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Grazie alla raccolta dei dati relativi alle condizioni di salute del personale della riabilitazione dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, ottenuti nel corso delle visite mediche preventive/periodiche svolte presso la UO Medicina Preventiva del Lavoro dell'AOUP, è stato possibile ottenere un profilo dello stato di salute e dell'esposizione a fattori di rischio cardiovascolare dei terapisti dell'azienda.

Dall'analisi del rischio cardiovascolare tramite le carte del progetto SCORE e del progetto CUORE emerge che il rischio di eventi cardiovascolari a 10 anni del campione preso in esame è piuttosto basso, infatti non risulta mai essere superiore al 2% nella valutazione con il progetto SCORE e del 10% nella valutazione con il progetto CUORE.

Tabella 6: confronto tra i risultati ottenuti dal personale della riabilitazione dell'AOUP e la popolazione italiana adulta con l'utilizzo delle carte del rischio italiane – progetto CUORE, suddivisi per genere e per fascia d'età

Confrontando il rischio cardiovascolare dei dipendenti dell'AOUP calcolate con le

Valutazione rischio cardiovascolare – progetto CUORE

Personale della riabilitazione AOUP

Uomini Donne

<35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa <35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa <5% 100,0% 100,0% 50,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 87,0%

5-10% 0,0% 0,0% 50,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 13,0%

10-15% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

15-20% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

>20% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

Popolazione italiana adulta

Uomini Donne

<35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa <35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa

<5% 96,1% 68,3% 14,9% 100,0% 98,2% 74,1%

5-10% 3,2% 24,8% 44,3% 0,0% 1,6% 21,0%

10-15% 0,4% 4,7% 22,8% 0,0% 0,2% 3,9%

15-20% 0,2% 1,6% 8,4% 0,0% 0,1% 0,5%

carte del progetto CUORE e il rischio cardiovascolare della popolazione generale, si è potuto vedere come il rischio del personale della riabilitazione dell'AOUP sia quasi sempre inferiore al resto della popolazione italiana adulta. Unica eccezione sono i terapisti uomini della fascia d'età 45-54 anni, in cui la percentuale di soggetti con rischio del 5-10% è circa il doppio rispetto alla popolazione generale.

Va considerato che le carte del rischio del progetto SCORE valutano il rischio di eventi cardiovascolari fatali a 10 anni in individui apparentemente sani con un'età compresa tra i 40 e i 65 anni. Queste carte non tengono conto del rischio di eventi non fatali. Ovviamente il rischio cumulativo di eventi fatali e non fatali sarebbe più elevato.

Le carte del rischio cardiovascolare del progetto CUORE invece valutano il rischio di eventi cardiovascolari fatali e non fatali a 10 anni in individui apparentemente sani con un'età compresa tra i 40 e i 69 anni, e tengono conto anche della presenza o meno di una condizione di diabete.

Però sia le carte del progetto SCORE sia quelle del progetto CUORE non sono utilizzabili per soggetti con un'età inferiore a 40 anni (il 33% del personale della riabilitazione dell'AOUP) in quanto ne sottostimano il rischio cardiovascolare assoluto. Una particolare difficoltà riguarda i soggetti giovani con elevati livelli di fattori di rischio, nei quali un rischio assoluto basso può nascondere un rischio relativo molto alto, con conseguente riduzione dell'aspettativa di vita, che rende necessaria l’attuazione di misure intensive sullo stile di vita.

Queste carte del rischio non sono neanche utilizzabili in soggetti con pregressi eventi cardiovascolari, come nel caso del 12,3% del campione preso in esame. Questi soggetti richiederebbero una valutazione differente.

Siamo quindi andati ad analizzare singolarmente i vari fattori di rischio, e li abbiamo confrontati con i dati relativi alla popolazione italiana adulta, raccolti sulla piattaforma CuoreData del Progetto Cuore.

Tabella 7: tabella riassuntiva dei valori dei principali fattori di rischio cardiovascolare del personale della riailitazione dell'AOUP

Tabella 8: tabella riassuntiva dei valori dei principali fattori di rischio cardiovascolare della popolazione italiana adulta

Confrontando i dati raccolti abbiamo potuto vedere che le condizioni di salute del nostro campione sono in linea con quelle della popolazione generale. Nella maggior parte dei casi i valori medi del personale della riabilitazione dell'AOUP sono migliori rispetto al resto della popolazione, fatta eccezione per la colesterolemia totale degli

Fattori di rischio Uomini Media Donne

<35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa <35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa Glicemia (mg/dl) 98,000 85,750 76,500 102,000 88,000 80,875 90,667 92,250 147,500 185,500 231,330 162,000 156,143 185,000 205,778 205,688 132,000 123,250 118,333 125,000 107,455 116,000 127,333 127,813 24,084 22,932 24,636 32,347 22,188 22,088 23,625 23,193 % Uomini Donne

<35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa <35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa

Fumatori 0% 33% 50% 0% 33% 12% 22% 25% Inattività fisica 75% 67% 75% 100% 50% 100% 100% 94% Colesterolemia totale (mg/dl) Pressione arteriosa sistolica (mmHg) BMI (kg/m2) Fattori di rischio Media Uomini Donne

<35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa <35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa Glicemia (mg/dl) 95,2 100,800 103,900 86,600 92,900 96,700 199,900 208,400 207,800 187,700 205,900 221,200 127,600 132,600 139,800 118,300 128,6 138,700 26,100 27,000 27,200 24,200 26,500 27,600 % Uomini Donne

<35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa <35aa 35-44aa 45-54aa 55-65aa

Fumatori 36,0% 36,2% 29,9% 30,8% 26,1% 18,9% Inattività fisica 35,9% 36,2% 31,4% 44,9% 45,0% 45,1% Colesterolemia totale (mg/dl) Pressione arteriosa sistolica (mmHg) BMI (kg/m2)

uomini di età compresa tra 45 e 54 anni e il BMI degli uomini della fascia d'età 55-65 anni. Inoltre nel campione preso in esame la percentuale di fumatori uomini tra i 45 e i 54 anni e di fumatrici donne tra 55 e 65 anni è più alta rispetto al resto della popolazione italiana.

L'unico dato allarmante e molto più elevato rispetto alla popolazione generale è quello riguardante l'inattività fisica nel tempo libero. Il nostro campione è composto interamente da personale della riabilitazione, che quindi non fa un tipo di lavoro sedentario, ma sarebbe comunque importante la pratica di un'attività fisica al di fuori dell'orario di lavoro. Infatti per la tipologia di lavoro che svolge, il personale della riabilitazione è esposto a rischio da sovraccarico biomeccanico che può portare a lesioni muscoloscheletriche. Lo svolgimento di un'attività fisica adeguata al di fuori dell'orario di lavoro, permetterebbe non solo di mantenere basso il rischio cardiovascolare, ma anche di ridurre anche gli altri rischi a cui sono sottoposti a causa della loro particolare tipologia di lavoro.

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