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5.4 Impianti

5.4.1 Riscaldamento

In questa sezione si modella la parte dell’impianto di riscaldamento, andando a definire le seguenti sezioni:

• Circuiti

• Generazione

Nella parte circuiti della sezione impianti sono presenti tre campi da definire:

▪ dati generali,

▪ sottosistemi

▪ temperatura media acqua

Nei dati generali occorre innanzitutto specificare la modalità di funzionamento del circuito ed i fattori correttivi per contabilizzazione e dell’energia utile. Nel nostro caso, ai fini delle verifiche di legge o degli APE si adotta un funzionamento continuo (calcolo regolamentare) del circuito.

Dopo di ciò si passa alla definizione dei Sottosistemi, andando a specificare le seguenti sottosezioni:

Emissione Regolazione

Distribuzione utenza

Nel paragrafo Emissione si vanno a definire alcuni dati utili per il calcolo del rendimento di emissione, come:

o Altezza media dei locali: nel nostro caso i locali sono alti 2,70 m.Tale valore è utile al programma nel caso si scelga “Radiatori” come terminale di emissione poiché se l’altezza media dei locali è inferiore a 4 metri verranno adottati i valori di rendimento previsti nel Prospetto 17 della UNI/TS 11300-2, in caso contrario quelli del Prospetto 18.

o Tipo di terminale di erogazione: nel nostro caso abbiamo dei radiatori su parete non isolata.

o temperatura di mandata di progetto (°C): 80°C

Da qui si ottiene il rendimento di emissione pari a 91.3% e la potenza nominale dei corpi scaldanti, questo dato viene utilizzato per il calcolo delle temperature dell’acqua dell’impianto, e può essere assunto come il carico termico invernale di progetto dei locali appartenenti al circuito selezionato maggiorato di un 30%, quindi sarà pari a 68kW circa. Inoltre, i fabbisogni elettrici sono nulli poiché si hanno dei radiatori.

Nel paragrafo di Regolazione si definisce per prima cosa il tipo di regolazione, nel nostro caso solo climatica (compensazione con sonda esterna), la temperatura dell’acqua in mandata all’impianto è regolata da una centralina comandata da una

89 sonda di temperatura esterna. Non ci sono sensori della temperatura interna nell’edificio. Dopo di ciò si ottiene il rendimento di regolazione.

Infine, nel paragrafo di Distribuzione utenza è possibile scegliere se eseguire il calcolo delle perdite della rete di distribuzione utenza con metodo semplificato o metodo analitico. Si è utilizzato il metodo semplificato, nel quale è stato inserito il tipo di impianto presente che è centralizzato con montanti non isolati correnti nell’intercapedine dei muri esterni. L’isolamento delle tubazioni secondo il DPR 412/93, con fattore di correzione pari ad 1. Dopo aver definito i vari campi si giunge al rendimento di distribuzione che è pari a 92,9%.

Nella sezione temperatura media acqua si definisce il tipo di circuito, in questo caso a portata costante e poi si definiscono tutti i dati tecnici del corpo scaldante.

I dati richiesti sono:

• maggiorazione potenza corpi scaldanti:il valore di default è pari al 10%

riferito agli impianti centralizzati a colonne montanti.

• ΔT nominale lato aria: sarebbe la differenza fra la temperatura media nominale del corpo scaldante e la temperatura dell’aria ambiente. Per i radiatori viene scelto il valore pari a 50 °C considerando un salto termico lato acqua 60°C/80°C e temperatura ambiente 20°C.

• esponente n del corpo scaldante: per i radiatori è 1.3

• ΔT di progetto lato acqua (°c): la differenza fra la temperatura di mandata e la temperatura di ritorno di progetto.

• portata nominale (kg/h)

• sovratemperatura minima valvola miscelatrice (°C): prescrive che, in presenza di una valvola miscelatrice nelle reti di utenza, la temperatura di

90 mandata minima da considerare deve essere maggiore di 5°C rispetto alla temperatura di mandata delle unità terminali.

Nella parte generazione della sezione impianti sono presenti due campi da definire:

▪ Centrale termica

▪ Generatore

Nella prima sezione si descrive la centrale termica, se è costituita da un generatore singolo oppure un sistema con generatori multipli e inoltre viene richiesto di scegliere il tipo di generatore e il metodo di calcolo utilizzato. Nel nostro caso nello stato di fatto è presente una caldaia a condensazione e il metodo di calcolo utilizzato è quello analitico.

Nella sezione generatore, bisogna andare a definire tre sottosezioni:

Dati principali

Dati per generatori modulanti

Circuito in centrale

Nel paragrafo dati generali si vanno a definire: le caratteristiche, l’installazione, il vettore energetico e i fabbisogni elettrici della mia caldaia a condensazione.

Sapendo il modello della caldaia, si va nella sezione archivio di EC700 si sceglie il medesimo modello e i dati caratteristici di potenza, perdite e rendimenti vengono automaticamente compilati.

91 La potenza nominale della caldaia è di 110 kW, ma il programma propone 52,57 kW poiché se fossimo in mancanza di dati si può inserire il carico termico invernale di progetto dell’edificio. Inoltre, la parte Dati Aggiuntivi consente di visualizzare la finestra per la definizione di alcuni dati relativi al vettore energetico, all’umidità dell’aria e dei fumi.

Nell’installazione si va a definire l’ambiente in cui è posto il generatore, ai fini della determinazione della temperatura dell’ambiente circostante e del fattore di riduzione delle perdite, nel nostro caso la caldaia è installata in centrale termica e verranno utilizzati i 12 valori mensili, pari alla temperatura media mensile esterna + 5°C.

92 In funzione dell’ambiente di installazione viene inoltre proposto il valore del fattore di riduzione delle perdite ovvero il fattore moltiplicativo delle perdite al mantello per tenere conto del loro recupero.

Un valore pari a 0,1 indica che tutte le perdite del generatore sono recuperate (tipico dell’installazione all’interno dello spazio riscaldato); un valore pari a 1 indica che tutte le perdite del generatore sono perse (tipico dell’installazione all’esterno).

Dopo di ciò si definiscono le caratteristiche del vettore energetico e dei fabbisogni elettrici:

I dati sono compilati grazie alla scheda tecnica inserita inizialmente.

Nel paragrafo dati per generatori modulanti, si inseriscono i dati del generatore a potenza minima, questi sono stati presi dalla scheda tecnica della caldaia:

Infine, nel paragrafo circuito in centrale, si descrive il collegamento idraulico del generatore all’impianto e vengono specificati i criteri di gestione della temperatura dell’acqua nel generatore. Ciò consente di calcolare la temperatura dell’acqua nel generatore allo scopo di determinare correttamente le prestazioni del generatore di calore in funzione delle condizioni di funzionamento.

Il generatore lavora a temperatura scorrevole, quindi la temperatura di mandata sarà quella richiesta dal circuito e poi si specifica il collegamento idraulico del generatore all’impianto, nel nostro caso abbiamo un collegamento diretto e ciò indica che il generatore è collegato direttamente ai collettori di distribuzione, senza interposizione di alcun dispositivo.

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