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Il criterio di valutazione adottato

Nel documento La valutazione dell'avviamento (pagine 119-121)

4.3 La difficoltà nel reperire le informazioni

4.4.1 Il criterio di valutazione adottato

Nella perizia il metodo adottato per valutare l’azienda è stato quello patrimoniale complesso con stima autonoma dell’avviamento, oltre a considerare il valore di mercato per la cessione dell’azienda.

Il primo metodo preso a riferimento dal perito ha consentito di valutare l’azienda dal punto di vista patrimoniale, valutando il patrimonio netto rettificato, al quale ha sommato il valore dell’avviamento, che nel caso di aziende commerciali come quella considerata viene spesso assimilato al valore della licenza10.

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La legge n. 448 del 2001 prevede la valutazione dell’azienda alla data del 1 gennaio 2002, con il termine del 30settembre 2002 entro il quale giurare la perizia e pagare l’imposta sostitutiva. Successivamente il legislatore, tramite leggi finanziarie, ha più volte concesso la rivalutazione della partecipazione, riaprendo i termini per versare le imposte sostitutive e rivalutare la società. Nel caso analizzato la perizia giurata doveva essere asseverata entro il 30 giugno 2014, stessa data per il versamento delle imposte sostitutive.

10 La licenza era l’autorizzazione data dagli organi preposti, di norma il Comune, a esercitare quella

Il secondo metodo adottato invece è stato il metodo comparativo, come enunciato nel capitolo 2, cioè si sono osservati i prezzi di vendita richiesti per la cessione di attività simili, e si è preso a riferimento un valore medio quale valore complessivo dell’azienda.

Per aziende così piccole è più facile che si possa riscontrare un mercato di riferimento, cioè ci sia una domanda e un’offerta rispetto all’acquisto di tali aziende, piuttosto che per grandi imprese, ove difficilmente, soprattutto nel nostro paese, si possono riscontrare frequenti cessioni di attività.

Il fatto di adottare un secondo metodo per valutare l’azienda è dovuto dal fatto di utilizzare un metodo, di norma il secondo, come verifica del valore riscontrato con l’utilizzo del primo metodo di calcolo.

La scelta di adottare un metodo di calcolo e uno di verifica da parte del perito è senza dubbio corretta, non fermarsi al valore riscontrato tramite l’utilizzo di un metodo solo, serve senza dubbio a verificare se si è svolti correttamente la valutazione.

La scelta di adottare un metodo patrimoniale complesso piuttosto di un metodo reddituale sembra appropriata poiché si è voluto valorizzare anche il patrimonio presente in azienda, come si vedrà, infatti, all’interno dei beni posseduti dalla società vi è anche il leasing di una imbarcazione11, cosa rara da trovare in società simili a questa.

Il metodo comparativo, pur essendo molto utile per comprendere se la valutazione fatta è quanto più corretta, proprio per il fatto di mettere a confronto i prezzi di cessione piuttosto che i valori aziendali, come detto nei capitoli precedenti, rischia di essere di difficile applicazione. Tuttavia, parlando di microimprese, molto spesso il prezzo di cessione rispecchia quello che è il valore dell’azienda, poiché le carenze informative non permettono di valutare appieno il valore dell’impresa.

usava pertanto attribuire nel linguaggio comune un valore alla licenza in base ai redditi che quella determinata autorizzazione consentiva di ricavare. Con la liberalizzazione delle licenze, chiunque adesso, salvo i requisiti richiesti, può aprire qualsiasi attività commerciale dove vuole. Si può ben comprendere però che, per quanto la licenza avesse effettivamente un determinato costo, la si confondeva con il valore di avviamento dell’azienda, proprio per come veniva calcolato il suo valore.

11 Per quanto un bene detenuto in leasing non è giuridicamente della società che lo utilizza, a livello

economico si può affermare che il leasing non è altro che una forma di finanziamento per la società che utilizza il bene, tanto più che è possibile determinare un valore di cessione per il contratto di leasing.

Le carenze informative sono anche alla base della scelta di utilizzare il metodo patrimoniale complesso, poiché la stima dei redditi futuri rischia di essere una valutazione soggettiva del perito, inoltre essendo la società analizzata una Società in nome collettivo (S.n.c.) non ha l’obbligo di redigere il bilancio d’esercizio e tantomeno tenere conto della situazione finanziaria, pertanto non esiste né un conto economico né uno stato patrimoniale dal quale poter ricavare dei dati utili per valutare l’azienda con il metodo finanziario.

L’unico aiuto deriva dalla tipologia e dal modo di fare impresa dell’azienda considerata, poiché essa commercia al dettaglio prodotti freschi, i ricavi fatti si possono presumere tutti incassati poiché di norma non si concede credito ai clienti privati. Allo stesso modo poiché l’acquisto del pesce è eseguito quasi esclusivamente al Mercato Ittico, questo ha un regolamento da rispettare per il quale funge quale organo di garanzia tra i venditori e gli acquirenti, permettendo solo a soggetti autorizzati di potervi accedere, garantendo così i venditori e regolando gli scambi avvenuti all’interno, pertanto tutti gli acquisti di merce si possono considerare pagati al momento dell’acquisto.

Da ciò deriva che ricostruire lo stato patrimoniale e il conto economico di un’azienda simile è abbastanza agevole, tuttavia poiché non esistono solo le vendite e gli acquisti di merce da un punto di vista finanziario, è difficile poter ricostruire l’andamento dei flussi finanziari nel tempo. Considerando la mancanza di uno stato patrimoniale redatto con l’applicazione dei principi contabili, poiché per il tipo di società considerato la legge non prevede la redazione di un bilancio civilistico, risulta già arduo ricostruire il patrimonio dell’azienda ad una determinata data, si immagini cosa vorrebbe poter dire ricostruirlo o stimarlo per un arco temporale di tre o cinque anni.

Nel documento La valutazione dell'avviamento (pagine 119-121)