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Il disegno di un’onda sonora: l’esperienza di Alvin Lucier.

Le declinazioni di Sound Art nelle esperienze artistiche del secolo Novecento

2.4 Giuseppe Chiari e Alvin Lucier , quando il suono veicola nella video arte.

2.4.2. Il disegno di un’onda sonora: l’esperienza di Alvin Lucier.

Alvin Lucier113 rappresenta tra i compositori statunitensi una delle principali figure portavoce di una concezione musicale sperimentale che rifiuta gli elementi retorici del comporre tradizionale sostituendo la loro presenza con una pura presenza fisica del suono. Il suono viene considerato un materiale da plasmare al fine di comunicare qualcosa. La particolarità dell’esperienza di Lucier consiste nel presentare l’effetto visibile che contraddistingue l’impercettibile fisicità del suono o meglio delle onde sonore. Effetto di leggi fisiche che governano sollecitazioni indotte al fine di far interagire una materia. L’opera più famosa del compositore si intitola I am sitting in a room e risale all’anno 1969, si tratta di un brano composto dalla voce dell’artista registrata durante la lettura di un testo

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Alvin Lucier (Nashua 14 maggio 1931) compositore statunitense sperimentale formatosi sotto la guida di

Aaron Copland continuò la sua formazione a Roma dove assistette a performance, David Tudor, John Cage

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all’interno di una stanza. L’artista in seguito ascolta la registrazione da lui effettuata e la registra di nuovo prestando attenzione al riverbero sonoro. Suono nell’estensione del suono.

L’interesse primario è rivolto al corpo inteso quale strumento d’eccellenza di registrazione di un’ambiente. Il corpo subisce ed ingloba le influenze dell’ambiente anche quando quest’ultime si celano alle nostre percezioni.

L’opera viene definita per voce e per cassetta viene realizzata tenendo conto di un processo di registrazione e feedback nel senso di retroazione; quella che viene registrata ed in seguito rieditata è la reazione del corpo collocato in un ambiente114.

Il corpo agisce attraverso la voce, la quale propagandosi nell’ambiente in cui il corpo si trova, interagisce e produce una sonorità estensiva, un riverbero acustico che la registrazione permette di isolare.

Figura 20. Alvin Lucier, I’m sitting in a room, 1969, Fotogramma della performance

La voce sonorità primaria risponde all’ambiente dando vita a nuovi effetti sonori divenendo un tutt’uno con l’ambiente che la contiene e allo stesso tempo si lega ad essa. È un esperimento che trascende dalla categorizzazione temporale; l’obiettivo consiste

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nell’osservare cosa accade nel rapporto suono-effetto partendo da istruzioni iniziali, senza alcuna aspettativa sul risultato.

L’opera citata viene considerata un modello nel campo dell’elettroacustica, essa si fonda sul gioco propagazione e riverbero dei fenomeni acustici. Composizione sperimentale che associa voce umana a manipolazioni elettroniche.115

Un’altra opera che amalgama i sensi del visivo, del tatto e dell’udito, attraverso un’influenza reciproca di materia che si lega ad altra materia è The Queen of south del 1974 che secondo le categorie artistiche può essere definita performance.

Il video anima dell’opera è la registrazione di un’installazione sonora, una sorta di work in progress in veste di esperimento che l’immagine visiva registra e documenta. Attraverso un alternarsi di zoom a livello di inquadratura vengono evidenziate le particolari forme che sulle sabbia vengono a delinearsi.

Una serie di onde sonore artificiali in quanto generate elettronicamente sollecitano una superficie tesa a cui è stata cosparsa al di sopra della sabbia. Le particelle di sabbia da una situazione iniziale informe giungono progressivamente alla creazione di una serie di immagini che si compongono e scompongono seguendo le direzione che linee di forza impongono.

Gli esiti della performance non presuppongono nessuna azione da parte dell’ artista, il cui ruolo diviene marginale. L’artista è l’ osservatore di un fenomeno al quale da avvio. Viene registrata la reazione che le particelle hanno sulla piastra che consegue alla propagazione del suono sulla piastra superficiale che vibrante.

L’opera sembra sintetizzare la tensione che contraddistingue Lucier nell’investigare il suono nella sua fisicità manifestando agli spettatori ed agli ascoltatori in suo nascosto potere che deforma. Un’operazione tesa all’ isolamento di un fenomeno acustico rendendolo percepibile sotto un’altra forma che esplica attraverso un altro fenomeno. Percorso creativo che non persegue alcun fine determinato e che tanto meno si pone come espressione della soggettività della realtà. La percezione non è un prodotto della mente ma la fonte da cui scaturisce il pensiero.

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Figura 21. Alvin Lucier, The Queen of South, fotogramma

È un’analisi dei processi di generazione del suono. Il suono intrinseco ancora non udibile del materiale fa fuoriuscire l’evento sonoro.116

L’idea sottostante è quella di rendere visibile il suono o meglio rendere visibile l’agire acustico che non si limita ad una dimensione immateriale al contrario servendosi del materiale fisico evidenzia i sui moti. Vengono in un certo modo rivelate le azioni dei fenomeni acustici che vengono celate dalle percezioni uditive. Le onde sonore causano dei movimenti sinusoidali, è la forza del suono che non ha un’esclusiva intensità acustica ma si può misurare ed osservare nelle interazioni fenomeniche tra suono e materia117.

116 Roberto Calabretto, op. cit., p.149

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Nell’esperienza artistica di Lucier non può essere tralasciata la peculiarità della componente fisica e delle sue leggi fisiche. Sembra aleggiare una scientificità in the Queen of south appare un vivido rimando all’opera del medico di origine svizzera Hans Jenny autore nel 1967 di Kymatic volume che analizza il potere nascosto che influenza le onde sonore che strutturano la materia. Jenny effettuava esperimenti in cui utilizzava elementi naturali come sabbia, fluidi disposti su superfici di metallo collegate ad un oscillatore che produceva un ampio spettro di frequenze. La sabbia o le altre sostanze si organizzavano in diverse strutture caratterizzate da forme geometriche tipiche della frequenza della vibrazione che veniva emessa.

Lucier è l’indagatore delle leggi fisiche che dominano l’esteso mondo sonoro non solo immateriale ed sfuggente ma materiale e deformante.

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2. 5 Il suono equivale ad un’evocazione spaziale: i Sound-works di Max