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Definizioni di pericolo, eventi pericolosi e rischio

Un’efficace gestione del rischio richiede l’identificazione dei pericoli potenziali e delle loro fonti, dei potenziali eventi pericolosi e una valutazione del livello di rischio associato a ciascun pericolo. In questo contesto:

− pericolo è un agente biologico, chimico, fisico o radiologico che ha la potenzialità di provocare danni;

− evento pericoloso è un incidente o una situazione che può portare ad un rischio (quello che può accadere e come);

− rischio è la probabilità di identificazione di pericoli causa di danno alle popolazioni esposte in un arco di tempo specifico, compresa l’entità del danno e/o le conseguenze.

4.5.1. Rischi microbiologici

Contaminanti fecali

In comune con la maggior parte delle reti di acqua potabile, l’ingresso di patogeni enterici (batteri, virus e protozoi) associato a contaminazione fecale può essere una fonte di pericoli significativi. La contaminazione fecale può verificarsi attraverso l’acqua fornita attraverso una rete pubblica a edifici, condotte edificio-specifiche, guasti negli impianti idraulici interni (ad esempio serbatoi di stoccaggio non coperti, collegamenti trasversali con i sistemi di depurazione o con sistemi di riciclo delle acque) e scarsa igiene nei punti d’uso PU (PoU).

Crescita di microrganismi ambientali

Le condutture idriche negli edifici possono essere soggette a crescita di microrganismi ambientali, comprese specie potenzialmente patogene e specie contaminanti che possono dare origine a sapori e odori sgradevoli. Patogeni ambientali possono comprendere Legionella,

Mycobacterium spp. e Pseudomonas aeruginosa.

Legionella, con habitat naturale nell’acqua, è fortemente associata alle reti idriche degli

edifici, mentre Pseudomonas è stato rilevato in modo particolare negli ambienti sanitari (Anaissie et al, 2002; Exner et al, 2005) e presso i dispositivi che utilizzano acqua, come piscine e sistemi di riscaldamento dell’acqua all’interno di queste (Yoder et al, 2004, 2008a; Djiuban et al, 2006; OMS, 2006a). Negli ospedali, una più ampia gamma di microrganismi ambientali sono stati identificati come causa di infezioni nosocomiali tra cui Acinetobacter spp., Aeromonas spp., Burkholderia cepacia, Serratia, Klebsiella, Stenotrophomonas

maltophilia e funghi come Aspergillus, Fusarium e Exophilia (Annaisie et al, 2002; Sehulster et al, 2004).

Piccoli invertebrati possono sopravvivere e crescere nei sistemi di distribuzione in condizioni che favoriscono la crescita microbica e il biofilm (Ainsworth, 2004). Questi piccoli animali non rappresentano un problema sanitario, ma possono ridurre le caratteristiche organolettiche e di accettabilità dell’acqua.

4.5.2. Rischi chimici

I prodotti chimici provenienti da fonti ambientali e industriali, dall’agricoltura, dal trattamento delle acque e dei materiali a contatto con l’acqua possono contaminare le reti idriche all’interno degli edifici. La contaminazione potrebbe essere introdotta da reti esterne alla comunità, da acqua condottata edificio-specifica o dai sistemi di distribuzione

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all’interno degli edifici. Dovrebbe essere determinata la qualità chimica di tutta l’acqua utilizzata negli edifici. Per le forniture esterne queste informazioni dovrebbero essere rese disponibili dalle aziende fornitrici di acqua, mentre le reti idriche specifiche associate all’edificio dovrebbero essere sottoposte a controlli di monitoraggio (WHO, 2008).

Anche i prodotti chimici usati nei dispositivi che utilizzano acqua possono costituire dei pericoli sia in seguito a sifonaggio sia se provenienti da apparecchiature o da depositi conservati all’interno degli edifici. Tra le sostanze chimiche possono essere inclusi disinfettanti, anti-incrostanti, liquidi refrigeranti, combustibili per riscaldamento, oli e altri prodotti chimici utilizzati nelle caldaie.

Materiali

Le sostanze chimiche che possono essere rilasciate dai materiali utilizzati nelle tubazioni, saldature e elementi relativi comprendono alluminio, antimonio, arsenico, benzo(a)pirene, bismuto, cadmio, rame, ferro, piombo, nichel, piombo tetraetile, prodotti organostannici, selenio, stirene, stagno, cloruro di vinile e di zinco (WHO, 2008; Health Canada, 2009). Le sostanze organiche possono essere rilasciate da tubi di plastica e tubi flessibili, colle, prodotti adesivi e materiali della parte di rivestimento (a base di plastica e bitume). Queste sostanze possono rappresentare rischi sia diretti che indiretti o possono provocare problemi sostenendo la crescita microbica (ad esempio, composti polimerici o elastomeri).

Oltre al potenziale impatto sulla salute, i materiali possono contenere sostanze chimiche che causano problemi estetici e di carattere organolettico. Ad esempio, ferro e zinco non producono effetti sulla salute ma la ruggine intorbidisce l’acqua, mentre livelli elevati di molti metalli come lo zinco determinano nell’acqua un sapore metallico. Gli utenti spesso ritengono che acqua torbida o dal sapore poco gradevole non sia sicura.

Se nei sistemi di acqua potabile i materiali sono adatti all’uso e la corrosione è controllata (vedere paragrafo 4.6), le concentrazioni delle sostanze chimiche pericolose immesse nelle reti non dovrebbe rappresentare un rischio per la salute. Tuttavia, concentrazioni pericolose potrebbero essere rilasciate da materiali non idonei. Alcuni Paesi hanno istituito programmi per certificare i prodotti e i materiali utilizzati nei sistemi di distribuzione dell’acqua potabile.

Prodotti chimici per il trattamento delle acque

Il trattamento delle acque è utilizzato in alcuni edifici sia per migliorare l’acqua non trattata sia per integrare il trattamento applicato dal fornitore di acqua potabile. Esso può essere utilizzato anche per produrre acqua di qualità più elevata richiesta per scopi speciali (ad esempio, dialisi renale o processi di fabbricazione). I comuni processi di trattamento comprendono filtrazione, disinfezione e addolcimento. Possono rappresentare un rischio sia sostanze chimiche per il trattamento delle acque, come disinfettanti e coagulanti, sia quelle usate per mantenere la funzionalità dei processi di trattamento, come agenti di pulizia dei filtri a membrana.

L’Allegato 2 fornisce una sintesi dei pericoli microbiologici e chimici che possono rappresentare un rischio per l’acqua negli edifici, compresi potenziali esiti infettivi o di esposizione, nonché fonti di esposizione e metodi di identificazione.

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4.6. Eventi pericolosi

4.6.1. Distribuzione di acqua contaminata o discontinua

La qualità o la quantità di acqua fornita ad un edificio può essere compromessa sia a causa di una distribuzione discontinua, sia di acqua contaminata o di cattive condizioni del sistema di distribuzione.

L’amministratore dell’edificio dovrebbe essere in contatto con l’azienda che fornisce l’acqua per riconsiderare la storia dei servizi e delle forniture precedenti. Tale revisione dovrebbe prendere in considerazione qualità (inclusi gli eventi di contaminazione) e quantità (volume, affidabilità, frequenza e durata delle interruzioni) della fornitura. La presenza di depositi tamponi e fonti alternative di acqua influenzano l’impatto delle interruzioni delle forniture esterne.

Nei casi in cui le informazioni sulla qualità delle acque sono inadeguate, l’amministratore dell’edificio potrebbe considerare la necessità di effettuare un monitoraggio.

4.6.2. Ingresso della contaminazione

Fonti d’acqua

La contaminazione dei sistemi idrici di un edificio può essere causata da infiltrazioni nelle fonti di approvvigionamento esterne o da contaminazioni interne all’edificio. Maggiori informazioni sono disponibili nei testi che descrivono la protezione delle acque sotterranee (Schmoll et al., 2006) e nel LQAP (GDWQ) (WHO, 2008). L’ingresso di contaminanti microbici e chimici può essere provocato da una serie di eventi pericolosi, nonché dalla contaminazione delle fonti idriche da rifiuti umani e animali, da sversamenti industriali e dagli scarichi, da trattamento e stoccaggio inadeguato, rotture accidentali di tubi e collegamenti trasversali. I servizi idrici dovrebbero elaborare piani di comunicazione ai proprietari e agli amministratori in caso di incidenti che possono ridurre la sicurezza dell’acqua consegnata agli edifici. I proprietari degli edifici devono garantire che siano stabilite procedure adeguate per la ricezione delle notifiche e risposte conformi all’evento.

Sistemi idrici negli edifici

Possibili eventi che portano all’ingresso di contaminanti possono essere evitati con una revisione sistematica dei componenti del sistema, adottando un approccio preventivo. La presenza di ingegneri idraulici, insieme con microbiologi dell’acqua, è importante per l’identificazione del pericolo. Qualsiasi rottura o interruzione dell’integrità dei sistemi di distribuzione di acqua potabile può portare alla penetrazione di una contaminazione microbica. La probabilità di eventi di contaminazione è maggiore dove l’acqua potabile e la rete delle acque di scarico sono installate nelle immediate vicinanze.

La Scheda 4.5 fornisce un caso studio sulla qualità delle acque nelle strutture sanitarie in zone rurali.

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