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marginali positive e decrescenti rispetto ad entrambi i fattori produttivi. Ovviamente le condizioni Inada sono soddisfatte per ipotesi10.

Come di consueto, la popolazione N cresce al tasso ๐‘› > 0 e lโ€™efficienza del lavoro, che viene indicata tramite la lettera B cresce al tasso del progresso tecnico ๐œ‹ > 0. Quindi, tramite la legge della capitalizzazione continua, รจ possibile attualizzare tutti i flussi futuri attraverso la relazione esponenziale indicata tramite le due formule di cui sopra, che descrivono il valore attuale dellโ€™efficienza del lavoro e della crescita della popolazione.

Procediamo con la seconda ipotesi del modello che possiamo identificare come il vincolo per lโ€™accumulazione del capitale, tipico dei modelli di crescita a partire da quello di Solow. Di seguito lโ€™equazione per il modello che stiamo analizzando:

๐พฬ‡(๐‘ก) = ๐‘Œ(๐‘ก) โˆ’ ๐ถ(๐‘ก) โˆ’ ๐‘‹(๐‘ก) โˆ’ ๐›ฟ๐พ(๐‘ก)

Come di consueto, il termine ๐›ฟ misura il deprezzamento del capitale, dunque lโ€™investimento netto eguaglia la differenza tra il prodotto totale al tempo t, il consumo al tempo t e la spesa difensiva (X), cioรจ la spesa effettuata per ridurre le emissioni inquinanti e che quindi tende a ridurre lโ€™intensitร  del settore produttivo.

Passiamo ora alla terza ipotesi del modello oggetto di studio, che si riferisce allโ€™inquinamento:

๐‘ƒ(๐‘ก) = ๐œ(๐‘ก)๐‘Œ(๐‘ก)

Questa equazione dice che le emissioni aggregate per unitร  di tempo ๐‘ƒ(๐‘ก) sono proporzionali allโ€™output aggregato; inoltre ๐œ(๐‘ก) รจ lโ€™intensitร  globale delle emissioni.

10 Le condizioni Inada sono condizioni dettate per la stabilizzazione di un sistema nel lungo periodo. Nello

specifico, secondo queste condizioni, la funzione quando entrambi i fattori produttivi non sono utilizzati non restituisce alcun output; la funzione รจ concava; il limite del prodotto marginale quando il fattore tende a zero รจ infinito e, allo stesso tempo, tende a zero quando il fattore tende a infinito. Nel caso della funzione riportata, dunque: ๐‘Œ(0; 0) = 0 lim ๐พโ†’0 ๐œ•๐‘Œ ๐œ•๐พ= +โˆž lim๐ฟโ†’0 ๐œ•๐‘Œ ๐œ•๐ฟ= +โˆž lim ๐พโ†’โˆž ๐œ•๐‘Œ ๐œ•๐พ= 0 ๐ฟโ†’โˆžlim ๐œ•๐‘Œ ๐œ•๐ฟ= 0

Questa relazione, dunque, rispecchia il principio di base secondo il quale non puรฒ esistere produzione senza inquinamento, poichรฉ se ๐‘ƒ(๐‘ก) = 0 allora รจ nullo anche il fattore ๐‘Œ(๐‘ก).

Infine, lโ€™ultima ipotesi del modello riguarda lโ€™utilitร  dei consumatori:

๐‘ˆ(๐‘ก) = ๐‘ˆ[๐‘ฬ…(๐‘ก), ๐‘ฬ…(๐‘ก)]

Lโ€™utilitร  marginale rispetto al consumo รจ positiva ma decrescente (come vuole la teoria neoclassica):

๐‘ˆ๐‘ฬ…โ€ฒ > 0

๐‘ˆ๐‘ฬ…๐‘ฬ…โ€ฒโ€ฒ < 0

Lโ€™utilitร  marginale rispetto al fattore p che rappresenta lโ€™inquinamento รจ negativa e decrescente, il che significa che lโ€™utilitร  dei consumatori viene ridotta dalle emissioni ma, man mano che tali emissioni aumentano, la riduzione dellโ€™utilitร  va progressivamente rallentando (senza, peraltro, mai portare ad un effetto positivo):

๐‘ˆ๐‘ฬ…โ€ฒ < 0

๐‘ˆ๐‘ฬ…๐‘โ€ฒโ€ฒ < 0

Nello specifico, il fattore ๐‘ฬ… รจ il consumo pro-capite, quindi:

๐‘ฬ… = ๐ถ ๐‘

ed il fattore ๐‘ฬ… sono le emissioni pro-capite, quindi:

๐‘ฬ… =๐‘ƒ ๐‘

Per riuscire a caratterizzare nel migliore modo possibile lโ€™ottimo dinamico in questo modello, รจ necessario proporre una funzione che rappresenti adeguatamente il processo di riduzione delle emissioni attraverso la specifica analitica del termine ๐œ(๐‘ก), cioรจ lโ€™intensitร  delle emissioni inquinanti stesse. Seguendo quanto proposto da Brock e Taylor (2010):

๐œ(๐‘ก) โ‰ก ฮฉ(๐‘ก) [1 โˆ’๐‘‹(๐‘ก) ๐‘Œ(๐‘ก)]

โ„‡

dove lโ€™esponente โ„‡ deve essere maggiore di uno.

Il termine ฮฉ(๐‘ก) definizione lโ€™intensitร  iniziale delle emissioni inquinanti ed il secondo termine [1 โˆ’๐‘‹(๐‘ก)

๐‘Œ(๐‘ก)] โ„‡

rappresenta lโ€™effetto degli investimenti in tecnologie che riescano a ridurre le conseguenze dellโ€™inquinamento. Facciamo un esempio pratico per comprendere meglio la natura di questa funzione.

Supponiamo che lโ€™intensitร  iniziale delle emissioni sia pari a ฮฉ(๐‘ก) = 100, la spesa difensiva sia pari a ๐‘‹(๐‘ก) = 300 ed il reddito sia pari a ๐‘Œ(๐‘ก) = 1000. Supponiamo inoltre che โ„‡ = 2. In tale caso, applicando la formula, lโ€™intensitร  delle emissioni sarร  ๐œ(๐‘ก) = 49. Se, invece, aumentassimo la spesa difensiva a ๐‘‹(๐‘ก) = 400, allora il risultato finale sarร  ๐œ(๐‘ก) = 36.

Lโ€™esponente dovrร  essere maggiore di uno per evitare che la considerazione alla base di questa funzione (vale a dire che lโ€™intensitร  delle emissioni deve ridursi man mano che aumenta il rapporto tra spesa difensiva e produzione) non restituisca il risultato sperato, infatti con una โ„‡ < 1 il risultato finale si inverte e, con esso, anche le considerazioni conseguenti.

Chiameremo da questo momento in poi il rapporto tra la spesa difensiva ed il reddito (๐‘Œ/๐‘‹) lo sforzo per lโ€™utilizzo di tecnologie che abbattano le emissioni inquinanti: tale rapporto potrร  corrispondere alla propensione ad investire nelle tecnologie pulite e, ovviamente, varrร  la seguente regola:

0 <๐‘‹ ๐‘Œ< 1

Dallโ€™equazione di ๐œ(๐‘ก) possiamo dedurre dunque:

- allo sforzo massimo (๐‘‹ = ๐‘Œ) corrispondono zero emissioni;

- se, invece, ๐‘‹ = 0, lโ€™intensitร  delle emissioni sarร  uguale al suo livello di base, cioรจ ฮฉ(๐‘ก) che varia nel tempo a seconda del progresso tecnologico, infatti dipende da t.

Quando vi sono dinamiche esplosive di inquinamento pro-capite (๐‘ƒ/๐‘Œ), lโ€™unico modo per evitarle รจ quello di eguagliare il tasso di riduzione progressivo delle emissioni (cioรจ gli effetti del progresso tecnico che riducono il livello iniziale ฮฉ(๐‘ก)) al tasso di progresso tecnologico che aumenta lโ€™output aggregato. In questo modello, gli autori hanno tradotto questo principio nella seguente:

ฮฉฬ‡(๐‘ก)

ฮฉ(๐‘ก)= โˆ’๐œ‹

Il termine a sinistra di questa equazione rappresenta il cambiamento nel tempo del livello base delle emissioni inquinanti mentre la parte a destra รจ lโ€™opposto del tasso di progresso tecnologico (che corrisponde al tasso di crescita di B, cioรจ dellโ€™efficienza del lavoro). Grazie a questa condizione possiamo derivare tre considerazioni:

- se non vi รจ aumento e non vi รจ riduzione del livello base delle emissioni inquinanti, cioรจ ฮฉฬ‡(๐‘ก)

ฮฉ(๐‘ก)= 0, allora il progresso tecnologico deve essere zero;

- se vi รจ un aumento delle emissioni inquinanti, tale da rendere il termine a sinistra positivo ฮฉฬ‡(๐‘ก)

ฮฉ(๐‘ก)> 0, allora il progresso tecnologico deve essere negativo (a parole,

infatti, se il progresso tecnologico รจ molto lento, le emissioni inquinanti saranno tenderanno ovviamente a crescere);

- se vi รจ una riduzione delle emissioni inquinanti, tale da rendere il termine a sinistra negativo ฮฉฬ‡(๐‘ก)

ฮฉ(๐‘ก)< 0, allora il progresso tecnologico deve essere positivo

per rispettare lโ€™uguaglianza.

Nel modello viene ipotizzato che le emissioni pro-capite siano stabilizzabili nel lungo periodo e per assicurare tale condizione, il livello di base ฮฉ(๐‘ก) deve seguito la legge di crescita esponenziale:

ฮฉ(๐‘ก) = ฮฉ0(๐‘ก)๐‘’โˆ’๐œ‹๐‘ก

La funzione di utilitร  che viene proposta nel modello รจ la seguente:

๐‘ˆ(๐‘ฬ…(๐‘ก), ๐‘ฬ…(๐‘ก)) = ๐œŽ๐‘™๐‘›๐‘ฬ…(๐‘ก) โˆ’ ๐œ๐‘ฬ…(๐‘ก)๐œƒ

dove ๐œƒ > 1.

๐œŽ > 0 รจ il peso che viene assegnato allโ€™utilitร  data dal consumo e ๐œ > 0 รจ il peso che viene assegnato alla disutilitร  prodotta dallโ€™inquinamento. La funzione, cosรฌ riportata, rispetta tutte le proprietร  elencate per le derivate della funzione di utilitร .

La derivata prima della funzione rispetto al consumo รจ positiva per ogni livello di consumo:

๐œ•๐‘ˆ ๐œ•๐‘ฬ… = ๐œŽ

๐‘ฬ…โ€ฒ(๐‘ก) ๐‘ฬ…(๐‘ก)

La derivata seconda rispetto al consumo, invece, รจ negativa per qualsiasi livello di consumo:

๐œ•2๐‘ˆ

๐œ•๐‘ฬ…2 = ๐œŽ

๐‘ฬ…โ€ฒโ€ฒ(๐‘ก)๐‘ฬ…(๐‘ก) โˆ’ ๐‘ฬ…โ€ฒ(๐‘ก)๐‘ฬ…โ€ฒ(๐‘ก)

[๐‘ฬ…(๐‘ก)]2

Per quanto riguarda il termine ๐‘ฬ…, la derivata prima รจ negativa:

๐œ•๐‘ˆ

๐œ•๐‘ฬ… = โˆ’๐œ๐œƒ๐‘ฬ…(๐‘ก)

๐œƒโˆ’1๐‘ฬ…โ€ฒ(๐‘ก)

La derivata seconda รจ, anchโ€™essa, negativa:

๐œ•2๐‘ˆ

Capiamo immediatamente che il termine ๐œƒ > 1 assicura che il danno marginale derivante dalle emissioni sia crescente (infatti, il termine ๐œ๐‘ฬ…(๐‘ก)๐œƒ allโ€™interno della funzione di utilitร  รจ negativo ma, essendo la sua derivata anchโ€™essa negativa e quindi rendendo decrescente la funzione ๐œ๐‘ฬ…(๐‘ก)๐œƒ, inverte tale effetto rendendo, nel complesso, il danno

crescente).

In questo modello si assume che i percorsi temporali di consumo e utilizzo delle tecnologie di abbattimento siano scelti in modo ottimo dal consumatore quindi, assumendo come di consueto il tasso di sconto ๐œŒ, il percorso ottimo da scegliere รจ dato dalle sequenze di consumo e spesa difensiva che sono prodotte tramite la massimizzazione dinamica del flusso futuro prodotto dalla funzione di utilitร :

โˆซ ๐‘ˆ(๐‘ฬ…(๐‘ก), ๐‘ฬ…(๐‘ก))๐‘’โˆ’๐œŒ๐‘ก โˆž

0

๐‘‘๐‘ก

Tale ottimizzazione รจ soggetta al vincolo di accumulazione e di inquinamento che riportiamo da sopra:

๐พฬ‡(๐‘ก) = ๐‘Œ(๐‘ก) โˆ’ ๐ถ(๐‘ก) โˆ’ ๐‘‹(๐‘ก) โˆ’ ๐›ฟ๐พ(๐‘ก)

๐‘ƒ(๐‘ก) = ๐œ(๐‘ก)๐‘Œ(๐‘ก)

Inoltre, รจ soggetta anche al vincolo di non-negativitร  ๐พ(๐‘ก) > 0.

Notando come segue lo sforzo per lโ€™utilizzo di tecnologie che abbattano le emissioni inquinanti: ๐œ’(๐‘ก) =๐‘‹(๐‘ก) ๐‘Œ(๐‘ก) la produzione normalizzata: ๐‘ฆ โ‰ก ๐‘Œ ๐ต๐‘

ed il livello normalizzato del capitale:

๐‘˜ โ‰ก ๐พ ๐ต๐‘

la funzione di produzione ๐‘Œ(๐‘ก) = ๐น[๐พ(๐‘ก), ๐ต(๐‘ก)๐‘(๐‘ก)] in 1 assume la seguente forma:

๐‘ฆ = ๐‘“(๐‘˜) = ๐น(๐‘˜, 1)

dove ๐‘“๐‘˜ coincide con il prodotto marginale del capitale. Possiamo allora riscrivere la seconda e la terza equazione del modello come segue:

๐‘˜ฬ‡(๐‘ก) = ๐‘“(๐‘˜(๐‘ก))[1 โˆ’ ๐œ’(๐‘ก)] โˆ’ ๐‘(๐‘ก) โˆ’ (๐›ฟ + ๐‘› + ๐œ‹)๐‘˜(๐‘ก)

๐‘(๐‘ก) = ฮฉ(๐‘ก)[1 โˆ’ ๐œ’(๐‘ก)]๐œ€๐‘“(๐‘˜(๐‘ก))

dove ovviamente:

๐‘ โ‰ก ๐ถ ๐ต๐‘

รจ il livello di consumo normalizzato e

๐‘ โ‰ก ๐‘ƒ ๐ต๐‘

รจ il livello di inquinamento normalizzato.

Per trovare il percorso ottimo รจ necessario massimizzare la funzione di utilitร :

โˆซ [๐œŽ๐‘™๐‘›๐‘ฬ…(๐‘ก) โˆ’ ๐œ๐‘ฬ…(๐‘ก)๐œƒ]๐‘’โˆ’๐œŒ๐‘ก โˆž

0

soggetta ai due vincoli espressi dalle equazioni sopra riportate per le variabili ๐‘˜ฬ‡(๐‘ก), ๐‘(๐‘ก). Da tale ottimizzazione, le condizioni necessarie per raggiungere lโ€™ottimo sono le seguenti: ๐‘ฬ‡(๐‘ก) ๐‘(๐‘ก)= [๐‘“๐‘˜(๐‘ก)(1 โˆ’ ๐œ’(๐‘ก))(1 โˆ’ โ„‡ โˆ’1)] โˆ’ (๐œŒ + ๐›ฟ + ๐‘› + ๐œ‹) 1 โˆ’ ๐œ’(๐‘ก) = ฮ“๐‘“(๐‘˜(๐‘ก))โˆ’ ๐œƒโˆ’1 โ„‡๐œƒโˆ’1๐‘(๐‘ก)โˆ’โ„‡๐œƒโˆ’11

La prima delle due condizioni rappresenta il tasso di crescita del consumo normalizzato lungo il sentiero ottimale; la sua particolaritร  rispetto ai contenuti dei consueti modelli รจ quella di avere al suo interno la variabile ๐œ’ (lo sforzo per lโ€™utilizzo di tecnologie che possano abbattere le emissioni). Inoltre, il fattore (1 โˆ’ โ„‡โˆ’1) รจ un fattore di elasticitร  in grado di quantificare la distorsione del beneficio marginale dellโ€™accumulazione indotto dalla riduzione delle emissioni.

La seconda condizione, in cui ฮ“ รจ una costante positiva ed esogena determina la propensione ottima per la spesa effettuata in abbattimento delle emissioni inquinanti. Tale condizione รจ in grado di specificare un preciso collegamento tra i valori normalizzati di consumo e di capitale: se il consumo e la produzione aumentano lungo il sentiero ottimale, lo sforzo per la riduzione delle emissioni ฯ‡ aumenta a sua volta; viceversa nel caso in cui il consumo e la produzione si riducono.

Studiamo ora le proprietร  dinamiche del sentiero ottimo, definendo dapprima il termine ฮ“๐‘“(๐‘˜(๐‘ก))โˆ’ ๐œƒโˆ’1 โ„‡๐œƒโˆ’1๐‘(๐‘ก)โˆ’โ„‡๐œƒโˆ’11 come segue: ฮฆ(๐‘˜, ๐‘) = ฮ“๐‘“(๐‘˜(๐‘ก))โˆ’ ๐œƒโˆ’1 โ„‡๐œƒโˆ’1๐‘(๐‘ก)โˆ’โ„‡๐œƒโˆ’11

Tale funzione ha:

- derivata prima rispetto a k negativa; - derivata prima rispetto a c negativa. Possiamo dunque scrivere:

e sostituire tale equazione nelle espressioni di ๐‘˜ฬ‡(๐‘ก) e di ๐‘ฬ‡(๐‘ก)

๐‘(๐‘ก), riducendo il tutto al

seguente sistema dinamico:

๐‘˜ฬ‡ = ๐‘“(๐‘˜)ฮฆ(๐‘˜, ๐‘) โˆ’ ๐‘ โˆ’ (๐œŒฬƒ โˆ’ ๐œŒ)๐‘˜

๐‘ฬ‡ = ๐‘“๐‘˜(๐‘˜)ฮฆ(๐‘˜, ๐‘)(1 โˆ’ โ„‡โˆ’1)๐‘ โˆ’ ๐œŒฬƒ๐‘

dove ๐œŒฬƒ = ๐œŒ + ๐›ฟ + ๐‘› + ๐œ‹. Le coppie di capitale e consumo che risultano da questo sistema sono i risultati che otterremo nel lungo periodo, quello che Solow ha chiamato stato stazionario (steady-state) del sistema.

Lโ€™equilibrio di stato stazionario รจ stabile ed unico (๐‘๐‘ ๐‘ ; ๐‘˜๐‘ ๐‘ ): dato il punto iniziale

k(0), il sentiero ottimale รจ unico e implica la convergenza nella direzione di (๐‘๐‘ ๐‘ ; ๐‘˜๐‘ ๐‘ ).

Questa proposizione ha importanti implicazioni: prima fra tutte, la convergenza verso (๐‘๐‘ ๐‘ ; ๐‘˜๐‘ ๐‘ ) implica che la propensione a spendere in tecnologie pulite e il prodotto

marginale del capitale sono costanti nel lungo periodo. In tal senso, se nellโ€™equazione di ๐‘ฬ‡(๐‘ก)

๐‘(๐‘ก) imponiamo la stazionarietร  (cioรจ la

eguagliamo a zero), otteniamo il livello di stato stazionario del prodotto marginale del capitale:

๐‘“๐‘˜๐‘ ๐‘  = ๐œŒ + ๐›ฟ + ๐‘› + ๐œ‹ (1 โˆ’ ๐œ’๐‘ ๐‘ )(1 โˆ’ โ„‡โˆ’1)

Una seconda implicazione della proposizione di cui sopra riguarda lโ€™economia nel suo complesso: data la sua capacitร  di direzionarsi verso il punto di stato stazionario stabile, lโ€™economia possiede una crescita di tipo bilanciato nel lungo periodo.

Quindi, le variabili c e k (consumo e capitale normalizzati grazie alla divisione per le unitร  di lavoro efficiente), come anche il rapporto ๐œ’, raggiungono valori di stato stazionario. Quindi, lโ€™output aggregato, il capitale e la spesa crescono allo stesso tasso bilanciato:

lim ๐‘กโ†’โˆž ๐‘Œฬ‡(๐‘ก) ๐‘Œ(๐‘ก)= lim๐‘กโ†’โˆž ๐พฬ‡(๐‘ก) ๐พ(๐‘ก)= lim๐‘กโ†’โˆž ๐ถฬ‡(๐‘ก) ๐ถ(๐‘ก)= lim๐‘กโ†’โˆž ๐‘‹ฬ‡(๐‘ก) ๐‘‹(๐‘ก)= ๐‘› + ๐œ‹

Quindi, tutte le variabili espresse in termini pro-capite, crescono allo stesso livello del progresso tecnologico ๐œ‹ nel lungo periodo.

Lโ€™ultima implicazione di questa proposizione รจ quella di far convergere il livello di inquinamento pro-capite ad un livello di stato stazionario costante.

รˆ chiaro che la modellazione proposta, come tutta la letteratura che viene scritta con tale obiettivo, รจ utile per comprendere sempre meglio le relazioni tra il tasso di crescita di lungo periodo di unโ€™economia e la presenza di emissioni inquinanti (e ovviamente per altre importanti e strategiche variabili che nel lungo periodo influenzano i principali indicatori economici). In questo modello, lโ€™economia rappresentativa mostrava la correlazione tra lโ€™abbattimento di emissioni inquinanti, il progresso tecnologico e i rendimenti di scala decrescenti nellโ€™ottica di comprendere la generazione di un sentiero ottimale di crescita caratterizzato da una precisa legge dinamica.

Come abbiamo visto, infatti, il tasso di crescita delle emissioni pro-capite รจ: - negativamente influenzato dal livello di emissioni pro-capite;

- positivamente influenzato dal tasso di crescita della produzione pro-capite. Il primo effetto, chiamato effetto difensivo, riflette lโ€™efficacia della spesa effettuata per lโ€™abbattimento delle emissioni; il secondo effetto, chiamato effetto di scala, implica la relazione positiva tra produzione e emissioni inquinanti. Questa relazione dinamica puรฒ essere interpretata come una beta-convergenza dovuta al circolo virtuoso innescato dallโ€™effetto difensivo: il tasso di crescita delle emissioni inquinanti, infatti, regredisce fino a valere zero e le emissioni pro-capite sono limitate nel lungo periodo.