INNOVAZIONI INTRODOTTE NEI 35 ANNI DI VITA
DURATA DELLA BATTERIA
Uno dei problemi più grandi dei dispositivi attualmente in commercio, sia tablet che smartphone (ma anche notebook, lettori musicali ed in generale tutti i gadget tecnologici), è la durata della batteria.
Elevata potenza di calcolo, connettività wi-fi e 3G, riproduzione di musica e filmati, rintracciabilità, videogiochi, libri elettronici, sono tutte funzioni che consumano un elevato quantitativo di energia elettrica. Dall‟altro lato, la continua tendenza alla riduzione delle dimensioni e del peso per favorire la portabilità dei dispositivi pone dei seri limiti fisici alle dimensioni delle batterie, che sono quindi strette in una morsa, tra utilità e design/portabilità.
Per contrastare questo annoso problema, che al momento costringe gli utilizzatori assidui a ricaricare la batteria del proprio dispositivo multimediale, sia esso smartphone o tablet, almeno una volta al giorno, Apple sembra aver fatto la mossa che la porterà in un prossimo futuro a produrre dispositivi dotati di batterie molto più capienti e longeve.
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Fonte: www.gizmodo.com.
70www.gizmodo.com: “Is Motorola Developing its Own OS So it Doesn’t Get Too Tangled With Android?” (2011).
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Nel 2010, infatti, Apple ha acquistato una piccola società altamente tecnologica che si occupava della ricerca e dello sviluppo di nuovi materiali metallici, leghe create allo stato liquido, più facili da realizzare e con una struttura atomica più caotica rispetto agli altri metalli che permette, una volta impressa alla lega la forma voluta, di tornare a questa forma originaria71 qualora dovesse subire delle modifiche. Il nome di questa azienda, che dà anche il nome al materiale, è Liquidmetals. Non si tratta di qualcosa di completamente nuovo, visto che l‟uso del Liquidmetal è già diffuso in vari settori: mazze da baseball e golf, settore aerospaziale, elettronica di consumo, eccetera.
Apple tuttavia ha acquistato Liquidmetals perché vi intravede una nuova possibilità, che è per l‟appunto quella di usare queste leghe metalliche allo stato liquido per creare delle celle per le batterie dei propri dispositivi futuri, capaci di durare per anche più di 30 giorni.
Ad oggi nessun‟azienda ha ancora capito come utilizzare il Liquidmetal nelle celle delle batterie, ma senza dubbio Apple, acquistando la fonte di questo materiale, si è assicurata il primato per quando sarà riuscita ad implementarlo72.
Questa innovazione porterebbe ad un‟ulteriore rivoluzione nel modo di vivere la tecnologia, svincolando l‟utente dal bisogno di rete elettrica anche per periodi di tempo molto elevati. Intravediamo l‟utilità di questa innovazione in diversi ambiti: anzitutto vi sarà la possibilità di sfruttare appieno le potenzialità dei propri apparecchi senza il pensiero costante di dover “risparmiare la batteria” per poter arrivare a fine giornata senza che l‟apparecchio si spenga; per tutti i soggetti e gli enti operanti in Paesi in via di sviluppo, dove le fonti di energia elettrica sono ancora poco diffuse si aprono nuove possibilità; sarà poi possibile soddisfare i propri bisogni di networking e multimedialità anche durante i soggiorni estivi in campi con accesso limitato alla rete elettrica; non sarà necessario portare sempre con sé scomodi cavi e caricabatterie; infine, senza dubbio ci sarà un notevole risparmio di
71 www.gizmodo.com: “Giz explains: what is Liquidmetal?” (2010).
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corrente elettrica ed un conseguente allungamento della vita della batteria, vista l‟enorme riduzione del numero di ricariche, con ritorni anche in termini di riduzione dei consumi ed impatto ambientale.
Nel momento in cui Apple riuscirà ad immettere sul mercato dei prodotti con queste caratteristiche siamo sicuri che il suo successo e la sua importanza come player nella tecnologia di consumo ne verranno ampiamente rafforzati, portandola per l‟ennesima volta a fare un passo avanti rispetto ai concorrenti.
NFC73
Una nuova tecnologia che sta iniziando ad essere sviluppata ed implementata da molti player (tra cui Apple, RIM, Google…) è la tecnologia NFC74
, che permette a due dispositivi di comunicare tra loro a distanza di pochi centimetri, semplicemente avvicinandoli l‟uno all‟altro. Questa tecnologia permetterà di usare il proprio smartphone o tablet come se fosse una carta di debito, andando a sostituire le carte stesse e rendendo ancora più obsoleto l‟uso della moneta contante. Non solo: la funzionalità NFC porterà all‟eliminazione della necessità di avere con sé un portafogli, visto che potrà essere utilizzata anche per incorporare nel dispositivo il “passaporto” o la “carta d‟identità”.
Altre possibilità realistiche grazie all‟NFC sono:
- la scomparsa di chiavi di ogni genere: casa, automobile, ufficio potranno essere aperti avvicinando il proprio smartphone al lettore apposito.
- scambio di contatti: due dispositivi potranno scambiarsi istantaneamente contatti e file con il vantaggio, rispetto alle tecnologie già esistenti che svolgono questa funzione, di un notevole risparmio della batteria.
- si potranno comprare biglietti per qualsiasi tipo di evento e accedere all‟evento stesso semplicemente avvicinando lo smartphone al sensore.
73 www.gizmodo.com: “Fourteen ways NFC will let your phone replace your wallet (and more)” (2011). 74 L’acronimo NFC sta per “Near Field Communication”.
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Apparentemente gli usi di questa tecnologia sembrerebbero infiniti e consentirebbero una notevole semplificazione della vita. Tuttavia non possiamo non notare alcuni rischi e pericolosità su cui le aziende farebbero bene a lavorare con cura prima di intraprendere una commercializzazione di dispositivi incorporanti questa tecnologia. In caso di furto, clonazione, falsificazione, smarrimento del dispositivo, infatti, i problemi sarebbero molto maggiori che nel caso di furto o smarrimento del singolo cellulare/carta d‟identità/carta di credito.
A quanto pare la convergenza verso il terminale unico ha anche degli svantaggi da non sottovalutare.
3D
Un‟altra direzione verso cui si stanno movendo molti settori tecnologici, dalle fotocamere e videocamere digitali agli schermi LCD, dalle console per videogiochi agli smartphone, è quella del 3D.
Molte aziende stanno studiando il modo di incorporare nei propri dispositivi la funzionalità 3D in modo da poter filmare, fotografare, riprodurre file tridimensionali senza bisogno degli appositi occhialini, che come tutti noi ben sappiamo, sono stati fino ad oggi indispensabili per vivere esperienze grafiche tridimensionali.
Nelle ultime settimane, tuttavia, si sta assistendo alla nascita di smartphone, foto e videocamere dotati di doppio obbiettivo, dato che per poter registrare immagini tridimensionali, fino ad oggi, è stato necessario avere almeno due obbiettivi che puntassero nella stessa direzione ma da angolature leggermente diverse75.
I pionieri del 3D nel mercato degli smartphone sono HTC, Samsung ed LG i quali, ricordiamo, montano tutti il sistema operativo Android. Sembrerebbe quasi
75 E’ stata da poco inventata la prima lente che da sola permette di effettuare riprese tridimensionali. Cfr.
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che la corsa verso i terminali 3D stia avvenendo per anticipare Apple, che ad oggi infatti non ha ancora intrapreso nessuna mossa in merito.
Apple non ha finora mostrato alcun interesse nel voler incorporare la funzionalità 3D nei propri tablet e smartphone, e la sua esperienza e conoscenza del mercato ci lascia presagire una scelta corretta visto che, anche a nostro avviso, i gusti e le abitudini dei consumatori non sono ancora pronti per poter nutrire un interesse tale, verso i dispositivi dotati di tecnologia 3D, da farli preferire a quelli “classici”.
Anche i produttori di televisori e schermi, come quelli di console per videogiochi (Samsung ed LG da un lato e Nintendo dall‟altro) si stanno muovendo in questa direzione. Per quanto riguarda i televisori, tuttavia, ci pare anche in questo caso troppo presto, almeno per il mercato europeo, dato che un televisore 3D, se non dispone di un set di programmi televisivi registrati e mandati in onda in 3D, si riduce alle funzioni di un televisore qualsiasi.
Dal lato dei videogiochi, invece, per ora Nintendo è l‟unica ad aver creato un prodotto con queste caratteristiche: la console portatile Nintendo 3DS.
Nella corsa verso il 3D, Apple si ritrova tra le aziende che cantano fuori dal coro. Questa è, in fondo, da sempre stata una sua caratteristica; vedremo se il mercato ed i consumatori le daranno ragione anche questa volta oppure se avrà fatto male i calcoli e le toccherà incorporare questo tipo di tecnologia per evitare di perdere la lealtà dei clienti e vedere ridursi le proprie quote di mercato.