pre-sentata in trascrizione in questo volume, proviene tutta dalla sezione
Cancilleria dell'Archivo de la Corona de Aragón. In particolare, dadiver-se diver-serie che la compongono:
A) Registros
B) Cartas Reales Diplomaticas C) Pergaminos
D) Procesos
E) Papeles por incorporar
Registros. Si tratta di una trentina di documenti strettamente legati
all'avvenimento in oggetto, reperiti nel corso di una ricerca che ha avu-to come obiettivo l'esame di un notevole numero di fondi archivistici.
Tra questi, hanno consentito l'arricchimento del patrimonio documen-tario oggi conosciuto registri della serie Diversorum (reg.
981),della se-rie Sardinie (regg.
1024e
1025)e della serie Secretorum (reg.
1293).In particolare, hanno fornito la gran parte di questa documentazione i
22 Vedi doc. 61, c. 81v.
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regg. 1024 e 1025. Entrambi si riferiscono ad un arco di tempo racchiu-so tra il 1354 e il 1355, ed hanno una consistenza, rispettivamente, di cc. 146 e 149 23.
Lettere di convocazione, elenchi di convocati, facsimili di procure, comunicazioni a vari personaggi che ricordano il realizzarsi dei lavori parlamentari: sono tutti argomenti approfondibili attraverso questa do-cumentazione, consultabili nella trascrizione degli Atti, che completano notevolmente le nostre conoscenze in materia.
Dal punto di vista paleografico si tratta di documenti che non pre-sentano particolari difficoltà di interpretazione o di lettura. Una scrittura gotica cancelleresca perfettamente inserita nei canoni grafici della metà del XIV secolo catalano contraddistingue tutta questa produzione ma-noscritta. Uniche difficoltà, peraltro facilmente superabili, sono dovute ad un uso di inchiostri spesso poco contrastanti sul materiale cartaceo e, per questo, spesso difficilmente riproducibili in maniera ottimale con procedimento fotografico. Un diretto esame dell'originale, però, elimina quasi sempre ogni problema a riguardo.
Cartas Reales Diplomaticas. È un fondo dell'AcA che ha fornito una non elevata quantità di documenti. Molti di essi erano già stati segnalati sotto forma di regesto 24. La ricerca inerente le testimonianze conservate in questa serie è stata avviata, quindi, da questo punto di partenza. Si è reso necessario, però, ricostruire tutte le collocazioni archivistiche, che erano state modificate, rispetto alle sistemazioni più antiche, in un lavo-ro di riordinamento generale, nel corso dell'ultimo ventennio. Presa vi-sione della documentazione, si è constatato che era possibile offrire al-l'attenzione del lettore anche alcuni documenti assolutamente inediti 25.
Gli argomenti che si possono approfondire tramite la lettura delle Carte Reali sono principalmente relativi a lettere di procura spedite da diversi personaggi, dispacci internazionali che citano le riunioni parla-mentari e, ancora, il verdetto del processo contro Gherardo di Donorati-co, ormai ben conosciuto attraverso documentazione procedente da di-versi fondi archivistici.
Dal punto di vista paleografico non si notano particolari difficoltà di lettura o di interpretazione. Il materiale scrittorio è il più delle volte suf-
23 La consistenza documentaria di questi due registri della serie Sardine era segnalata anche da G. OLLA REPETTO, Saggio di fonti cit., p. 83.
24 L. D'ARIENZO, Carte Reali Diplomatiche di Pietro IV il Cerimonioso, re d'Aragona, ri-guardanti l'Italia, Padova, 1970.
25 Vedi ad es. ACA, Canc., Cartas Reales Diplomaticas (Can), Pere III, n. 5426 (doc. 34).
ficientemente ben conservato, data la sua qualità e la cura archivistica ri-servatagli. I caratteri sono, anche in questo caso, quelli della scrittura go-tica cancelleresca catalana della metà del Trecento. Solo in alcune carte, compilate in ambienti che subivano consistenti condizionamenti cultu-rali provenienti dall'area italiana, sono evidenti segni di questo fenome-no, sia dal punto di vista più strettamente paleografico che diplomatisti-co. È il caso dei documenti relativi alle procure di Mariano IV, giudice d'Arborea, o a quelle di Matteo Doria 26.
Pergaminos. In questa serie sono stati reperiti una trentina di docu-menti della cui esistenza non era stata data prima d'ora segnalazione. Si conosceva solo una schedatura cronologica del materiale, senza ulteriori specificazioni contenutistiche 27. In base a questa era possibile constatare che ben 29 pergamene, il cui argomento concerneva la Sardegna, erano datate al mese di febbraio del 1355. Un controllo diretto di questa docu-mentazione ha permesso di appurare la realtà storica emergente.
I documenti di questa serie, presentati in trascrizione, si riferiscono, generalmente, alla nomina di procuratori che diverse città e villaggi non infeudati fecero per poter essere rappresentati alle Corti di Cagliari. Sas-sari, Villa di Chiesa, Alghero, Cagliari, tra le città più importanti, ma an-che centri minori, alcuni dei quali tuttora esistenti come Villamassargia, Domusnovas, Santadi, San Sperate; altri, invece, oggi non più abitati co-me Arenas, Prato, Tului, Margali, Nucis, Pietralonga ecc., compaiono ci-tati nelle nostre pergamene. Attraverso la loro lettura emerge anche una variopinta popolazione locale, della quale oggi possiamo ricordare i no-mi dei singoli cittadini e, inoltre, trarre conclusioni circa la composizio-ne sociale dei vari centri, l'emergenza dei ceti privilegiati a guida degli stessi e al fianco degli interessi della Corona; possiamo avere, inoltre, in-dicazioni preziose sulla composizione etnica della popolazione e sul gra-do di penetrazione iberica o italiana all'interno della stessa.
Le pergamene presentano spesso una difficoltà di lettura superiore rispetto ai documenti cartacei coevi; ciò è causato principalmente dallo scarso contrasto che la scrittura ha su questo materiale. In primo luogo l'uso di un inchiostro tendente al marrone più o meno scuro, le cui to-nalità differiscono di poco da quella — leggermente più chiara — del supporto pergamenaceo, causa una considerevole perdita di contrasto.
Non è trascurabile, poi, il fatto che questa documentazione è stata pro-
26 ACA, Canc., Pergaminos Pere III, n. 274 / 1904 e CRD, Pere III, n. 5429 (docc. 46 e
27 G. OLLA REPETTO, Saggio di fonti cit., pp. 38 sg.
51).
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