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Le donne come lavoratori rurali

Nel documento Il lavoro delle donne nelle Zone Franche (pagine 36-39)

2. Il lavoro delle donne: confronto tra situazione interna ed esterna alle Zone

2.1 Cenni sulle categorie maggiormente a rischio per le donne

2.1.1 Le donne come lavoratori rurali

Le donne rurali sono agenti fondamentali per la realizzazione di cambiamenti economici, ambientali e sociali di trasformazione necessari per lo sviluppo sostenibile, ma possiedono solo l’1 % delle terre nel mondo. Molte donne sono costrette a pratiche sessuali rischiose per poter mantenere la loro terra. Quelle che si oppongono rischiano di essere emarginate, picchiate o stuprate. In Kenya le donne sono escluse dall’eredità delle proprietà.

“In occasione della Giornata internazionale delle donne, l’8 marzo, desideriamo ricordare le donne delle zone rurali di tutto il mondo che contribuiscono in maniera rilevante al benessere delle loro famiglie e delle comunità e alla costruzione di società ed economie sostenibili. In questa giornata, chiediamo l’adozione di misure che consentano a tutte queste donne di vivere e lavorare con dignità.”47

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Messaggio di Juan Somavia, Direttore Generale dell’ILO, in occasione della Giornata internazionale delle donne (8 marzo 2012).Fonte:www.ilo.org/rome/risorse-informative/per-la-stampa/speeches/WCMS_175165/lang--

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Nel 2010, le donne costituivano il 43 % della forza lavoro agricola dei PVS e più del 70% della forza lavoro in alcune economie ad alta intensità agricola, dominando nell’Africa Sub-Sahariana e in America Latina. Nonostante i nuovi posti di lavoro nelle agro-industrie orientate all'esportazione non offrano parità di condizioni agli uomini e alle donne, in ogni caso, spesso, costituiscono l’opportunità migliore ottenibile rispetto nell’agricoltura tradizionale.

Coltivatrici, lavoratrici salariate, o imprenditrici, le donne delle zone rurali si prendono cura anche dei bambini e degli anziani e si fanno carico di molte responsabilità. Attraverso i loro molteplici ruoli, le donne contribuiscono in maniera fondamentale allo sviluppo rurale, però il salario da loro percepito è inferiore a quello degli uomini e lo sono anche le opportunità in termini di accesso all’istruzione, alla formazione, alle tecnologie, alla mobilità verticale, al credito e all'assistenza sanitaria. Il tutto aggravato dalla crisi economica e alimentare globale e dal cambiamento climatico. L’empowerment è fondamentale non solo per il benessere degli individui, delle famiglie e delle comunità rurali, ma anche per la produttività economica generale, data la grande presenza delle donne nel mondo del lavoro agricolo.

Le giornate lavorative sono più lunghe di quelle degli uomini sia nei lavori retribuiti sia in quelli non retribuiti, in più, gran parte delle loro attività non sono riconosciute e remunerate poiché sono confinate alla sfera domestica. Si prevede che, in molti Paesi, con il protrarsi della crisi economica, il lavoro non retribuito delle donne aumenterà, riducendo la loro capacità di trovare un lavoro produttivo.

Un approccio basato sul lavoro dignitoso dovrebbe ridurre notevolmente le disparità di genere nel mondo agricolo e aiutare le donne delle zone rurali a sconfiggere la povertà attraverso il lavoro. Le donne tendono a produrre dal 20 al 30 per cento in meno rispetto ai loro colleghi maschi perché hanno meno accesso ai fattori vitali come sementi, fertilizzanti e attrezzi; se le donne avessero lo stesso accesso degli uomini, la produzione agricola in 34 PVS potrebbe aumentare di una media del 4 per cento. Questo potrebbe ridurre il numero di persone denutrite nei Paesi di ben il 17 per cento, che corrisponde a circa 150 milioni di persone.48

“In tutto il mondo, le donne delle zone rurali si scontrano con pregiudizi e discriminazioni che limitano il loro accesso al lavoro dignitoso e frenano la loro produttività. Quest’ultima si rafforzerà solo quando le donne potranno accedere più facilmente al lavoro dignitoso e al controllo delle risorse produttive. È nell’interesse di tutti che le donne possano realizzare pienamente il loro potenziale. È ora di cambiare le cose!”49

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The State of Food and Agriculture: Women in Agriculture: Closing the Gender Gap for Development, Food and

Agriculture Organization, 2010–2011

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Tra le soluzioni applicabili nell’economia rurale, si possono individuare: la non-discriminazione come diritto fondamentale, riconosciuto da tutte le politiche che coinvolgono il settore rurale; la libertà d’associazione; il rispetto dell’equità e dell’uguaglianza fin da piccoli, garantendo l’istruzione alle ragazze ed ai ragazzi fino all’età minima per poter lavorare (rispettando così il divieto del lavoro minorile); il rafforzamento della capacità produttiva delle donne, attraverso l’insegnamento e la formazione; l’accesso alle risorse produttive e la creazione di lavoro, attraverso il supporto alle imprese rurali, lo sviluppo delle infrastrutture e la promozione dei posti di lavoro green nelle zone rurali; un piano di protezione sociale di base; l’organizzazione in cooperative, associazioni e sindacati; l’applicazione delle strategie integrate di sviluppo locale attente alle questioni di genere e che supportino il lavoro dignitoso.50

Ci sono tanti esempi incoraggianti da riprendere ed attuare, ottenuti grazie al sostegno internazionale a livello politico e pratico. Ad esempio, UN Women51 sostiene la leadership e la partecipazione delle donne rurali nel proporre leggi, strategie, politiche e programmi su tutte le questioni che riguardano la loro vita, comprendendo una migliore sicurezza alimentare e nutrizionale e migliori mezzi di sussistenza. Con la formazione sono fornite le competenze necessarie per adattare la tecnologia ai loro bisogni.

In India, con il sostegno del Fondo per l'uguaglianza di genere dell’UN Women, la Dalit Women’s Livelihoods Accountability Initiative ha aiutato le donne emarginate dalla struttura delle caste ad impegnarsi nel sistema di garanzia Mahatma Gandhi National Rural Employment. Tra il 2009 e il 2011, in otto distretti, la partecipazione è cresciuta da 2.800 a oltre 14.000. Molte donne ora hanno conti bancari a loro nome e aderiscono ai sindacati per difendere i loro diritti. In Zimbabwe, le nuove attrezzature e la formazione offerte da UN Women hanno aiutato le donne del gruppo etnico Tonga ad entrare nel settore maschile della pesca, permettendo loro di commercializzare il proprio pescato anziché di vendere i pesci acquistati dagli uomini. Le vendite sono raddoppiate, e le donne si stanno organizzando per estendere il loro mercato a città più grandi e stanno partecipando a un fondo rotativo che fornisce piccoli prestiti. Le donne in genere hanno meno accesso alla tecnologia d’irrigazione, ma UN Women, nella regione autonoma di Ningxia Hui in Cina, ha contribuito a garantire che decine di donne contadine fossero in grado di conoscere, acquisire e mantenere sistemi d’irrigazione avanzati. I cambiamenti climatici hanno reso imprevedibile il flusso dei fiumi locali, che erano la tradizionale fonte di acqua, in più molti uomini hanno lasciato i loro villaggi per i

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Fonte: www.ilo.org/rome/risorse-informative/per-la-stampa/speeches/WCMS_175165/lang--it/index.htm 51

UN Women è la nuova Entità delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile, approvata all’unanimità dall’Assemblea Generale dell’ONU il 2 luglio 2010 ed ufficialmente operativa dal 1 gennaio 2011. UN Women è nata dalla fusione di quattro organismi distinti, facenti rispettivamente parte del sistema delle Nazioni Unite e dedicatisi esclusivamente alla promozione dell'uguaglianza di genere e dell'empowerment femminile: la Divisione per il Progresso delle Donne (DAW, creata nel 1946); l'Istituto Internazionale delle Nazioni Unite di Ricerca e Formazione per il Progresso delle Donne (INSTRAW, creato nel 1976); l'Ufficio del Consulente Speciale sulle Questioni di Genere e il Progresso Femminile (OSAGI, creato nel 1997); il Fondo delle Nazioni Unite per lo Sviluppo delle Donne (UNIFEM, creato nel 1976); Fonte: www.unwomen.it/

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posti di lavoro in città, lasciando le donne a gestire i terreni. I sondaggi hanno dimostrato che le donne locali, con la loro fiducia data dalle nuove competenze acquisite, sono sempre più propense a esprimere le loro opinioni nelle questioni del villaggio.

Partner importanti dell’UN Women sono la FAO, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo e il Programma alimentare mondiale nell'ambito dell'iniziativa "Accelerare i progressi verso l'emancipazione economica delle donne rurali". L’empowerment delle donne rurali mira a rivendicare i diritti alla terra, la leadership, le opportunità, le scelte e la partecipazione alle politiche e ai programmi. L'evidenza dimostra che questo sprona verso una migliore produttività, una maggiore crescita e un progresso delle prospettive di sviluppo per le generazioni attuali e future. L'iniziativa coinvolge anche i governi a sviluppare e attuare le leggi e le politiche che promuovano la parità di diritti, di opportunità e di partecipazione in modo che le donne rurali possano trarre beneficio dal commercio e della finanza, creare il mercato per i loro prodotti e dare un forte contributo alla crescita economica inclusiva.

Nel documento Il lavoro delle donne nelle Zone Franche (pagine 36-39)