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CATEGORIA TASSONOMICA

3. Natural Products 1 Antibiotics 2 Carbohydrates 3 Lipids 4 Nucleic Acids and

3.5 Terpenoids 3.6 Tetrapyrroles and related compounds

2.3.2 Struttura della base della conoscenza

2.3.2.3 Organizzazione dei contenuti 1 Tassonomie

2.3.2.3.3 Un esempio di classificazione

Al fine di evidenziare le caratteristiche del sistema tassonomico, abbiamo costruito il documento:

Il Polietilene e le sue caratteristiche

“Prodotto di polimerizzazione dell'etilene. Secondo la nomenclatura IUPAC deve essere chiamato polietilene, ma è ancora in uso anche il nome polimetilene, che mette in risalto il gruppo metilenico -CH2- quale unità fondamentale ripetuta in catena. Il polietilene è chimicamente inerte e ha resistenza chimica molto alta: non viene attaccato da alcoli né da acidi non ossidanti, inoltre è termicamente stabile: resiste a pirolisi fino a temperature di 300-350° C. Non è però resistente all'ossidazione sia dovuta all'esposizione all'aria soprattutto in presenza di radiazioni ionizzanti sia al contatto con composti ossidanti; per questo viene spesso trattato con additivi stabilizzanti per aumentare la resistenza termica, all'ossidazione e all'invecchiamento. E' uno dei polimeri idrocarburici più impermeabili al vapor acqueo ed è anche idrorepellente per la sua elevata tensione superficiale”.

Catalogherà il documento lungo Natura/ Polimeri di Sintesi/ Omopolimeri/ Polietilene

“………. Nel 1953-54 vennero poi scoperti i tre sistemi catalitici per ottenere polietilene lineare ad alta densità: Ziegler, Phillips, Amoco. Negli anni '60 furono messi a punto vari metodi per produrre i diversi copolimeri noti. Il primo processo di produzione (processo ICI) è stato realizzato in Inghilterra: si svolge ad altissime pressioni (1000- 3000 atm), a 250° C e in presenza di tracce di ossigeno come iniziatore della polimerizzazione ……… Successivamente sono stati messi a punto processi a bassa pressione impieganti catalizzatori solidi a base di ossidi metallici (processi Phillips e Standard) e, più tardi, i catalizzatori Ziegler a base di derivati del titanio e di alluminioalchili. Con questi ultimi processi si ottiene un polietilene non ramificato, denominato HDPE, altamente cristallino e piuttosto rigido, a densità e punto di fusione più elevati dell'LDPE e con caratteristiche meccaniche e di rigidità maggiori. ………..”

Il classificatore, da una rapida lettura, potrà identificare i diversi contenuti del documento “Il Polietilene e le sue caratteristiche” evidenziando che:

Si parla della NATURA del Polietilene Si parla del suo PROCESSO di generazione Si fa riferimento ai PRODOTTI ottenibili Si precisano le sue PROPRIETÀ

109 catalogherà il documento lungo Processo/ Produzione Materie Prime/ Polimerizzazione/ Catalitica

Il documento prosegue:

“Grazie alla sua struttura, l'LLDPE può essere impiegato tra l'altro nella fabbricazione di pellicole più resistenti, in sostituzione dell'LDPE, oppure nelle lavorazioni di stampaggio a iniezione, in sostituzione dell'HDPE, per ottenere articoli aventi maggiore flessibilità. Il polietilene è largamente impiegato per la fabbricazione di pellicole da imballaggio (anche per prodotti alimentari e farmaceutici), per applicazioni agricole, per rivestimenti, per isolamento di cavi elettrici, per recipienti e per tubazioni. L'LPDE viene trasformato prevalentemente in film e fogli con tecnologie di estrusione (circa la metà dei consumi totali), mentre l'HDPE viene trasformato in oggetti finiti con tecnologie di estrusione-soffiaggio (corpi cavi e in particolare bottiglie) e tramite stampaggio a iniezione”

catalogherà il documento lungo Prodotto/ Prodotti Finali/ Film e Fogli. Proprietà del Polietilene

catalogherà il documento lungo Proprietà/ Chimico Fisiche/ ….

La rappresentazione della classificazione completa sulle quattro dimensioni del documento “Il Polietilene e le sue caratteristiche” è l’intersezione delle classificazioni tassonomiche sulle quattro dimensioni e può essere rappresentata dalla Figura 7:

Sigla Stato TG dCp Tm SHG So Theta1 Theta3 Ns CP

Min. Max.

PE Cristallino - 414,6 X 0 519 158 2 0,1 410

PE Amorfo 237 10,5 X 3 519 80 2 0,1 600

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Figura 7 - Posizione di un documento nell'iperspazio tassonomico

2.3.2.3.4 Indicizzazione

L’indicizzazione è il processo di rappresentazione di documenti mediante una rappresentazione sintetica, come ad esempio un lista di termini a cui è possibile attribuire una ponderazione per evidenziarne l’importanza. L’indicizzazione permette una ricerca per parole chiave più efficace e si realizza attraverso la definizione delle parole chiave per ciascun documento; può essere fatta manualmente ossia digitando le parole chiave nell’apposito campo della scheda informativa dell’oggetto, oppure grazie a procedure automatiche di estrazione dei termini rilevanti dei documenti, secondo determinati algoritmi. Una volta definite è necessario indicare le parole chiave che appartengono ad una stessa area semantica in modo da creare un reticolo di relazioni (vedi Thesaurus) che permetterà successivamente di estrarre un panel omogeneo di oggetti del sapere.

Definizione manuale di parole chiave

La definizione manuale delle parole chiave risponde a due diverse esigenze; da un lato riteniamo che l’esperienza degli specialisti

111 della materia non possa essere sostituita, o per lo meno, interamente sostituita da procedure automatizzate per quanto sofisticate; dall’altro lato non tutti gli oggetti della conoscenza risiedono in file di testo e quindi non sono scannerizzabili dagli applicativi per l’assegnazione automatica delle parole chiave. Per tutti i documenti che permettono l’assegnazione automatica di parole chiave è possibile aver entrambe le definizioni.

Definizione automatica di parole chiave

La definizione automatica delle parole chiave viene attuata da applicativi ad hoc molto diffusi per la catalogazione e la ricerca in ambiente Web, nel caso del Portale della conoscenza è possibile mutuare la stessa tecnologia utilizzata per Internet. Le problematiche con cui confrontarsi sono molto più limitate poiché l’ambiente da catalogare è molto più omogeneo e ristretto, e presenta caratteristiche già fortemente strutturate, tuttavia il tipo di formato degli oggetti della conoscenza impone l’utilizzo di applicativi che siano in grado di leggere il testo contenuto in formati differenti dalle pagine html. Qui di seguito viene proposta una lista di applicativi che concorrono all’esposizione ordinata di una ricerca in ambiente Web:

Robot: il Robot è un programma che attraversa automaticamente la struttura ipertestuale del World Wide Web recuperando un documento e successivamente recuperando in maniera ricorsiva tutti i documenti che vi sono collegati. In pratica il Robot è quel software che gira (passando da un link ad un altro) su internet e memorizza nuove pagine, senza che ci sia nessun intervento umano. L'esempio più conosciuto di Robot sono gli Spider, "i ragnetti" che i motori di ricerca utilizzano per trovare sempre nuove pagine e siti.

Spider: gli spiders (letteralmente Ragni) sono un particolare tipo di programmi Robot, utilizzati dai motori di ricerca per l' esplorazione e catalogazione automatica di pagine e siti WEB. Gli spider passano da una sito all'altro, da una pagina web all'altra seguendo tutti i link, memorizzando tutti i dati utili nei propri database che poi verranno analizzati dal motore di ricerca che li proporrà agli utenti in termini di risultati di ricerca.

Indicizzatori: permettono di proporre un elenco ordinato del risultato della ricerca grazie ad algoritmi che ponderano l’importanza dei documenti in funzione delle informazioni fornite dagli spider, esistono numerosi algoritmi che svolgono la funzione di estrazione delle parole chiave dai contenuti analizzati (PAI, Matamura; ……….).

112 La struttura del linguaggio di indicizzazione (insieme dei termini scelti per indicizzare una collezione di documenti) che si basa su una rete di termini semanticamente correlati è detta Thesaurus, i termini vengono correlati esplicitamente in base a delle relazioni semantiche ai fini di facilitare il recupero dell’informazione attraverso la ricerca del termine o di termini che hanno relazioni semantiche.

Nel caso del Portale della conoscenza la soluzione più immediata è quella di dotarsi di un applicativo, crawler (es.: SearchEngine, http://www.activedataonline.com.au/index.html ), che racchiuda le funzioni descritte precedentemente e che sia dotato di una suite capace di scannerizzare i documenti generati da editor di testo. Sebbene in un ambiente limitato possa risultare sovradimensionato, il costo contenuto (intorno di 500 euro) e la possibilità di parametrizzazione lo rendono una soluzione economica ed efficiente. Tuttavia qualora siano riscontrate esigenze particolari non soddisfatte dai prodotti presenti sul mercato può essere sviluppato un tool adeguato alle caratteristiche del Portale della Conoscenza.

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