2. Le autrici e l’opera
2.2 Cultura miscellanea: le riviste letterarie e Fleurs de Lettres
Nel contesto culturale di Hong Kong la letteratura o, più in generale, le manifestazioni artistiche si sono spesso qualificate non solo nei termini di opere che esulano dai confini di genere e
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superano il divario fra “alto” e “commerciale”, ma anche in quanto esempi di integrazione di vari media espressivi.
Già dagli anni ’80 autori come Leung Ping-kwan o Xi Xi avevano integrato vari media nelle proprie opere, collaborando con fotografi, registi o artisti.
In tempi più recenti, un esempio di questo trascendere i confini della parola scritta può essere rintracciato nella graphic novel di Li Zhihai (Chihoi) and Jiang Kangquan Daqijie – manhua
Xianggang wenxue 大騎劫 漫畫香港文學 (Hijacking – Comics of Hong Kong Literature, 2007) in
cui i due artisti hanno rielaborato alcuni racconti di autori hongkonghesi in una serie di romanzi a fumetti. 94 Li Zhihai ha fra l’altro illustrato alcuni racconti della raccolta Snow and Shadow di Tse Hiu-hung nella versione digitale proposta dalla casa editrice Muse.
Un altro caso peculiare è quello degli adattamenti di romanzi in film, in cui letteratura e cinema si sono incontrati nel mondo della rinomata industria cinematografica di Hong Kong. Ne sono prova i moti adattamenti dei romanzi di Li Bihua 李碧華 (Lilian Lee, 1959-), fra i quali i famosi Yan
zhikou 胭脂扣 (Rouge, 1987) diretto da Stanley Kwan 関錦鵬 e Bawang bie ji 霸王別姬 (Addio mia concubina, 1993) di Chen Kaige 陳凱 歌; le già menzionate opere di Liu Yichang Duidao 對倒
(Incrocio) e Jiutu 酒徒 (L’alcolista) che hanno ispirato rispettivamente i cult Huayang nianhua 花 樣年華 (In the Mood for Love, 2000) e 2046 (2004) di Wong Kar-wai 王家衛; o, ancora, i romanzi di Zhang Ailing trasposti sul grande schermo in 傾城之戀 (Love in the Fallen City, 1984) di Ann Hui 許鞍華 e in 紅玫瑰白玫瑰 (Red Rose, White Rose, 1994) di Stanley Kwan95.
Fra le sperimentazioni contemporanee esistono adattamenti teatrali di racconti o romanzi, come nel caso della compagnia Theatre Ronin di Hong Kong, la quale ha messo in scena spettacoli basati su testi di Dung Kai-cheung, Hon Lai-chu e Xi Xi fra gli altri.
Contributi ancora più recenti sono quelli dell’artista multimediale Kingsley Ng, che ha creato l’installazione multimediale Twenty Five Minutes Older (2017), trasformando dei tram in camere oscure dentro alle quali si viene letteralmente trasportati nella labirintica struttura narrativa di “Incontro” di Liu Yichang. Oppure quello dell’incontro di digitale, letteratura e traduzione da cui è stata sviluppata un’app, grazie alla quale, toccando lo schermo del dispositivo, possiamo leggere in simultanea la versione originale e la traduzione inglese dei racconti di The Kite Family di Hon Lai- chu96.
94 Chang, Owen, op. cit., p. 691.
95 Tong, King Lee, “Mobility as Method: Distributed Literatures and Semiotic Repertoires”, MCLC Resource Center Publication, 2019,
URL: https://u.osu.edu/mclc/online-series/tong-king-lee/.
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Queste sperimentazioni sono solo alcuni esempi di come la letteratura abbia oltrepassato i confini del media verbale scritto e si sia esteso a quelli visuale, fisico e digitale. Inserendosi in un più ampio contesto costruito sulle relazioni intertestuali, essa ribadisce la propria qualità sperimentale ed innovativa che assume nel contesto culturale di Hong Kong.
La “contaminazione” fra generi e media è anche tratto saliente di alcuni periodici di nascita recente: è il caso della rivista letteraria online Zihua 字花 (Fleurs des lettres), nata nel 2006 dalla collaborazione di artisti e scrittori di nuova generazione, fra cui anche la scrittrice Tse Hiu-hung.
La multimedialità (illustrazione digitale, scrittura, fumetto) e la molteplicità dei generi inclusi nella rivista l’ha resa un caso simbolo di “creatività” sperimentale relativa ai mezzi di diffusione della letteratura.
Come già detto, le riviste hanno da sempre avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del panorama letterario di Hong Kong. Le prime pubblicazioni sono apparse sull’isola proprio su un quotidiano, il Xunhuan ribao 循环日报 di Wang Tao, nel 1874. Nel corso degli anni ’30 e ’50 la proliferazione di periodici continentali o locali ha alimentato il dibattito intellettuale, letterario e politico, catalizzando il processo di assimilazione di nuove correnti, come nel caso del modernismo. Durante gli anni ’70 molti scrittori di Hong Kong vedono le proprie opere serializzate e pubblicate sui supplementi di periodici o riviste. Questa forma di letteratura in “bocconi” rispecchia tutt’oggi gran parte della letteratura di Hong Kong; il racconto breve è la forma narrativa prevalente sugli altri generi, probabilmente perché in quanto obliqua, ridotta e parzialmente conclusiva, funziona da veicolo per idee che non troverebbero invece spazio nella letteratura di consumo97.
Negli anni 2000 nuove riviste letterarie guardano da prospettive diverse alla realtà locale di Hong Kong. Fra queste Chengshi wenyi 城市文艺 fondata nel 2006; Hong Kong Studies nata nel 2018, in cui trovano per lo più spazio contributi accademici su temi culturali, sociali e letterari anche in traduzione; infine la più recente Muse, fondata nel 2007, che promuove fra l’altro la traduzione inglese di opere di autori locali, fra cui Hon Lai-chu, Tse Hiu-hung e Dung Kai-cheung.
In questo contesto si colloca anche Zihua 字花 Fleurs de Lettres. Oltre alla già citata multimedialità e molteplicità di generi, la rivista si configura in modo anticonvenzionale anche nella scelta dei temi. Ogni numero si sviluppa a partire da un tema o da un carattere cinese, su cui vertono tutti i testi contenuti. Fleurs de Lettres nasce inoltre come spazio di convivenza per testi, in prosa o poesia, scritti sia da autori riconosciuti che del tutto sconosciuti. L’idea alla base della rivista è infatti quella di favorire la partecipazione delle nuove generazioni al panorama letterario di Hong Kong,
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dando voce alle loro idee sulla realtà contemporanea ed ampliando la scena letteraria locale98. Presentando contenuti in una forma accattivante, in cui ai testi si affiancano illustrazioni di artisti ispirate agli stessi, la rivista risponde anche ai format a cui sono abituati i lettori di nuova generazione.
Fleurs de Lettres, spiega Tse Hiu-hung in un articolo del 2015, ha anche mostrato il proprio
supporto al Movimento degli ombrelli (yusan yundong 雨傘運動), un atteggiamento comune a tutto il circolo letterario hongkonghese. Durante i mesi delle proteste, la rivista ha aperto una sezione intitolata “Witnesses Speak”, in cui si raccoglievano le esperienze di autori che prendevano parte al movimento, ed in seguito alle proteste è uscito un numero speciale intitolato Encyclopedia of the
Occupation in cui compariva fra gli altri una raccolta di fotografie e poesie sul movimento intitolata
“Umbrellatopia: Day and Night in Hong Kong’s Umbrella Movement”99.
Tse Hiu-hung ed Hon Lai-chu hanno entrambe collaborato con Fleurs de Lettres; qui, dal 2006 al 2011, appaiono per la prima volta alcuni loro racconti, in una sezione che in seguito darà il nome alla raccolta Shuang cheng cidian 雙城辭典 (Dizionario di due Città).