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La crescita del bosco e la scomparsa delle aree agricole

a) Le aree agricole

Si impongono con evidenza alcuni dati, secondo i quali la Liguria:

• è la regione italiana con la minore incidenza di aree agricole rispetto alla totalità del territorio

• è una delle regioni in cui il fenomeno della diminuzione delle aree agricole procede più velocemente

• le aree agricole “perdute” si trasformano in bosco, con un processo di ormai lungo periodo che ha portato la Liguria ad essere una delle regioni con la più alta incidenza di aree boscate sul totale.

Scorriamo brevemente i tre punti.

1) Il primo dato risulta confermato dal Rapporto ISPRA “Territorio. Processi di Trasformazione in Italia”, da cui è tratta la seguente tabella.

Se si assume come valore di riferimento quello della SAU e si valuta l’incidenza della stessa rispetto alla popolazione residente o alla superficie territoriale regionale, come nelle tabelle seguenti, redatte da ISTAT, si riscontra un analogo posizionamento della Liguria.

incidenza % della SAU rispetto alla popolazione regionale

Basilicata Sardegna Molise Valle d'Aosta Trentino-A. Adige Umbria Abruzzo Marche Puglia Sicilia Calabria Emilia-Romagna Piemonte Toscana Friuli-V. Giulia Veneto Lazio Lombardia Campania Liguria

Funzione 2000-2008

Numero aree trasformate

2008-2016 Numero aree trasformate

RESIDENZA 5525 4452

ATTIVITA' PRODUTTIVE-ARTIGIANALI 378 217

ALTRE FUNZIONI 192 151

ATTIVITA' AGRICOLA-PRODUTTIVA 119 95

INFRASTRUTTURE 101 124

BOX E PARCHEGGI IN STRUTTURA 99 113

PARCHI URBANI, PASSEGGIATE A MARE, QUALITA' URBANA, IMPIANTI SPORTIVI

94 110

STRUTTURE COMMERCIALI 58 36

AUTOPARK E PARCHEGGI A RASO 52 70

DEMOLIZIONI 32 32

PORTI COMMERCIALI 31 24

PORTI TURISTICI 13 7

GOLF 3 1

ENERGIA 12 40

totale 6709 5472

26 Passando ad analizzare, più nel dettaglio, la composizione di queste aree agricole utilizzando la Carta dell’uso e della copertura del suolo della Regione Liguria, si ottengono l’immagine e i dati di seguito riportati, che fotografano la distribuzione territoriale delle coltivazioni e le tipologie prevalenti.

Dal punto di vista del pianificatore territoriale e paesaggistico è interessante osservare la sostanziale coincidenza (fatte salve le piane agricole del Magra, di Albenga e delle Bormide con le aree ancora oggi leggibili come terrazzate (fonte progetto Alpter- rielaborazione Regione Liguria Settore PT VAS/Liguria Digitale).

Altro dato degno di interesse, in quanto indicatore di una forte presenza di attività agricole non professionali, riguarda il rapporto tra la Superficie agricola utilizzata da parte delle aziende agricole, come rilevata dal censimento ISTAT del 2016, (pari a 380 kmq circa) e quella rilevata come interessata da usi agricoli da parte della Carta dell’uso e della copertura del suolo (803 kmq circa).

2) Il secondo dato su cui appare necessario porre l’attenzione è quello che riguarda la progressiva diminuzione delle aree agricole. Partendo dai dati più recenti, il recente rapporto CREA “L’agricoltura nella Liguria in cifre 2017”, utilizzando le rilevazioni ISTAT 2013 e 2016, rileva, nel periodo in esame una contrazione della SAU pari all’8%. Il rapporto specifica che “la riduzione più significativa si è avuta a carico degli orti familiari ( -44%), seguiti dalle colture legnose ( -16%) e dai seminativi 8-10%), mentre per le foraggere permanenti si evidenzia una diminuzione più contenuta, pari circa al 3%.

Si tratta di un fenomeno in atto da diversi decenni.

La Cooperativa Architetti e Ingegneri (CAIRE), che a partire dagli anni ’90 ha dato vita alla costruzione ed implementazione dell’Atlante Nazionale del Territorio Rurale, ha verificato che le variazioni percentuali più consistenti di suolo agricolo, nel periodo compreso tra il 1961 ed il 2010 (in termini di Superficie Aziendale Totale) si sono verificate proprio nei sistemi liguri, come ben rappresentato nella tavola seguente.

incidenza %della SAU rispetto alla popolazione regionale

Basilicata Sardegna Molise Valle d'Aosta Trentino-A. Adige Umbria Abruzzo Marche Puglia Sicilia Calabria Emilia-Romagna Piemonte Toscana Friuli-V. Giulia Veneto Lazio Lombardia Campania Liguria

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FONTE: ELABORAZIONE CAIRE SU DATI ISTAT 1961 - 2010

Il regresso delle superfici aziendali totali è stato davvero impressionante, sfiorando l’80% dei valori registrati al 1961.

3) L’erosione del territorio agricolo è avvenuta non tanto per l’aumento del territorio urbanizzato ma per l’effetto dell’avanzamento del bosco che ha invaso terreni un tempo coltivati, oggi in stato di abbandono.

Per effetto di questo fenomeno la superficie boscata della Liguria supera oggi.

Al fine di misurare le variazioni e di collocarle più precisamente sul territorio, il Settore Pianificazione Territoriale e VAS della Regione Liguria ha effettuato alcune analisi, verificando in particolare l’estensione e la localizzazione delle aree che risultavano ancora agricole nel momento dell’approvazione del PTCP (1990), che le classificava come colture o praterie in regime di mantenimento, e che risultano invece oggi, nella carta dell’uso e della copertura del suolo boscate.

La tavola allegata evidenzia chiaramente un processo di progressivo abbandono dei versanti medio alti, più intenso nella Liguria interna, ma molto evidente anche nei versanti costieri, in particolare nel ponente ligure.

FONTE: Settore Pianificazione Territoriale VAS Regione Liguria

Ulteriori elementi su questo punto possono essere tratti dalla pubblicazione Sciuscà e Sciorbì, contenente le Tesi del Primo meeting sul paesaggio organizzato da Regione Liguria nel novembre 2008. A pag 11 della pubblicazione, reperibile sul sito http://www.liguriapaesaggio.it/ è fornita una tabella, che utilizzando i dati forniti da due successive rilevazioni Corine Landcover (1990 e 2000) consente di apprezzare alcuni trend. In particolare la tabella conferma come, nel periodo considerato le aree agricole “perdite” si siano, nel caso della Liguria in gran parte trasformate in bosco, e, nello stesso tempo mette in luce le differenze di evoluzione del fenomeno rispetto ad altre regioni, in cui appare prevalente, per contro la trasformazione delle aree agricole in superfici artificiali.

28 b) Il bosco

Il tema delle aree agricole in trasformazione come sopra impostato conduce al tema del bosco. Essendo arrivati a coprire, anche a causa dei fenomeni sopra descritti, oltre il 70% della superficie della Regione, i boschi costituiscono un tema paesaggistico preminente. Per una primo approccio a questo tema si ritiene di fare riferimento alla nota “Inquadramento dei boschi della Liguria” di Luigi Torreggiani e Damiano Penco contenuta in Rapporto sullo stato delle foreste in Liguria 2011-2013, di cui si riportano alcuni stralci:

Le due fonti ufficiali da cui è possibile oggi desumere la superficie coperta da foreste in Liguria sono l'Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio INFC del 2005 (unito alle nuove stime preliminari della sola superficie forestale dell'INFC 2015) e la "Carta dei Tipi Forestali della Liguria' del 2010, che nel 2013, come sottolineato in precedenza, è stata oggetto di una specifica revisione.

Ad oggi si può affermare che la superficie forestale ligure si colloca tra i 387.170 ha stimati dalla Carta dei Tipi forestali e i 397.531 ha stimati dall'INFC 2015.

Ciò significa che il 71-73% circa della superficie regionale è coperta da boschi, dato che fa della Liguria la regione più boscosa d'Italia rispetto alla propria superficie.

Il confronto tra i dati INFC 2005 e 2015 mostra un continuo aumento della superficie forestale ligure, che in 10 anni è passata dai 374.768 ha del 2005 ai 397.531 ha attuali.

Ciò significa che le foreste si sono espanse nell'ultimo decennio ad un ritmo annuale di circa 2.270 ha, quasi sempre a scapito delle aree agricole di collina e montagna, che hanno visto contrarsi la propria superficie a causa dell'abbandono di molte attività rurali. Questo trend è costante dal secondo dopoguerra

Quanti alberi e quali volumi nei boschi liguri?

La Liguria, in termine di numero dì alberi per superficie, si posiziona secondo i dati INFC 2005 ben oltre la media nazionale, con circa 1.500 fusti ad ettaro (media nazionale di 1.364). Per fare considerazioni su questo dato occorre però rapportarlo con l'area basimetrica e il volume, parametri fondamentali per comprendere la struttura delle foreste. Anche in termini di area

25La Carta dei Tipi forestali valuta lo 0,3% della superficie forestale non classificabile a causa del passaggio recente d’incendi.

basimetrica, con 22,4 m2 ad ettaro, i boschi liguri si pongono al di sopra della media nazionale, al settimo posto dopo Alto Adige, Trentino, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Veneto e con un valore molto simile, seppur leggermente inferiore, a quello della Lombardia. In termini di volume (del fusto e dei rami grossi, come specificato nell'INFC) il dato ligure di 145,8 m3 ad ettaro appare leggermente superiore alla media nazionale e all'ottavo posto della classifica regionale, dopo le già citate regioni (escludendo la Calabria e aggiungendo Valle d'Aosta e Piemonte) (Tabella 1).

Dai dati si evince quindi come la Liguria, pur non avendo grandi superfici a conifere, a differenza delle regioni alpine che la superano in termini di area basimetrica e volume, si posizioni sempre su livelli alti di biomassa presente. A differenza di queste regioni, tuttavia, la tanta biomassa è distribuita in un numero molto elevato di fusti (1.500 ad ettaro contro la media delle regioni alpine che è di 1.180). Questo dato, unito al fatto che la maggioranza di questi boschi sono gestiti a ceduo e che questi cedui sono descritti dall'INFC in uno stadio evolutivo "adulto" o "invecchiato" per 1'89%, testimonierebbe l'assenza, in termini generali, di una gestione attiva, con una conseguente tendenza all'accumulo di biomassa. Ad avvalorare questa tesi è l'elevata presenza di necromassa, che in Liguria raggiunge i valori totali più alti d'Italia. Secondo l'INFC, infatti, la necromassa totale (alberi morti in piedi, a terra e ceppaie residue) in Liguria è più alta di ogni altra regione: 18,3 m3/ha contro gli 8,7 m3/ha della media nazionale. A rendere questo dato il più consistente del Paese è soprattutto la categoria delle piante morte in piedi: 13,8 mYha contro i 5,3 m3/ha della media nazionale.

Anche il peso secco della necromassa fine, dato "nuovo" in quanto uscito solo nel 2012, appare in Liguria su valori molto alti, al terzo posto nella classifica tra le regioni dopo Piemonte ed Emilia Romagna. L'INFC stima la necromassa fine nei boschi liguri in 2,3 t/ha, contro una media nazionale di 1,8 t/ha.

Che tipo di boschi ci sono in Liguria? Dai dati della Carta dei Tipi forestali aggiornati al 2013 si evince che i boschi prevalenti in Liguria sono i castagneti, che con 116.872 ha rappresentano il 30,2% della superficie forestale.

Seguono gli orno-ostrieti (52.152 ha; 13,5%), le faggete (41.804 ha; 10,8%) e i querceti di rovere e roverella (40.360 ha; 10,4%).

Le latifoglie arboree, quindi, sono prevalenti nei boschi liguri, rappresentando nel complesso il 71,5% della superficie forestale regionale. Oltre alle già citate specie, tra le latifoglie occorre infatti segnalare anche la buona presenza di leccate e sugherete (11.957 ha; 3,1 %), cerrete (9.501 ha; 2,5%) e boschi di latifoglie mesofile (3.873 ha; 1%).

Per quanto riguarda le conifere, che nel complesso, secondo la Carta dei Tipi forestali, rappresentano il 12,6% della superficie forestale, i boschi più diffusi appaiono le pinete costiere e mediterranee (30.237 ha; 7,8%). Seguono le pinete montane (10.296 ha; 2,7%), i rimboschimenti non altrimenti definiti (6.317 ha; 1,5%), i lariceti (1.582 ha; 0,4%) e le abetine di abete bianco (699 ha; 0,2%).

Altre categorie ben rappresentate sono gli arbusteti collinari, montani e subalpini (16.347 ha; 4,2%), le boscaglie pioniere e d'invasione (19.015 ha; 4,9%), gli arbusteti e le macchie termomediterranee (12.342 ha; 3,2%) e le formazioni riparie (12.648 ha; 3,3%)(25).

29 4.5 Atlante dei vincoli paesaggistici (il paesaggio come atto amministrativo)

a) Il sistema dei Parchi e delle Aree protette

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3114 BOSCO A PREVALENZA DI FAGGIO 3115 BOSCO A PREVALENZA DI CASTAGNO 3116 CASTAGNETI DA FRUTTO

312 BOSCHI DI CONIFERE

3111 BOSCO XEROFILOA PREVALENZA DI SPECIE SEMPREVERDI 3112 BOSCO MISTO TERMOFILO

3113 BOSCO MISTO MESOFILO 3117 BOSCO DI SPECIE IGROFILE

313 BOSCHI MISTI

324 AREE A VEGETAZIONE BOSCHIVA E ARBUSTIVA IN EVOLUZIONE

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