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2. STUDIO DELLA PSICOLOGIA NELLA SCUOLA SUPERIORE E BENESSERE PSICOLOGICO

3.7. DISCUSSIONE

L’ipotesi principale relativa all’esistenza di una relazione tra indirizzo di studio e benessere psicologico è stata verificata attraverso due procedure. La prima consiste nel confronto complessivo tra i livelli di benessere degli studenti del LPS con quelli degli studenti degli altri licei. La seconda si basa sull’esame della possibile interazione tra la classe frequentata ed il tipo di indirizzo, per evidenziare attraverso una procedura trasversale l’effetto differenziale della

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durata della formazione. Occorre premettere che l’esame dello strumento utilizzato, il PWB versione per adolescenti, ha mostrato struttura e caratteristiche di affidabilità simili a quelle evidenziate dalla Ryff (1995) nella studio di validazione iniziale. Le diverse dimensioni sono correlate tra di loro, ma con valori deboli che fanno pensare ad una loro relativa indipendenza, e fortemente correlati al fattore sovraordinato “Benessere globale”.

Inoltre, come in altre ricerche precedenti, non si sono riscontrate differenze significative nei livelli di benessere tra maschi e femmine. Con il procedere dell’età, invece, si registrano limitate variazioni consistenti nell’aumento dell’autonomia e nella diminuzione delle relazioni sociali positive. Se il confronto viene fatto tra la classe iniziale ed il biennio finale compare, accanto all’effetto appena descritto in relazione all’età, un incremento nella dimensione Crescita personale. Tale modificazione mette in luce il ruolo svolto dalla partecipazione a un’esperienza scolastica positiva, che fornisce un contributo aggiuntivo rispetto al semplice processo di maturazione.

L’appartenenza ad un liceo o all’altro non costituisce di per sé un fattore determinante per il benessere. I punteggi più elevati riscontrati tra i ragazzi dei LPS nella dimensione Scopo nella vita rimandano piuttosto ad un diverso profilo personale e motivazionale dei due gruppi di soggetti, che l’esperienza scolastica rende solo più netto ed esplicito. Infatti nel biennio finale la divergenza tra gli studenti dei due corsi di studio appare più accentuata.

L’ipotesi dell’esistenza di un legame tra apprendimento della psicologia e benessere risulta fortemente confermata dall’interazione tra indirizzo di studi e classe frequentata. I risultati hanno mostrato che, mentre nel gruppo di controllo il livello di benessere tende a calare al crescere dell’età, gli adolescenti che studiano psicologia a scuola mostrano livelli di benessere più elevati negli ultimi anni di corso rispetto al primo. La conseguenza di tale interazione è un ribaltamento del rapporto tra i livelli di benessere dei due gruppi: nelle classi finali gli alunni dei LPS presentano punteggi più elevati dei loro coetanei, mentre all’inizio del percorso sono gli studenti degli altri licei ad avere la situazione più favorevole. L’interazione si verifica anche in alcune dimensioni del benessere: Autonomia, Controllo ambientale e Accettazione di sé. Per quello che riguarda l’Autonomia, l’effetto combinato delle due variabili determina il potenziamento di una modificazione che si verifica nell’intero campione di studenti per effetto dell’evoluzione psico-sociale. Nel caso invece del Controllo ambientale e dell’Accettazione di sé l’interazione si concretizza in un andamento opposto nei due gruppi: mentre tra i ragazzi del gruppo di controllo si assiste ad un declino in queste aree, gli studenti dei LPS mostrano un progresso. A questo proposito si può legittimamente ritenere che i ragazzi dei LPS, che presentano all’inizio del percorso formativo un minor livello di benessere, compiano la loro scelta scolastica anche sulla

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base dell’aspettativa di trovare qualche risposta al proprio disagio personale in un ambiente scolastico percepito come più favorevole ed accogliente.

Abbiamo visto che, da un punto di vista generale, la maturazione di per sé non produce effetti rilevanti sul benessere. I risultati ottenuti fanno pensare all’esistenza di una pluralità di percorsi adolescenziali in riferimento alle diverse coordinate socio-culturali, in cui la specificità dei contesti formativi svolge un ruolo determinante. In particolare le acquisizioni di strategie di coping adattivo, il cui apprendimento è facilitato nel corso di studi del LPS, si traducono in maggiori possibilità di raggiungere il benessere psicologico specialmente nelle aree più collegate da un punto di vista funzionale, come il Controllo e l’Autonomia.

Varie sono le ragioni che sostengono i progressi registrati nell’ambito dell’Accettazione di sé. In primo luogo si tratta dell’effetto della maggiore disponibilità di conoscenze relative al funzionamento soggettivo attraverso lo studio e l’introspezione. Inoltre la capacità metacognitiva di mettere a confronto il proprio vissuto personale con i processi psicologici generali consente una lettura più adeguata e rassicurante dei propri fenomeni interni, in un’età in cui il concetto di sé è fortemente in evoluzione.

Nelle altre aree l’interazione tra indirizzo di studi e classe frequentata non risulta significativa. Tuttavia per quello che riguarda la Crescita personale la frequenza ai corsi LPS produce un’accelerazione nel tendenziale progresso generale in questa dimensione del benessere, che come abbiamo premesso, non raggiunge i livelli di significatività. La variazione rientra nel processo maturativo ed è maggiormente collegata all’esperienza scolastica in sé che agli specifici percorsi formativi.

L’area dello Scopo nella vita presenta un’evoluzione diversa nei due sottogruppi: una stabilità dei valori tra gli studenti del liceo delle scienze sociali, ed un declino nell’altro gruppo. Quest’ultimo dato, seppur non significativo, sembra indicare un’azione protettiva di questo indirizzo rispetto alla situazione di indeterminazione e conflittualità valoriale che caratterizza l’attuale vissuto adolescenziale

Invece nell’area delle relazioni non si registra alcun effetto combinato delle due variabili prese in esame, poiché in entrambi i gruppi il declino di questa dimensione del benessere è sensibile e significativo. Si tratta di un risultato problematico perché contrasta almeno apparentemente con la maggior propensione dei ragazzi del LPS a ricorrere a strategie di coping basate sul sostegno sociale. Una possibile spiegazione potrebbe essere legata a livelli diversi di stress nell’area delle relazioni tra i due gruppi, che non sono state prese in considerazione in questo studio. Una seconda spiegazione, in parte collegata a quella precedente, rimanda al diverso investimento soggettivo nell’area delle relazioni. Si può pensare, a questo proposito, che gli studenti del LPS abbiano maggiori aspettative in questo campo e siano pertanto più sensibili ad eventuali

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frustrazioni, pur avendo una maggiore inclinazione a ricorrere al supporto sociale come modalità di fronteggiamento delle difficoltà.

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CAPITOLO 4

3. ILCLIMA SCOLASTICO E GLI EFFETTI DEL TIPO DI INDIRIZZO SU COPING E