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Crescita tramite alleanze strategiche

1.4. Strategie di crescita

1.4.3. Crescita tramite alleanze strategiche

Accordarsi con altre imprese non è un’attività relativa solamente all’internazionalizzazione, come visto precedentemente, ma è anche una strategia a sé stante volta allo sviluppo

dell’impresa. Intessere relazioni diventa fondamentale pensando al fatto che “le aziende intervengono direttamente solo su una parte della catena del valore, e, quindi, dipendono criticamente dall’ambiente in cui operano”62. Le alleanze infondono numerosi fattori positivi per l’impresa, tra i quali l’accesso a nuovi mercati, conoscenze, tecnologie. Sono strumenti proficui per avviare esternalizzazioni di alcune fasi del processo produttivo, non

necessariamente in Paesi esteri, per iniziare collaborazioni commerciali congiunte, per

espandere la rete coinvolgendo potenziali nuovi clienti e fornitori, allargare la gamma prodotti e possibilmente per aumentare la possibilità di accedere al credito bancario63. Le relazioni, da quest’ultimo punto di vista, si pongono come uno strumento essenziale per suscitare

credibilità e legittimità nei confronti di terzi. In questo senso un’impresa riesce ad acquisire “capitale sociale”, determinante per intraprendere una nuova iniziativa imprenditoriale

attraverso nuove opportunità, idee e tecnologie64. Quando si guarda alle relazioni fra imprese, si distinguono rapporti che si sviluppano sul piano interno e sul piano esterno. Si intendono relazioni sul piano interno quei rapporti che si creano fra imprese dello stesso gruppo, aventi un soggetto economico ma allo stesso tempo autonomia giuridica. Reti di imprese che si

62Cassia L., Filardo G.N., Dimensioni dell’azione imprenditoriale e fattori di crescita, in

Cassia L., Kalchschmidt M., Paleari S. (a cura di), L’imprenditorialità. Pensiero, elementi,

contesto, Bergamo University Press, Sestante Edizioni, Bergamo, 2009, p. 106.

63 Pencarelli T., Savelli E., Splendiani S., Il ruolo della consapevolezza strategica nei

processi di crescita delle pmi. Riflessioni teoriche ed evidenze empiriche, Piccola impresa,

rivista internazionale di studi e ricerche, numero 1, 2010, p. 23.

64Cassia L., Filardo G.N., Dimensioni dell’azione imprenditoriale e fattori di crescita, in

Cassia L., Kalchschmidt M., Paleari S. (a cura di), L’imprenditorialità. Pensiero, elementi,

sviluppano esternamente, invece, raggruppano molteplici imprese interessate ad accordi interaziendali, coinvolgendo tutta la struttura organizzativa.

Le alleanze strategiche si presuppongono fondamentali per un’impresa anche nell’ottica di ridurre rischi aziendali, ed essere più incisivi nella concorrenza e nell’acquisizione del vantaggio competitivo di cui si parlava precedentemente. Nello specifico per le piccole e medie imprese, espandere le reti relazionali significa riuscire ad allargare la platea di partner con cui condividere costi e rischi, acquisendo maggiore indipendenza e controllo65. Questi appena enunciati posso essere considerati come i molteplici vantaggi che un’impresa può raggiungere attraverso la creazione di un network con altre imprese. Esse si servono delle alleanze da un lato per strategie di tutela, dall’altro per intraprendere azioni migliorative e di crescita. All’interno di questa suddivisione è bene operare una ulteriore distinzione fra accordi orizzontali (volti alla condivisione di informazioni e conoscenze, utilizzati in ambito

commerciale per implementare economie di scala oppure per accrescere la domanda di un prodotto) e verticali (fra imprese della stessa filiera produttiva in generale, nello specifico fra intermediari commerciali considerati figure chiave per informazioni sul mercato, azioni di promozione del prodotto o servizi al cliente)66.

Accordi con obiettivi difensivi possono riguardare il tema dei rischi, quando la condivisione del rischio aiuta a diminuire l’incertezza legata all’investimento, la flessibilità che si ottiene con accordi verticali volti ad ottenere una sostituzione dei costi variabili con costi fissi o la delocalizzazione di alcune attività produttive, oppure potrebbero riuscire a neutralizzare il potere di mercato di un’azienda leader in un certo settore. L’impresa potrebbe però formulare alleanze anche con obiettivi proattivi, come per esempio sinergie per meglio utilizzare risorse e condividere tecnologie e nuovi processi, innovazioni, aumento del vantaggio competitivo legato a una maggiore diffusione territoriale. Talvolta però, le parti dispongono di diverso potere contrattuale, cosa che si traduce in perdita dell’autonomia, a favore di un incremento della dipendenza decisionale. In questo senso, si può pensare che le imprese nelle relazioni siano guidate da un’impresa terza che si pone come promotrice di rapporti bilaterali al fine di ricavare un vantaggio per sé e le parti67.

Le relazioni fra imprese possono riguardare anche specifici ambiti della loro attività. Si

65 Pencarelli T., Savelli E., Splendiani S., Il ruolo della consapevolezza strategica nei

processi di crescita delle pmi. Riflessioni teoriche ed evidenze empiriche, Piccola impresa,

rivista internazionale di studi e ricerche, numero 1, 2010, p. 23. 66 Ivi, p. 25.

67 Palazzi F., Medie imprese italiane, sviluppo e corporate finance, i valori del capitalismo

riscontrano alleanze formulate sul piano produttivo, come la ricerca di una maggiore

flessibilità o l’acquisizione di nuove conoscenze applicabili ai processi, miglioramenti della qualità, della rapidità delle consegne e di affidabilità, oppure “per contenere costi di

fabbricazione, comprensivi degli oneri finanziari relativi ad investimenti di materie prime, semilavorati e prodotti finiti”68.

Tuttavia, intessere una rete fra imprese non deve essere percepita dal lettore come un’attività immediata o facilmente realizzabile: soprattutto nel caso delle imprese di piccola e media dimensione potrebbero sorgere problemi che si dispongono come limiti di fronte

all’implementazione di tali alleanze produttive o commerciali. Esse infatti spesso si trovano a dover fronteggiare situazioni con scarse risorse finanziarie da impiegare nelle collaborazioni o casi nei quali tali accordi complicano il sistema talvolta limitato di pianificazione. Oltre a queste particolarità tecniche, c’è da sottolineare una tematica latente, non sempre ritenuta rilevante, ovvero lo scarso interesse alla collaborazione di certe imprese specialmente nella categoria PMI a mantenere tali relazioni, spesso per paura che possano indebolire la loro struttura, il loro mercato di riferimento, le loro conoscenze.

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