3.4 – Analisi descrittiva dei dat
Grafico 3.9 Valori massimi e medie per la presenza di SOx (1990-2015)
Come possiamo notare dal grafico 3.1, i valori della media e della massima presenza di monossido di carbonio nei Paesi considerati sono abbastanza vicini e quindi stabili nel tempo, con le uniche eccezioni del Regno Unito e della Germania, che invece presentano degli squilibri molto forti tra i due valori. Prendiamo in considerazione quindi queste due realtà per provare a comprendere quali siano gli anni che hanno svolto un ruolo importante nel riconoscimento di questa differenza.
Il grafico 3.2 presenta la serie storica per il regno unito: come possiamo notare il processo di abbattimento del monossido di carbonio in questa regione è stato molto efficace e a ciò quindi attribuiamo lo squilibrio di cui sopra. Tale valore anomalo, dunque, è positivo per il Regno Unito che in questi anni ha visto un profondo calo di tale inquinante in senso cumulato.
Il grafico 3.3 mostra invece la serie storica per la Germania: il risultato in termini di analisi visiva è sempre lo stesso con una differenza riguardo le tempistiche con cui è stata ridotta la presenza di monossido di carbonio all’interno del territorio. In Germania, infatti, il monossido di carbonio è diminuito in modo drastico leggermente prima rispetto a quanto accaduto nel Regno Unito. Nonostante questo, entrambe le regioni hanno saputo utilizzare al meglio i propri strumenti per rendere stabile la presenza di tale inquinante sulla propria superficie (come infatti possiamo notare dal progressivo andamento sempre più debolmente decrescente, tanto da far pensare ad un meccanismo monotono, decrescente ma convesso).
Analizziamo ora, grazie al grafico 3.10, l’andamento della presenza dell’inquinante ossido di solfuro per i Paesi che hanno la maggiore distanza tra il valore massimo ed il valore medio in Gg: Canada, Regno Unito e Germania.
Come possiamo notare, la divergenza riscontrata poc’anzi risulta giustificata dall’intenso progredire in senso decrescente dei trend per tutti gli Stati. In particolare, la Germania appare la più virtuosa in tali termini, registrando una progressiva stabilizzazione ad un livello molto vicino allo zero pur essendo partita da una posizione molto elevata in termini di accumulo. Per quanto riguarda il Canada, la riduzione di tale inquinante non è molto forte ma è comunque costante e sembra seguire il trend di stabilizzazione degli altri due Paesi ad un livello prossimo a zero.
Per quanto riguarda la valutazione degli effetti proposti dal modello di Criado e Stengos, valutiamo i trend della presenza dei vari inquinanti da un punto di vista procapite. Ovviamente, in un secondo luogo procederemo alla valutazione analitica tramite schemi di regressione ma, in linea generale, tali effetti dovrebbero essere visibili anche tramite un’analisi descrittiva delle serie storiche, opportunamente valutata in termini procapite. Per il calcolo di questi trend facciamo riferimento alle statistiche della Banca Mondiale.
Presentiamo di seguito, nella tabella 3.6, le statistiche rilevanti per la presenza di monossido di carbonio per gli Stati considerati nella nostra analisi. Per quanto riguarda la media della presenza di tale inquinante, l’Olanda si conferma virtuosa, registrando solo un livello di 0,0491 Gg pro-capite. All’ultimo posto in tale graduatoria troviamo gli Stati Uniti, con un valore di 0,3136 Gg pro-capite, a un passo dal Canada che li precede e registra un valore di 0,2916 Gg pro-capite. Per quanto riguarda il valore massimo
registrato per tale statistica, le posizioni si mantengono tali. L’Italia occupa una posizione mediana per questa statistica, registrando un valore pari a 0,0821 Gg pro-capite.
Grafico 3.10 – Andamento SOx cumulata per Regno Unito, Germania e Canada (1990-2015)
Al fine della valutazione dell’effetto difensivo presentato nel capitolo precedente, vale a dire di una progressiva stabilizzazione del trend delle emissioni pro-capite, mostriamo nei grafici 3.11 e seguenti le progressioni per tutti gli Stati presi in considerazione nella nostra analisi.
Come abbiamo sostenuto nelle righe precedenti, dunque, l’effetti difensivo può essere riassunto in una progressiva stabilizzazione della presenza dell’agente inquinante; dunque, se la relazione nel tempo è crescente, l’aumento della sua presenza dovrebbe ridursi nel tempo mentre, se decrescente, la riduzione della sua presenza dovrebbe decrescere nel tempo. In entrambi i casi, comunque, dovremmo rilevare una stabilizzazione di lungo periodo della sostanza inquinante.
Da ciò che possiamo evincere tramite l’analisi descrittiva dei trend proposti, dunque, è abbastanza evidente una conferma di tale struttura temporale di accumulazione (o, in questo caso, decumulo) della sostanza inquinante e della sua presenza nell’aria. In tutti i casi, infatti, riscontriamo una diminuzione pronunciata nei primi anni oggetto di
analisi, per poi registrare una costante ma decrescente diminuzione nel tempo. Almeno per questo agente, dunque, l’effetto difensivo può essere considerato vero.
Tabella 3.6 – Presenza di monossido di carbonio – pro-capite (1990-2015)
Paese Valore minimo Valore
massimo Media Scarto quadratico medio Austria 0,0630 0,1677 0,0996 0,0328 Belgium 0,0309 0,1417 0,0815 0,0337 Canada 0,1558 0,4374 0,2916 0,0973 Denmark 0,0560 0,1491 0,0962 0,0291 Finland 0,0592 0,1451 0,1002 0,025 Germany 0,0328 0,1574 0,0624 0,0315 Hungary 0,0387 0,1323 0,0669 0,0242 Italy 0,0371 0,1373 0,0821 0,0361 Netherlands 0,0334 0,0765 0,0491 0,0113 Norway 0,0733 0,1944 0,1289 0,0365 Poland 0,0632 0,1206 0,0884 0,0173 Spain 0,0349 0,1230 0,0689 0,0325 Switzerland 0,0225 0,1189 0,0566 0,0276 United Kingdom 0,0253 0,1300 0,0675 0,0358 United States 0,1436 0,5604 0,3136 0,1297
Grafico 3.11 – Presenza di monossido di carbonio, Gg pro-capite (1990-2015)
Grafico 3.12 – Presenza di monossido di carbonio, Gg pro-capite (1990-2015)
Grafico 3.13 – Presenza di monossido di carbonio, Gg pro-capite (1990-2015)
Per quanto riguarda l’effetto di scala, invece, dobbiamo considerare la correlazione tra il trend del tasso di crescita del prodotto interno lordo reale pro-capite ed il tasso di crescita dell’accumulo di monossido di carbonio, sempre considerata in termini procapite.
I grafici 3.14 e seguenti mostrano i trend di cui sopra per quanto riguarda la presenza di monossido di carbonio nei Paesi presi in considerazione in questa analisi.
Grafico 3.14 – Tasso di crescita del prodotto interno lordo in reale (sinistra) e del tasso di crescita del