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CAPITOLO 4: Commento traduttologico

4.5. Fattori linguistici e presentazione delle microstrategie

4.5.3. Fattori grammaticali

4.5.3.3. Figure sintattiche

Per finire l'analisi e le strategie adottate per quanto riguarda la struttura sintattica del testo di partenza e del testo di arrivo, vengono ora esaminate le diverse figure sintattiche trovate nel prototesto e la loro traduzione. Una delle figure retoriche che si incontrano maggiormente è l'anafora, questa consiste nella ripetizione di una parola o di un'espressione all'inizio di frasi o in versi successivi con lo scopo di dare enfasi ad un concetto o ad un'immagine. L'intenzione del traduttore è quella di rispettare questa figura retorica, ma il pericolo di cadere nella ridondanza delle ripetizioni è spesso presente. Si possono ravvisare figure sintattiche soprattutto nelle citazioni classiche, che sono ben segnalate, di conseguenza le ridondanze presenti saranno perdonate dal lettore modello perché facenti parte di particolari testi.

“夫齐之水道躁而复,故其民贪粗而好勇。 楚之水淖弱而清,故其民轻票而贼。 越之水浊重而洎,故其民愚疾而垢。 秦之水泔冣而稽,淤滞而杂,故其民贪戾罔而好事。 齐晋之水枯旱而运,淤滞而杂,故其民谄谀葆诈,巧佞而好利。 燕之水萃下而弱,沉滞而杂,故其民愚戆而好贞,轻疾而易死。 宋之水轻劲而清,故其民闲易而好正。”143

“Le acque dello stato di Qi sono turbolente perciò gli uomini sono avidi, impertinenti e coraggiosi. Le acque dello stato di Chu sono calme e chiare perciò gli

uomini sono svegli e risoluti. Le acque dello stato di Yue sono torbide e dense perciò gli uomini sono incoscienti, ostinati e sporchi. Le acque dello stato di Qin sono

opache, stagnanti, dense e discordi, perciò gli uomini sono avari, aggressivi e crudeli.

Le acque dello stato di Jin sono quasi prosciugate, torbide, piene di fango,

un'accozzaglia, perciò gli uomini sono disonesti, astuti e bramosi. Le acque dello

stato di Yan sono profonde, lente, stagnanti e discordi, perciò gli uomini sono folli,

castigati, impulsivi e non temono la morte. Le acque dello stato di Song sono leggere ma potenti e chiare perciò gli uomini che vivono qui sono semplici, tranquilli e indifferenti.” (p. 29)

Si può notare come oltre alla figura retorica dell'anafora data da gu qi min 故其民 che ricorre in ogni verso, è prevalente anche la presenza di un'altra figura retorica: l'epanalessi, consistente nella ripetizione all'inizio, al centro o alla fine di un sintagma, una parola o un'espressione, questa ripetizione spesso crea una tensione comunicativa per le operazioni comunicative. Nella citazione, l'epanalessi è individuabile in shui 水 (acqua) e er 而 (e). La scelta della strategia del traduttore ha voluto mantenere le figure sintattiche per tutto il testo della citazione, inoltre il parallelismo creato dall'anafora e dall'epanalessi ha la particolarità di mettere in rilievo determinate parole come shui 水 (acqua), elemento centrale del discorso che è messo in stretta relazione con min 民 (uomini, popolo). L'anafora dà proprio enfasi a questa relazione tra acqua e popolo, poiché la diversa caratteristica, densità e

colore dell'acqua fa sì che anche il temperamento degli uomini sia diverso. Il traduttore non ha voluto operare in modo diverso, una diversa suddivisione dei legami, o una ristrutturazione delle frasi avrebbe provocato la perdita dei riferimenti tra le parole e il conseguente disorientamento del lettore.

Un ulteriore esempio:

“逆春气,则少阳不生,肝气内变。逆夏气,则太阳不长,心气内洞。

逆秋气,则太阴不收,肺气焦满。逆冬气,则少阴不藏,肾气独沉”144

“coloro che non si conformeranno al qi della primavera non riusciranno a dar vita alla regione dello yang inferiore, di conseguenza il qi del loro fegato cambierà la loro costituzione. Coloro che non si conformeranno al qi dell'estate non svilupperanno il loro yang maggiore, per cui il qi del loro cuore sarà vuoto. Coloro che non si

conformeranno al qi dell'autunno non raccoglieranno il loro yin maggiore, per questo

il qi dei loro polmoni sarà bloccato. Coloro che non si conformeranno al qi dell'inverno non conserveranno il loro yin minore e il qi dei loro reni sarà isolato e diminuirà.” (p. 36)

Questa è una citazione dal Huangdi Neijing, come si può osservare, l'anafora è costruita sulla ripetizione del verbo ni 逆 (andar contro, non conformarsi), mentre l'epanalessi è data dal complemento oggetto qi 气 continuando poi con la ripetizione della congiunzione che indica una condizione ze 则 e dell'avverbio di negazione bu 不.

L'anafora anche in questo caso è stata mantenuta, la volontà dell'autore dello Huangdi Neijing era probabilmente di mettere in risalto determinati elementi, che sono poi quelli che ricorrono nelle figure retoriche; l'epanalessi, in particolare, tende a portare all'amplificazione emozionale del discorso. Questa citazione ha il significato più che altro di un regolamento, delle leggi da praticare durante la vita quotidiana, e la presenza dell'anafora fa sì che questa sia quasi percepita come una cantilena da imparare facilmente a memoria. Dati tutti questi elementi, era fondamentale per il traduttore riportare anche nella lingua di arrivo tutte le figure retoriche, nonostante queste portino a delle ridondanze.

Un'altra tipologia di figura sintattica è presente nel seguente esempio:

“道生一,一生二,二生三,三生万物,万物负阴而抱阳,冲气以为和”145

La Via generò l’Uno, e da Uno furon Due, e da Due, Tre, e da Tre ecco i Diecimila esseri. Questi portan sul dorso Yin, e stringono al petto Yang, e dal congiungersi dei soffi vitali all’armonia giungono.” (p. 34)

Le figure retoriche che ricorrono in questa citazione del Laozi, sono l'anadiplosi e l'enumerazione. L'anadiplosi si verifica con la ripetizione dell'ultima parte di un segmento sintattico nella prima parte del segmento successivo. In questa citazione la ripetizione non è solo limitata ai primi due sintagmi, ma si ripete per ben cinque sintagmi verbali consecutivi. L'enumerazione consiste nell'accostamento di una serie di parole o sintagmi, questo può avvenire tramite asindeto quando avviene senza congiunzioni coordinanti, e per sindesi quando avviene con congiunzioni coordinanti, in questo caso, l'enumerazione dei sintagmi si verifica tramite asindeto, grazie alla sola presenza della virgola. La traduzione di questa frase, citata dal Laozi. Genesi del «Daodejing» a cura di Attilio Andreini, ha soddisfatto pienamente le esigenze che la traduzione necessitava. La traduzione infatti, non ricorre all'eliminazione della figura sintattica ma presenta bene l'idea della progressione di nascita e sviluppo che la lingua di partenza esprime. La ripetizione è stata eliminata solo nella sua ultima presenza, quando si è deciso di interrompere bruscamente l'ascesa con un segno di punteggiatura netto. In questo modo, la nascita che parte dalla Via e la successiva crescita rimangono una proposizione a parte, indipendente.

L'interrogazione retorica è un'altra figura ravvisabile nel prototesto, tuttavia in questo caso l'incidenza è molto bassa. Eccone un esempio:

[...]孔子听了以后对他的弟子说:“吾何执?执御乎?执射乎?吾执御矣。”146

[...]dopo aver sentito questo, Confucio disse ai suoi discepoli: “Cosa dovrei fare? Il cocchiere? O l'arciere? Farò il cocchiere!” (p. 50)

Queste tre domande tratte dai Lunyu sono tutte e tre delle domande retoriche, che Confucio

145 Ivi, p. 18.

propone ai suoi discepoli come insegnamento. La risposta è già ovvia, e viene data da Confucio stesso, alla fine delle tre domande.