzione del valore ag-giunto, i comuni della Romagna e, in parti-colare, quelli che si affacciano sull’Adriatico presentano una minor concentrazione della ricchezza, ad indicare - tra le possibili spie-gazioni - un’economia, quella turistica, che in molti casi è portata avanti da popolazione non residente.

Dal confronto tra valore aggiunto e impo-nibile IRPEF emerge che nei nove comuni capoluogo di provincia vi è una elevata crea-zione e concentracrea-zione di reddito. I comuni emiliani della prima cintura presentano alti livelli per entrambe le variabili, con il valore aggiunto che decresce all’aumentare della distanza dalla città, mentre rimane consi-stente il reddito, sintomo che in quest’area

Tavola 2.4 La concentrazione della ricchezza nel 2004 letta attraverso l’imponibile IRPEF per contribuente.

Ad aree più scure corrispondono variazioni più elevate.

Fonte: elaborazione Area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna su dati del Ministero del Tesoro.

Camera di Commercio di Forlì-Cesena

SVILUPPO, CRESCITA DELLE IMPRESE E BENESSERE DEI CITTADINI

della regione il fenomeno del pendolarismo ha assunto connotazioni particolarmente si-gnifi cative.

I comuni della cintura delle città romagno-le mostrano livelli ancora apprezzabili di creazione di ricchezza, mentre la concen-trazione di reddito diventa minore, il che evidenzia situazioni di pendolarismo meno pronunciate rispetto all’area emiliana.

A Forlì-Cesena il rapporto tra valore aggiun-to pro capite e reddiaggiun-to imponibile è pari a 1,60, cioè ad ogni cento euro di reddito im-ponibile corrispondono 160 euro di valore aggiunto. Il comprensorio di Forlì presenta un imponibile Irpef procapite superiore ed un valore aggiunto per abitante inferiore al comprensorio di Cesena. Una dinamica che trova parziale giustifi cazione nella diversa composizione settoriale dei due territori. A Gatteo, Longiano e Bagno di Romagna ad ogni cento euro di reddito imponibile ne corrisponde almeno una quota doppia di ricchezza creata.

L’imponibile per contribuente della provin-cia di Forlì-Cesena subisce una variazione

negativa nel periodo dal 1999 al 2004 pari allo 0,5%, valore che si ripercuote in maniera quasi identica nell’ambito dei due compren-sori, mentre i due capoluoghi di provincia fanno registrare andamenti opposti. Il co-mune di Cesena segue l’andamento medio provinciale evidenziando una fl essione dello 0,5%; al contrario il comune di Forlì segna un incremento dell’1%. Di particolare inte-resse il fatto che all’interno del compren-sorio di Forlì soltanto il comune capoluogo mostri una variazione positiva del reddito imponibile mentre tutti gli altri comuni regi-strano una diminuzione che, in alcuni casi, è anche notevole (Galeata –10,3% e Tredozio –9,6%).

Nella graduatoria nazionale la provincia di Forlì-Cesena si colloca a metà classifi ca, 51esima provincia su 103 province italiane, per reddito medio imponibile per contri-buente. Al primo posto la provincia di Mila-no con un reddito del 40% più alto rispetto a quello di Forlì-Cesena; all’ultimo posto Vibo Valentia con un reddito del 20% in-feriore. Nella corrispondente graduatoria basata sul valore aggiunto per abitante nel

Tavola 2.5 Valore aggiunto per abitante e imponibile Irpef per contribuente a confronto.

Dati comunali, anno 2004.

Ad aree più scure corrispondono variazioni più elevate.

Fonte: elaborazione Area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Ministero del Tesoro e Tagliacarne.

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Tavola 2.6 Relazione tra valore aggiunto per abitante e imponibile Irpef per contribuente per i comuni della provincia di Forlì-Cesena ripartiti nei due comprensori di riferimento. Valori anno 2004.

Comuni Contribuenti Imponibile complessivo

Imponibile per contribuente

Var.%

1999-2004

Valore aggiunto per abitante su imponibile per contrib.

Bertinoro 5.820 84.941 14.595 -3,4 1,60

Castrocaro Terme 3.872 57.956 14.968 -4,0 1,18

Civitella di Romagna 2.142 25.329 11.825 -6,7 1,31

Dovadola 985 12.217 12.403 -3,6 1,08

Forlì 71.459 1.231.030 17.227 1,0 1,62

Forlimpopoli 7.208 107.195 14.872 -1,2 1,13

Galeata 1.403 19.074 13.595 -10,3 1,12

Meldola 5.955 81.560 13.696 -3,4 1,19

Modigliana 3.021 42.508 14.071 -8,3 1,56

Portico e San Benedetto 462 5.800 12.554 -1,1 1,02

Predappio 3.787 49.893 13.175 -7,6 1,24

Premilcuore 534 6.990 13.091 -1,2 1,22

Rocca San Casciano 1.272 18.167 14.282 -1,2 1,31

Santa Sofi a 2.600 35.357 13.599 -2,4 1,80

Tredozio 814 9.141 11.230 -9,6 1,20

Comprensorio Forlì 111.334 1.787.158 16.052 -0,5 1,52

Bagno di Romagna 3.424 44.955 13.129 -0,6 2,03

Borghi 1.136 13.369 11.768 -3,4 0,97

Cesena 57.083 934.357 16.368 -0,5 1,67

Cesenatico 12.616 175.847 13.938 2,2 1,75

Gambettola 5.547 76.748 13.836 -2,1 1,56

Gatteo 4.347 53.372 12.278 -9,7 2,59

Longiano 3.386 54.618 16.131 9,1 2,23

Mercato Saraceno 3.745 47.291 12.628 -5,7 1,30

Montiano 839 11.719 13.968 10,8 0,83

Roncofreddo 1.680 21.666 12.897 -3,9 0,79

San Mauro Pascoli 5.623 80.162 14.256 -2,4 1,85

Sarsina 2.019 24.066 11.920 -5,8 1,48

Savignano sul Rubicone 8.989 139.478 15.516 -0,6 1,70

Sogliano al Rubicone 1.632 18.954 11.614 -6,7 1,25

Verghereto 1.127 12.485 11.078 -3,9 1,47

Comprensorio Cesena 113.193 1.709.087 15.099 -0,6 1,69

TOTALE PROVINCIA 224.527 3.496.245 15.572 -0,5 1,60

Fonte: elaborazione Area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna su dati Ministero del Tesoro e Tagliacarne.

Fonte: elaborazione Area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat, Ministero del Tesoro e Tagliacarne.

Tavola 2.7 Valore aggiunto per abitante e imponibile Irpef per contribuente per i comuni della provincia di Forlì-Cesena. 2004.

Camera di Commercio di Forlì-Cesena

SVILUPPO, CRESCITA DELLE IMPRESE E BENESSERE DEI CITTADINI

2004 (lo stesso anno di riferimento del red-dito imponibile) Forlì-Cesena risulta essere la 20esima provincia italiana, con un valore aggiunto del 35% inferiore a quello della pri-ma provincia, Milano, e del 122% superio-re a quello di Agrigento, ultima provincia in classifi ca.

1.2.3 Le retribuzioni dei lavoratori