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già direttore del centro ceFalee e direttore scientiFico dell’irccs Fondazione Mondino

morbida (Nino Legnante, Marco Francesconi, Piergiorgio Cerutti, Alberto Proiet-ti Cecchini, Annapia Verri); la Neuroendocrinologia (Emilia MarProiet-tignoni, Alfredo Costa, Rossella E. Nappi); la Neurofarmacologia Clinica/Clinical Drugs Trials (Emilio Perucca, Cinzia Fattore); la Neurochimica Funzionale (Fabio Blandini, Vittoria Rizzo, Cristina Tassorelli, Rosaria Greco); la Neuroimmunologia Clinica e la Neuroinfettivologia (Diego Franciotta, Enrico Marchioni, Rosita Trotti, Elisa-betta Zardini); la Neurogenetica (Orsetta Zuffardi, Filippo Maria Santorelli, Ga-etano Grieco, Armando Genazzani); la Neuroepidemiologia/Bio Statistica (Anto-nietta Citterio, Massimo Musicco, Silvano Cristina, Emanuela Gerosa); le Cefalee dell’Età Evolutiva (Giovanni Lanzi, Aldo Cernibori, Umberto Balottin, Cristiano Termine, Fausta Piazza) e la Neuroftalmologia (Umberto Manfredini, Fernando Trimarchi, Elisa Fazzi); l’Otoneurologia (Eugenio Mira, Domenico Fresa, Mau-rizio Versino, Silvia Colnaghi); i Disordini Cervico Mandibolari (Enzo Denaro, Vittorio Collesano, Carlo De Rysky, Marzia Segù); la Medicina Legale (Renato Garibaldi, Fabio Buzzi, Francesco Maria Avato, Massimo Terziani); la Formazio-ne/Informazione/Archivio (Silvia Molinari, Silvana Bosoni, Gianfranca Lovicu).

Da queste strutture nacquero negli anni Ottanta-Novanta i Centri e Laboratori cosiddetti ‘eccellenti’ dell’Istituto Mondino, considerato nel 2020 tra i migliori Istituti Neurologici monotematici a livello internazionale (categoria "Top Spe-cialized" nell'elenco dei "World's Best Hospitals" 2020, N.d.A.).

Dobbiamo fare una considerazione: fu partendo dagli studi sul “materiale uma-no di scarto neuropsichiatrico” dei primi 300, poi 1000, pazienti da me perso-nalmente visitati nei primi anni del Centro Cefalee che siamo oggi arrivati alla creazione del Centro integrato Mondino-Università di Pavia (Headache Science Center) coordinato dal 2017 dalla prof.ssa Cristina Tassorelli, attuale direttrice della Clinica Neurologica dell’Istituto, nonché prossimo Presidente della Società Internazionale delle Cefalee (International Headache Society, IHS), quattro de-cenni dopo Federigo Sicuteri, terza donna dopo l’inglese Marcia Wilkinson e la francese Marie Germaine Bousser, ‘quinta generazione’ degli Headache Center Kids del Mondino di via Palestro 3!

2. L’approccio multidisciplinare nella ricerca sulle cefalee si è combinato con molteplici col-laborazioni nazionali e internazionali. Facendo un bilancio delle tante esperienze di collabo-razione e scambio quali sono oggi i momenti che giudica di ‘svolta’ per la storia del Centro?

Le ‘pietre d'angolo’ o ‘turning points’ del Centro Cefalee che misero in connessio-ne le Neuroscienze con l’ambito Salute e Società dei primi decenni sono moltepli-ci. Seguendo un’ideale linea del tempo citerei queste date fondamentali:

1973/74 - Nascita a Firenze della SISC (Società Italiana per lo Studio delle Cefalee);

1977 - Nascita del mio filone originale di ricerca cronobiologica delle cefalee pe-riodiche (“menstrual migraine” e“pre-menstrual syndrome”, cefalea a grappolo, cefalea da weekend);

1979 - Organizzazione del IV Congresso SISC a Pavia con Faustino Savoldi. I primi tre erano sempre stati organizzati a Firenze da Federigo Sicuteri, mentre il successivo fu fatto da me e Alessandro Agnoli a Roma;

1980/1984/1986 - Partecipazione ai convegni internazionali a Firenze e Roma

“Migraine versus TIA” e, ancora a Roma, “Migraine and Epilepsia”;

1981-1983 - Collaborazione con Ottar Sjaastad e la Scandinavian Headache So-ciety (Norvegia-Finlandia);

1981/1983/1985 - (Milano e Pavia) il mio “Manuale delle Cefalee” inizia a prende-re vita; sarà poi pubblicato nel 1985 in lingua inglese a Londra e Parigi22;

1982 - Nascita della IHS (International Headache Society) a Londra;

1983 - Pubblicazione del nostro primo articolo scientifico internazionale dedica-to al test alla reserpina/prolattina sulla rivista Headache;

1983 - Organizzazione con Ottar Sjaastad, Alessandro Agnoli e Giorgio Bono del-la Conferenza Internazionale a Capri “Chronobiological Corredel-lates of Headache”

(Atti pubblicati su Cephalalgia 3, Suppl. 1 dello stesso anno);

1988 - Nascita dell'UCADH (University Center/Consortium for Adaptive Disor-ders and Head pain);

22 Ottar Sjaastad e Marcia Wilkinson, i primi due Editor-in-Chief di Cephalalgia, riconoscono che il professor Nappi ha per primo introdotto nella letteratura internazionale il termine “Chronic Daily Headache/Cefalea Cronica Quotidiana” e la Classificazio-ne Cronobiologica delle Cefalee. Una nuova edizioClassificazio-ne del Manuale è apparsa a cura della Elsevier come "Libro del Centenario 2005" della Masson, su suggerimento di Umberto Veronesi e del Corriere della Sera.

1988-2003 - Partecipazione al gruppo di lavoro coordinato da Jes Olesen per la I e II edizione della International Headache Classification (Cephalalgia 1988-2003);

1989-2016 - Mia nomina a Direttore Scientifico dell’IRCCS Mondino;

1989/1990 - Riconquista del territorio di Platì (RC) da parte del Ministro dell'In-terno (Virginio Rognoni, pavese d’adozione) e della Salute (Francesco De Lo-renzo): il 30 gennaio 1990 vi fu la liberazione di Cesare Casella, giovane pavese rimasto sotto sequestro in Aspromonte in Calabria per 743 giorni, con sua madre che si incatenò e per questo fu chiamata 'Mamma Coraggio'. Nell’agosto 1989 vi fu un Congresso Internazionale di Neurocardiologia organizzato da me e Italo Richichi itinerante tra Palmi Calabro, la Piana e la Presila;

1990 - Organizzazione a Pavia del I “Ottorino Rossi Award” conferito a Vittorio Erspamer, scopritore della serotonina alla fine degli anni ’30 del secolo scorso nei laboratori dell’Università di Pavia situati a Palazzo Botta, e del Congresso

“The body, the brain, the people”;

1991/1992 - Nascita della EHF (European Headache Federation) tra Venezia e Brema.

A Liegi fui eletto Presidente nel 1994, incarico che mantenni fino al 1996;

1992 - Nascita del CBIM (Consorzio di Bioingegneria Informatica Medica) a Pa-via e della Rete di Neuroscienze (CISN, in Piazza Mincio a Roma) con Luigi Frati della Sapienza (IRCCS Neuromed dei Patriciello in Molise), Giorgio Bernardi e Carlo Caltagirone dell’Università di Tor Vergata (IRCCS Santa Lucia di Luigi Amadio a Roma);

1998-2009 - Chiamata a Roma come Professore Ordinario di Neurologia al Poli-clinico Umberto I - Università Roma ‘La Sapienza’;

1999 - Nascita di Alleanza Cefalalgici, Fondazione CIRNA Onlus, con la collaborazio-ne di Lara Merighi, paziente di Ferrara, di mio figlio Roberto (il mio ‘aiuto informa-tico’ personale) e di due miei allievi romani (Paolo Rossi e Cherubino Di Lorenzo);

2003 - Organizzazione dell’XI International Headache Congress a Roma. In quest’oc-casione nacque l’Accademia Romana del Mal di Testa con la Mostra “Artemicra-nia” di Giorgio De Chirico alla presenza di Rita Levi Montalcini, della sorella Paola, pittrice, e del Senatore Giulio Andreotti, fra i miei pazienti più conosciuti;

2011 - Editor con Michael Moskowitz di Headache, volume 97, titolo “Handbook of Clinical Neurology”, in collaborazione con Giorgio Sandrini (Pavia) e Maria Gabriella Buzzi (Roma)23.

3. I cinquant’anni del Centro Cefalee segnano un grande traguardo nella storia dell’I-stituto che, come già ricordato, è oggi un punto di riferimento nazionale per lo studio, la diagnosi e il trattamento delle cefalee. Cosa significa per un medico e ricercatore affrontare una patologia così complessa e per certi versi ancora misteriosa con un forte impatto sociale?

Nel 1981 feci leggere a un collega senior, per sentire il suo parere, il manoscritto del mio manuale “Sistema Diagnostico e Criteri di Classificazione delle Cefalee”, preparato 10 anni prima della ‘Classificazione e Criteri Diagnostici delle Cefalee’

a cura del Comitato ‘Headache Classification’ dell’IHS, oggi universalmente ac-cettata. A commento, tra l’ironico e il sarcastico, il collega mi disse che secondo lui esistevano soltanto tre tipi di mal di testa: quello delle ‘Donne mal maritate’, quello delle ‘Donne emigrate dal Sud’ (magari con l’aggiunta di qualche donna veneta dopo l’alluvione del Polesine nel 1951) e la ‘Sindrome valtellinese’ che col-pisce i maschi ipocondriaci delle Valli (che per tradizione sono venuti da sempre a curarsi al manicomio del Mondino!). Questo ricordo penso spieghi bene quan-ta strada è squan-taquan-ta fatquan-ta in questo cinquantennio e quante difficoltà, e pregiudizi, abbiamo dovuto affrontare…

Il prof. Giuseppe Nappi durante la cerimonia per il conferimento del XXVIII

“Ottorino Rossi Award” nel 2017.

Pavia, 21 novembre 2017, Aula Magna dell’Università degli Studi di Pavia.

23 Edizioni precedenti 1968 e 1985.

Negli anni Ottanta vi fu una rapida evoluzione nelle ricerche scientifiche sulla cefalea primaria che portarono alla creazione di reti e strumenti di lavoro con un impatto notevole sullo studio, la diagnosi e il trattamento della malattia.

Nel 1982 fu istituita a Londra la International Headache Society (IHS) che nel 1985 creò un comitato ad hoc con il compito di elaborare un sistema di classifi-cazione e diagnosi delle cefalee che fosse il più completo possibile. Del comita-to, coordinato dal danese Jes Olesen24, entrò a far parte – unico rappresentan-te italiano – il professor Nappi che parrappresentan-tecipò anche alla seconda edizione della classificazione pubblicata nel 2004. I lavori del comitato e dei working groups furono volti a fornire criteri specifici per la diagnosi con un sistema a livelli, uniformando la terminologia da utilizzare per rilasciare uno strumento utile in-ternazionalmente ai ricercatori così come agli specialisti e ai medici di base25. Nel 1988 comparve la prima edizione della Classificazione Internazionale delle Cefalee (ICHD-1)26 a cui fecero seguito le edizioni del 2004 (ICHD-2) e quelle del 2013 e 2018 (ICHD-3 beta e ICHD-3) che hanno coinvolto la professoressa Cristina Tassorelli come membro del comitato e coordinatrice del working group sulle cefalee attribuite ad infezione27. La collaborazione tra specialisti di fama internazionale aveva portato, per la prima volta, all’individuazione di criteri dia-gnostici precisi basati su dati empirici o, in mancanza di letteratura, sul consen-so di esperti.

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