3.4.6 Tutela delle categorie più vulnerabili
Di seguito si riporta una sintesi delle risultanze dei controlli operati su alcune categorie di lavoratori più vulnerabili: cittadini di Stati extra UE, minori, disabili, lavoratrici madri.
3.4.6.1 Extracomunitari privi di permesso di soggiorno
Dalle ispezioni effettuate è emersa l’occupazione “in nero” di 778 extracomunitari privi di permesso di soggiorno, così distribuiti (in termini percentuali rispetto al totale dei lavoratori irregolari) tra i settori
di riferimento: Industria: 4,7% - Agricoltura: 3% - Edilizia: 1% - Terziario: 0,5%.
Nel settore del terziario, in particolare, la maggior incidenza percentuale di tale tipologia di lavoratori si riscontra nelle attività individuate dai codici:
− ATECO R - Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento: 2,26%;
− ATECO T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze: 1,44%; − ATECO S - Altre attività di servizi: 1,39%;
− ATECO G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (1,15%). In termini assoluti, il maggior numero di lavoratori extracomunitari irregolarmente soggiornanti in Italia è stato invece rilevato attività individuate dai codici:
− ATECO C – Attività manifatturiere: 357; − ATECO A – Agricoltura: 139;
− ATECO F – Costruzioni: 66;
− ATECO G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli: 64.
3.4.6.2 Minori
L’effettuazione di accertamenti ispettivi ha assicurato la tutela di 127 minori irregolarmente occupati.
Le violazioni della normativa a tutela del lavoro minorile sono state prevalentemente accertate, in termini assoluti, nel settore ATECO I - Servizi di alloggio e ristorazione (con l’individuazione di 51 minori
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (in cui si sono accertate 23 violazioni concernenti minori); Ateco G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (con l’individuazione di 20 minori irregolarmente al lavoro); Ateco S - Altre attività di servizi (in cui in 19 casi si è contestato l’impiego irregolare di minori).
3.4.6.3 Lavoratori diversamente abili
Sono state in materia accertate 327 posizioni lavorative non coperte, con illeciti prevalentemente riscontrati – in termini assoluti – nei settori della Sanità e assistenza sociale (Ateco Q – 163 posizioni), delle Attività manifatturiere (Ateco C - 77 posizioni), del Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (Ateco G - 46 posizioni) e dei Servizi di comunicazione e informazione (Ateco J - 14 posizioni).
Ad analoghi risultati conduce l’analisi del rapporto tra violazioni riscontrate e ispezioni definite con contestazione di illeciti, fatta eccezione per i settori delle Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (Ateco R) e delle Attività finanziarie e assicurative (Ateco K) dove tale rapporto è leggermente superiore a quello riscontrato nell’ambito del Commercio.
3.4.6.4 Lavoratrici madri e pari opportunità
Sono stati effettuati 309 interventi a tutela di lavoratrici adottando specifici provvedimenti amministrativi e sanzionatori volti ad assicurare la tutela, fisica ed economica, di gestanti e lavoratrici madri e le pari opportunità tra uomini e donne in materia di lavoro.
In termini assoluti, i settori maggiormente esposti a tal genere di violazioni sono risultati quelli dei Servizi di alloggio e ristorazione (68), del Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di
autoveicoli e motocicli (62), del Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (50), delle
Altre attività di servizi (32) e della Sanità e assistenza sociale (29).
L’analisi del rapporto tra violazioni riscontrate e ispezioni definite con contestazione di illeciti indica nei settori ATECO Q - Sanità e assistenza sociale, ATECO J - Servizi di comunicazione e informazione, ATECO K - Attività finanziarie e assicurative ed ATECO N - Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese quelli in cui sono maggiormente concentrate le violazioni in argomento.
3.4.7 Tutela dei lavoratori sotto il profilo del rispetto della disciplina dell’orario di lavoro Nel 2020 sono stati effettuati controlli in materia di orario di lavoro che hanno portato a tutelare 11.016 lavoratori.
Tabella 28. Illeciti in materia di orario di lavoro - distribuzione interregionale.
In termini assoluti, tale tipologia di violazione è risultata prevalente nei settori del terziario (8.413 lavoratori tutelati) e delle attività manifatturiere (1.624 lavoratori tutelati).
Ambito territoriale Orario di lavoro (Lav.) IIL Centro
2.987
IIL Nord Est
3.373
IIL Nord Ovest
3.134
IIL Sud
1.522
TOTALE ITALIA
11.016
Tabella 29. Illeciti in materia di orario di lavoro - distribuzione settore produttivo.
Nello specifico settore dell’autotrasporto sono stati 467 i conducenti ai cui datori di lavoro sono state contestate violazioni del d.lgs. n. 234/2007 di attuazione della Direttiva 2002/15/CE concernente l’organizzazione dell’orario di lavoro delle persone che effettuano operazioni mobili di autotrasporti e 2.917 i lavoratori interessati da violazioni delle disposizioni del Regolamento CE/561/2006 in materia di guida, interruzioni e periodi di riposo.
L’incidenza in termini percentuali delle violazioni in materia di orario di lavoro rispetto al totale di quelle accertate – su base territoriale e in relazione a settori/sezioni ATECO – è illustrata nelle tabelle che seguono.
Tabella 30. Incidenza della violazione orario di lavoro - distribuzione territoriale IIL
Tabella 31. Incidenza della violazione orario di lavoro - distribuzione settore produttivo
Settore produttivo Orario di lavoro (Lav.)
Agricoltura 516
Industria 1.624
Edilizia 463
Terziario 8.413
TOTALE ITALIA 11.016
Disciplina orario di lavoro
Ambito territoriale
Lavoratori cui si riferiscono le violazioni
accertate
Orario di lavoro (Lav.)
% di lavoratori cui si riferiscono le violazioni orario di lavoro / lavoratori cui si riferiscono le violazioni accertate IIL Centro 19.630 2.987 15%
IIL Nord Est 15.461 3.373 22%
IIL Nord Ovest 14.461 3.134 22%
IIL Sud 12.583 1.522 12%
TOTALE ITALIA 62.135 11.016 18% Disciplina orario di lavoro
Settore produttivo
Lavoratori cui si riferiscono le violazioni
accertate
Orario di lavoro (Lav.)
% di lavoratori cui si riferiscono le violazioni orario di lavoro / lavoratori cui si riferiscono le violazioni accertate Agricoltura 4.590 516 11% Industria 7.645 1.624 21% Edilizia 6.849 463 7% Terziario 43.051 8.413 20% TOTALE ITALIA 62.135 11.016 18%
Tabella 32. Incidenza della violazione orario di lavoro - distribuzione per codice sezione Ateco 2007
3.4.8 Corretta qualificazione dei rapporti di lavoro
Nell’ottica di assicurare ai lavoratori i diritti e le tutele derivanti dal corretto inquadramento contrattuale, il personale ispettivo INL ha accertato il distorto utilizzo di fattispecie contrattuali atipiche e flessibili ed ha provveduto a riqualificare 5.466 rapporti di lavoro.
Tabella 33. Illeciti in materia di qualificazione dei rapporti di lavoro - distribuzione interregionale
Le tabelle che seguono rendono conto della distribuzione per settore produttivo dei lavoratori interessati da fenomeni di riqualificazione, in valore numerico assoluto ed in termini percentuali rispetto al totale dei lavoratori irregolari.
Codice sezione Ateco 2007
Lavoratori cui si riferiscono le violazioni
accertate
Orario di lavoro (Lav.)
% di lavoratori cui si riferiscono le violazioni orario di lavoro / lavoratori cui si riferiscono le violazioni accertate - A Agricoltura, silvicoltura e pesca 4.590 516 11%
- B Estrazione minerali da cave e miniere 48 41 85%
- C Attività manifatturiere 7.295 1.402 19%
- D Fornitura energia elettrica, gas, ecc. 66 12 18%
- E Fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifiuti, ecc. 236 169 72%
- F Costruzioni 6.849 463 7%
- G Commercio all'ingrosso e al dettaglio 5.589 1.146 21%
- H Trasporto e magazzinaggio 8.834 4.079 46%
- I Attività servizi alloggio e ristorazione 10.472 1.284 12%
- J Servizi informazione e comunicazione 394 28 7%
- K Attività finanziarie e assicurative 35 2 6%
- L Attività immobiliari 121 8 7%
- M Attività professionali, scientifiche e tecniche 1.339 31 2%
- N Servizi supporto alle imprese, ecc. 9.352 796 9%
- O Amministrazione pubblica e difesa, ecc. 54 49 91%
- P Istruzione 144 19 13%
- Q Sanità e assistenza sociale 2.050 548 27%
- R Attività artistiche, sportive, intrattenimento, ecc. 1.149 80 7%
- S Altre attività di servizi 3.376 336 10%
- T Attività famiglie datori lavoro personale domestico; ecc. 139 7 5%
- U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 3 0 0%
TOTALE ITALIA 62.135 11.016 18%
Disciplina orario di lavoro
Ambito territoriale Riqualificazione (Lav.) IIL Centro
3.114
IIL Nord Est
1.199
IIL Nord Ovest
970
IIL Sud
183
TOTALE ITALIA5.466
Riqualificazioni rapporti di lavoro
Tabella 34. Illeciti in materia di qualificazione dei rapporti di lavoro - distribuzione per settore produttivo
Tabella 35. Illeciti in materia di qualificazione dei rapporti di lavoro - distribuzione per codice sezione Ateco 2007
Sotto il profilo della distribuzione territoriale, tali violazioni risultano essere prevalentemente concentrate – in termini assoluti – nelle Regioni Abruzzo (49%), Emilia-Romagna (12%), Sardegna, Liguria, Lombardia e Piemonte (circa 7%).
Nell’ambito qui in esame sono stati inoltre accertati circa 200 tirocini formativi fittizi, anch’essi fatti oggetto di riqualificazione.
Settore produttivo Lavoratori cui si riferiscono le violazioni accertate Riqualificazione (Lav.) % di lavoratori riqualificati / lavoratori cui si riferiscono le violazioni accertate Agricoltura 4.590 143 3% Industria 7.645 306 4% Edilizia 6.849 278 4% Terziario 43.051 4.739 11% TOTALE ITALIA 62.135 5.466 9%
Riqualificazioni rapporti di lavoro
Codice sezione Ateco 2007 Lavoratori cui si riferiscono le violazioni accertate Riqualificazione (Lav.) % di lavoratori riqualificati / lavoratori cui si riferiscono le violazioni accertate
- A Agricoltura, silvicoltura e pesca 4.590 143 3%
- B Estrazione minerali da cave e miniere 48 0 0%
- C Attività manifatturiere 7.295 279 4%
- D Fornitura energia elettrica, gas, ecc. 66 27 41%
- E Fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifiuti, ecc. 236 0 0%
- F Costruzioni 6.849 278 4%
- G Commercio all'ingrosso e al dettaglio 5.589 326 6%
- H Trasporto e magazzinaggio 8.834 161 2%
- I Attività servizi alloggio e ristorazione 10.472 412 4%
- J Servizi informazione e comunicazione 394 111 28%
- K Attività finanziarie e assicurative 35 3 9%
- L Attività immobiliari 121 7 6%
- M Attività professionali, scientifiche e tecniche 1.339 372 28%
- N Servizi supporto alle imprese, ecc. 9.352 2.417 26%
- O Amministrazione pubblica e difesa, ecc. 54 0 0%
- P Istruzione 144 60 42%
- Q Sanità e assistenza sociale 2.050 408 20%
- R Attività artistiche, sportive, intrattenimento, ecc. 1.149 302 26%
- S Altre attività di servizi 3.376 152 5%
- T Attività famiglie datori lavoro personale domestico; ecc. 139 8 6%
- U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 3 0 0%
TOTALE ITALIA 62.135 5.466 9% Riqualificazioni rapporti di lavoro
4. Salute e sicurezza dei lavoratori
L’azione ispettiva svolta in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ha riguardato 10.069 aziende, 8.068 delle quali, all’esito delle 10.179 ispezioni definite, sono risultate irregolari (tasso di irregolarità del 79,3%).
Nel corso degli accertamenti sono state contestate complessivamente 12.541 violazioni (12.020 penali e 521 amministrative).
Su base territoriale è stata rilevata la seguente distribuzione della natura penale/amministrativa delle violazioni accertate.
Tabella 36. Salute e sicurezza dei lavoratori - distribuzione delle violazioni penali e amministrative negli IIL
Gli illeciti penalmente rilevanti contestati dal personale ispettivo dell’INL hanno riguardato per il:
− 53% la violazione degli obblighi contenuti nel “Titolo IV – Cantieri temporanei o mobili”del d.lgs. n.
81/2008, in relazione sia alle misure organizzative per la salute e la sicurezza nei cantieri, sia a quelle più specifiche per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota;
− 40% l’inosservanza delle disposizioni del “Titolo I”, concernente gli aspetti generali di sicurezza;
− 7% il mancato rispetto degli obblighi contenuti negli altri titoli (rischi specifici) dello stesso decreto.