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da Siinone

Sommo

Sacerdote Israelita,fu speditoa

Roma un

certo

Numenio

.Sepoisivolesse leggere

Numeria

,puòfarsi senza taccia di sbaglio,per1equivalenza delledueconsonanti R.S.^.

Fu

antichissimo

nome

italico,

come

si raccoglie da Pesto^.Inuntegolo anticoda

me

vedutoa

Lornano

nelSenese, eriportatodalCori, epoiriprodotto dalLanzi^^si legge L.numeriexpediti;edinlapide dissotterratain

Aspramonte^

vicinoaBorianocittà primariadei Sanniti, visi nota una Tannia,o

Anna

numeria,

nome

cheai romani venne ap-puntodalSannio.

flljfÌD- lOflV

laMIZMflO

Questiduetegolisepolcralifurono trovati nel chianctanese rAnno 1754.nelpoderedetto

Poggio

al

moro

delCasuccini.

Venneroperla prima volta pubblicati dal nostro antiquario

IVedaiene qualche esempio nelle antecedentiiscrisionl.

3

Macbah.I,i4,a4i a6.Potihaecnuttm misitSimonNumentumfiomam 3Lamiop.eieTom.1

,pag.a58,Tom.a,paj.54>,eTom.3,pag.6ga.

Vermiglioli op. cicTom.i,pag.laa.

4rerio numcrius, NumeriusFabiits .

..uxoremduxìt Otaeilei Malevtn-tanif uttwn dicehantur fUtam,ea conditionty ut qaiprimut natu$ttstt pre^

nomineuvimaterninumeriusappeltarelur.

5Tom.a,pag. 65.

6 Op. eie Tom.a,pag. ^oi.

Lamiop. ciuTom.a,pag.611.

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Pavolozti',e snccessìvamenteli riprodusse Io stessoLanzi'. IlprimoaipuòleggereLarthiaCalia, edil secondo Tania Tansinei,oTannisia. Nell’ano» e nell’altro, non vi è da farealcunaparticolareavvertenza,mentreCallius,e Callia, sitrovano pressoilGoti ilLanzi^edil Vermiglioli*

, ed

il

nome

diTannisiujsivedein altrelapidi. Volendoci fer-marealcun poconel prenomedi

Tannia

, che cosi frequen-temente ritrovasinellenostreiscrizionietrusche,nonvi sareb-berodadire, che coseovvie. e ricantate daun’ inGnitò di antiquari*.Solo potrà accennarsi,cheinmolteepigraG trovasi usato percognome, ed il nostro è un derivato da questa voce, chepotè forseegualmentedarprincipioal cognome di Tanninia,cheosservasi indiverse iscrizioni^. Se lagente Tanuiia romana,dellaqualeviè una lapidenelle iscrizioni goriane abbia relazione colla Tannisia,non voglio essersi franco di assicurarlo,tantopiù, cheilCoriasserisce,che

pri-ma

delloscoprimentodell’urna,che produce diC.'Tamesio,

era famigliaignotaagl’antiquari

.

ViblAlA

.

qe|li2

Lapresenteiscrizionenotatainembricesepolcrale,fu dis-sotterrata nell’Ipogeo chiancianese, delquale sièparlatoai numeri5,6,7,11, i5,e 16.diquesto scritto, e nell’intro-duzione adesso.VieneinterpetratadalLanziTìbiaTeliFilia^

.

Ilprimo

/

dellasecondavoce equivalealla

Z

,egli altriad un

E,

casonon nuovoinsomigliantiepigraG,

come

siriscontra nellostessoLanzi,eloabbiamonelleiscrizioni perugine.La

ILeu.cil.pag. 37.

a Op.cit.Tom.a,pag.4o6.DelTerritorio confinante di Chinai,edinaltro podere di Poggioalmorofuronotroratiduehelliaiimi aarcolagietruichi,che riportailDempsterio de Etr. Hegal. Fot. 86. 87.

3MuieoetruacoTav.187 ed altrove .

4 Tom.a,pag.440.

5Op.cit.TomI,pag.,79, Callia(iianchenomenaato dai Greci,comeai rilevada Cornelio Nip. inVit.Cimon. 1.

6Vedaai Lana!Tom.1,pag.6a,eT. a,paga8g. MaffeiOra.lett.T. 6.

pag.l63, Paaserilett.Boncaglieai.Similnomefuanche in Egitto. Mei tempi auc-ceaaivicoaaaignificaaaeThanavedaai1*EnciclopediaTom.16,pag. 307.

7 Pavoloaailet.cit.pag.47.

8Lanzi op.cit.iacrii.399,Tom.

x

9IviTom.11,p.389.

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Googk

38

desinenzadel

nome

Vibiainènotabile,perchèrara inetnisco Vibia sexfJia, l’abbiamo in

gemma

pressoilCajlus,

' e

Vibiiisè notissimonelleantichelapidi. InChianciano, al ri-feriredell’antiquarioPavolozzi fa trovata un’ anticamedaglia d’argento,appartenenteaif^ibi,neldirittodella quale vede-vasiuna testa,enell’esergo,laVittoriaalatasopraunabiga.

La

famigliaF'ibia ,

trovasi ripetuta ancheneimonumenti di Perugia,dettapureColonia Vibia,per cui invalseinqualche tempol’opinione,cheptuesseesserestataedificatada qualche componentelastessacasata

Ml+s

v/fl

AìdorixisSextia natus

,

Cosi interpetrailLanzi leprimeduerighe espresse nel tegolomortuario, tralasciando di azzardare spiegazioni sulla terzavoce Aulorius, nonvièdubbio, chesia derivato da

Aulus

*. Sextiasivede in epitaffioetrusco trovato nel se-nese ;edunaSenzia,figliadiSestiosièvedutafrale iscri-zionibilinguidelnostrosaggio.Questa famiglia, com’è no-tissimopassò fraleromane, edall'Anno 3ootrovasinellanota deiConsolariP.SestioCapitolino.

aeisflOflioqflj

La

secondavoceconletterainsolita,e colla desinenzain

E

,

chelafa sembrare muliebre,èun esemplo raro,

ma

nonè nuovo,epuòridursiCafatia.11

nome

di questa famigliaè

tTom.3.Ut. ai.Lamiop.cit.Tom.a.p. 167.

a.Solconfuso accenno, che dàilPaTolozti op.cit.diqoesUmedaglianonpuò decidertiarhiprecisamente appartenesse,mentre puòesseresUtaanche impera-toriadiC.Vihio TrebonianoGallo, di C. Vibio Volnsiano suofiglio.

3 Verraiglioli op.cit.inpiùluoghi. 4Lamiop.cit.Tom.a,pag.389.

5Id.op.cit.Tom.a.pag.889. a8a.

6Id.op.cit.Tom.a.pag.36o.

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39 dedottodaPatria,chefù

Capua

h^olti sono iwpolcri ap-partenentiaquesta gente,efra glialtriquellitrovatinell’agro perugino.che sonostali illustrati dal ProfessorVermiglioli

.

La medesimatrovasiinoltrerammentatain

un

titolosepolcrale bilingue,esistenteinPesaro,oveabbiamounL.Cafazio aru-spice dellatribù Stellatina.

A

fronteperòdisimiliesempi,va acaderelafranca assersionedelGori,che la gente Cafazia fossepropria soltantodellaColonia Fiorentina', e cheegli fosseilprimoa discoprirla;quandoanzierachiaramente espres-saneimonumentiperugini, dati inluce gran tempo prima

,

cheilsuddetto antiquario scrìvesse sulleiscrizionidellaToscana.

qVO.AMflO.

Esistevaquesta epigrafe,secondociòche riferisceneisuoi appuntiilDe-Vegni,sul collarinodiunsepolcro diterrarotta, cheesso fece porre nellaChiesasuburbanadellaRosadi Chian-ciano*.Al presenteèinintelligìbile,

ma

poteva essere stata

Thana

Tormena,

nome

di famiglia non nuovo iniscrizioni etrusche.Larappresentanzadiquest’urna«quasi simileadun altraanepigrafe,chesiconservain casaAngelotti, ead una terzapresso di

me

esistente,puòmeritaredi essereaccennata.

Visivede un

uomo

togato,chestendeladestraad unadonna.

Pressoall’

uomo

èun Genioalato,chetienein

mano

un mar-tello ,e pressoalladonnaèunaFuiia parimente alataconuna spadain

mano

.Dietrov’è unaporta ornata ditre testedi lione.Questosoggettocheprimateuevasiperun matrimonio, ora osservatoin moltissime urneanchediVolterra^ sitiene perun congedodichistàpressoalla portainfernaleper pas-saredaquestavitaagliElisi,assistitodainfernaliGenie mi-nistridimorte.^

Un’altroriscontroallusivoallastessaopinione religiosa del passaggio dell’anima,dopola morteaquel destino, che si avrà meritato,trovasiindifferenteforma, espresso nelfrontale diuncinerariodi travertino,cheè incastrato nella seconda

Ipag. 394.

aIjipianta,e apaccatodiquntoLeitempiofudatoallalucedall’arebiletto Luigi Sgrelli-V’egni.

3liigliiramiluouum.elr.acr.1.

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4o

ugresila della collegiata diChianciano,nelqualevedesiindi*

calo un’

uomo

a cavallo.

Con

questarappresentanza,gliantichi scultorivolleronellapiù semplice forma indicare il viaggio delleanime daquestavitaall’altra.

È

cosa dimostrata infatti daipiùsensatiarchelogi,

'cheilcavallo espresso nei cinerari mortuari,èun simbolo delviaggio cheintraprende 1’anima perreternità Pochelineee brevitocchisonoquesti,

ma

che cirammentano peròilgranquadro,alquale hanno apparte-nuto.echeoraèpressochedistruttodaltempo.Moltealtre antichecosequàritrovatepotrebbero far parte delle nostre ri-cerche,senon credessi eccedereilimitidi un saggio. Tali sonoleanticagliepiùcomuni,

come

Crateri, f'aiellami

Ha

sagrìjiti, Ciatifunebri,Armille^Vtuidirame,*e Figu-lini,*.

Non

èper altroinutile

,giacché è legato coll'istorie deiprischiabitatorideiqualiparlo

,ilrammentarevariestigili rinvenute entroisepolcri,diunadelle quali fa menzionelo stessoLanzi sapendosi esserestaloquestounislrumento atle-tico,usatoanchedaiTusci.

E

che presso questi avessero luo-golebarbare pugnedei gladiatori, lorileviamo da un nu-mero bengrande diurnefigurate,appartenentiainostriscavi

.

Vedonsiinessideicombattenticonarmifattea tridente,oin formad’anticoaratro,colle quali si assalgono,e difendono virilmente.Cinqueantichi vasidimanganese,semimetallo>del qualeabondailsuolodiChianciano'sembrano nonaffatto im-meritevoli di essere accennati. Questi furono ritrovati nella contradadellaStilianese unitamentealleurneriferitedi sopra e che oraioposseggo11primoèunasilulaanzaia, entrola

IVedMÌIngfainmi op.cit.ttrneetmiclia i6,i65,1 -9,i8j,ao4>

aDevoqui avvertireilritrovamentodiunoipcccliiomiatico dibromo diiaot-terralonell’agrochiancianeae,ada me tratmetioalmioamico Cav. In-ghirami.Eaao ne riportailcalconell’operadeiMonumentietrutchitit.Specchi mutici Ser.11.png.aS6,ovetraacriveuno sqnaicio di una mialetteradirettagli, me-co me-convme-coendo, cheinostri contorni furonoabitatida una colonia di Etruschi

.

3Nel disottodi alcunivasiditerracolta,edinaicnne paterequa dissotter-ratevihorimarcatoilnomedelligulo,o padronedell.vfabbrica,edinunavi hscrittoyirgiliusQuestonomelatinositrovainantichimonumentiscritto anche ycrgiliuscomeinlapidediBolsena,chediedemotivoalPolizianodi confermarsi, checosìandavascritto:madagliesempi,ches’incontrano,tivede espresso oraiuuna maniera, oranell’altra.Vedil’Adamiistor.diBoia,f,a.pag. ao3.

4Opcit.f.389.T.a.

5 Vedasilamia TupogialiadiCliianci.rnostamp.itanell8u8.

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4* qaale portavasiilvino perisagrifis).

È

dibellaforma,ela periferiadelvaso èadornadiunleggiadromeandro,conquel*

lemanifatture detteingreco«rvna,che danoichiamerebbonsi collastampajecipresentaapiatto rilievo una

pompa

forse sacracoll’appresso disposizione.

Vieneessaapertada unabiga,con Auriga,chelaregola.

Susseguonoduearmaticonlanciae clipeo,arnese,che siusò in

Roma

ancheio simili ceremonie. Vedesi quindi adagiata maestosamentequasiinsegno di distinzionesu di una sella cttrule,unapersona,allaqualesioffreun vaso daun’indivi*

duo

ornato di lungabarba cuneiforme*,avanti alquale sta fissainterraun’asUtricuspede.Scorgasiquindi1’ara,oveil sacerdote fa delie libazioni*,chiudendola

pompa

altro sog*

getto ornato di clipeo,e di asta.

Le

figure sono collocate l’una dopo raltra

,quasiadegualedistanza

, par cui a quelle del latodestro corrispondelastessarappresentanza dalla parte si*

nistra.Ildisegno per altroneèrozzo. I voltidelle persone sonoinformi,ed appenaaccennali;ondeallantico autore di questa silula, bella nella forma,alcunopotrebbe applicare quello^ che PindarodissediVulcano, che,cioè, eraun Dìo,

ma

nato senzalegrazie.

Non

per questo perciò èda disprez-zarsiilnostro vaso,anziè

uu

errore diqualchè modernoil credere,chetuttoilmerito diunlavoro consista nel ricercare mioulissimamentelafinitezzadelle partinelle figure, chesi accennano.Chilavora inpiccolo,senon vuol cadere neltrito, enelmeschino,

ma

anzibramadi mantenere il grandioso,

come

facevanoinostriantichi,deve sopprimerecerteminuzie

,

e quella squisita finitezza,laquale è lodevolequandosipuò accordare colgrandedell’arte;

ma

pococoncludequandoin essa solovuoleriporsiilpregiomaggiore.Chialtrimentiragiona, fa ritornareamemoriaildettodi Orazio. j^emjrliumcirca

lu-dum

faberimits,et uriguesexprimet,ettnollesimitabitur aerecapillot',Infelix operis

somma,

quia ponere totumnesciet.

IfRomanifnrono harbarifino all*anno4^4» Scipione dallaSiciliacon*

lutsedeibarbieriinlulia.VediPliniolib. 3,cap.^,Winck.

Tom.a ,pag.154.

aDant fruges maniblusalsas, ettempora ferro Summanotantpecudum

,piUerisijucultaria libunt.

Virg.Aencid.lib.13.

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4 »

Uu

Simpuviodinon ispregievolformaesistentepur’anche presso dime,enelqualevedotisiconGguratesGngi,ed uomini acavallocotielmocristato.Dellamaggiorsomiglianzacon quel-loriferito daidottiAccademicid’ErcolanoT.49*T. a,siè quindiunpiccolo vasoconanze,nel termiuare delcorpo^e con piede. Perlecoseosservatedaidettiinsigniantiquari, sem-braunvasoda mensa,incuisisolevabevereinonore degli Dei, aiqualisiofferivano

come

inattodi ossequiolelibazioni, in-vocandosispecialmenteMercurio,ocomemediatore, o

come

au-toredelsonno, ead essoconsacravasi1’ultimo bicchiere,che sibeveva.

11quartovaso,trovatonello stessoscavoha molta corrispon-denzanellaforma adaltronotato nelle pitture ercolanensiT.Sg, T. a;senon chelapartesuperioreva elegantemente a termi-nareinunatestadiariete*,evisiosserva neldavantiunvolto d'Iside.Nel corpodiesso vedonsiamezzorilievoimpresse delle sGngialate,e deicervi.

Pressoilsig.GirolamoAngelottisiconservainGneun’ .//nsa dianticovaso,incuivedesiconGguratoun

nume

,ornatodi barbacuneiforme, osfenopogoa, chePolluce appropria a Mer-curio.Portain

mano

un’ astaquadicuspide,arme o strumento nazionale,che annovera Catonefragliattrezzidiagricoltura. Sa-ràinutile eh’ioquirammenti ad unaaduna,lemedaglie,e moneted’ognitempo romano, che sonostatetrovateinquesto territorio,edelle qualigran partesiconservanopressogli ama-toriditalioggetti,inquesto paese,come anchepressodi me.

IGli Egiii «doravano quest’ animali,secondo Diodoroi,88,comesimliulo dellaGcneraiione,eper questaragionesivedevano neiTemplirappresentatii PaniediSatiricolleparliinrerioriproprie dei captoni.

A

Mercurio fu dagli au-ticliidedicato1'ariete.Dall’autore degli inniomericisidichiaraquestoIddio pastoredei greggi.VedasiIngliiramiMoiiumeiili ctiuschi,SCI.II,p. eseg, ove|irovailtsippoiiuUaAicicurio «TAliale.

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CAPITOLO IL

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