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Gli effetti sul mercato del lavoro

2.4 Impatto sociale ed economico

2.4.2 Gli effetti sul mercato del lavoro

La crisi siriana ha avuto un impatto particolarmente negativo sul mercato del lavoro li- banese, anche se con differenze tra una regione ad un’altra. I lavoratori siriani, infatti, sono principalmente individui non qualificati e dimostrano disponibilità e propensione a lavorare nelle condizioni più sfavorevoli, con stipendi inferiori agli standard libanesi108 e senza alcuna assicurazione sanitaria. L’aumento di una forza lavoro disponibile e a poco prezzo ha causato in Libano una netta diminuzione degli stipendi e delle offerte di lavoro, specialmente nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, provocando un peggioramento delle condizioni del merca- to del lavoro per le comunità ospitanti,109 che, già prima della crisi, registravano alti tassi di

disoccupazione, soprattutto nel nord del paese e la Beqa’.110 Qui, centinaia di piccoli commer-

cianti, ristoratori, negozianti, panettieri, meccanici e sarti, insieme ai giovani al di sotto dei 30 anni, dei lavoratori precari e dei disoccupati,111 sono stati danneggiati dal flusso dei siriani e

106HISHAM ASHKAR. Benefiting from a Crisis: Lebanese Upscale Real-Estate Industry and the War in Syria.

In: Confluences Méditerranée 92 (2015), pp. 89–100.

107MAZEN SOUEID, STEPHANIE GHANEM, ZIAD HARIRI, RITA NEHME e NADINE ABDEL FATTAH.

Analysis of Lebanon’s Real Estate Sector. Bankmed – Market & Economic Research Division. url: https :

/ / www . bankmed . com . lb / BOMedia / subservices / categories / News / 20160318081258656 . pdf (consultato il 24 gen. 2017).

108Secondo l’International Labour Organization (ILO), i siriani guadagnano mediamente il 40% in meno dello

stipendio minimo percepito dai libanesi. Fonte: SAWSAN MASRI e ILLINA SROUR. Assessment of the impact of

Syrian refugees in Lebanon and their employment profile. Regional Office for the Arab States, Beirut: International

Labour Organization, 2 set. 2014. url:http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/---arabstates/---ro- beirut/documents/publication/wcms_240134.pdf(consultato il 18 nov. 2016)

109VAN VLIET e HOURANI, Regional differences in the conditions of Syrian refugees in Lebanon (op. cit.) 110V. KAURI. Syrian women vie for few jobs in Lebanon. Al jazeera. 4 Lug. 2014. url:http://www.aljaz

eera.com/news/middleeast/2014/06/syrian- women- vie- few- jobs- lebanon- 2014628103045288646.html

(consultato il 22 nov. 2016).

111MASRI e SROUR, Assessment of the impact of Syrian refugees in Lebanon and their employment profile (op.

l’aumento dei lavoratori ha provocato una diminuzione degli stipendi libanesi del 60%.112 Tut-

tavia, sebbene la presenza siriana abbia intensificato la competizione e le tensioni nelle zone più povere, in generale, il tasso di disoccupazione si è mantenuto relativamente stabile durante la crisi, passando dal 6,2% nel 2010 al 6,4% nel 2014.113 Si tratterebbe inoltre di una percentuale inferiore rispetto a quella di molti paesi europei, quali Italia (11,90%), Francia (10%) e Belgio (7,60%).114

In altre aree, come Sidone e Baalbek, i lavoratori libanesi hanno dichiarato di non essere stati danneggiati dal flusso dei rifugiati, poiché questi tendono ad accettare gli impieghi che i libanesi non sono disposti a fare.115 Inoltre, la presenza dei rifugiati ha costituito un fattore

positivo per gli imprenditori e i membri dell’alta classe libanese che assumono i rifugiati siriani come lavoratori a basso costo.116

In generale, in Libano, il 70% delle donne e il 64% degli uomini hanno dichiarato che la presenza dei siriani non ha influito sulle loro possibilità di trovare un impiego.117 Le donne

hanno quindi una percezione meno negativa, anche perché nella società libanese tradizionale è l’uomo che si occupa del sostentamento della famiglia. Il tasso di occupazione dei rifugiati siriani in Libano varia a seconda della zona, registrando la percentuale più alta nel governatorato del Sud Libano (61%) e la più bassa ad Akkar (50%). Mentre più del 52% dei disoccupati siriani, prima della crisi, aveva un impiego in Siria, i rifugiati in possesso di un diploma universitario e coloro che erano emigrati in Libano in cerca di più opportunità di lavoro prima della crisi hanno maggiori probabilità di trovare un’occupazione.118

Gli impieghi nel settore dell’agricoltura (soprattutto ad Akkar e nella Beqa’), dei servizi domestici (nel governatorato del Sud Libano) e delle costruzioni (a Beirut e a Sidone) coprono rispettivamente il 24% , il 27% e il 12% dell’occupazione totale dei rifugiati siriani in Libano. Solo

112Ibidem

113Trading Economics. Lebanon Unemployment Rate 2006-2014. url:http://www.tradingeconomics.com/

lebanon/unemployment-rate(consultato il 23 gen. 2017).

114Ibidem

115Oxfam/BRIC. Survey on the livelihoods of Syrian refugees in Lebanon. Nov. 2013. url: https : / / www .

oxfam.org/sites/www.oxfam.org/files/rr-bric-livelihoods-syrian-refugees-lebanon-211113-en.pdf

(consultato il 30 dic. 2016).

116MASRI e SROUR, Assessment of the impact of Syrian refugees in Lebanon and their employment profile (op.

cit.)

117R. EL-MASRI, C. HARVEY e R. GARWOOD. Shifting Sands: Changing gender roles among refugees in

Lebanon. ABAAD - Resource Center for Gender Equality and OXFAM. Set. 2013. url:https://www.oxfam.

org/sites/www.oxfam.org/files/rr- shifting- sands- lebanon- syria- refugees- gender- 030913- summ- en.pdf(consultato il 30 dic. 2016).

118MASRI e SROUR, Assessment of the impact of Syrian refugees in Lebanon and their employment profile (op.

il 4% è impiegato in mansioni che richiedono grandi capacità ed esperienza e si tratta soprattutto di opportunità rivolte agli uomini, mentre, in generale, le donne lavorano nel settore agricolo, nei servizi domestici e nelle pulizie.119 I siriani lavorano spesso in condizioni pericolose e in

ambienti malsani con conseguenti problemi di salute, causati dall’inalazione di fumo e sostanze tossiche, da ambienti troppo freddi o troppo caldi. Oltre ai continui rischi a cui sono esposti, alle ingiustizie che subiscono quotidianamente e alle lunghe ore lavorative, i siriani vengono pagati poco e in ritardo.120

Lo stipendio mensile medio di un siriano è di circa 418.000 lire libanesi,121con una significa- tiva differenza in base al genere: le donne guadagnano mediamente il 43% in meno rispetto agli uomini e vengono impiegate maggiormente come forza lavoro a basso costo. Si creano quindi degli squilibri interni alle dinamiche familiari, dove la donna si ritrova a provvedere al sostenta- mento della famiglia,122provocando negli uomini sentimenti di frustrazione che sfociano spesso in episodi di violenza domestica,123 soprattutto per quei rifugiati che provengono dalle campa-

gne siriane, dove la società è patriarcale e la violenza contro le donne rientra nella quotidianità. Questa situazione spinge molte donne a fuggire, esponendosi a rischi ancora maggiori.124