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Il Canale dei Cuori è un importante corso di bonifica che attraversa trasversalmente il territorio sud del Bacino Scolante (Figura 24). Esso drena, unitamente alla fossa Monselesana che riceve nei pressi di Agna, un’ampia superficie di territorio raccogliendo lungo il percorso, attraverso idrovore, il contributo di undici bacini prevalentemente di tipo agrario. Il canale è tributario dell’idrovora di Ca’ Bianca dalla quale le acque vengono immesse nella Botte delle Trezze e quindi in Laguna di Venezia.

Il corso d’acqua Altipiano Paltana è invece un canale di bonifica che solca trasversalmente l’area meridionale del Bacino Scolante. Esso origina dall’unione di numerosi piccoli scoli che drenano la porzione Sud-Est del territorio dei Colli Euganei e procede verso il mare attraversando i comuni di Cartura, Terrassa, Pontelongo, Correzzola e Codevigo. Dopo un percorso di circa 30 km, viene rinominato Canal Morto e poco dopo riceve i canali Barbegara, Rebosola e San Silvestro attraverso lo scarico Generale. Quindi scarica in Laguna attraverso la Botte delle Trezze.

Per descrivere il bacino di questi canali si hanno a disposizione 5 punti di campionamento periodico gestiti da A.R.P.A.V., come indicato in Tabella 15:

Tab. 15 Stazioni di campionamento individuate sul Canale dei Cuori e Morto.

Codice stazione Tipologia stazione 486 Secondaria 487 Secondaria 493 Sottobacino 482 Sottobacino

492 foce

Come di consueto non si sono considerati gli andamenti per i metalli che presentano valori sempre al di sotto del limite di rilevabilità dichiarato; in particolare per questo bacino si tratta di Sb, Be, Se, Ag, Cd, Ag, Hg e Fe.

Analisi ambientale dei dati

I risultati dell’analisi statistico descrittiva dei dati sperimentali è riportata nelle tabelle di Appendice II.

Commento sulle concentrazioni di inquinanti e confronto con dati bibliografici

Ancora una volta la concentrazione totale dei metalli disciolti del fiume in esame trova riscontro con l’ordine di crescita delle concentrazioni delle specie metalliche labili proposta da Dragun e al. nel 2008, tranne, ancora una volta, che per la concentrazione del manganese solubile che risulta essere sensibilmente più bassa in media, e per la concentrazione del nichel che risulta essere invece più alta, ovvero:

Mn = Co < Pb < Cr < V < Cu < Al = Mo < Ni < As < Zn

Confrontando le medie delle concentrazioni determinate sul disciolto si evince che tale asta risulta praticamente incontaminata per la concentrazione di cobalto; la concentrazione di Mn in soluzione è invece paragonabile a quella del fiume Sava (Appendice III), mentre quella del Cu è confrontabile con quella del fiume Senna classificato come contaminato (Appendice III). Anche la concentrazione di Cr disciolto risulta essere più elevata di quella presente nei corsi d’acqua

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incontaminati, così come quella del Ni, più elevata di tutte quelle indicate nell’Appendice III. La concentrazione di piombo solubile è più alta di quella attribuita a corsi d’acqua incontaminati nelle tabelle di Appendice III, ma comunque più bassa di quella indicante i fiumi contaminati. Per concludere, la concentrazione di zinco in soluzione è più alta di quella identificante corsi d’acqua incontaminati, ma comunque più bassa di quella rilevata per il fiume Vistula in Polonia e per il lago Kanyaboli in Kenya.

Valutazione del Kd dell’asta Canale dei Cuori e Morto

Come di consueto si riporta la scala dei Kd (metal partioning) ordinati dal più elevato al più basso:

Mn > Al > Fe > Pb > Zn > Co > Cr > V > As > Cu > Ni

Si può notare come il valore di tale coefficiente risulti ovviamente più elevato per gli elementi “conservativi” costitutivi del particellato fine (Mn, Al e Fe), tipicamente presenti nei fiumi che fanno parte del bacino scolante; anche per questa asta, così come per lo scolo Fiumicello-Fiumazzo ed il fiume Lusore rileviamo un Kd più elevato per il manganese rispetto a quello dell’alluminio. La scala dei Kd ben si sposa con quanto riportato in letteratura (Valenta e al. 1986, Baeyens e al. 1998).

Kd Al Kd As Kd Co Kd Cr Kd Mn Kd Ni Kd Pb Kd Cu Kd V Kd Zn SSM Kd Fe Kd Al 1,0 Kd As 0,0 1,0 Kd Co 0,0 0,5 1,0 Kd Cr -0,3 0,0 0,4 1,0 Kd Mn -0,1 0,2 0,6 0,4 1,0 Kd Ni 0,1 0,2 0,1 -0,1 0,0 1,0 Kd Pb 0,0 0,2 0,4 0,1 0,2 0,5 1,0 Kd Cu -0,1 0,0 0,2 0,0 -0,1 -0,2 0,2 1,0 Kd V -0,1 0,0 0,2 0,3 0,3 0,1 0,3 0,1 1,0 Kd Zn 0,3 0,1 0,1 0,1 0,3 0,1 0,1 0,3 -0,1 1,0 SSM -0,2 0,1 0,4 0,4 0,1 0,0 0,4 0,3 0,2 -0,2 1,0 0,2 Kd Fe -0,1 0,2 0,3 0,5 0,5 0,1 0,6 -0,1 0,4 0,1 0,2 1,0 Correlazione significativa (p<0.05) evidenziata in rosso.

Fig. 25, Matrice di correlazione dei coefficienti di ripartizione.

Va precisato che tale asta è l’unica per la quale è stato calcolato il coefficiente di ripartizione per il cobalto. Nonostante i pochi dati a disposizione si è ritenuto opportuno infatti, almeno per un’asta, effettuarne il calcolo; tale coefficiente mostra come il cobalto sia preferenzialmente legato al particellato e quindi sia estremamente bassa la sua presenza in soluzione, tanto che l’asta si può considerarne incontaminata. Tale tendenza è confermata dalla buona correlazione del suo coefficiente di ripartizione con quello del manganese e la relazione positiva con i solidi sospesi (Figura 25); tutto ciò è confermato da dati presenti in letteratura (Nguyen e al.2005). Il fatto inoltre che, anche il coefficiente di ripartizione dell’arsenico sia legato a quello del cobalto suggerisce che quest’ultimo presenti modalità analoghe al metalloide nella sua ripartizione tra disciolto e totale (Balkis e al. 2009).

Ponendo poi l’attenzione sui coefficienti che fanno capo ai componenti conservativi ed al piombo è inevitabile vedere tra loro buona correlazione (Figura 25), nota la tendenza, da letteratura, del piombo ad essere coinvolto in fenomeni di “binding” con gli ossidi di tali elementi (Perin e al. 1997, Balkis e al. 2010).

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Il cromo e il nichel, nonostante presentino bassi coefficienti di ripartizione che suggeriscono quindi la loro predominante presenza in forma disciolta (come riportato in letteratura da Nguyen e al., 2005), mostrano buona correlazione con elementi tendenzialmente particellati (piombo e ferro) (Figura 25). È forse possibile che, la minima parte di questi metalli che partecipa a fenomeni di binding, lo faccia con lo stesso meccanismo che coinvolge inquinanti che sono maggiormente protagonisti di questo fenomeno.

Valutazione delle correlazioni sulle concentrazioni

Correlazione per gli inquinanti solubili

Al sol As sol Cr sol Mn sol Mo sol Ni sol Pb sol Cu sol V sol SSM Zn sol

Al sol 1,0 As sol 0,0 1,0 Cr sol 0,1 0,4 1,0 Mn sol 0,1 0,0 -0,1 1,0 Mo sol 0,4 0,2 0,3 0,1 1,0 Ni sol 0,4 0,1 0,5 0,0 0,6 1,0 Pb sol 0,2 0,2 0,1 -0,1 0,0 0,1 1,0 Cu sol 0,4 -0,3 0,0 0,1 0,1 0,4 0,2 1,0 V sol 0,1 0,0 -0,1 -0,2 -0,1 0,0 0,0 0,1 1,0 SSM 0,3 0,2 -0,2 -0,1 0,0 -0,3 0,1 0,2 0,2 1,0 Zn sol 0,3 -0,2 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,4 0,2 0,2 1,0 Correlazione significativa (p<0.05) evidenziata in rosso.

Fig. 26 Matrice di correlazione degli inquinanti in soluzione.