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52 edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale ad essi asserviti. La norma fornisce inoltre metodi di calcolo per:

-ripartire l'irradianza solare oraria nella frazione diretta e diffusa;

-calcolare l'energia raggiante ricevuta da una superficie fissa comunque inclinata ed orientate;

il rapporto tecnico UNI/TR 10349-2 riguarda i dati di progetto. Il rapporto tecnico fornisce, per il territorio italiano, i dati climatici convenzionali necessari per la progettazione delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva ed invernale ad essi asserviti. I dati di progetto contenuti nel rapporto tecnico sono rappresentativi delle condizioni climatiche limite, da utilizzare per il dimensionamento degli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale e per valutare il rischio di surriscaldamento estivo;

la UNI 10349-3 riguarda le differenze di temperatura cumulate (gradi giorno) ed altri indici sintetici. La norma fornisce metodi di calcolo e prospetti di sintesi relativi a indici sintetici da utilizzarsi per la descrizione climatica del territorio.

La UNI 10349-3 completa la UNI EN ISO 15927-6 fornendo la metodologia di calcolo per la determinazione, sia nella stagione di raffrescamento, sia nella stagione di riscaldamento degli edifici, dei gradi giorno, delle differenze cumulate di umidità massica, della radiazione solare cumulata su piano orizzontale e dell'indice sintetico di severità climatico del territorio. Gli indici possono anche essere utilizzati per una prima verifica di massima degli impianti

Inserendo il comune in cui è ubicato l’edificio e la provincia, EC700 compila di default i vari dati, in particolare:

• gradi giorno secondo DPR 412/93;

• altitudine sul livello del mare del comune, espressa in m;

• latitudine e longitudine (la posizione geografica del comune individuata dalle coordinate inserite viene riportata indicativamente sulla cartina dell'Italia, posizionata a lato);

• codice catastale e CAP;

• indicazione circa la distanza dalla costa (< 20 km, < 40 km, > 40 km);

• regione di vento (norma UNI 10349);

• direzione prevalente del vento;

• velocità media del vento durante la stagione invernale, espressa in m/s;

• velocità massima (di progetto) del vento durante la stagione invernale, espressa in m/s;

• Codice ISTAT;

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• Stazioni di rilevazione (o località di riferimento) per il calcolo delle temperature medie mensili, irraggiamento solare e ventosità;

• irradianza solare sul piano orizzontale, nel mese di massima insolazione, espressa in W/m2;

• località di riferimento per il calcolo della temperatura esterna invernale di progetto;

• temperatura esterna invernale di progetto, espressa in °C, con possibile introduzione di una variazione, positiva o negativa, per tener conto delle condizioni climatiche specifiche del contesto;

• zona climatica (A, B, C, D, E, F);

• durata convenzionale del periodo di riscaldamento con inizio e fine del periodo, espressa in giorni.

54 5.1.3 Regime normativo

In questa sezione si definisce il regime normativo secondo il quale effettuare le verifiche di legge e gli attestati energetici dell’edificio.

Per richieste edilizie successive al 1/10/2015 si usa il Decreto 26/06/2015, poi selezionando il check “Abilita verifiche secondo DLgs 3.3.2011, n. 28”, nella maschera “Verifiche di legge” vengono abilitate le prescrizioni richieste dal decreto legislativo n. 28/2011 inerenti all’obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione e negli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni rilevanti. Inoltre, è importante la data del titolo edilizio per la corretta applicazione dei limiti normativi previsti all’Allegato 3 del decreto legislativo.

Nella sottosezione “opzioni di lavoro” si vanno a definire i ponti termici calcolati secondo un metodo analitico che ti permette di inserire puntualmente ciascun ponte termico specificandone la trasmittanza termica lineica e associandolo alla rispettiva struttura opaca o trasparente interessata; le resistenze liminari secondo l’appendice A UNI EN ISO 6946; per le serre o i locali non climatizzati si usa un calcolo semplificato, che considera il coefficiente di correzione della temperatura btr,u editato manualmente o ottenuto in maniera tabellare; per la capacità termica, definizione ombreggiamenti e radiazione solare si utilizzano rispettivamente un calcolo semplificato che utilizza valori tabellati, un calcolo automatico che permette di disegnare gli ombreggiamenti direttamente nel modulo grafico (che vedremo successivamente) e per la radiazione solare un calcolo con angolo di azimut in conformità alla UNI 10349-1:2016.

Poi si definiscono nella sottosezione “opzioni normative” le scelte che determineranno l’impostazione dei calcoli successivi, in particolare:

• Rendimento globale medio stagionale calcolato secondo le FAQ ministeriali (agosto 2016)

• Verifica di condensa interstiziale secondo il DM 26/06/2015 (interpretazione più restrittiva)

• Regime normativo secondo la UNI/TS 11300-4 e 5:2016

5.1.4 Dati di default

Selezionando la scheda “Dati default” viene visualizzata la maschera in cui definire i dati di uso più frequente che verranno automaticamente proposti in fase di introduzione dei dati relativi ai locali, alle zone ed all’edificio. La maggior parte dei dati risultano già precompilati

• Temperature interne relative a ciascuno dei calcoli da effettuare.

• Ricambi d’aria.

• Altezza netta del locale: il dato è utile ai soli fini della compilazione manuale delle superfici disperdenti dell’edificio.

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• Capacità termica per unità di superficie: il software propone alcuni valori tabellati in base al tipo di intonaco, isolamento, pareti esterne e pavimenti che sono presenti nell’edificio e in questo caso è abbastanza ragionevole scegliere 135 kJ/m2K.

• Correzione della potenza per riscaldamento intermittente, con possibilità di indicare il Fattore di ripresa o il Coefficiente di sicurezza. Nel presente si è scelto di utilizzare un coefficiente di sicurezza che corregge la potenza in base all’utilizzazione giornaliera e ai corpi scaldanti; in questo caso si è supposto una maggiorazione del 10% della potenza in quanto si prevede un’utilizzazione di 16/18 ore e i corpi scaldanti sono ad acqua.

• Fattori di conversione in energia primaria, rinnovabile e non rinnovabile, e fattore di emissione della CO2 relativi all’energia elettrica.

• Fattori di conversione in energia primaria non rinnovabile (fp,nren), rinnovabile (fp,ren) e totale (fp,tot) relativi all’energia prodotta da solare termico, fotovoltaico e pompe di calore (Eres) ed energia esportata da fotovoltaico.

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