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B. DETTAGLIO DELLE ATTIVITA’ DI TUTELA E VIGILANZA INL

3. Vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale: settori prioritari d’intervento e relativi risultati

3.4 Principali fenomeni oggetto di vigilanza nel 2020

3.4.1 Lavoro sommerso

Un’efficace azione di tutela dei lavoratori è stata assicurata dalla prosecuzione, nel corso del 2020, dell’attività mirata al contrasto del lavoro sommerso.

La vigilanza INL ha intercettato 17.788 lavoratori occupati "in nero", 778 dei quali extracomunitari privi di regolare permesso di soggiorno.

Se ne desume che circa il 29% dei suindicati 62.135 lavoratori irregolari è risultato essere occupato “in nero” e che la presenza di lavoratori “in nero” è stata mediamente riscontrata in quasi il 43% delle ispezioni in cui sono stati accertati illeciti, indice quest’ultimo sostanzialmente allineato a quello dell’anno precedente (pari a quasi il 45%).

La percentuale dei lavoratori “in nero” rispetto al totale dei lavoratori irregolari nei singoli settori produttivi risulta così distribuita:

Agricoltura (44%) - Edilizia (39%) - Industria (31%) - Terziario (25%).

Tralasciando i casi meno significativi per via del limitato numero di accertamenti effettuati, la partizione in base alla classificazione per sezioni ATECO dei suindicati dati d’insieme per settori porta a constatare come le più alte percentuali di presenza di lavoratori in nero siano state riscontrate negli ambiti:

− Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione - Ateco I - (46%);

− Commercio ingrosso e dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli - Ateco G - (45%);

− Agricoltura - Ateco A - (44%);

− Costruzioni - Ateco F - (39%);

− Altre attività di servizi - Ateco S - (36%);

− Attività manifatturiere - Ateco C - (32%).

Con riferimento alle aree territoriali, la riscontrata percentuale dei lavoratori “in nero” sul totale dei lavoratori interessati da violazioni in materia di lavoro è invece risultata essere la seguente:

− Ispettorato interregionale del lavoro Nord Ovest: 23%;

− Ispettorato interregionale del lavoro Nord Est: 21%;

− Ispettorato interregionale del lavoro Centro: 25%;

− Ispettorato interregionale del lavoro Sud: 50%.

con indici più elevati rilevati, a livello regionale, in Calabria (62%), Campania (60%), Basilicata (44%), Puglia (41%), Molise (40%), Lazio e Toscana (33%).

Esiti sostanzialmente analoghi sono restituiti dall’analisi del rapporto tra il numero di lavoratori “in nero” e quello delle ispezioni con esito irregolare, per:

− settori:

• Agricoltura (87 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende); • Industria (56 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende); • Terziario (46 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende); • Edilizia (25 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende); − sezioni ATECO:

• Agricoltura - Ateco A - 87 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende;

• Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione -Ateco I - 70 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende;

• Attività manifatturiere - Ateco C - 58 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende;

• Altre attività di servizi - Ateco S - 54 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende;

• Commercio ingrosso e dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli - Ateco G - 44 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende);

− aree territoriali:

• Ispettorato interregionale del lavoro Nord Ovest: 42 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende;

• Ispettorato interregionale del lavoro Nord Est: 40 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende;

• Ispettorato interregionale del lavoro Centro: 44 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende;

• Ispettorato interregionale del lavoro Sud: 47 lavoratori “in nero” ogni 100 aziende.

con indici più elevati rilevati, a livello regionale, in Campania (62 lavoratori “in nero” per 100 ispezioni con esito irregolare), Piemonte (57 lavoratori “in nero” per 100 ispezioni con esito irregolare), Toscana (53 lavoratori “in nero” per 100 ispezioni con esito irregolare), Veneto e Lazio (48 lavoratori “in nero” per 100 ispezioni con esito irregolare), Emilia-Romagna (47 lavoratori “in nero” per 100 ispezioni con esito irregolare) e Calabria (46 lavoratori “in nero” per 100 ispezioni con esito irregolare).

L’analisi dei dati a livello locale conferma che i settori principalmente interessati da una presenza media di lavoratori “in nero” per ciascuna azienda risultata irregolare sono quelli dei servizi di alloggio e ristorazione, dell’agricoltura, del manifatturiero e degli altri servizi alle imprese.

3.4.1.1 Sospensioni dell’attività imprenditoriale (art. 14 del d.lgs. n. 124/2004)

Strettamente connesso all’accertamento del lavoro sommerso è il potere di sospensione dell’attività imprenditoriale (attribuito al personale ispettivo dall’art. 14 del d.lgs. n. 81/2008) che, oltre a prevenire possibili danni alla salute e sicurezza del personale interessato, assicura un’effettiva tutela dei lavoratori soggetti alle violazioni imponendo la regolarizzazione degli illeciti ai datori di lavoro che intendano procurare la revoca della sospensione per poter riprendere la propria attività economica.

Nel 2020 sono stati adottati 3.564 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, cui devono sommarsi 141 sequestri giudiziari.

Tra le motivazioni di tali provvedimenti si sono confermate largamente predominanti (3.536) le fattispecie relative all’impiego di lavoratori “in nero” in misura pari o superiore al 20% di quelli presenti sul luogo di lavoro, mentre i casi residui (28, quattro dei quali peraltro concomitanti con presenza di lavoratori “in nero”) afferiscono a gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza.

Elevata si è confermata anche la percentuale delle revoche per avvenuta regolarizzazione e versamento della prescritta “somma aggiuntiva” (2.958, pari all’83% dei provvedimenti adottati), significativa essa stessa dell’efficacia dell’istituto che, nella maggior parte dei casi, ha consentito il ripristino di condizioni di legalità in favore dei lavoratori coinvolti (Tabella 27).

La concentrazione dei provvedimenti in questione è risultata essere (Tabelle 27 e 28): − per settori produttivi:

• Agricoltura: 257 sospensioni, di cui 209 revocate, adottate nell’11% delle ispezioni concluse con verbale di illecito;

• Industria: 438 sospensioni, di cui 355 revocate, adottate nel 10% delle ispezioni concluse con verbale di illecito;

• Terziario: 2.144 sospensioni, di cui 1.813 revocate, adottate nel 9% delle ispezioni concluse con verbale di illecito;

• Edilizia: 725 sospensioni, di cui 581 revocate, adottate nel 7% delle ispezioni concluse con verbale di illecito:

Tabella 27. Provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale per settore produttivo

− per sezioni classificate secondo metodologia ATECO:

257 209 81% 438 355 81% 725 581 80% 2.144 1.813 85% 3.564 2.958 83% Numero Provvedimenti di sospensione adottati Numero provvedimenti revocati per regolarizzazione % provvedimenti revocati su provvedimenti adottati Settore produttivo Agricoltura Industria Edilizia Terziario TOTALE

Monitoraggio applicazione art. 14 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 così come modificato dall'art. 11 del D.Lgs. n. 106/2009 e s.m.i.

Tabella 28. Provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale per sezione ATECO

con una incidenza più significativa nelle attività di:

• Servizi, alloggi e ristorazione - Ateco I - 1.055 sospensioni, di cui 982 revocate, adottate nel 15% delle ispezioni concluse con verbale di illecito;

• Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli - Ateco G - 703 sospensioni, di cui 512 revocate, adottate nel 12% delle ispezioni concluse con verbale di illecito; • Edilizia - Ateco F - 725 sospensioni, di cui 581 revocate, nel 7% delle ispezioni concluse con verbale

di illecito;

• Attività manifatturiere - Ateco C - 425 sospensioni, di cui 344 revocate nell’11% delle ispezioni concluse con verbale di illecito.

Agricoltura, silvicoltura e pesca A 257 209 81%

Estrazione di minerali da cave e miniere B 1 - 0%

Attivita' manifatturiere C 425 344 81%

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata D 5 5 100%

Fornitura di acqua; reti fognarie, attivita' di gestione rifiuti e risanamento E 7 6 86%

Costruzioni F 725 581 80%

Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli G 703 512 73%

Trasporto e magazzinaggio H 27 24 89%

Attivita' dei servizi di alloggio e di ristorazione I 1.055 982 93%

Servizi di informazione e comunicazione J 13 13 100%

Attivita' finanziarie e assicurative K 5 5 100%

Attivita' immobiliari L 15 13 87%

Attivita' professionali, scientifiche e tecniche M 25 19 76%

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese N 41 31 76%

Amministrazione pubblica e difesa; Assicurazione sociale obbligatoria O 2 2 100%

Istruzione P 3 3 100%

Sanita' e assistenza sociale Q 11 9 82%

Attivita' artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento. R 58 46 79%

Altre attività di servizi S 183 152 83%

Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione

di beni e servizi indifferenziati per uso prorpio da parte di famiglie e convivenze T 3 2 67%

Organizzazioni ed organismi extraterritoriali U - -

TOTALE 3.564 2.958 83%

83%

Settore merceologico

Monitoraggio applicazione art. 14 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 così come modificato dall'art. 11 del D.Lgs. n. 106/2009 e s.m.i.

Anno 2020 Macrocategoria ATECO % provvedimenti revocati su provvedimenti adottati Numero Provvedimenti di sospensione adottati Numero provvedimenti revocati per regolarizzazione

% provvedimenti revocati su provvedimenti adottati