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L’operazione della Villeneuve viene realizzata in 20 anni (1965-83) periodo che coincide con i tre mandati politici ot- tenuti dalla Nuova Sinistra.

Inizialmente Dubedout decide di am- pliare l’area definita della ZUP (200 etta- ri) arrivando a 300 ettari, includendo la zona dell’antico aerodromo di Eybens.

Nel 1967 il progetto rivisto della ZUP viene approvato da entrambi i comuni di Grenoble e Echirolles. Esso riprende la struttura a maglia quadrata di Henri Bernard e prevede la creazione, alla giunzione dei due comuni, di una zona centrale destinata ad accogliere le infra- strutture della parte sud dell’agglomera- zione e un polo secondario attorno alla stazione. Il piano auspica, inoltre, che la parte centrale di ciascuno dei due comu- ni ospiti tre quartieri residenziali di circa 2000 unità abitative ciascuno. Definite le linee guida, si procede al progetto del quartiere che viene approvato alla fine del 1967. Oggi con il termine Villeneuve ci si riferisce alla parte grenobloise del progetto.

Le fasi di realizzazione sono scandite dai mandati di Deubedout, eletto sinda- co per tre volte, dal 1965 al 1983. Essa prevede la nascita di tre quartieri, svilup- pati intorno ad un grande parco centrale.

Il primo mandato (1965-71) vede la

Fig.5

Fig.6 realizzazione del Village Olympique e

del quartiere dell’Arlequin. Per una que- stione di tempistiche, inizialmente, gli eletti decidono di affidare momentanea- mente l’incarico all’architetto Bernard, il quale porterà a termine la realizzazione di tutte le infrastrutture. Egli definirà infatti le vie principali, procederà alla costruzio- ne di una circonvallazione e opterà per una deviazione della linea ferroviaria. Il Villlage Olympique nello specifico verrà invece realizzato nel 1966 da Maurice Novarina9. Esso comprende 1800 unità

abitative ed è composto da piccoli edifi- ci a stecca di quattro piani e torri di 15 piani. Assolta la sua funzione di ospitare gli atleti olimpici, il quartiere si trasforma in una zona residenziale a forte colora- zione sociale, includendo residenze per studenti, foyers per giovani lavoratori, appartamenti a canone locativo ridotto e strutture collettive. In seguito alle Olim-

Note:

8 La ville dortoir ovvero la città dormi-

torio è un insediamento caratterizzato prevalentemente da funzioni residen- ziali e i cui abitanti sono costretti a spostarsi abitualmente verso altre città per lavoro o altre attività.

9 Maurice Novarina è stato un apprez-

zato urbanista degli anni Trenta che realizzò importanti progetti per le città francesi di Annecy, Besançon, Dole, Saint-Quentin, Villefranche. Oggi co- nosciuto come l’architetto rinnovatore dell’arte sacra, dedicò gran parte della sua carriera a questo tema. Ne- gli ultimi anni della sua produzione, si dedicò ad importati opere civili, come il Nuovo Municipio di Grenoble nel 1967 e il Village Olympique nel 1968.

10 François Mitterrand (1916-1996) è

stato un politico francese, esponente della coalizione di destra. È stato pre- sidente della Repubblica francese dal 1981 al 1995.

piadi invernali, si avviano i lavori per la costruzione del quartiere dell’Arlequin, il quale prende forma dove era stato in- stallato lo Stadio Olimpico, costruzione temporanea che viene smantellata alla fine dei Giochi. Al termine del mandato anche la metà del parco e delle infra- strutture comuni sono finite. I primi abi- tanti arrivano all’Arlequin nella primavera del 1972. Durante il secondo mandato (1971-77) vengono portati a termine Les Baldins e il centro commerciale di Grand’Place.

Alla fine del terzo mandato (1977- 83), Les Geants ed il parco Jean Verlhac sono del tutto completati. Le opere realiz- zate dal 1971 al 1973 costituiscono il secondo grande polo previsto dal proget- to. Il terzo quartiere, Quartier Trois, non verrà mai realizzato, ma alcuni disegni del 1983 ne illustrano le prime intenzioni

progettuali.

La Villeneuve viene inizialmente con- cepita come una struttura urbana unita- ria, continua, densa e lineare. Tuttavia, a causa dei tempi dilatati di realizzazione, del continuo entrare in scena di nuovi attori e di altre questioni economiche, il risultato finale è caratterizzato da un’ete- rogeneità formale. Solo il quartiere Arle- quin e il parco Jean Verlhac fanno fede ai presupposti di partenza.

Nel 1981 François Mitterrand10,

esponente della coalizione di destra, viene eletto presidente della Repubblica francese. A livello locale, Dubedout viene sostituito da Alain Carignon nel 1983. Con il nuovo sindaco, la realizzazione della Villeneuve viene abbandonata e in poco tempo essa si trasforma nell’area più fragile e difficile di Grenoble.

Fig.7

fig.5: Hubert Dubedout e la sua équip- er nel 1965;

fonte: www.grenoble-cularo.over- blog.com.

fig.6: La villeneuve nel 1976; fonte: Seb Breynat, Morgane Cohen, David Gabriel, “Plaidoyer pour Ville- neuve, pouvoir d’agir et planification démocratique face à la rénovation ur- baine de l’Arlequin”, Lyon, 2015. fig.7: Georges Loiseau, Henri E. Ciria- ni, Borja Huidobro, Michel Corajoud (AUA), studio per la ZUP di Greno- ble-Echirolles, 1966-’69.

fonte: Roberta Lucente, Patrick Thèpot, Ida Recchia,”Feedback: territori di ri- cerca per il progetto di architettura, territoire de recherche pour le projet d’architecture”, Roma, Gangemi Edi- tore, 2014.

fig.9: planimetria delle residenze per gli atleti del Village Olympique;

Fig.9

Fig.10

Fig.9: piano generale della ZUP di Grenoble-Echirolles;

fonte: Seb Breynat, Morgane Cohen, David Gabriel, “Plaidoyer pour Ville- neuve, pouvoir d’agir et planification démocratique face à la rénovation ur- baine de l’Arlequin”, Lyon, 2015. Fig.10: il complesso dell’Arlequin visto dal parco negli anni ‘70;

fonte: www.grenoble-cularo.over- blog.com.

Fig.11 Fig.12

Fig.13

Fig.14

Fig.11: il Village Olympique e lo Sta- dio Olimpico provvisorio installato dove oggi sorge il quartiere dell’Ar- lequin;

fonte: www.agneseaccotto.it. Fig.12: progetto del Quartier Trois del- la Villeneuve in un disegno del gen- naio 1983;

fonte: Roberta Lucente, Patrick Thèpot, Ida Recchia,”Feedback: territori di ri- cerca per il progetto di architettura, territoire de recherche pour le projet d’architecture”, Roma, Gangemi Edi- tore, 2014.

Fig.13: il quartiere Les Baladins nel 1982;

fonte: www.grenoble-cularo.over- blog.com.

Fig.14: Grand’Place e la stazione dei bus nel 1980;

fonte: www.grenoble-cularo.over- blog.com.

IL QUARTIERE DELL’ARLEQUIN