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l’esperienza del Centro interuniversitario di ricerca cefalee e disordini adattativi (UCADH)

24 Professore di neurologia presso l'Università di Copenhagen e fondatore del Centro Cefalee danese a Glostrup, Danimarca, è stato anche presidente della International Headache Society. Nel 2005 è stato insignito del XVI “Ottorino Rossi Award”.

25 Manzoni 1995.

26 Headache Classification Committee of the International Headache Society 1988.

27 The International Classification of Headache Disorders 2018.

In un clima internazionale volto a integrare le diverse competenze utili allo stu-dio delle cefalee, unitamente alla rapida evoluzione delle tecnologie a disposi-zione e allo sviluppo di metodi di ricerca sempre più specializzati, anche l’I-stituto Mondino si fece portavoce della necessità di mettere in rete i gruppi di lavoro non solo pavesi. Nel 1988 fu così fondato il Centro Interuniversitario di Ricerca Cefalee e Disordini Adattativi (University Centre for Headache and Adapti-ve Disorders - UCADH) che consentì di creare un solido network di collegamento tra le diverse realtà cliniche e universitarie italiane con approcci differenziati e specifici.

Il Centro Interuniversitario diretto dal professor Nappi comprese inizialmente le sezioni Pavia 1 “Neuropsicobiologia delle cefalee e dei disordini dei

comporta-Il gruppo di lavoro sulla Classificazione Internazionale delle Cefalee.

menti adattivi”, Modena 1, “Psicobiologia della vita riproduttiva” e Parma “Neu-roepidemiologia applicata”. Si aggiunsero in seguito Pavia 2 “Endocrinologia Ginecologica e Ostetrica”, Modena 2 “Neurotossicologia dell’abuso dei farmaci”

e, fino al 1997 Roma - ‘La Sapienza’ “Nuove tecnologie diagnostiche e terapeu-tiche” (dal 1992 al 1994) e Pavia 3 “Biochimica cardiovascolare”28. Negli anni Novanta fu inoltre approvata dall’Istituto Mondino la costituzione del “Centro cefalee ed emicrania del bambino e dell’adolescente”, successivamente conflu-ito nel Centro Cefalee. Il gruppo fu inizialmente guidato da Giovanni Lanzi29 che, primo in Italia, descrisse le componenti psico-affettive dell’emicrania in età evolutiva portando nuove conoscenze sui rapporti stretti tra psiche e soma nell’infanzia e nell’adolescenza nel campo di molte malattie psicosomatiche, raggiungendo in questa area una notorietà a livello internazionale. Lanzi, autore di una monografia ritenuta di riferimento su “La Cefalea Essenziale in età evo-lutiva”30, ideò e organizzò a Pavia il primo convegno internazionale sulle cefalee idiopatiche del bambino, “International Symposium on Headache Children and Adolescent” (Pavia 19-20 maggio 1988), i cui atti vennero pubblicati nel 1989 per i tipi di Excerpta Medica.

28 Alla fine degli anni Novanta si avviò un processo di riorganizzazione interna al Centro per facilitare l’adesione di nuove sezioni e atenei. Nel 2003 il Centro contava le seguenti sezioni: Neuropsicobiologia delle cefalee e disordini adattativi (Pavia 1), Psi-cobiologia della vita riproduttiva (Modena 1), Neuroepidemiologia applicata (Parma), Neurotossicologia dell’abuso di farmaci (Modena 2), Neurofarmacologia delle cefalee (Novara), Studio delle alterazioni del ritmo sonno-veglia e cefalee (Pisa 1), Neu-roendocrinologia ginecologica delle cefalee e dei disordini adattativi (Pisa 2), Cefalee primarie: neurogenetica e neurofisiologia (Roma “La Sapienza”), Cefalee sintomatiche e disordini correlati (Varese), Fisiopatologia e psicopatologia del dolore cefalico (Firenze), Cefalee: metabolismo e terapia (Ferdinando Maggioni, Padova). Nel 2005 erano attive anche le sezioni Neurologia co-gnitiva, comportamentale e dei disordini adattativi (Roma 2), Neuropsichiatria Biologica (Pavia), Neurofisiologia Clinica (Pavia), Studio e terapia della cefalea in età evolutiva (Pavia).

29 Oltre a Lanzi lavorarono per la sezione anche Umberto Balottin, Carlo Alberto Zambrino, Fausta Piazza e, più recentemente, Matteo Chiappedi.

30 Lanzi 1980.

foto in alto, da sinistra: F. Blandini, G. Sances, M. Figuerola (visiting researcher da Buenos Aires), E. Martignoni, A. Costa, Pavia, 1989.

foto in basso: Il personale del Centro Cefalee nel 1990. Seduti in prima fila: A. P. Verri, C. Pacchetti, P. Merlo, A. Cavallini, C. Tassorelli, M. Turla, E. Viotti, C. Chiesa. Al centro da sinistra: M. Neri, A. Diener, E. Martignoni, A. Cogni, F. Ramella, D. Canevari, G. Nappi, E. Sacchi, G. Sances,

G. Frazzitta, P. Bruggi, M. Merli, G. Fizzotti, G. Capone, L. Cravera. In ultima fila da sinistra: G. Micieli, P.G. Cerutti, G.C. Manzoni (Università di Parma), L. Magni, G. Sandrini, F. Antonaci, F. Blandini, R. Rustioni, S. Cairoli, A. Costa, E. Pucci.

L’UCADH sviluppò negli anni studi multimetodologici, sperimentali e clinici, nel campo dei disturbi dell’adattamento delle funzioni corporee alle variazioni ambientali esterne e/o interne. Lo studio delle cefalee primarie e delle malattie legate alla degenerazione delle vie neuronali coinvolte nella modulazione delle reazioni delle vie autonomiche e del comportamento motorio fu certamente in prima linea, come documentato dalle pubblicazioni dei gruppi afferenti.

La convenzione per l’istituzione del Centro31 prevedeva all’Art. 1 i seguenti scopi:

- promuovere e coordinare attività di ricerca, sia metodologiche che applicative, nel campo delle cefalee e disordini adattativi, in tutti i suoi risvolti, con parti-colare riferimento agli aspetti neuroendocrini, neurovegetativi, neuropsicofi-siologici;

- stimolare attività finalizzate alla formazione di ricercatori nel settore;

- favorire lo scambio di informazioni e materiale tra i ricercatori del settore, an-che nel quadro di collaborazioni con altri Istituti o Dipartimenti universitari, con organismi di ricerca nazionali e internazionali, unità operative costituite presso laboratori di ricerca di Enti pubblici e privati;

- stimolare iniziative di collaborazione interdisciplinare;

- promuovere la potenziale utenza esterna delle competenze presenti nel Cen-tro con iniziative di divulgazione scientifica, congressi, simposi, scuole e con collaborazioni, in attività di ricerca e di sviluppo.

La sezione Pavia 1 “Neuropsicologia delle cefalee e dei disordini adattivi”, diretta da Giorgio Sandrini, fu promotrice della costituzione dell’UCADH e ricoprì an-che un ruolo di coordinamento tra le diverse realtà, continuando ad affiancare il Centro per lo Studio delle Cefalee e della Circolazione encefalica di cui portò avanti le linee di ricerca. In campo neuroendocrino si registrò una crescita dovu-ta al rafforzamento della collaborazione con la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Modena diretta da Genazzani. Gli studi sul sistema oppiater-gico delle cefalee primarie divennero punto di riferimento della letteratura

in-31 Centro Interuniversitario Cefalee e Disordini Adattativi 1991, pp. 66-70.

ternazionale. La collaborazione con la sezione di Parma portò all’elaborazione di studi clinico-epidemiologici, ad esempio sulle cefalee a grappolo, ampiamente citati a livello internazionale.

Un resoconto delle attività sviluppate fino alla soglia degli anni 2000 riassunse le linee di ricerca sviluppate nella prima decade del Centro che comprendevano studi su:

- la funzione del sistema autonomico e il ruolo della sua disfunzione nei mecca-nismi fisiopatologici dell'emicrania e della cefalea a grappolo;

- il sistema antinocicettivo e il suo ruolo nella patogenesi delle cefalee primarie e di altri disturbi adattativi (ad esempio sindromi di ipereccitabilità);

- il ruolo integrativo delle interazioni autonomiche e nocicettive nel determini-smo degli attacchi di cefalea;

- il ruolo fisiopatologico dei correlati psiconeuroendocrinologici e cronobiolo-gici nella cefalea e nell'invecchiamento;

Copertina del volume “Headache and Depression:

Serotonin Pathways as a Common Clue”

a cura di G. Nappi, G. Bono, G. Sandrini, E. Martignoni, G. Micieli

(Raven Press, New York, 1991).

Copertina del volume “Pain and Reproduction”

a cura di A. R. Genazzani,

G. Nappi, F. Facchinetti, E. Martignoni (Lancs, Parthenon Pub. Group), 1988.

- il ruolo di specifici sistemi di trasmissione (catecolaminergici e neuroormona-li) nelle risposte adattative allo stress acuto e cronico;

- le possibili correlazioni tra reperti neurobiologici o elettrofisiologici e valuta-zione neuropsicologica o psicologica nei comportamenti adattativi normali e patologici;

- i modelli animali e umani per lo studio dei determinanti fisiopatologici dell'e-micrania e per testare il possibile effetto dei farmaci antiemicranici.

Si diede conto degli studi condotti che riguardarono, come riportato nel reso-conto citato di seguito per esteso:

«il ruolo fisiopatologico dei peptidi endogeni nell'emicrania e nella cefalea cronica quotidiana, il ruolo della disfunzione autonomica nella cefalea a grappolo e il ruolo dell'ossido nitrico esogeno ed endogeno negli attacchi di emicrania e cefalea a grappolo.

Sono stati applicati e sviluppati test diagnostici strumentali e biochimici, che includono algometria pressoria, pupillometria, evaporimetria, somministrazione di nitroderivati, attività oppioide come marker biologico, combinazione di monitoraggio pupillometrico o cardiovascolare con valutazione doppler transcranica, monitoraggio dei cambiamen-ti emodinamici evocacambiamen-ti da diversi cambiamen-tipi di scambiamen-timoli. Sono stacambiamen-ti sviluppacambiamen-ti modelli animali per lo studio della cefalea mediante la valutazione dell'attivazione neuronale indotta nel ratto dalla somministrazione di nitroglicerina. In campo umano, specificità e sen-sibilità del test provocativo alla nitroglicerina sono state valutate in un'ampia popola-zione di soggetti affetti da cefalea e di controllo. Parte dell'attività di ricerca nel campo dell'emicrania è stata dedicata allo studio dell'efficacia dei farmaci di profilassi e sinto-matici. Sono state sviluppate linee guida per un trattamento più mirato della cefalea di tipo tensivo. È stato studiato il possibile ruolo degli aspetti genetici nella fisiopatologia dell'emicrania con e senza aura e nelle sindromi emicraniche più rare.

Nel campo della fisiologia dello stress, sono stati studiati i cambiamenti nell'attività dei principali sistemi di stress cerebrale (asse HPA e sistema simpatoadrenomidollare) in risposta a fattori di stress in laboratorio e in relazione a età, sesso e fattori ambientali.

Studi sugli animali hanno testato l'effetto di diversi mediatori sul rilascio di CRH e AVP

dall'ipotalamo in vitro, e hanno esplorato gli effetti centrali dei nitroderivati sull'attivi-tà dei nuclei del tronco cerebrale di significato adattativo.

La sindrome premestruale è stata indagata con specifico riferimento ai suoi aspetti epidemiologici e ai correlati neuroendocrinologici.

Nel campo dei disturbi da panico sono stati valutati i correlati psicodiagnostici e gli effetti della somministrazione di sali di magnesio sui parametri neurochimici e neurofisiologici.

Diversi studi sono stati dedicati allo studio dei cambiamenti adattativi nell'invecchiamen-to fisiologico e panell'invecchiamen-tologico, con specifico riferimennell'invecchiamen-to al rappornell'invecchiamen-to tra stress e invecchiamennell'invecchiamen-to cerebrale, effetti dei farmaci sui disturbi cognitivi, valutazione della reattività cardiova-scolare durante il trattamento con terguride, efficacia clinica di deprenyl e farmaci dopa-minergici nel morbo di Parkinson.

È stata studiata la reattività vascolare a stimoli fisici e farmacologici mediante dop-plesonografia transcranica, per la valutazione del ruolo fisiopatologico dell'attivazione simpatica nello sviluppo di disordini cerebrovascolari»32.

Gli enti membri dell'UCADH nel 2003 e il logo del Centro Interuniversitario.

32 University Centre ford Adaptive Disorders and Headache 1999, pp. 18-19.

Alla fine degli anni Novanta, la sezione Pavia 1 comprendeva anche ambulatori di neurologia generale, ambulatori di ricerca riservati ai pazienti arruolati nell’am-bito di ricerche in corso e ambulatori dedicati a disturbi che richiedevano un approccio dedicato, quali la cefalea a grappolo, la cefalea mestruale, la distonia.

Come evidenziato nell’accordo di fondazione dell’UCADH, il Centro portò avan-ti negli anni in modo conavan-tinuaavan-tivo sia l’atavan-tività didatavan-tica, con corsi universitari e seminari all’interno dell’Istituto, sia l’organizzazione di congressi nazionali e in-ternazionali, sia attività di scambio incoming, outcoming e visiting per i ricercatori.

La sezione Pavia 1 fu poi convolta nell’edizione di Functional Neurology dal 1986 e, dal 1992, di Confinia Cephalalgica una rivista multidisciplinare che divenne un organo di collegamento dell’UCADH e di Alleanza Cefalalgici (AL.CE. Group – Fondazione CIRNA)33. Il carattere interdisciplinare della pubblicazione ha dato spazio nel corso degli anni a spunti di riflessione sul mondo delle cefalee anche con approcci filosofici, storici e artistici grazie al contributo di esperti del setto-re. Sulle pagine della rivista hanno trovato spazio, ad esempio, anche i racconti dei premiati al concorso letterario “Cefalee in cerca d’autore” (prima edizione del 2001) promosso da Al.Ce. Group e Fondazione CIRNA per dare ai pazienti

33 Dal 2016 è organo di collegamento tra "Fondazione CIRNA Onlus", "Centro Italiano di Ricerche Neurologiche Avanzate", "Neola-tin Network on Headache" tra i Paesi euromediterranei e le Americhe La"Neola-tine, " Headache Science Center" (dal 2017).

Nel 2003 si tenne a Roma l’XI International Headache Congress. In quest’occasione nacque l’Accademia Romana del Mal di Testa con la Mostra “Artemicrania”.

cefalalgici l’opportunità di esternare in libertà le emozioni, i pensieri, i senti-menti legati alla loro difficile condizione, spesso sottovalutata dalla società34. Il Centro pavese promosse nel 1990 l’istituzione dell’Ottorino Rossi Award, pre-mio assegnato annualmente a scienziati che hanno contribuito in modo signifi-cativo allo sviluppo delle neuroscienze pre-cliniche e cliniche35.

L’UCADH ha poi promosso il Premio biennale “Giorgio Michele Kauchtschisch-vili”, in seguito preso in carico direttamente dalla Fondazione CIRNA, destinato a giovani ricercatori che hanno promosso ricerche innovative36.

Gli inizi degli anni Novanta furono caratterizzati da un notevole fermento progettuale contraddistinto dalla volontà di creare reti sovranazionali sempre più fitte per un approccio multidisciplinare allo studio, diagnosi e trattamento delle cefalee.

Bando della II edizione del concorso letterario

“Cefalee in cerca d’autore”. X "Ottorino Rossi Award", Pavia, 27-29 giugno 1999.

34 Cfr. AA.VV. 2002.

35 Intitolato a Ottorino Rossi, successore di Casimiro Mondino, fondatore dell’Istituto, il riconoscimento annovera tra i premiati, in ordine cronologico dalla sua istituzione: Vittorio Erspamer, Paolo Pinelli, Giovanni Di Chiro, Clarence Joseph Gibbs, David Zee, Elio Lugaresi, Michel Fardeau, Salvador Moncada, Alain Berthoz, Ottar Sjaastad, John Timothy, Salvatore Di Mauro, Elio Raviola, Michael Welch, François Boller, Jes Olesen, Stanley Finger, Michael A. Moskowitz, Patricia Smith, Stephen P. Hunt, Vincenzo Bonavita, Cesare Fieschi, Giorgio Bernardi, Henry Markram, Emmanuele A. Jannini, Roberto Crea, Richard Stanislaus e Joseph Frackowiak, Pierluigi Nicotera, Gianvito Martino. Per approfondimenti sulla figura di Ottorino Rossi; crf. Mazzarello 2017, pp.

36 Primi tre vincitori del premio, dal 1992, furono Vera Osipova (Mosca), Rigmor Jensen (Copenhagen), Ivan G. Milanov (Sofia).

In questo clima si inserì anche la fondazione della European Headache Fede-ration, attualmente un’organizzazione non-profit volta a supportare le società nazionali che si occupano di cefalee con un’attenzione specifica ai paesi dell'Eu-ropa orientale. Ufficialmente costituitasi a Brema nel 1992, ebbe tra i suoi pro-motori Giuseppe Nappi, all’epoca presidente della SISC, che, insieme al collega Alessandro Agnoli, si fece portavoce della proposta di costituzione di una nuova associazione in grado di federare le diverse realtà nazionali creando ponti tra le realtà europee occidentali e orientali. Negli stessi anni, su spinta illuminata del prof. Nappi, diversi ricercatori del Centro si recarono all’estero per fellowship di ricerca, gettando così le basi per le reti e i progetti di ricerca internazionale che videro la luce nei decenni successivi.

Il primo decennio del nuovo millennio vide un notevole ampliamento delle conoscenze epidemiologiche, cliniche, fisiopatogenetiche e terapeutiche del-le cefadel-lee primarie. Molti furono i progetti di ricerca europei portati avanti dal Centro. Nel 2004 si avviò, nell’ambito del 6° Programma Quadro della

Comu-Frontespizio del volumetto stampato in occasione della IX edizione

del “Giorgio M. Kauchtschischvili Award”.

“XVI Ottorino Rossi Award Conference”, Pavia, 19 maggio 2005.

nità Europea, il progetto “Migraine genes and neurobiological pathways – Eu-rohead”, conclusosi nel 2007, che coinvolse otto Paesi europei (Paesi Bassi, Finlandia, Regno Unito, Germania, Danimarca, Belgio) oltre all’Italia (Istituto Mondino, Università di Padova, Fondazione Centro San Raffaele del Monte Ta-bor)37. Eurohead portò avanti studi genetici per indagare i meccanismi alla base dell'insorgenza del dolore e dell'aura negli attacchi di emicrania. Le conseguenze funzionali delle mutazioni genetiche furono approfondite in modelli cellulari e animali dell'emicrania e, quando possibile, tramite tecniche di elettrofisiologia e neurobiologia. Il gruppo pavese, coordinato da Nappi, gestì l’unità operativa

“Meta-analytic evaluation and dissemination of headache science” e organizzò importanti attività di disseminazione dei dati che scaturivano dalle attività di ricerca e formazione. Nel maggio 2005 si tenne a Pavia il convegno “Diagnosing headache in 2005: current tools and a glimpse of the future” che ospitò anche la sedicesima edizione del premio “Ottorino Rossi” attribuito al professor Olesen, partecipante all’unità Eurohead coordinata dal Centro.

L’anno successivo il gruppo pavese organizzò il meeting di follow-up “Final con-sensus meeting and proposal for a pan-European validation study: the basic he-adache diary” che, oltre ad aggiornare la comunità scientifica sull’avanzamento del progetto, contribuì alla creazione di una rete internazionale per la validazio-ne di un diario multilingue condiviso sulle cefalee come strumento fondamenta-le per la diagnosi e la valutazione clinica.

Tra il 2005 e il 2008 il Centro Cefalee partecipò a un altro importante progetto fi-nanziato dall’Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori, istituita nel 2005 dalla Commissione Europea per favorire l'attuazione del programma comunitario ine-rente la sanità pubblica. Il progetto denominato EUROLIGHT “HighLIGHTing the impact of headache in EUROpe”, rientrò nelle azioni della campagna globale

“Lifting the Burden”, lanciata nel 2004 dall’OMS per ridurre l’incidenza della

37 Cfr. il report del progetto disponibile all’indirizzo https://cordis.europa.eu/project/id/504837/reporting/it, ultimo accesso 21 luglio 2021.

cefalea nel mondo, e si prefisse come obiettivo una valutazione dell’impatto so-cio-economico-assistenziale delle cefalee nella popolazione generale su vasta scala. Tra i 15 paesi partecipanti (Austria, Belgio, Francia, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Regno Unito, Norvegia, Svizzera) l’Italia vide la partecipazione del Centro Cefalee dell’Istituto Mondino in collaborazione con Regione Lombardia, ASL di Pavia e Fondazione CIRNA38. Fu preparato e validato un questionario somministrato a un campione di popolazione con e senza cefalea dei Paesi partecipanti39 che portò alla realiz-zazione del primo studio scientifico europeo indipendente e basato sul contri-buto dei pazienti. L’iniziativa, in cui l’Istituto Mondino fu coinvolto non solo come partner ma anche come membro del comitato direttivo, contribuì in modo decisivo all’ampliamento dei dati disponibili sulla prevalenza della cefalea per favorire la determinazione del suo impatto a livello europeo40.

Nel gennaio 2008 fu avviato il progetto COMOESTAS “COntinuous MOnitoring of Medication Overuse Headache in Europe and Latin America development and STAndardization of an Alert and decision support System”, finanziato all’inter-no del 7° Programma Quadro della Commissione Europea (ambito ICT)41. Con-clusosi nel 2011, fu finalizzato a favorire l’adozione di programmi standardizzati per la diagnosi e cura delle malattie croniche non solo in Europa ma anche in America Latina. Il suo obiettivo principale fu lo sviluppo di un sistema ICT in-novativo in grado di monitorare costantemente lo stato di salute del paziente. In un’epoca in cui la telemedicina era ancora un miraggio, il diario elettronico delle cefalee già elaborato dal Centro Cefalee in collaborazione con il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica di Pavia fu ampliato per integrare anche un

38 Il progetto coinvolse dieci organizzazioni di pazienti (World Headache Alliance, European Headache Alliance e otto associazioni nazionali europee tra cui il gruppo Al.Ce – Fondazione CIRNA), undici ospedali/centri clinici, due enti istituzionali (CRP Santé e Regione Lombardia) e una società scientifica (European Headache Federation).

39 L’ASL di Pavia 487 curò l’analisi di 487 questionari compilati su 500 inviati.

40 Andrée et al (2011).

41 Al progetto, coordinato da G. Nappi, parteciparono anche C. Tassorelli (Project Manager), G. Sandrini, F. Blandini, G. Sances, M.

Allena, P. Rossi.

Logo del progetto Eurolight (HighLIGHTing the impact of headache in EUROpe).

Paesi e Enti partecipanti al progetto Eurolight.

Finnish Migraine

Il prof. G. Nappi, la prof.ssa C. Tassorelli, la dr.ssa G. Sances e la dr.ssa M. Allena al meeting Comoestas tenutosi a Buenos Aires insieme ai partner argentini, cileni e danesi e al team informatico, Buenos Aires 2008.

sistema per il supporto diagnostico e il monitoraggio remoto dei pazienti. L’uti-lizzo del sistema in associazione alla terapia medica su 600 soggetti con cefalea cronica da uso eccessivo di farmaci sintomatici, reclutati in Europa e America Latina, permise di conseguire la guarigione in una percentuale estremamente elevata. Oltre al Mondino e al Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medi-ca, parteciparono al progetto alcuni fra i più importanti Centri Cefalee europei, come Copenhagen, Essen e Valencia, oltre ai partner di Oltreoceano, il Centro Cefalee dell’Istituto Fleni, l’Università ISALUD di Buenos Aires e la Clinica Neu-rologica della Pontificia Universidad Catolica de Chile, a Santiago.

Il consorzio del progetto Comoestas al completo durante il meeting valutativo intermedio da parte dei membri della Commissione Europea, Pavia 2009.

HSC

Headache Management and Clinical Risk Evaluation of Headache-related Disability and

Gli Enti membri dell'UCADH

nel 2015. I componenti del Centro Cefalee

dell'Istituto Mondino.

Per armonizzare le differenti attività portate avanti dal Centro, in particolare quelle di ricerca clinica e preclinica e di formazione, fu creato nel 2009 l’Hea-dache Science Center (HSC) sotto la direzione di Cristina Tassorelli e Giuseppe Nappi. L’HSC, uno dei centri di ricerca integrata dell’Istituto, fu impegnato in particolare nel coordinamento e nell’implemento di progetti di ricerca nazionali e internazionali. L’UCADH e l’HSC hanno lavorato in sinergia fino al 2017, data in cui l’esperienza del Centro Interuniversitario è totalmente confluita all’inter-no dell’HSC42.

42 Il personale del Centro, originariamente formato da Giuseppe Nappi, Giorgio Sandrini, Emilia Martignoni, Giuseppe Micieli e Grazia Sances, si è ampliato nel tempo coinvolgendo Alfredo Costa, Ennio Pucci, Fabio Antonaci, a cui si sono aggiunti nel corso degli anni Rosaria Greco, Natascia Ghiotto, Elena Guaschino, Roberto de Icco, Sara Bottiroli, Daniele Martinelli, Chiara Demartini, Anna Maria Zanaboni e Monica Bianchi, oltre agli specializzandi in neurologia che hanno spesso contribuito alle attività del Cen-tro, arricchendo le proprie competenze professionali durante il loro percorso di formazione.

UCADH nasce negli anni Ottanta per favorire la collaborazione tra le diverse realtà

UCADH nasce negli anni Ottanta per favorire la collaborazione tra le diverse realtà