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Definizione del progetto Questa fase iniziale è molto importante in quanto permette di iniziare a tracciare una strada: attraverso la definizione degli obbiettivi, dei risultati, dei 

Rinascimento virtuale 

1. Definizione del progetto Questa fase iniziale è molto importante in quanto permette di iniziare a tracciare una strada: attraverso la definizione degli obbiettivi, dei risultati, dei 

destinatari  e  della  documentazione,  è  possibile  avere  una  chiara  visione  del  lavoro  da  eseguire e ciò permette di gestire meglio il gruppo che verrà successivamente selezionato  per lo sviluppo del progetto, sia che presenti membri interni, sia che si faccia riferimento a  ditte esterne.  Le domande proposte sono:   Qual è il quadro di riferimento del progetto? Quali sono le mete e gli  obiettivi? Chi sono i destinatari? Come lo utilizzeranno?   Chi dovrebbe essere coinvolto nella programmazione?   Ci sono opportunità di finanziamenti esterni?   Quale livello di complessità si desidera? Quale livello di complessità  può essere raggiunto?   Che cosa si vuole digitalizzare e perché?   Ci sono questioni sui diritti dei materiali?   Chi realizzerà la digitalizzazione? L’istituzione stessa o un fornitore  esterno? Si dispone dello spazio, del denaro, delle 

 apparecchiature  e  delle  competenze  necessarie?  Che  cosa  può 

garantire un fornitore esterno? 

 Quale sarà il risultato finale del progetto? Si dispone dei mezzi per 

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 Si  è  pensato  di  coinvolgere  gli  utenti  tramite  i  social  network,  ad 

esempio rendendo possibile una trascrizione collaborativa o il   miglioramento dei metadati?   Come includere il controllo di qualità in tutti gli stadi del progetto?  (IFLA Rare Book and Special Collections Sections, 2015)85        2. Selezione degli originali. A questo punto si entra nel cuore del progetto di valorizzazione,  conservazione e creazione. La scelta del materiale soggetto alla scansione è una fase delicata  che porta alla caratterizzazione del lavoro che determinerà, assieme agli altri momenti, la  buona riuscita di un prodotto di qualità.  

La  scelta  del  materiale  da  sottoporre  al  progetto  comporta  la  definizione  della  nuova  collezione  digitale,  e  ciò  significa  determinare  gli  obbiettivi  dell’organizzazione,  per  cui  diventa  importante  riflettere  sullo  sviluppo  futuro  che  il  manufatto  digitale  potrà  avere,  prevedendo eventuali collaborazioni con eventuali istituzioni collegate. 

Le domande proposte sono: 

 Si  vogliono  digitalizzare  documenti  unici  appartenenti  a  diverse  tipologie, 

come ad esempio i cosiddetti “tesori della biblioteca”? 

 Si vuole digitalizzare una collezione esistente? 

 Si vuole creare una nuova collezione virtuale, per esempio una collezione di 

esemplari  appartenenti  a  differenti  istituzioni  che  hanno  qualcosa  in  comune, come la provenienza? 

(IFLA Rare Book and Special Collections Sections, 2015, p. 7)86 

Qualunque  siano  le  motivazioni  che  muovono  verso  la  scelta  del  materiale  la  raccomandazione  è  quella  di  raccogliere  la  copia  digitale  dell’intero  documento  e  l’attuazione  di  un  esame  fisico  su  di  esso;  le  condizioni  del  materiale,  infatti,  potrebbero  influenzare  il  valore  qualitativo  dell’opera  finale.  Inoltre,  maneggiare  un  manufatto  in 

 

85 Ivi, pp. 6‐7  86 Ivi, p.7 

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condizioni  precarie  potrebbe  comportare  un  ulteriore  deterioramento,  per  cui  è  meglio  evitare rischi non necessari.  

Altro elemento da tener presente nella scelta del soggetto selezionato è il copyright, che può  variare da paese a paese. Per non incombere nel problema sarà fondamentale selezionare il  materiale di dominio pubblico. 

“Nei  progetti  sviluppati  attraverso  accordi  con  collaboratori  e  terze  parti  sono  anche molto importanti i diritti di proprietà e i termini di utilizzo; questi devono  essere discussi e approvati in anticipo e per iscritto prima dell’avvio del progetto.  Inoltre,  l’oggetto  digitalizzato  può  essere  considerato  di  per  sé  una  nuova  edizione.  Pertanto,  nei  confronti  degli  utenti  dovrebbero  essere  chiaramente  stabiliti la disponibilità e i termini di utilizzo per ogni oggetto digitalizzato e per  ogni collezione digitale.”87 (IFLA Rare Book and Special Collections Sections, 2015,  p. 8)  3. Flusso di lavoro per creare la collezione. In questa parte troviamo l’organizzazione del lavoro  di raccolta di immagini per il materiale raro, nonché le varie specifiche rispetto la raccolta  dei documenti. Questo momento si suddivide in altre 3 fasi:  > Fase 1: Ispezionare e preparare i materiali per la digitalizzazione: condizione fisica e  metadati  esistenti.  Valutare  l’esistenza  di  eventuali  metadati  renderà  il  materiale  effettivamente rintracciabile per l’utente se inseriti in un sistema che ne permetta la  rintracciabilità e i collegamenti con il materiale digitalizzato. 

> Fase  2:  Processo  di  digitalizzazione.  In  questo  momento  prevede  la  scelta  del  materiale per attuare le attività di scansione, il controllo qualitativo delle immagini e  la  sua  fedeltà  all’originale,  nonché  la  valutazione  degli  aspetti  relativi  alla  conservazione.   > Fase 3: Elaborazione delle immagini acquisite e inserimento nel gestore degli oggetti  digitali  4. Metadati. È necessario che si rendano disponibili i metadati così ché l’utente finale possa  dare un contesto al documento. È anche necessario sapere che esistono quattro tipologie di    87 Ivi, p.8 

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metadati:  

> Bibliografici  o  descrittivi:  danno  una  rappresentazione  dell’oggetto  che  viene  successivamente  sottoposto  a  digitalizzazione.  Si  tratta  di  una  descrizione  preesistente  che,  a  completamento  della  digitalizzazione,  dovrebbe  trovare  un  collegamento con l’originale e così consentire il ritrovamento del manufatto e della  copia digitale. 

> Strutturali: Servono all’utente per riuscire a determinare la sequenza originale delle  pagine  o  delle  immagini.  Ciò  significa  fornire  la cartulazione  moderna  ed  antica,  il  numero totale delle carte, il loro verso e recto, gli schemi di numerazione, le divisioni  del testo, le citazioni importanti e le illustrazioni 

> Delle  immagini  o  tecnici:  Solitamente  vengono  generati  dalla  fotocamera  o  dallo  scanner e prevedono l’individuazione dei seguenti dati:  

‐ lunghezza e larghezza in pixel; 

‐ livello di compressione dell’immagine;  ‐ risoluzione; 

‐ dimensione in byte; 

‐ informazioni  di  produzione  (come  la  marca  e  il  modello  della  fotocamera  o  dello  scanner usati); 

‐ data di creazione dell’immagine 

> Amministrativi: come suggerisce il nome servono all’amministrazione della biblioteca  o  dell’archivio  per  poter  rintracciare  l’opera; “possono  contenere  il  nome  del  fotografo, dei proprietari dell’immagine o dell’esemplare originale, le informazioni  relative al copyright e ai crediti. I metadati amministrativi possono includere anche  informazioni  sugli  esemplari  della  collezione  che  non  sono  stati  digitalizzati  e  sul  perché dell’esclusione, sulle decisioni prese durante il processo di digitalizzazione e  sulle  elaborazioni  delle  immagini  effettuate  come  routine  e  in  modo  uniforme  su  tutta la collezione.”88 (IFLA Rare Book and Special Collections Sections, 2015)

5. Presentazione. Si raccomanda che i file siano facilmente reperibili, consultabili, scaricabili e