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Come si è visto dai risultati, si sono riscontrate delle differenze nelle prestazioni tra i compiti di ToM nei soggetti con EC rispetto ai soggetti di controllo e una differenza per quanto riguarda la prestazione nel test di Fluenza Verbale.

Le differenze riscontrate nei compiti della ToM risultano nel Faux Pas Test, lo Strange Stories Task, il Test delle Situazioni Sociali per quanto riguarda il punteggio del controllo normativo e delle violazioni, nella percezione del disgusto nel Test di Attribuzione delle Emozioni e infine nel Reading Mind in the Eyes.

Qui di seguito verranno analizzati i test uno alla volta al fine di realizzare un'analisi dettagliata sulle differenze riscontrate.

2.4.1 COMPITI DI TEORIA DELLA MENTE

Faux Pas Test

I soggetti di controllo hanno rilevato correttamente il Faux Pas nelle storie del test. Al contrario i soggetti con EC hanno fatto più errori nel rilevare il Faux Pas.

Dato che non si evince una differenza tra le risposte alle domande di controllo, sembra che essi hanno avuto una buona comprensione delle storie. Le seguenti figure mostrano le differenze tra le mediane riscontrate nel Faux Pas Test e alla domanda che misura la capacità di Empatia del soggetto.

Figura . Differenza alla domanda “Empatia” del Faux Pas Test.

Non ci sono correlazioni tra i test di assessment neuropsicologico e i test di ToM questo suggerisce che il Faux Pas Test ha rilevato più che le le funzioni esecutive e le abilità cognitive generali dei soggetti.

La capacità di rilevare il Faux Pas è una delle abilità della ToM, i soggetti con autismo infatti mostrano una compromissione di questo tipo (Baron-Cohen et al.,1999; Stone, Baron-Cohen & Knight, 1998).

Inoltre questo test, essendo sensibile alla compromissione orbitofrontale (Shamay- Tsoory et al., 2007) possiamo affermare che i soggetti con EC potrebbero avere una tale disfunzione in linea quindi alla compromissione riportata negli studi sull'emicrania cronica (Mongini et al., 2005; Aurora, Kulthia & Barrodale, 2011)

Quindi la differenza della capacità di ragionamento sulla ToM riscontrata in questo test potrebbe essere data da una disfunzione della OFC.

Questo risultato è inoltre in linea con quello di Gomez-Beldarrain et al. (2011) che hanno rilevato una compromissione in questo test nei soggetti con EC e nei soggetti con EC che fanno abuso di farmaci. Il fatto che il follow-up di questi pazienti ha confermato che un malfunzionamento della OFC rappresenta una prognosi negativa in termini di comparsa o il mantenimento di abuso di farmaci e cioè che dopo un anno dalla

somministrazione di tale test chi ha avuto un risultato negativo ha avuto un outcome negativo, la valutazione della ToM in questi soggetti potrebbe aiutare a capire chi ha bisogno di un intervento terapeutico “aggressivo” multidisciplinare all'attenzione di psicologi e medici, per evitare l'instaurarsi di un abuso di farmaci in questi soggetti in cui come accennato nella parte teorica la prevalenza è alta.

Analizzando la comprensione empatica del Faux Pas Test (Come pensi si sia sentito il personaggio?) i soggetti con EC hanno avuto delle prestazioni peggiori rispetto ai soggetti di controllo. Per esempio in una storia in cui Sara informa erroneamente all'amica della sua festa a sorpresa, F.M. ha risposto: “non so, credo normale” dimostrando un'incapacità di comprensione dello stato emotivo di imbarazzo del personaggio in quel momento.

In un'altra storia, invece, dove Anna prepara una torta di mele per suo cugino Daniele e lui, commettendo un Faux Pas, dice che non gli piacciono le torte di mele, C.V ha risposto che Anna si è sentita tranquilla quindi non capendo il dispiacere della ragazza dovuta all'affermazione di suo cugino. Stone, Baron-Cohen e Knight (1998) hanno rilevato che i soggetti con autismo falliscono nel test perchè non capiscono le emozioni suscitate dalle credenze dei personaggi delle storie. In altre parole il loro deficit si riferiva alla connessione tra la capacità di empatia con la capacità di attribuzione degli stati mentali. Quindi i soggetti con EC potrebbero fallire nella risposta a questa domanda a causa di una ridotta capacità empatica.

Un altro dato rilevato è la correlazione riscontrata tra il punteggio totale del Faux Pas Test e la risposta alla domanda empatia del test, a dimostrazione che all'aumentare della comprensione del Faux Pas aumenta anche la comprensione empatica dei personaggi e viceversa. Questo dato però è non è in linea con quello di Stone, Baron-Cohen e Knight (1998) che ha trovato che i soggetti con Asperger hanno avuto una buona comprensione empatica dei personaggi della storia nonostante non siano riusciti a rilevare il Faux Pas. Per quanto riguarda la correlazione riscontrata tra il Faux Pas Test, il Reading Mind in the Eyes, è in linea con il fatto che per la comprensione degli stati mentali complessi come il sarcasmo o il faux pas, viene richiesta sia la capacità di ragionamento sulla ToM che una buona capacità di percepire le emozioni degli altri (Bradford et al., 2015).

Strange Stories Task

Anche in questo test i soggetti con EC hanno ottenuto una prestazione peggiore rispetto ai soggetti di controllo (Figura 9).

nei soggetti con ASD che in pazienti con lesioni cerebrali acquisite (Baron-Cohen, Jolliffe, Mortimore, & Robertson, 1997; Kaland et al., 2005), ad oggi non si hanno prove che questo test possa valutare una disfunzione orbitofrontale.

Altre richieste di questo test coinvolgono la capacità di conoscere il significato delle storie e la memoria (Kaland et al., 2005), ma non essendo trovata una correlazione con il test del Raccontino di Novelli, possiamo dire che la differenza riscontrata nei soggetti con EC rispetto ai soggetti di controllo non sia dovuta tale capacità.

Visto che per rispondere positivamente a questo test richiede la capacità di attribuire gli stati mentali come desideri, credenze o intenzioni (White et al., 2009), e viene utilizzato per evidenziare i deficit di comprensione sociale nei soggetti con ASD, in particolare la capacità di ToM (Kaland et al., 2005), possiamo dire che i soggetti con EC abbiano mostrato una ridotta capacità di ragionamento della ToM rispetto ai soggetti con EC. Inoltre questo test, come scritto in precedenza, valuta l'abilità dei soggetti di dare un contesto appropriato di un enunciato per dare un'interpretazione degli stati mentali (Kaland et al., 2005).

Figura . Differenza nella prestazione allo Strange Stories Task.

causa della differenza riscontrata in tali soggetti.

Si evince anche una correlazione tra lo Strange Stories Task e il Faux Pas Test, questo in linea con il fatto che tali test insieme sono stati definiti come capaci di testare in tipo di ToM di alto livello tra cui la comprensione di bugie bianche, giochi di finzione, usi non letterali del linguaggio e piccole gaffe (Wang & Su, 2006).

Test delle situazioni sociali

Come si è visto precedentemente i soggetti con EC hanno avuto una prestazione peggiore per quanto riguarda la valutazione del comportamento appropriato in funzione del contesto (comportamento normativo e presenza di violazioni del comportamento). Mentre per quanto riguarda l'attribuzione della gravità dei comportamenti non normativi i soggetti con EC attribuiscono di un grado inferiore tale gravità rispetto ai soggetti di controllo, nel senso che sottovalutano la gravità delle violazioni rispetto ai controlli (Figura 10, 11 e 12).

Figura . Differenze riscontrate nel Comportamento Normativo del test delle Situazioni Sociali tra soggetti con EC e controllo.

Figura . Differenze riscontrate nelle Violazioni del test delle Situazioni Sociali tra soggetti con EC e controllo.

Figura . Differenze riscontrate nella Gravità delle violazioni del test delle Situazioni Sociali tra soggetti con EC e controllo.

Si pensa che questo test abbia delle richieste funzionali simili al Faux Pas Test, ad esempio, coinvolge sia le rappresentazioni degli stati mentali degli altri che la risposta emotiva, in particolare le aspettative della rabbia altrui (Blair & Cipollotti, 2000) infatti come scritto in precedenza, si è trovata una correlazione per entrambi i test.

Si è trovata anche una correlazione per quanto riguarda il Test delle Situazioni Sociali con la domanda “empatia” del Faux Pas Test.

Questa correlazione è a sostegno del fatto che alcuni studi (Blair & Cipollotti, 2000; Moll et al., 2002) indicano che il ragionamento morale dipende da una capacità empatica appropriata per chi subisce un torto o un comportamento amorale.

Tale compromissione si nota nei soggetti con sociopatia acquisita che hanno ridotta empatia, difficoltà nelle interazioni sociali e incapacità di inferire le emozioni avvertite da altre persone (Blair & Cipollotti, 2000). Quindi questa compromissione è dovuta da un difetto della capacità empatica da parte dei soggetti con EC. Questo è anche in linea con la correlazione trovata tra tale test e la percezione del disgusto nei soggetti con EC, i quali quindi hanno una difficoltà di percepire le emozioni adeguate e quindi una prestazione diversa nel Test delle Situazioni Sociali.

Inoltre la capacità di giudizio morale e la considerazione delle violazioni delle norme sociali appunto dipendono dall'integrità della corteccia orbitofrontale (e dell'amigdala) (Blair & Cipollotti, 2000; Moll et al., 2002).

La OFC infatti oltre ad essere responsabile delle funzioni cognitive ed emozionali complesse e soggettive lo è anche della comprensione e l'uso delle norme in appropriati contesti rispetto ad altri (Hornack et al., 2004).

Questo può essere a sostegno del fatto che i soggetti con EC abbiano una prestazione diversa per quanto riguarda questo test a causa di un malfunzionamento della OFC come riportato dagli studi descritti precedentemente (Mongini et al., 2005; Aurora, Kulthia & Barrodale, 2011).

Reading Mind in the Eyes

Tramite le analisi statistiche abbiamo visto una differenza tra la prestazione dei soggetti con EC rispetto ai controlli in questo test (Figura 13).

Figura . Differenza riscontrata tra le mediane dei risultati nei soggetti con EC e i soggetti di controllo del Reading Mind Eyes Test.

Come notato altrove, vi sono evidenze che i soggetti con ASD hanno difficoltà di decodificare gli stati mentali degli altri (ad esempio decodificare gli stati mentali secondo il genere) e il ragionamento degli stati mentali (ad esempio il ragionamento sulle credenze relative alle fotografie). Queste evidenze dimostrano come queste due componenti siano implicate nei processi del ragionamento della ToM (Sabbagh, 2004). Anche gli individui con autismo hanno prestazioni peggiori rispetto ai controlli in questo test (Baron-Cohen et al., 1999; Dal Monte et al., 2014).

Come si è scritto in precedenza questo test è sensibile al danno orbitofrontale, ed è implicato nell'elaborazione delle emozioni (Stone, Baron-Cohen & Knight, 1998; Gomez-Beldarrain et al., 2011).

Altri studi hanno collegato la OFC nella generale compromissione del riconoscimento delle espressioni (Homak et al., 2003; Logh et al., 2006). Quindi anche questo può essere in linea con il fatto che i soggetti con EC abbiano un deficit di riconoscimento delle espressioni degli occhi a causa di una malfunzionamento della corteccia orbitofrontale.

Riprendendo Sabbagh (2004), Mitchell e Phillips (2015), i quali hanno affermato il fatto che che per il ragionamento della ToM potrebbero esistere due componenti e che questi due aspetti di ToM lavorano insieme per produrre giudizi circa gli stati mentali degli altri:

– la decodifica degli stati mentali in base a informazioni immediatamente osservabili, come la lettura della mente attraverso gli occhi.

– il ragionamento sugli stati mentali in termini di spiegazione o predire le azioni degli altri, come il rilevamento del faux pas, o distinguere lo scherzo dalle bugie. Possiamo dire che i soggetti con EC abbiano un deficit di ToM, a causa del malfunzionamento di queste due componenti.

Uno studio morfometrico di Dal Monte et al. (2014), ha evedenziato una riduzione della sostanza grigia nel giro frontale inferiore sinistro con decremento della prestazione al Reading Mind in the Eyes (Dal Monte et al., 2014).

In accordo con la teoria modulare la quale prevede un sistema di neuroni specchio che prevede l'inclusione del giro frontale (Bradford et al., 2015) e del modello integrativo di Yang, il quale considera tale area come fondamentale nel processo di elaborazione delle informazioni sociali (Yang et al., 2015), questo test potrebbe evidenziare un deficit di ToM nei soggetti con EC a causa di un malfunzionamento del giro frontale.

Test di Attribuzione delle Emozioni

I soggetti con EC hanno rivelato prestazioni peggiori rispetto ai soggetti di controllo, per quanto riguarda il disgusto, mentre il punteggio della rabbia e la felicità non ha mostrato delle differenze, come rilevato dalle figure che seguono.

Figura . Differenza nella percezione della Rabbia nel test di Attribuzione delle Emozioni.

Durante la somministrazione del test i soggetti con EC durante la lettura delle storie contenenti emozioni di disgusto, alla domanda: “Come pensi si sia sentita il protagonista?” rispondevano con termini come “fastidio”, “disagio”, “strano” etc.

Riprendiamo quindi l'assunto che la OFC appare particolarmente coinvolta insieme all'insula nel ruolo di elaborazione delle emozioni,e insieme potrebbero modulare il riconoscimento delle espressioni di disgusto (Klucken et al., 2012).

Inoltre numerosi studi considerano l'area dell'insula implicata per il riconoscimento del disgusto (ad esempio Sprengelmeyer et al., 1996; Lough et al., 2006; Klucken et al., 2012; Seara-Cardoso et al., 2015).

Un'altra area coinvolta nella percezione del disgusto e l'ACC (Klucken et al., 2012; Seara-Cardoso et al., 2015).

Possiamo presumere che i soggetti con EC presi in esame in questo studio presentano delle differenze per quanto riguarda la percezione delle emozioni e per quanto riguarda un malfunzionamento di tali aree (Mongini et al., 2005; Gomez-Beldarrain et al., 2011; Aurora, Kulthia & Barrodale, 2011). Inoltre se davvero tali soggetti hanno un malfunzionamento dell'insula, questo è in linea con il fatto che si è avuta una correlazione tra il disgusto e il test delle situazioni sociali. Infatti è noto che l'insula sia interessata nella capacità di percepire il disgusto (Seara-Cardoso et al., 2015).

2.4.2 ASSESSMENT NEUROPSICOLOGICO

Per quanto riguarda la valutazione neuropsicologica, per riscontrare eventuali associazioni tra un deficit di ToM e le abilità cognitive, non si evincono differenze tra il gruppo di soggetti con EC e il gruppo di controllo.

Quindi, rispetto agli studi esistenti (Mongini et al., 2005; Schmitz et al., 2008) non si è trovata una differenza nei soggetti con EC, in confronto al gruppo di controllo, nella prestazione dei test che indagano le funzioni esecutive, tranne per quanto riguarda il test di Fluenza Verbale.

Inoltre non sono state trovate correlazioni tra la memoria e i compiti di ToM.

Questo potrebbe suggerirci che la prestazione ai compiti di ToM non siano dovuti alle prestazioni dei test che indagano le funzioni esecutive e la memoria.

Questo è in linea con lo studio di Mahy, Moses e Pfeifer (2014) che hanno trovato che il ruolo inibitorio delle FE nella ToM, è necessario, ma non sufficiente per spiegare appieno la capacità di ToM perché sono diverse le regioni neurali che contribuiscono alla capacità di ragionamento sulla ToM in aggiunta alle regioni che supportano tali processi inibitori (Mahy, Moses & Pfeifer, 2014), e quindi la differenza riscontrata nella

capacità di ToM non è dovuta alle funzioni esecutive dei soggetti con EC della memoria.

Ricapitolando quanto detto nell'analisi dei singoli test, posso evidenziare:

• una differenza tra il test di Fluenza Verbale nei soggetti con EC rispetto ai controlli,

• una correlazione tra il test di Fluenza Verbale e la percezione di disgusto nel Test di Attribuzione delle Emozioni,

• una correlazione tra il test di Fluenza Verbale e la domanda che misura l'empatia del Faux Pas Test, e

• una correlazione tra la FAS e il Reading Mind in the Eyes.

Visto che il test di Attribuzione delle Emozioni e la capacità di empatia nella domanda del Faux Pas Test richiedono un recupero lessicale come il test di Fluenza Verbale il deficit riscontrato nei soggetti con EC potrebbe essere dato da una difficoltà di tale recupero anziché dovuta a un'incapacità di inferire l'emozione.

A sostegno di ciò ulteriori studi potrebbero indagare la capacità di percezione delle emozioni tramite test non verbali.

Infine non si sono ritrovate correlazioni tra la FAS e gli altri compiti della ToM, come lo Strange Stories Task, il Test delle Situazioni Sociali e il Faux Pas Test (ad eccezione della domanda sull'empatia), quindi la compromissione riscontrata nella FAS non ha influenzato la prestazione di questi test.

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