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La sera è una piccola Parigi. Un movimento giulivo che fa ri- manere affascinati. Ci stanno anche bellissime ragazze.

Qui si vive!

Ti prego di confortare la nonna e dirle che non abbia nessun timore per me perché sto benissimo. Appena avrò tempo le scriverò. Intanto pensa di scrivergli tu, quanto ti scrivo.

Caldissimi

bacioni a Tutti!

Tuo

Salvator Lo Presti

XIII Reparto d’Assalto

(2ª) Compagnia Falzè

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L

ETTERA

2

Lettera datata Fiume d’Italia, 19 ottobre 1920. Per la prima volta, il nostro Lo Presti si firma come ARDITO, e tutto in maiuscolo. Da notare, il motto dan- nunziano “Hic Manebimus Optime”9. Il giovane racconta al padre dell’incendio delle Sedi Riunite a Fiume, in segno di protesta per il ferimento di Pietro Belli10.

Al precipitare degli eventi, continua Lo Presti, furono anche lanciate delle bombe a mano. Ma ciò non impressiona il ragazzo, anzi, da buon ardito, comunica al padre che «A sentirle scoppiare ci si prova quasi voluttà». Notiamo quindi come Lo Presti dimostri di sentirsi a suo agio a Fiume, «la città sempre imbandierata, in festa continua»11, e patria, come direbbe Claudia Salaris, della guerra-festa.

La lettera è un bifolio di 13,5 cm x 14 cm, 1 recto verso, 2 recto verso, non numerate. Non c’è filigrana. La lettera è scritta, non più a matita, ma con inchiostro. Il recto 1, composto con inchiostro nero, consta di 14 righe da «Ca- rissimo papà» a «HIC MANEBIMUS OPITME».

Il verso 1 presenta 11 righe da «E se mi sarà possibile» fino a «Fiume d’Ita- lia, 19-8bre-1920», ed è invece composto con inchiostro blu, come il recto 2 e il

9 Il motto è ovviamente tratto da Tito Livio, Ab urbe condita libri, V, 55. In particolare sono le

parole che Tito Livio fa pronunciare a Marco Furio Camillo nel celebre discorso con il quale il duce romano scoraggiò i quiriti dal trasferire l’Urbe, con i suoi pegni e i suoi sacri arredi, da Roma a Veio. Oggi esiste una edizione di passi scelti (e commentati) di Tito Livio Patavino, curata da Renato del Ponte, e dal titolo appunto: Hic manebimus optime! Come Roma sopravvisse rima-

nendo fedele al suo genio, Arya edizioni, Genova 2015 pp. 96. Segnaliamo infine il bel libro di Pier

Luigi Vercesi, Fiume. L’avventura che cambiò l’Italia, Neri Pozza, Vicenza 2017, pp. 160, nel qual volume troviamo un capitolo intitolato appunto: «Qui rimarremo ottimamente».

10 Piero Belli, futurista e giornalista del Popolo d’Italia. Seguì D’Annunzio a Fiume e ne esaltò le

gesta nel volume La Notte di Ronchi, Società Anonima Editoriale Quintieri, Milano, 1920. Su Piero Belli si veda anche Pier Luigi Vercesi, L’Italia in prima pagina. I giornalisti che hanno fatto la storia, Francesco Brioschi editori, Milano 2008, p. 157 e ss.

11 Il nostro rimando è, ancora una volta, alla Salaris: VII. La vita-festa: tra danze, taverne, cocaina,

spettacoli e giochi guerreschi, in Ead, Alla festa della rivoluzione. Artisti e libertari con D’Annunzio a Fiume

verso 2. Ma non solo. Il verso 1 presenta il testo ruotato di 90° a destra, e non appare in diretta conseguenza al recto 1, bensì al recto 2. L’ordine della nostra trascrizione sarà quindi quello più logico: recto1, recto 2, verso 1.

Il recto 2 presenta 16 righe da «Saprai dell’incendio delle Sedi Riunite» fino a «ottimamente!». Il verso 2 consta di 7 righe da «ARDITO» ad «a Tutti» e presenta ancora particolarità: infatti il testo appare ruotato di 135° a destra; al centro della pagina in perfetta diagonale riporta in carattere grande e con doppia sottolinea- tura «Fiume d’Italia»; e infine, subito sotto la settima riga «a Tutti», troviamo scritto «allo zio!!!» ruotato di 360 ° a destra.

Noi quindi, dopo aver riportato la descrizione codicologica, abbiamo trascritto la lettera nell’ordine che ci è sembrato più logico ed opportuno. Al solito, dun- que, per la grafia del verbo «avere», ci siamo limitati a trascrivere nel corrente italiano quei passi in cui abbiamo trovato «ò» per «ho» e «ànno» per «hanno». Allo stesso modo abbiamo sostituito «quì» con il più corretto «qui» ed abbiamo sciolto «nullaffatto» in «null’affatto». Infine abbiamo lasciato una riga vuota tutte le volte in cui Lo Presti ha inserito nell’interlinea un segno che sta per noi a indicare la volontà di dividere bene il discorso.

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Carissimo papà

Non ti ho potuto scrivere prima perché impossibilitato in quanto da 15 giorni stiamo su una montagna accampati. Oggi ridiscenderemo in città. Dammi notizie della nonna a cui ho scritto senza avere però risposta. Cosa succede? Dammi notizie.

Sono passato in artiglieria da Montagna e sto benissimo. Spero di farmi in questi giorni una fotografia che ti manderò assieme ad una altra che ci presero sfilando dinnanzi a Ga- briele D’Annunzio

“HIC MANEBIMUS OPTIME”

Saprai dell’incendio delle Sedi Riunite a Fiume per protestare per il ferimento del corrispondente fiumano del Popolo d’It. Piero Belli avvenuto a Trieste. Furono lanciate anche delle bombe ma niente di grave – null’affatto impressionanti – specie quando ci si son fatti i calli. A sentirle scoppiare ci si prova quasi voluttà. Alle istruzioni ne lanciamo sempre

Alalà!

La città sempre imbandierata, in festa continua.

Spero di entrare scritturale al PALAZZO del GOVERNATORE

E se mi sarà possibile farò degli esami di LICENZA d’Istituto.

Qui si hanno molte agevolazioni.

Oggi stesso ho scritto a Pietro.

Mandami la posta che è giunta per me dalla zia.

Cari bacioni a Tutti