Vigneti della Tenuta Librandi Rosaneti, situata tra i comuni di Rocca di Neto e Casabona (Kr)
vinicola ha iniziato il suo percorso pro-duttivo vocato alla qualità negli anni ’50 dai vigneti di famiglia. Nel primo ven-tennio, l’azienda è cresciuta e ha operato nel solco della millenaria tradizione del vino cirotano. Ma è grazie alla spinta in-novativa della nuova generazione, con i fratelli Nicodemo e Antonio (scomparso nel 2012) all’inizio degli anni ’70, che viene avviato un orientamento alla qualità con
la selezione dei migliori vitigni esistenti di Gaglioppo e Greco Bianco, un abbas-samento delle rese per ettaro da subito e in maniera drastica, così da aumentare la qualità e la personalità dei vini. Negli anni ’80 accanto ai vitigni autoctoni so-no state introdotte varietà inedite per la Calabria come Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Chardonnay e Sauvignon Blanc che si sono adattate perfettamente
al terreno, al clima e hanno favorito la nascita di vini innovativi e ambiziosi.
Al tempo stesso i fratelli hanno voluto approfondire le conoscenze degli autoc-toni sopra citati e dall’altra al recupero di varietà autoctone storiche come il Mantonico a bacca bianca e il Magliocco, a bacca rossa. Un altro passaggio impor-tante è stato, complice la collaborazione dell’enologo Severino Garofano dalla fine degli anni ’70, la nascita con la vendem-mia 1988, del Gravello ottenuto da Ga-glioppo e un 40% di Cabernet Sauvignon.
Sin dall’inizio è stata un’etichetta di punta dell’azienda, un emblema della Calabria che iniziava in quegli anni ad aprirsi al mercato internazionale, il primo vino del sud che accostava un’uva autoctona a un’internazionale.
La Tenuta Rosaneti, acquistata nel 1997
e situata tra i comuni di Rocca di Neto e Casabona, ha circa 155 ettari di vigneto dove sono messi a dimora tutti i vitigni.
Nicodemo ci ha condotti, alla guida del suo fuoristrada, in cime alle colline di Rosaneti da cui si gode della prospettiva perfetta per osservare il mare Ionio e le imponenti montagne della Sila, con nel mezzo la miriade di paesini abbarbicati in cima alle colline. A lato di un tratto
Lo chef Ciro Sicignano, del Pietramare Natural Food Il logo del Praia Art Resort
Vino / Calabria
della strada abbiamo visto il “giardino varietale”, con la collezione di vitigni au-toctoni che accoglie attualmente circa 200 varietà recuperate su tutto il terri-torio regionale e disposte in un vigneto dalla caratteristica forma a spirale. Pas-sare qualche ora con Nicodemo mi ha portato ad ammirare l’entusiasmo con cui questo anziano signore ha illustrato i vigneti che via via scorrevano a fianco del fuoristrada, l’orgoglio di avere creato dei laghetti artificiali che consentono l’irrigazione goccia a goccia, allo spirito fiero e combattivo con cui, nei decenni precedenti ha collaborato con grandi esperti del settore viticolo ed enologico, spinto insieme ad Antonio, dalla convin-zione che un minuzioso lavoro di ricerca avrebbe permesso di fissare, conservare, attualizzare ed esaltare le caratteristiche del patrimonio viticolo della famiglia.
A dimostrazione dell’eccellente lavoro svolto anche nelle vinificazioni abbiamo assaggiato, assieme a lui e a Paolo, tre
an-nate di tre vini simbolo della cantina. Dal bianco Efeso da Mantonico al Duca San Felice Cirò Rosso Classico Superiore Ri-serva da solo Gaglioppo, al Gravello. Tre annate dalla recente vendemmia 2015, al 2010 e al 2005 per tutti i vini dove le an-nate più vecchie dell’Efeso e del Gravello erano emozionanti e in gran forma, del Duca San Felice abbiamo preferito invece la 2010. Lo chef Piero Lecce di La Taver-neta a Camigliatello Silano, alle porte del Parco della Sila, ha preparato un pranzo leggero preceduto da un’ottima “Tartare di vitello, rapa rossa, yogurt di pecora e uovo disidratato”.
Nel pomeriggio è ripreso il viaggio verso la costa tirrenica dove ci attendeva una cena da Lapprodo a Vibo Marina, dove la cucina è capitanata dallo chef Agostino Bilotta, in compagnia di Raffaele Librandi.
I piatti “Polpo verace ammollicato con cipolla di Tropea in agrodolce” e “Riso Carnaroli di Sibari con crema di vongole, emulsione di limone e pesto di prezze-molo” sono stati serviti con il Critone 2018 e l’Efeso 2017. Chiudeva la cena un
“Cialde croccanti ai frutti di bosco” con le Passule 2016.
Il giorno successivo si è svolta una visita allo stabilimento della Callipo Conserve alimentari a Pizzo. L’azienda che da 106 anni è tra i principali protagonisti del mercato del tonno e delle conserve itti-che non delocalizza la produzione con-tinuando a effettuare la lavorazione in tutte le sue fasi, esclusivamente in Italia nel proprio stabilimento di Maierato e si caratterizza per l’elevata efficienza degli impianti, delle attrezzature moderne e tecnologicamente avanzate, con un personale preparato. Le diverse fasi pre-vedono che il tonno, pescato nell’Oceano Indiano, congelato intero a bordo dei pe-scherecci e trasferito nello stabilimento di Maierato, dove dopo lo scongelamento che viene effettuato attraverso flussi di acqua corrente a temperatura ambiente, viene avviato alla linea di sezionamento, tagliato e poi lavato. Successivamente alla cottura a vapore, per mantenere
inal-terate le caratteristiche organolettiche e i valori nutritivi, raffreddato e asciugato prima della monda dove viene pulito e selezionato per qualità. Le fasi successive prevedono l’inserimento in vasetti e latte manuale, il condimento di sale e olio d’o-liva, il trasferimento nelle autoclavi per la sterilizzazione. Oltre a un controllo qualità a campione in laboratorio, il pro-cesso termina con il confezionamento e la stagionatura.
L’impressione della visita è stata di un’e-quilibrata combinazione tra tradizione, tecnologia e cura che l’azienda presta al processo produttivo in tutte le sue fasi. La Callipo Group ha da anni diver-sificato i suoi investimenti e interessi.
Dapprima con la Gelateria che produce e commercializza gelato di qualità
ar-tigianale a Pizzo, con una vasta gamma dal tartufo di Pizzo alle torte classiche, al pangelato per citare alcuni esempi. Poi con il Popilia Country Resort che sorge sulla collina sino a una società sportiva dilettantistica di volley maschile che nella stagione 2018/2019 ha partecipato al campionato di Superlega A1. L’impressio-ne incontrando Filippo Callipo è stata di una persona che ha ancora nuovi progetti da realizzare mantenendo attenzione per la qualità, l’amore per la tradizione e per il territorio, con lo sguardo sempre proiettato al futuro. •
Raffaele, Paolo, Nicodemo, Teresa e Francesco Librandi
Polpo verace ammollicato
Una degustazione alla Tenuta Librandi