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– DESCRIZIONE DEI SERVIZI E PRESTAZIONI RICHIESTE

Nel documento QC82A4R14.pdf 1/51. Prot. n del (pagine 31-36)

ART 5 - FINALITA' ED OBIETTIVI

1. I servizi educativi per la prima infanzia devono ottemperare alle caratteristiche, finalità e obiettivi previste dalla L.R .Emilia Romagna 1/2000 e ss. mm. e ii. nonché alle linee guida del regolamento dei Servizi Educativi per la Prima Infanzia approvato con D.C. N.

35 del 12/04/2007 e soddisfare i requisiti organizzativi definiti dalla Direttiva Regionale 85 /2012 e ss.mm. e ii. .

SEZIONE I – GESTIONE NIDO D’INFANZIA S. AGOSTINO

ART 6- ORGANIZZAZIONE E SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO

1. La capacità ricettiva del Nido S. Agostino può raggiungere il numero massimo di 50 bambini. La composizione delle tre sezioni è determinata entro il mese di luglio di ciascun anno dall’ Amministrazione Comunale.

2. E’ necessario che l’appaltatore impieghi un numero di educatori di Nido d’infanzia per l’ordinario servizio nonché un numero di addetti ai servizi generali conforme ai parametri di cui al punto 2.8.b della Direttiva RER n. 85/2012.

3. Il personale addetto ai servizi generali è tenuto inoltre a collaborare col personale comunale addetto alla cucina per le attività di preparazione merende , nonchè riordino e lavaggio stoviglie nella fascia oraria 13.00 – 16.00 (dopo il pranzo e la merenda).

4. Presso il nido d’infanzia S. Agostino l’appaltatore è tenuto a fornire la presenza del personale una settimana prima dell’inizio del servizio di Nido per l’allestimento degli spazi e l’organizzazione del servizio per il nuovo anno scolastico. In questo periodo il personale educatore ed addetto ai servizi generali ed il coordinatore pedagogico di cui al successivo art. 18 dovranno garantire, secondo le rispettive funzioni, tutte le attività di pre -avvio che dovranno essere espressamente previste nel Progetto pedagogico e organizzativo del servizio.

5. Il canone mensile di cui al precedente art 3 è comprensivo anche di dette prestazioni;

6. Per omogeneità tra i Nidi d’infanzia comunali, l’attività degli educatori deve essere impostata con un monte ore annuo di attività non frontale coi bambini pari ad almeno n.

130 ore ad anno scolastico per ciascun educatore.

7. Il personale addetto ai servizi generali svolge attività (dal lunedì al venerdì) di riordino degli ambienti e dei materiali, contestualmente collaborando con il personale educatore alla manutenzione e preparazione dei materiali didattici e al buon funzionamento delle attività del servizio (art. 30 comma 2 della Legge 1/2000 e ss.mm. e ii.).

8. Detto personale deve essere organizzato in modo tale da garantire costantemente la presenza di un’ unità per sezione e la compresenza, in particolare, nella fascia oraria giornaliera del pranzo coadiuvando il personale educatore nella somministrazione del pasto; deve garantire altresì la piena collaborazione col personale educativo per tutte le situazioni di cura del bambino.

9. Indicativamente dalle 15,30 alle 18,30 sono svolte le pulizie quotidiane complessive degli ambienti del nido d’infanzia.

10. resta a carico della ditta appaltatrice l’eventuale fruizione del pasto da parte del proprio personale educatore e dei servizi generali impiegati nel servizio.

ART 7 – PROGETTO PEDAGOGICO - ORGANIZZATIVO

1. Il progetto pedagogico - organizzativo proposto dalla ditta appaltatrice, è predisposto in conformità ai contenuti delle “Linee guida per la predisposizione del progetto pedagogico e della metodologia di valutazione dei servizi educativi per la prima infanzia” (D.G.R.N.

1089/2012) e con i principi di cui all’ ALLEGATO 4 “Progetto pedagogico ed indicazione degli strumenti progettuali” e deve in particolare essere esauriente circa i punti essenziali di seguito specificati:

1 Descrizione dei valori ed orientamenti che definiscono l'identità pedagogica dei servizi in coerenza con la legge regionale n. 1/2000 e ss.mm.ii;

2 Descrizione delle intenzioni educative del servizio calibrate in relazione ai bisogni educativi, sociali e culturali dei bambini e delle famiglie legate al concreto contesto di vita e volte ad assicurare ai bambini e alle bambine il diritto all'educazione nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze.

3 Criteri e modalità di organizzazione del contesto educativo: spazi, tempi

4 Criteri e modalità di relazione e partecipazione delle famiglie e del rapporto con il territorio. E' necessario prevedere forme di confronto e condivisione con le famiglie e con le altre agenzie presenti sul territorio tenendo conto anche di quanto indicato dal Regolamento dei Servizi educativi per la prima infanzia approvato con D.C. n.35 del 12.04.2007:

a. gli obiettivi e le strategie relative alla partecipazione e alle modalità di rapporto con le famiglie, in un'ottica di promozione, sostegno e affiancamento della genitorialità. In particolare occorre definire le modalità di comunicazione, di informazione e di confronto, individuali e di gruppo, oltre che precisare gli organismi e le forme di partecipazione adottate;

b. le modalità con cui si realizza il raccordo con la rete dei servizi e delle istituzioni del territorio, tenendo conto della più ampia programmazione dei servizi in esso presenti.

5 Criteri e modalità riferite ai progetti di continuità educativa che riguardano il passaggio alle scuole d’infanzia del territorio;

6 Criteri e modalità di funzionamento del gruppo di lavoro: definizione degli strumenti progettuali con particolare riferimento all’osservazione dei bambini e alla documentazione precisandone tempi e metodologie.

7 Risorse del gruppo di lavoro educativo: formazione ed aggiornamento (tempi e modalità di realizzazione), continuità con le altre istituzioni educative presenti sul territorio, coordinamento pedagogico;

8 Valutazione: definizione di modalità, tempi e strumenti di valutazione dei processi educativi in accordo con le linee guida regionali.

9 Presentazione dell’organizzazione generale del servizio, precisando in particolare, la dotazione organica, l’orario di lavoro del personale educativo ed addetto ai servizi generali ( ruoli, attività, turni, monte ore ecc);

ART 8 - AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO ED ACCREDITAMENTO

1. Fatto salvo quanto specificatamente indicato nei precedenti articoli, nel complesso, la gestione dei servizi da parte della ditta appaltatrice dovrà svolgersi nel totale rispetto di tutte le disposizioni normative e regolamentari vigenti, con particolare riferimento a quanto disposto dalla L.R. 1/2000 e ss.mm. e ii., dalla Direttiva Regionale approvata dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 85/2012 dal Regolamento dei servizi educativi per la prima infanzia approvato con D.C. n.35 del 12.04.2007.

2. Dovranno, in particolare, essere osservate dalla ditta tutte le prescrizioni previste dalle normative sopra citate utili al possesso dei requisiti previsti per l'autorizzazione al funzionamento ed all'accreditamento dei nidi d'infanzia (L.R. n. 1/2000, artt. 16-19), per quanto di competenza.

3. La ditta dovrà presentare al Servizio Istruzione del Comune la domanda di autorizzazione al funzionamento dei servizi di nido d’infanzia, ai sensi della L.R. 1/2000 e ss.mm.e ii. e della Direttiva 85/2012, per i requisiti di propria pertinenza, collaborando attivamente con il personale comunale a ciò preposto.

nell'arco di vigenza contrattuale, la ditta è tenuta, per quanto di propria competenza, ad ogni adempimento necessario all'adeguamento alle nuove disposizioni.

ART 9 - LOCALI ED ARREDI

1. Per lo svolgimento dei servizi di cui al precedente art. 6, l’Amministrazione comunale si impegna alla consegna della struttura di proprietà del Comune di Sassuolo in concessione alla società partecipata dal Comune (SGP srl) , da considerare idonea allo svolgimento del servizio, mediante la sottoscrizione di apposito verbale di consegna, redatto in fase di stipulazione del contratto, previo contraddittorio.

2. Col termine struttura di cui al precedente comma si intendono i locali e gli spazi esterni del Nido d’infanzia S. Agostino siti in Sassuolo, V.le Udine ( ALLEGATO1 a) Planimetria dei Locali e dell’area esterna del Nido S. Agostino” ) di proprietà dell’Amministrazione comunale in concessione a S.G.P srl, dotati di arredi e i materiali, di cui all’ ALLEGATO 3

“Elenco arredi e materiali”

3. I locali, gli arredi e le attrezzature vengono consegnate all’appaltatore nello stato di fatto e di diritto descritti nel verbale di cui al precedente comma 1; alla scadenza del contratto, o in caso di risoluzione, vengono riconsegnati nell’identico stato, salvo il normale deterioramento legato all’uso e alla vetustà.

4. La Ditta si impegna a mantenere in piena efficienza e funzionamento e ad usare correttamente e con diligenza le installazioni, gli impianti , le attrezzature e gli arredi che costituiscono la dotazione data in uso dal Comune di Sassuolo, provvedendo alle manutenzioni di ripristino della funzionalità per l’usura derivante dal normale utilizzo;

5. La Ditta è ritenuta responsabile per la custodia dei locali ed attrezzature in uso nelle strutture; per le attrezzature di sua proprietà garantisce la rispondenza alla normativa vigente.

6. L’appaltatore, su tutte le attrezzature di sua proprietà utilizzate all’interno dei locali assegnati, deve applicare le Targhette indicanti il nominativo o il contrassegno dell’impresa stessa.

7. L’appaltatore deve assicurare l’applicazione delle norme relative all’igiene e alla prevenzione degli infortuni , nonché dei consigli igienico-sanitari impartiti dall’Azienda USL, dotando il personale degli indumenti appositi e di tutti i dispositivi di sicurezza previsti dal D.lgs. 81/2008 e ss.mm.e.ii atti a garantire la massima sicurezza in relazione ai servizi svolti.

8. L’azienda appaltatrice si impegna, nel corso del contratto, all’acquisto delle attrezzature e degli arredi in caso di guasto, in sostituzione di quelle consegnate.

9. In particolare, qualora sia necessario provvedere alla sostituzione di attrezzature ed arredi, la ditta dovrà provvedere mediante l’acquisto di un bene analogo per caratteristiche e funzionalità; a tal fine la ditta deve segnalare preventivamente l’articolo che intende acquistare all’Amministrazione comunale, che tassativamente dovrà fornire il proprio assenso per iscritto.

10. Al termine del contratto, detti beni restano di proprietà comunale.

11. Compete, in particolare, alla Ditta, la custodia e la manutenzione ordinaria dei locali e degli spazi esterni (sfalci periodici, pulizia , potatura piante…) incluse le attrezzature ludiche ivi presenti secondo quanto previsto al successivo art. 10 e nel rispetto delle normative in vigore, mentre restano in carico all’Amministrazione comunale gli interventi di manutenzione straordinaria tramite la propria società partecipata (SGP srl);

12. I locali, gli impianti e le attrezzature dovranno essere accessibili in qualunque momento ai rappresentanti della Amministrazione per l’opportuna sorveglianza e per i controlli del caso, nonché a personale incaricato dal Comune per l’esecuzione di interventi di qualsiasi natura richiesti dalla Amministrazione comunale.

13. La Ditta non potrà opporsi ai lavori di modifica, ampliamento o miglioria che il Comune intendesse effettuare a proprie spese. Il Comune si impegna a comunicare alla Ditta , gli interventi che intende realizzare, e i tempi necessari.

14. La Ditta non potrà pretendere indennizzo alcuno per l’eventuale limitazione o temporanea sospensione dell’attività in dipendenza dell’esecuzione dei lavori medesimi. I tempi e le modalità di intervento dovranno essere concordati con la Ditta.

15. Al termine dell’appalto, la ditta appaltatrice è tenuta a redigere e a fornire all’Amministrazione comunale un verbale di riconsegna, steso in contraddittorio con l’Amministrazione, di tutte le attrezzature , dei materiali e degli arredi esistenti presso il Nido S. Agostino,indicando lo stato di conservazione degli arredi e quello di funzionamento di ogni apparecchiatura.

16. Il gestore è ritenuto responsabile per i danni arrecati alle strutture e agli impianti dovuti ad imperizia, negligenza o incuria.

17. La quantificazione di tali danni sarà effettuata dall’Amministrazione Comunale, in contraddittorio con la Ditta, ed addebitata alla Ditta stessa.

18. La rivalsa da parte della Amministrazione per il pagamento di detta somma potrà essere effettuata sul deposito cauzionale di cui al successivo art. 31.

ART 10 MANUTENZIONE ORDINARIA DEI LOCALI, DEGLI IMPIANTI, DELLE APPARECCHIATURE E DEGLI SPAZI ESTERNI

1. L’appaltatore dovrà garantire la manutenzione ordinaria sia interna che esterna dell’edificio, ed in particolare, solo a titolo esemplificativo:

Struttura: 

manutenzione e sostituzione delle serrature, il rifacimento delle chiavi, sostituzione e riparazione rubinetteria, il servizio di disinfezione in genere,la sostituzione dei vetri infranti e altre parti della struttura eventualmente danneggiati, la tinteggiatura dei locali quando necessaria ecc...

Impianti e apparecchiature

 manutenzione ordinaria degli impianti (elettrico ed idrico), delle apparecchiature elettriche (con esclusione delle attrezzature di cucina), citofoniche, dei comandi apri porta, di illuminazione, (pulizia, verifica e serraggio connessioni e collegamenti, test di prova apparecchiature, sostituzione spie luminose, fusibili ecc.), di rilevazione incendi, estintori, scaldabagni ecc..

Altro: 

manutenzione dei giochi di proprietà comunale, sgombero della neve, vuotatura e ripulitura dei pozzetti e fosse biologiche, derattizzazione...

Area esterna

Sfalcio erba (almeno 6 interventi l’anno), asportazione foglie dai tappeti erbosi (almeno 2 interventi l’anno), potatura arbusti , cespugli, siepi, alberature (almeno una volta l’anno), pulizia, manutenzione ordinaria dei giochi.

2. L’appaltatore dovrà comunicare al Comune di Sassuolo, ai fini di ottenerne il nullaosta, gli eventuali interventi da effettuare per la manutenzione dell’area esterna, dell’immobile, impianti compresi, e degli arredi.

3. Le manutenzioni devono essere svolte secondo i criteri della regola d’arte, con conservazione della relativa documentazione e nel rispetto della normativa vigente in materia.

4. L’amministrazione rimborserà le spese sostenute ed autorizzate fino all’importo massimo di € 7.000,00 (IVA inclusa), non soggetto a ribasso che saranno fatturate separatamente e previa presentazione di idonea documentazione giustificativa.

Nel documento QC82A4R14.pdf 1/51. Prot. n del (pagine 31-36)

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