La valutazione del rischio stress lavoro-correlato condotta nelle due realtà ospedaliere è stata eseguita secondo le indicazioni contenute nelle recenti Linee di Indirizzo della Regione Toscana (dicembre 2011). Dopo aver preso in considerazione le caratteristiche della popolazione di riferimento (sesso, età, anzianità lavorativa, categoria professionale, scolarità), si è proceduto alla fase preliminare di scomposizione dell’attività in fasi e sottofasi per una miglior caratterizzazione del ciclo lavorativo.
Un primo livello di valutazione ha previsto la compilazione della Scheda dei Sintomi aziendali che hanno mostrato una criticità bassa, non essendo presenti nella U.O. di Medicina Preventiva del Lavoro elementi indicativi di stress. Si è provveduto quindi ad intervistare un adeguato numero di lavoratori mediante Check List (indicata nelle Nuove Linee di Indirizzo della Regione Toscana). Il risultato di queste interviste ha evidenziato un livello di criticità moderato (29,19%).
Dal punto di vista qualitativo le criticità riscontrate fanno riferimento fondamentalmente a tre aree: aspetti ambientali, orari di lavoro, autonomia decisionale e controllo; d’altra parte dal punto di vista quantitativo sono comunque esigue.
Nella prima area infatti, Aspetti ambientali, all’item “Ogni lavoratore non ha spazio sufficiente per svolgere la propria mansione” tre lavoratori hanno segnalato un livello di criticità media e un lavoratore ha evidenziato criticità molto alta, con una media di 2,83. All’item “Sono presenti situazioni di esposizione a temperature eccessivamente elevate” tre dipendenti su sei sono stati concordi nel ritenerlo una criticità molto alta, con una media di 3,17.
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Tali criticità sono state riscontrate nelle fasi di attività svolte da personale infermieristico e amministrativo.
In effetti il personale infermieristico e l’amministrativo svolge la propria attività nello stesso ambiente, seppur ampio, con ovvie difficoltà quando l’attività prevede contatto col pubblico; inoltre la stanza è esposta a sud e ad ovest ed è priva di un impianto di condizionamento.
Tali criticità sono destinate comunque a risolversi in quanto a breve l’Unità verrà trasferita in altra sede, dove, in relazione anche ai risultati della presente valutazione, potrà essere utile fornire indicazioni, anche in fase progettuale, sul numero di stanze da adibire al personale infermieristico e amministrativo, e sull’eventuale necessità di un impianto di condizionamento dell’aria.
Nella seconda area, Orario di lavoro, la criticità con media più alta è quella relativa all’item “Viene abitualmente svolto orario straordinario”. Nella terza area, Autonomia decisionale e controllo, le criticità emergono negli items “Ridotta partecipazione al processo decisionale soprattutto in presenza di elevate responsabilità”, “Mancanza di autonomia per l’esecuzione dei compiti” e “Assenza di strumenti di autovalutazione circa la bontà del lavoro eseguito”.
Altrettanto considerevoli di attenzione nell’area Caratteristiche dei compiti, risultano essere le medie relative agli items “Il lavoro è
frammentario”, “E’ necessario eseguire più compiti
contemporaneamente”, “E’ richiesta concentrazione e vigilanza continua per monitorare l’attività” e “Il lavoro comporta contatto con il pubblico”. Anche in questo caso le criticità emerse si riferivano alle fasi di attività svolte da personale infermieristico e amministrativo.
Le criticità emerse in queste aree si possono tutte relazionare al fatto che nell’ultimo anno si è verificata una riduzione del personale infermieristico a causa di due pensionamenti, questo spiega il fatto che
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spesso ci si trovi ad eseguire più compiti contemporaneamente, con aumento del livello di attenzione, frammentarietà della propria attività e frequente necessità di svolgere lavoro straordinario. In questo caso la situazione potrebbe risolversi laddove l’Azienda Ospedaliera assumesse almeno un nuovo dipendente a fronte dei suddetti pensionamenti.
Interpolando quindi nella fase oggettiva della valutazione i due punteggi ottenuti (Scheda dei sintomi aziendali e Check List) si raggiunge comunque un livello di criticità basso, per cui non esistono, al momento attuale, rischi rilevanti in grado di determinare stress lavorativo. Gli elementi di rischio evidenziati devono comunque essere oggetto di intervento.
A tal fine le Linee di Indirizzo sottolineano come la fase di approfondimento, analizzata mediante JCQ, sia un importante strumento per una appropriata valutazione di un rischio come lo stress lavoro correlato, pertanto si è provveduto a somministrare il questionario di Karasek, il cui risultato è stato un 70% di low strain e un 30% di active. L’area low strain denota una bassa percezione di job demand (carico lavorativo), ma un alto controllo: i soggetti coinvolti non presentano problematiche relative alla tensione psicofisica, situazione lavorativa ottimale, in cui l’individuo può gestire in autonomia il suo tempo lavorativo.
L’area active indica invece un alto livello di job demand e di controllo per cui i soggetti sono stimolati all’apprendimento, tanto più imparano quanto più si sentono appagati.
La correlazione dei dati ottenuti dalla prima fase con quelli ottenuti dalla seconda comporta una modulazione del livello di rischio rilevato: fascia di rischio 2, basso.
Per quanto riguarda la valutazione del livello di rischio nella Centrale di Sterilizzazione della stessa Azienda Ospedaliera, le maggiori criticità
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emerse nella somministrazione della Check List sono stati quelle riguardanti l’esposizione a rischio biologico, lo svolgimento di turni notturni con eccessivo impegno fisico e psicologico richiesto, la monotonia e ripetitività del lavoro che richiede procedure particolarmente complesse, le relazioni non amichevoli e collaborative. Il risultato complessivo è un livello di Moderata criticità.
Dall’analisi del JCQ emerge una prevalenza di Passive (44%) e Active (31%). L’area passive denota una condizione di bassa domanda con bassa decisione, tipica di mansioni che non incentivano le capacità individuali con marcati livelli di insoddisfazione, il che può favorire le difficoltà nelle relazioni interpersonali. L’area active evidenzia una elevata domanda con elevata decisione: occupazioni caratterizzate da un elevato grado di apprendimento e che impongono all’individuo un intervento in tempi rapidi e con elevata responsabilità, il che può acuire la percezione di esposizione ad alcuni rischi quali il rischio biologico. Questa prevalenza di aree quasi opposte (Passive e Active) è dovuta al fatto che la richiesta di lavoro è concentrata in alcuni momenti del turno ed è difficilmente prevedibile, per cui si passa da fasi in cui la richiesta è relativamente bassa ad altre in cui è invece intensa. L’attività della Centrale di Sterilizzazione è infatti strettamente dipendente da quella delle varie sale operatorie, che, in particolare nella gestione delle emergenze, è difficilmente prevedibile.
Dall’interpolazione dei due livelli di rischio emersi è possibile attribuire alla Centrale di Sterilizzazione una valutazione complessiva di rischio 3 che corrisponde ad un livello di Rischio Medio, che comporta l’attuazione di misure specifiche di tutela per le criticità individuate e un’attenzione mirata da parte del Medico Competente nell’ambito della sorveglianza sanitaria alla comparsa di disturbi stress lavoro correlati.
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Come si può vedere dall’esperienza in queste due realtà operative della stessa Azienda, in entrambe il risultato della prima fase di valutazione (fase oggettiva) era una Criticità Moderata, ma in un caso la modulazione operata dall’indagine approfondita ha ridotto il livello di rischio finale, nell’altro lo ha confermato. Questo rafforza il presupposto scientifico in base al quale, per una corretta valutazione dello stress lavoro correlato, data la natura intrinseca di questo rischio, che risente inevitabilmente della soggettività di chi lo subisce, non si può prescindere dalla percezione dei lavoratori.
Le difficoltà riscontrate durante l’applicazione del metodo sono state principalmente due. Per quanto riguarda lo strumento Check List alcuni intervistati hanno trovato poco chiare e di difficile formulazione alcune domande. Questa difficoltà sarebbe sicuramente più evidente in caso la Check List fosse utilizzata per la valutazione di aziende con dipendenti a bassa scolarità. Inoltre la necessità da parte dell’intervistatore di spiegare un item perché poco comprensibile, comporta di per sé il rischio di influenzare, anche inconsapevolmente, l’intervistato. D’altra parte però la somministrazione del test da parte di intervistatori esperti e adeguatamente formati permette di superare il problema.
In ogni caso la Check list è risultato essere uno strumento utilizzabile anche da operatori della prevenzione non specialisti.
In secondo luogo, nel caso del questionario di Karasek, è stato segnalato che le poche opzioni di risposta possono essere troppo nette (decisamente si, decisamente no, si, no), e in alcuni casi sarebbero opportune risposte intermedie (non sempre, qualche volta, raramente). Il JCQ è comunque un questionario ampiamente validato a livello internazionale e si è dimostrato fondamentale nell’analisi del livello di stress percepito. L’importanza dello stress percepito, ovvero la sensazione soggettiva del “sentirsi stressato”, risulta un fattore
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fondamentale non solo per i disturbi fisici dei lavoratori, ma anche per la motivazione, la qualità della prestazione, l’assenteismo e il turn over. La soddisfazione personale del lavoratore ha un ruolo cruciale per la buona salute dell’organizzazione.
In ogni caso una conferma dell’efficacia del metodo è venuta proprio dai consensi degli operatori del reparto in occasione della comunicazione dei risultati collettivi: quasi tutti gli operatori hanno riconosciuto le criticità individuate come quelle che richiedevano priorità di intervento.
L’uso del modello proposto dal documento regionale è risultato funzionale, completo e sufficientemente agile per consentire di raggiungere il risultato specifico con una buona attendibilità, che sembra sostenuta anche dall’esperienza scientifica condotta fino ad oggi nel recente studio di pubblicazione congressuale.
Pur non essendo uno strumento nato per la specifica realtà ospedaliera, si è dimostrato sufficientemente adatto ad individuarne le costrittività organizzative, mantenendosi in ogni caso aderente ai dettami normativi. L’esperienza fin qui condotta mette in evidenza l’importanza di utilizzare i due approcci alla valutazione per una migliore definizione del rischio. La normativa del resto non obbliga nella prima fase ad utilizzare gli strumenti che indagano la percezione dei lavoratori, ma nemmeno ne proibisce l’uso, purchè prima si adempia all’onere di legge usando un approccio sostanzialmente “oggettivo”.
In conclusione, anche prima di procedere alla applicazione di piani di intervento mirati per la soluzione delle criticità organizzative riscontrate, riteniamo vantaggiosa l’applicazione congiunta dei due approcci, con metodi “oggettivi” e “soggettivi”.
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ALLEGATO A
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ALLEGATO B
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Job Content Questionnaire versione standard a 49 item (Gruppo ISPESL JCQ)
3. Il mio lavoro richiede che impari cose nuove
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
4. Il mio lavoro prevede di ripetere parecchie volte le stesse operazioni
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
5. Nel mio lavoro bisogna saper trovare nuove soluzioni a sempre nuovi problemi
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
6. Il mio lavoro mi permette di prendere molte decisioni in autonomia
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
7. Il mio lavoro richiede un elevato livello di competenza
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
8. Ho poca libertà di decidere come fare il mio lavoro
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
118
9. Il mio lavoro prevede che mi occupi di cose diverse
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
10. Nell'organizzazione del mio lavoro ho voce in capitolo
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
11. Questo lavoro mi permette di sviluppare le mie abilità
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
12. Quante persone fanno parte del suo gruppo di lavoro
1. Lavoro solo |__| 3. Da 2 a 5 persone |__| 8. Da 6 a 10 persone |__| 15.Da 11 a 20 persone |__| 30. Oltre 20 |__|
13A. Ho influenza sulle decisioni prese dal mio gruppo di lavoro
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
13B. Il mio gruppo di lavoro prende decisioni in modo democratico
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
14. Ho qualche possibilità di contare nelle scelte di gestione del mio ente o azienda (ad es.: acquisto di nuove macchine, assunzioni, livelli retributivi ecc.)
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
119
15. Uno dei miei compiti è quello di supervisionare il lavoro svolto da altre persone
1. NO |__|
2. Da 1 a 4 persone |__| 3. Da 5 a 10 persone |__| 4. Da 11 a 20 persone |__| 5. Più di 20 persone |__|
16. Faccio parte di un sindacato o associazione dei lavoratori.
5. SI |__| 1. NO |__|
17. Se SI: il mio sindacato/associazione è influente nelle scelte di gestione del mio ente o azienda
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
18. Se SI, ho influenza sulle iniziative del sindacato/associazione a cui appartengo
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
19. Il mio lavoro richiede di fare le cose molto velocemente
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
20. Il mio lavoro mi impegna molto a livello mentale
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
21. Il mio lavoro richiede intenso sforzo fisico
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
120
22. Mi è richiesto un lavoro eccessivo
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
23. Ho tempo sufficiente per fare il mio lavoro
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
24. Sul lavoro devo spesso spostare o sollevare carichi molto pesanti
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
25. Il mio lavoro richiede un'attività fisica rapida e costante.
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
26. Durante il lavoro sono sottoposto a richieste tra loro contrastanti.
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
27. Il mio lavoro richiede lunghi periodi d'intensa concentrazione sul compito
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
28. I miei compiti vengono spesso interrotti prima di essere completati, e devo riconsiderarli successivamente.
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
121
29. Il mio lavoro è frenetico
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
30. Mi è spesso richiesto di lavorare per lunghi periodi con il corpo in posizioni scomode
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
31. Mi è spesso richiesto di lavorare per lunghi periodi con la testa e le braccia in posizioni scomode
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
32. Il dover aspettare il lavoro svolto da altre persone o da altri reparti spesso rallenta la mia attività
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
33. Il mio lavoro si può considerare:
1. Regolare e stabile |__| 4. Stagionale |__| 4. Con frequenti interruzioni |__| 4. A tempo determinato |__|
9. Altro |__|
34. Il mio lavoro è sicuro, ovvero mi sento al riparo dal rischio di possibili licenziamenti o ricorso alla cassa integrazione
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
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35. Nell'ultimo anno, mi sono spesso trovato nella condizione di perdere il lavoro o di essere licenziato
Mai |__|
Mi è capitato una sola volta |__| Mi è capitato più di una volta |__| Costantemente |__| Addirittura licenziato |__|
36. Talvolta le persone perdono definitivamente il lavoro a cui tengono, che probabilità ci sono che nei prossimi due anni lei possa perdere il suo attuale lavoro?
1. Del tutto improbabile |__| 2. Improbabile |__| 3. Probabile |__| 4. Molto probabile |__|
37. Le mie prospettive di carriera e di promozione sono buone
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
38. Nei prossimi 5 anni le mie capacità professionali potranno ancora essere apprezzate
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
48. Il mio capo (*) si preoccupa del benessere dei suoi sottoposti/collaboratori
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__| 8. Non ho capi |__|
49. Il mio capo (*) presta attenzione a quanto dico
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__| 8. Non ho capi |__|
123
50. Ritengo che il mio capo (*) mi sia ostile
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__| 8. Non ho capo |__|
51. Il mio capo (*) mi aiuta a portare a termine il lavoro
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__| 8. Non ho capo |__|
52. Il mio capo (*) riesce a far lavorare bene la gente assieme
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__| 8. Non ho capo |__|
53. Le persone con cui lavoro sono competenti
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
54. Le persone con cui lavoro hanno con me un rapporto anche personale
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
55. Ritengo che le persone con cui lavoro mi siano ostili
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
56. Le persone con cui lavoro mi sono amiche
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
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57. Tra le persone con cui lavoro c'è un clima di reciproca collaborazione
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
58. Le persone con cui collaboro mi sono d'aiutonel portare a termine il lavoro
1. Decisamente NO |__| 2. NO |__| 3. SI |__| 4. Decisamente SI |__|
Q IV 5§. A prescindere dal titolo di studio da me posseduto, per svolgere il mio lavoro sarebbe necessario avere un titolo:
6. di scuola elementare |__| 9. di scuola media inferiore |__| 12. di scuola media superiore|__|
14. diploma universitario |__|
16. laurea |__|
125 BIBLIOGRAFIA
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